Opopomoz

Film 2003 | Animazione Film per tutti 73 min.

Anno2003
GenereAnimazione
ProduzioneItalia
Durata73 minuti
Regia diEnzo d'Alò
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti
MYmonetro 2,98 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Enzo d'Alò. Un film Genere Animazione - Italia, 2003, durata 73 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti - MYmonetro 2,98 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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C'è tutta la tradizione del Natale italiano nel nuovo film di D'Alò. In Italia al Box Office Opopomoz ha incassato 465 mila euro .

Consigliato sì!
2,98/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 2,95
CONSIGLIATO SÌ
Perché una cosa per essere bella deve essere vera?
Recensione di Martina Tarozzi
Recensione di Martina Tarozzi

Il Natale si avvicina e dalle profondità degli inferi Sua Bassezza Infernale, decisa a impedire la nascita di Gesù, invia sulla terra tre maldestri sicari affinchè irretiscano un'anima per usarla a quello scopo. E quale migliore città di Napoli, capitale per eccellenza del presepe, nonostante per sua stessa ammissione "i napoletani ne sappiano una più del diavolo"? Giunti nella città partenopea i tre goffi diavoletti individuano subito la loro vittima: è Rocco,un ragazzino accecato a tal punto dalla gelosia per il fratellino che nascerà appunto il giorno di Natale da essere disposto a tutto pur di rimanere figlio unico. E così, grazie alla formula magica "Opopomoz", la notte della vigilia Rocco entra magicamente nel presepe per trovare Giuseppe e Maria e impedire loro di raggiungere Betlemme. Impedire la nascita di Gesù significherebbe infatti impedire la nascita di tutti i bambini del mondo, incluso naturalmente il fratellino Francesco. Sarà la piccola Sara, la cugina di Rocco entrata anch'essa all'interno del presepe grazie ad una "soffiata" del gatto di casa, a risvegliarlo dall'incantesimo e a sconfiggere lo stesso diavolo servendosi di un'antica filastrocca napoletana scaccia-maligno. Con questo delicato gioiello di animazione Enzo D'Alo' ci regala una tra le più belle e commuoventi fiabe natalizie degli ultimi anni, complice una storia avvincente e ben costruita e l'affresco di una Napoli caotica, colorata e chiassosa come nei più poetici ricordi d'infanzia. Non solo un cartone animato per bambini quindi, ma una fiaba capace di commuovere e divertire gli stessi adulti grazie alla sua raffinata cura del dettaglio : dalla scelta del doppiaggio (basti citare John Turturro nella parte dello zio americano di Rocco o Silvio Orlando nella parte di suo padre Peppino) alla colonna sonora tutta giocata sulle atmosfere partenopee di musicisti quali Pino Daniele o i Neri Per Caso.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 19 dicembre 2023
Giu_M

Bel film che lancia bei messaggi ai più piccoli. È un film delicato come il suo regista.

giovedì 26 giugno 2014
critichetti

Allora:premesso che ho rivisto questo film poco fa dopo averlo visto tempo fa,devo dire che,mi duole dirlo,è anche peggio di quello che mi ricordavo.Ma andiamo per gradi.Quando lo vidi per la prima volta in alcune parti del film non capii niente perchè per me,nato e cresciuto in  Lombardia,mi veniva difficile capire quello che dicevano quando parlavano in napoletano.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Fabrizio Liberti
Ciak

Per Enzo D’Alò un film sul Natale e sul Presepe è davvero l’occasione per un tuffo nelle radici e nel vissuto dell’infanzia e infatti il regista napoletano, abbandonando i mancorrenti del passato che erano i grandi libri in cui trovava ispirazione, si lancia in un viaggio nel mondo della fantasia, davvero personale e convincente. La storia è quella dei piccolo Rocco la cui condizione di figlio unico [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Opopomoz è una formula magica. A Napoli, città dell’autore Enzo d’Alò e del presepio, descritta nei giorni delle feste di fine d’anno con la dolcezza nostalgica d’un ricordo d’infanzia e con la grazia vivace l’un presepe, il bambino Rocco li tormenta, s’incattivisce il 25 dicembre deve nascere quel fratellino che, teme, gli sottrarrà parte dell’amore e dell’attenzione dei genitori.

Massimo Lastrucci
Ciak

Napoli e il presepe. Napoli da esportazione. L’idea-forza di Enzo d’Alò è questa: internazionalizzare la più particolare delle città italiane e le sue tradizioni. Sua Profondità (ovvero il Signore del Male) vuole impedire la nascita del Bambinello, ma ha bisogno di un pensiero cattivo per poter innescare il suo piano. Così approfitta della gelosia del malmostoso Rocco in procinto di avere un fratellino, [...] Vai alla recensione »

Franco Montini
La Repubblica

Un film su Napoli, sul Natale, ma soprattutto sulla famiglia. Dunque una storia che mescola realtà e fantasia, personaggi dei nostri giorni e statuine del presepio, affetti e gelosie. Rocco è un ragazzino napoletano di nove anni, divorato dalla gelosia nei confronti del fratellino che sta per nascere e che dovrebbe venire al mondo proprio la notte di Natale.

Roberto Nepoti
La Repubblica

Per il suo quarto lungometraggio d'animazione, il napoletano Enzo d'Alò ha scelto il Natale, Napoli e il presepe. La sceneggiatura originale, scritta assieme a Furio e Giacomo Scarpelli, prevede una piccola folla di personaggi: Farfaricchio, Scarapino e Astarotte, tre diavoli inetti al servizio di Sua Profondità, il signore dell'inferno, una famiglia partenopea allargata e, come "guest star", nientemeno [...] Vai alla recensione »

Federica Lamberti Zanardi
La Repubblica

“Mia puzzolente ciofecaglia”. Un diavolo scuro e spaventoso apostrofa così la sua ciurma, a dir vero un po’ indecisa, fra nuvole di fumo e lava incandescente. Sono le immagini che aprono il quarto il film di Enzo d’Alò, poeta dell’animazione(La freccia azzurra, La gabbianella e il gatto, Momo alla conquista del tempo). Si perché questo film, che promette di essere l’evento italiano d’animazione del [...] Vai alla recensione »

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