Titolo originale | Wild Hogs |
Anno | 2007 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Walt Becker |
Attori | Tim Allen, John Travolta, Martin Lawrence, William H. Macy, Ray Liotta, Marisa Tomei Jill Hennessy, Stephen Tobolowsky, John C. McGinley, Héctor Jiménez. |
Uscita | venerdì 20 aprile 2007 |
Distribuzione | Buena Vista International Italia |
MYmonetro | 2,40 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 9 marzo 2011
Un gruppo di amici di mezza età decide di risvegliare la monotona vita da quartiere periferico con un viaggio in moto in piena libertà. In Italia al Box Office Svalvolati on the road ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 3 milioni di euro e 915 euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Doug è un dentista con scarso successo sia sul lavoro che a casa. Bobby è un idraulico con aspirazioni più alte. Dudley è esperto di computer ma totalmente fallimentare con le donne mentre Woody sembra essere un uomo di successo, a patto di non andare a guardare oltre le apparenze. È questo il quartetto che compone i non più giovanissimi "Wild Hogs" di Cincinnati pronti a partire per un viaggio su moto rombanti a caccia di una distanza da sé in direzione Pacifico.
I 'Porci Selvaggi' hanno colpito duro al botteghino. Toglietevi la curiosità guardando nella colonna a destra gli incassi Usa e ve ne renderete conto. Cerchiamo allora di evocare gli antichi romani (che non possono essere utilizzati solo per lezioni più o meno noiose). Essi dicevano che 'contro i fatti non valgono i discorsi'. Teniamone conto così come dovrebbe fare la critica statunitense che ha sparato contro il film ad alzo zero. Se gli spettatori affollano le sale non è certo per i nomi in cartellone (star non certo da milioni di dollari) e neppure per il regista che di Wilder ha solo il titolo di un film precedente Van Wilder. Eppure...
Eppure il tam tam deve avere funzionato proprio sulla generazione dei cinquantenni che hanno individuato in questo film un ritratto non troppo lontano dal vero della loro frustrazione. Cresciuti all'ombra del mito di Easy Rider (piacevole il cameo di Fonda) hanno visto pian piano il miraggio dell'on the road sgretolarsi (fino a finire nell'imbuto senza via di uscita di quello che viene considerato il migliore film del genere: Thelma & Louise). Eccoli allora con tutti i loro pregiudizi (l'omofobia nel film non è sottaciuta anzi...), con bandane e occhiali scuri contro un vento che vorrebbe essere tardivamente di libertà. Di fronte si trovano un branco di motociclisti guidati anch'essi da un non giovane (Ray Liotta). In quel gruppo le croci uncinate e i simboli nazisti sembrano essere coevi all'invenzione delle moto di grossa cilindrata. Ma non è così e gli Hell's Angels lo sanno bene e non hanno apprezzato l'idea. Allora ben venga un film di pura evasione (in attesa di recupero critico tra vent'anni come i Vanzina) che ricorda il Ridere per ridere del giovane Landis e che ci offre un William H. Macy (uno dei migliori caratteristi di Hollywood) vittima di gag in stile slapstick in attesa di una riscossa che puntualmente arriverà.
SVALVOLATI ON THE ROAD disponibile in DVD o BluRay |
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Davvero divertente e non privo di qualche spunto di riflessione. Il film sembra quasi una versione americana e modernizzata dell'indimenticabile "Amici Miei", con diverse altre citazioni. Prima fra tutte, indubbiamente, quella di "Easy Rider". Anche qui infatti abbiamo quattro uomini di mezza età che evadono dalla routine e ne combinano di tutti i colori, anche se il fine ultimo di questo comportamento [...] Vai alla recensione »
Le moto: XL 1200 C Sportster Custom FXSTS Softail Springer Black Softail Fatboy Softail Screaming Eagle Fatboy I pesonaggi: John Travolta \ Woody Stevens / Martin Lawrence \ Bobby Davis / Tim Allen \ Doug Madsen / William H. Macy \ Dudley Frank / Rilassante. Good vibes!
Salve, volevo sapere a che canzone appartiene l'assolo che si sente quando i deFuegos lasciano Madrid??? E' anni che la cerco.. Vi prego qualcuno risponda. Grazie in anticipo!
Davvero simpatico. Peccato che in Italia non si facciano le "americanate". Certe sono belle e certe no, ma questa è davvero carina. Si ride spesso. Grandioso Will H.Macy. Da fan di LOST segnalo la presenza di due attori (MC Gainy -Tom e Kevin Durand-tizio incazzoso della nave cargo nella 4serie) e anche la presenza dell'attore che interpeta i Dr.
Questo è uno dei films che si vedono ( almeno per quanto mi riguarda) solo se li passano in televisione. La legge della critica purtroppo è questa, ma vi assicuro è stata una piacevole sorpresa per me.Quanti siamo in italia che ci riconosciamo in questi quattro svalvolati? direi milioni che magari sognano di evadere dalla routine quotidiana in cento altri modi secondo le proprie passioni.
un buon film che fa passare in leggerezza del tempo, con momenti molto divertenti!
Mi aspettavo di piu da questi 4 grandi attori, comunque fa ridere
I White Hogs fanno simpatia, ma la struttura del film è esile e banale.
Un film veramente fatto bene e molto divertente, con grandi attori che sono fantastici in questo film .....bellissimo
Carino, divertente, anche se non eccezionale. Tra le interpretazioni del film, troviamo attori cinquantenni che, nonostante l'età, riescono comunque a fare grandi cose insieme, e tra queste un viaggio con la moto. Molto bravi gli attori (soprattutto Martin Lawrence, il più divertente, e William H. Macy, il più bravo tra i quattro a recitare).
