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Marisa Tomei

Marisa Tomei è un'attrice statunitense, produttrice, produttrice esecutiva, è nata il 4 dicembre 1964 a New York City, New York (USA).
Nel 1993 ha ricevuto il premio come miglior attrice non protagonista al Premio Oscar per il film Mio cugino Vincenzo. Marisa Tomei ha oggi 59 anni ed è del segno zodiacale Sagittario.

L'italiana di Brooklyn

A cura di Fabio Secchi Frau

Prima leggenda su Marisa Tomei la vorrebbe legata parentalmente alla caratterista Concetta Tomei. Niente di più falso, le due non sono neanche lontanamente parenti. Una è del Winsconsin (Concetta) e l'altra una newyorkese (Marisa). Seconda leggenda su Marisa Tomei. L'Oscar come miglior attrice non protagonista che sfoggia a casa sua non le appartiene. Quella sera, al Dorothy Chandler Pavillion di Los Angeles, chi doveva consegnare la statuetta lesse male il nome della vera vincitrice. Impossibile che quell'italo-americana, ora dall'aria giuliva ora dall'aria rassegnata, meritasse quel premio così ambito con un'interpretazione di una che, tutto sommato, era sempre se stessa, ma più truccata. Così dissero. Eppure la Tomei dà sempre il meglio di sé e dimostra di essere una brava attrice non solo di fronte alle telecamere, ma anche sul palcoscenico, battendo perfino il carismatico Pacino in credibilità.

Le origini italo-americane
Cittadina americana e italiana, Marisa Tomei nasce a Brooklyn, figlia di un insegnante di inglese e di un avvocato, nonché sorella dell'attore Adam Tomei. Fin da quando era bambina subisce le lezioni di dizione della madre che le correggeva continuamente la sua cadenza pesantemente brooklyniana. Dopo aver studiato alla Edward R. Murrow High School, si iscrive alla Boston University che però lascerà per studiare recitazione alla Mark Twain JHS for the Gifted & Talented, e per lavorare come co-protagonista nella soap opera As the World Turns, dal 1983 al 1985.

Il debutto cinematografico
Il debutto cinematografico avviene con il film di Garry Marshall Flamingo Kid (1984), accanto a Matt Dillon ed Hector Elizondo, poi passa al telefilm I Robinson, apparendo anche nello spin-off del serial, Denise, che vedeva come protagonista Lisa Bonet. Sarà al centro di un film in Playing for Keeps (1986) di Bob e Harvey Weinstein, mentre indosserà i panni della figlia di Sylvester Stallone e Ornella Muti nel film di John Landis Oscar - Un fidanzato per due figlie (1991).
Dopo l'erotico Zandalee (1991), entra nel megacast del biografico Charlot (1992) di Richard Attenborough, seguito dal suo più grande successo, la commedia Mio cugino Vincenzo (1992) di Jonathan Lynn. Ed è proprio affiancata a un Joe Pesci in versione avvocato con la voce di Leo Gullotta, che vincerà l'Oscar come miglior attrice non protagonista. Ovviamente, le malelingue corrono: si dice che Jack Palance, incaricato di premiare la categoria, fosse talmente miope da non riuscire a leggere il nome giusto e che in realtà, il premio non toccasse a Marisa Tomei, ma a Vanessa Redgrave (nominata per Casa Howard), e che da allora la Tomei stia provando a meritarselo davvero.
I film Equinox (1993) di Alan Rudolph e Only You - Amore a prima vista (1994) di Norman Jewison sono le mediocri pellicole che seguiranno nella sua carriera, fra cui spicca però la bella interpretazione di Cronisti d'assalto (1994) di Ron Howard, dove tiene testa ad attori da 90 come Robert Duvall e Glenn Close.
Diretta da Mira Nair in La famiglia Perez (1995), viene scelta poi da Nick Cassavetes per Una donna molto speciale (1996) e da Michael Winterbottom per il drammatico Benvenuti a Sarajevo (1997), anche se convince totalmente il pubblico americano come spasimante di Mel Gibson in What Women Want (Quello che le donne vogliono), film di Nancy Meyers del 2000.

Gli anni zero
Fidanzata con l'attore Dana Ashbrook dal 1999, lo lascia per stare assieme a Frank Pugliese. Il periodo coincide con l'uscita del bellissimo In the bedroom (2001) dove interpreta ottimamente il ruolo di Nathalie, una donna separata e con figli, che intreccia una relazione con un universitario, sarà così perfetta da essere nominata all'Oscar e al Golden Globe come miglior attrice non protagonista, sfatando così la leggenda legata alla sua precedente premiazione.
Da allora continua a presenziare in commedie come Qualcuno come te (2001) e Terapia d'urto (2002), dando però il suo meglio in teatro dove, da anni, decreta un buonissimo successo di pubblico e di critica. L'attrice, infatti, fa parte della Naked Angles Theater Company e del Blue Light Theater Company di New York, con i quali ha portato in scena la "Salomè" di Oscar Wilde, diretta da Estelle Parsons, riuscendo a calcare persino Broadway e ad avere come coo-protagonisti Al Pacino, Dianne Wiest e David Strathairn.

I lavori più recenti
Conquistata dal remake di Alfie (2004), così come dal drammatico Factotum (2005) con un ritrovato Matt Dillon, continua la sua strada per la commedia, recitando assieme a John Travolta in Svalvolati on the road (2007), per poi partecipare a due grandi successi come Onora il padre e la madre (2007) di Sidney Lumet e The wrestler di Darren Aronofsky (2008). Del 2010 è invece Cyrus, diretto da Jay e Mark Duplass, ruolo per cui sembra essere perfetta. L'anno successivo, oltre a far parte del cast nella commedia romantica Crazy, Stupid, love, viene scelta da George Clooney per il drammatico Le idi di Marzo, presentato a Venezia 2011 con ottimo successo di critica. Dopo la partecipazione al film di Liz Garbus Love, Marilyn - I diari segreti, la ritroviamo in diverse commedie, come Professore per amore con Hugh Grant, I toni dell'amore - Love is Strange e Natale all'improvviso. Nel 2016 sarà nel cast stellare del film La grande scommessa, accanto a Brad Pitt, Ryan Gosling e Christian Bale e l'anno dopo in Spider-Man: Homecoming. Nel 2019 sarà anche in Spiderman: Far from Home e nel 2021 in Spiderman: No Way Home.
Marisa Tomei ben si adatta infatti a quei lavori che sono intenzionati a capire come ragiona il cuore di ogni individuo di fronte ai grandi temi della vita. Versatile, riesce a stare bene in atmosfere e ambienti diversi, riuscendo a modificare gradualmente il ritmo della sua recitazione e offrendo quel colore, quella solarità ricercata e divertita che tutti si aspettando da lei. Esilarante o misurata, cupa o inquietante, potrebbe anche essere irriconoscibile se lo volesse.

Ultimi film

Commedia, Drammatico - (USA - 2023), 102 min.
Azione, (USA - 2021), 148 min.
Commedia, (USA - 2020), 136 min.
Drammatico, (USA - 2019), 98 min.
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