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Pino Daniele

Pino Daniele (Giuseppe Daniele) è un attore italiano, musicista, è nato il 19 marzo 1955 a Napoli (Italia) ed è morto il 4 gennaio 2015 all'età di 59 anni a Roma (Italia).
Nel 1992 ha ricevuto il premio come miglior musica al Nastri d'Argento per il film Pensavo fosse amore... invece era un calesse.

Il padre del Neapolitan Power e del tarumbò

A cura di Fabio Secchi Frau

Cantautore e chitarrista italiano, fratello del produttore cinematografico Gaetano Daniele, era uno dei musicisti italiani più conosciuti nel mondo (Cuba, Francia, America) per aver collaborato con artisti del calibro di Ralph Towner, Yellow Jackets, Mike Mainieri, Danilo Rea, Mel Collins, Pat Metheny e Chick Corea. Cinematograficamente, le sue canzoni sono state inserite nella colonna sonora di pellicole come Le vie del Signore sono finite (1987), Io ballo da sola (1996) di Bernardo Bertolucci, Amore a prima vista (1999) e Le conseguenze dell'amore (2004).

La carriera musicale negli Anni Ottanta e Novanta
Pino Daniele nacque a Napoli il 19 marzo 1955 e crebbe assieme a suo fratello Gaetano, che diventerà un produttore cinematografico. Dopo essersi diplomato in ragioneria, deciderà di dedicarsi totalmente al suo hobby: il blues, cominciando la sua carriera musicale con il gruppo Batracomiomachia. Già nel 1975, suonerà come session man in "Arrivederci" di Mario Musella, un album che rimarrà inedito fino al 2012, mentre l'anno successivo registrerà assieme a Jenny Sorrenti "Suspiro", a Gianni Nazzaro in "Le due facce di Gianni Nazzaro" e, inoltre, accompagnerà Bobby Solo in tour. Già ottimo bassista, entrerà poi a far parte della band Napoli Centrale, dove avrà l'occasione di conoscere James Senese, che influenzerà non poco la sua carriera e contribuirà a realizzare, più avanti, alcuni album del giovane cantautore ("Pino Daniele", "Nero a metà" e "Vai mò"). Il produttore discografico della EMI Italiana, dopo aver ascoltato un suo provino con alcuni brani originali, rimarrà rapito dalla cura dei testi (che si rifanno ad alcuni canti popolari partenopei) e dalla ricerca musicale (ispirata al sound mediterraneo, ma anche alla musica rock, a Roberto Murolo, a Elvis Presley, a Louis Armstrong e a Geroge Benson). Deciderà così di proporgli un contratto. Uscirà nel 1976 il suo 45 giri, contenente le canzoni "Che Calore" e "Furtunato", cui seguirà l'album d'esordio Terra mia, i cui brani di maggiore successo saranno "'Na tazzulella e' cafè" grazie a Renzo Arbore che la inserirà di continuo nel suo programma "Alto gradimento" e "Napule è" (scritta da Daniele a soli 18 anni), in breve tempo diventata una delle canzoni più ascoltate nel capoluogo campano. Iniziano le grandi collaborazioni. Oltre a James Senese, Daniele suonerà con Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Wayne Shorter, Alphonso Johnson, Pino Palladino, Bruno Illiano, Jerry Marotta, Mel Collins, Mino Cinelu, Randy California, Pete Haycock, Steve Hunter, Robby Krieger, Andy Powell, Ted Turner, Leslie West, Phil Manzanera, Jan Akkerman, Richie Havens, Gato Barbieri, e Tony Esposito, imponendosi come uno dei massimi rappresentanti del Neapolitan Power (un movimento artistico-musicale che, all'interno della tradizione partenopea, rinvigorisce il genere jazz, funky e soprattutto il blues) e del tarumbò (una mescolanza di tarantella e blues). Negli Anni Novanta, dopo una serie di ottimi concerti e di altrettanto buone uscite discografiche, per ragioni di salute, ridurrà il numero dei suoi impegni.

Compositore di colonne sonore
Intanto, si farà sempre più stretta la sua amicizia con l'attore Massimo Troisi, anche grazie al fratello Gaetano, che lo avvicinerà al cinema. Daniele aveva già contribuito nel 1978 alla colonna sonora del film di Sergio Corbucci La mazzetta ma, fu proprio grazie a Troisi che otterrà i suoi primi riconoscimenti come compositore in questo ambito. È infatti Daniele l'autore delle musiche di Ricomincio da tre, Le vie del Signore sono finite e Pensavo fosse amore... invece era un calesse (Nastro d'argento per la migliore colonna sonora nel 1992). Successivamente, firmerà le musiche di: Mi manda Picone (1983, con la canzone "Assaje", cantata da Lina Sastri); Blues Metropolitano (1984); Se lo scopre Gargiulo (1988) di Elvio Porta; Amore a prima vista (1999) di Vincenzo Salemme; il film d'animazione di Enzo D'Alò Opopomoz (2003); Maradona - La mano de Dios (2006) di Marco Risi; Fame chimica (2003) di Antonio Bocola e Paolo Vari; Passione (2010) di John Turturro.

La carriera nel Duemila
Di fondamentale importanza per la sua carriera, fu l'album "Medina", un enorme successo di vendite in Italia. Gli Anni Duemila portarono nuove collaborazioni musicali: Salif Keïta, Faudel, Omar Farouk, Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori, Ron, Naná Vasconcelos, Karl Potter, Alfredo Paixão, Mariano Barba, Gianluca Podio, i Lounge Art Ensemble, Giorgia, Noa, Chiara Civello, Irene Grandi, gli Avion Travel, Nino D'Angelo, J-Ax, Mina, Franco Battiato, Mario Biondi, Joe Bonamassa, Robert Randolph, Eric Clapton e Fabio Massimo Colasanti. Continuerà a suonare in vari concerti fino alla morte avvenuta per un infarto nella sua casa toscana il 4 gennaio 2015.

Vita privata
Pino Daniele fu marito della corista Dorina Giangrande, dalla quale ebbe due figli, Alessandro e Cristina. Dopo il divorzio, si risposò con la fotomodella Fabiola Sciabbarasi, conosciuta sul set del suo videoclip Amore senza fine, dalla quale ebbe invece Sara, Sofia e Francesco.

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