Mi aspettavo una commedia semidemenziale, ma tenuto conto del cast notevole, mi aspettavo molto ma molto di più. Film INGUARDABILE e che sconsiglio a tutti coloro siano indecisi sul vederlo o meno. Gag esilaranti si contano su una mano; storia piatta, scontata, prevedibile e noiosa. Non c'è nulla di positivo in questa pellicola, e ancora stento a credere a come Travolta e Liotta siano precipitati così [...] Vai alla recensione »
A volte un critico si trasforma in Alberto Sordi e si trova ad ammettere: "Gli americani so' forti". Prendete Svalvolati on the road, commedia motociclistica con quattro amici di città e mezza età che tornano in sella per un viaggio amarcord sulle due ruote. Il cast è fatto in laboratorio: la star attempata (John Travolta), quello bravo dal cinema indipendente (William H.
Sono quattro, ma non sono proprio cavalieri dell'Apocalisse. Sarà l'età, visto che sono tutti attempatelli. Sarà che cavalcano rombanti Harley Davidson che non sempre sembrano gestire con disinvoltura. Ognuno ha i suoi problemi. Tutti però sentono il formicolio dell'avventura così, quando Travolta, travolto dai guai, lancia l'idea di una lunga galoppata on the road rispondono con entusiasmo e sotterfugi. [...] Vai alla recensione »
Chi ha coniato (come direbbe Bonolis) il titolo Svalvolati on the road per la commedia americana Wild Hogs (lett: Maiali selvaggi) andrebbe denunciato, soprattutto dalla casa distributrice italiana del film. Il titolo infatti ammazza questa pellicola di irresistibile comicità, inserendola per insipienza linguistica nella categoria del cinema di serie C, quando qui siamo dalle parti di una commedia [...] Vai alla recensione »
John Travolta continua a vivere il momento d'oro della maturità. L'icona del ballerino scolpita negli anni '70 da La febbre del sabato sera e Grease, genialmente riconvertita da Tarantino con Pulp Fiction, a 53 anni si sottopone a un ennesimo lifting artistico con il personaggio di un motociclista nella commedia Svalvolati on the road. Il film, prodotto dalla Disney e diretto da Walt Becker, ruota [...] Vai alla recensione »
Cosa succede quando quattro amici che hanno superato i cinquanta e che sono, per motivi diversi, in evidente crisi di mezza età, decidono di inforcare ancora una volta 'la" moto (cioè la Harley Davidson) e di riprendere la strada alla ventura? Negli anni 70 sarebbe nata un'amarissima ricognizione dei miti cadenti dei Grande Paese, negli '80 una rovinosa commedia catastrofica, nei '90 Scappo dalla città [...] Vai alla recensione »
Quattro motociclisti in sella alle loro roboanti moto, con i loro bei giubbotti di pelle, in giro per le polverose e avventurose strade del New Mexico. Bobby, Woody, Doug e Dufley hanno solo voglia di liberarsi e di sfidare il mondo. Ma non siamo negli anni 60 e questo non è neppure un remake di Easy Rider o The Wild Angels di Cormano. Svalvolati on the Road, per la regia di Walt Becker, è certamente [...] Vai alla recensione »
Probabilmente il primo film comico sui motociclisti e la loro cultura, un genere cinematografico che ha dato vita a capolavori drammatici come Il selvaggio e Easy Rider. Quattro motociclisti della domenica in piena crisi di mezza età partono per un viaggio tra amici che si rivela pieno di sorprese, prima tra tutte l'incontro-scontro con una vera gang di biker.
Svalvolati on the road è il titolo «italiano» di Wild Hogs, cioè Maiali Selvaggi: il nome di battaglia di un quartetto di amici, bravi borghesi che nelle feste comandate si trasformano in «harleysti» (patiti delle moto Harley Davidson). Sono l'indomito John Travolta imprenditore in difficoltà, il nero Martin Lawrence marito frustrato, Tim Allen dentista complessato e William H.
Il film solleva diversi quesiti. Com'è venuto in mente alla Disney di produrre questa porcheria sotto il marchio Touchstone, che dovrebbe essere indice di film per persone cresciute? Ma soprattutto: gli americani sono davvero così oppressi dagli orrori della vita moderna – colesterolo alto, mogli arroganti, figli saputelli, telefoni cellulari, lavori noiosi e il senso di morte che si respira nei sobborghi [...] Vai alla recensione »
Come interessare gli adolescenti alle vicende di quattro cinquantenni (John Travolta, William H. Macy, Martin Lawrence e Tim Allen)? Ridicolizzandoli, come fa Svalvolati on the Road - senza un po' d'inglese nel titolo italiano, il pubblico avrebbe disertato? - di Walt Becker, in originale Wild Hogs («Selvaggi centauri»), film che ha incassato molto negli Stati Uniti, presumibilmente fuori dalle grandi [...] Vai alla recensione »
Spiace per William H. Macy, bravissimo e simpatico attore penalizzato da un fisico che lo confina in ruoli da caratterista. Mentre non versiamo neanche una lacrimuccia per John Travolta, che era finito a fare il tassista e vicepadre nei vari "Senti chi parla", prima di avere la sua seconda chance in "Pulp Fiction" (la terza non la merita, dopo il tonfo di "Battlefield Earth", dedichi pure il resto [...] Vai alla recensione »