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Un grido di rivolta contro un regime oppressivo. Un film dalla scrittura solida e dalla recitazione intensa. Thriller, Germania, Austria2024. Durata 100 Minuti.
Co-scritto e montato da Jafar Panahi, il dramma di una donna coraggiosa che sfida il potere. Espandi ▽
Tarlan è un'anziana insegnante e sindacalista che ha adottato, quando era ancora una bambina, Zara. Ora costei è una donna che ha una scuola di danza, attività che il marito ritiene disonorevole. Un giorno Zara viene uccisa e Tarlan sa che l'assassino è il marito. Ha infatti visto ciò che non doveva vedere e questo la rende una testimone che va tacitata.
Jafar Panahi, qui co-sceneggiatore e montatore, dà ancora una volta il suo contributo ad un grido di rivolta contro un regime pervasivo ed oppressivo.
Sviluppando una trama che potrebbe, in altri contesti, finire con il limitarsi al genere del cosiddetto giallo qui veniamo portati oltre. Le minacce, più o meno velate, la consapevolezza dell'impunità, un universo femminile che cerca, nonostante tutto, una solidarietà che si tenta costantemente di dissolvere. Tutto questo e anche di più emerge grazie ad una scrittura solida e ad una recitazione, quella di Maryam Gobani nel ruolo di Tarlan, che ci offre, spesso anche solo con sguardi e silenzi, tutta la drammaticità di una società in cui le donne hanno solo i diritti che gli uomini 'magnanimamente' concedono loro. Recensione ❯
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Una storia vera di resilienza e trasformazione, di cui Salles offre una declinazione trattenuta e personale. Drammatico, Storico - Brasile, Francia2024. Durata 135 Minuti.
Ambientato nel 1971 in Brasile, un paese stretto nella morsa della dittatura militare, il film racconta la storia di una madre costretta a reinventarsi quando la vita della sua famiglia viene sconvolta da un atto di violenza arbitraria. Espandi ▽
Brasile, 1971. Rubens Paiva, ex deputato laburista, vive con la moglie Eunice e i cinque figli a Rio de Janeiro. Il colpo di stato del 1964 lo ha espulso dalla scena politica e ha instaurato una dittatura militare che spaventa Eunice e le fa temere per l’incolumità della figlia maggiore Veronica, simpatizzante dei movimenti studenteschi antigovernativi. Ad essere portato via da casa, un giorno in fretta e furia, da un manipolo di sconosciuti armati, è invece Rubens. Non farà mai più ritorno. Il film è la storia della donna, Eunice, raccontata nel mémoire dell’unico figlio maschio, Marcelo Rubens Pavia, oggi giornalista e scrittore. La porta sulle spalle e sul volto l’attrice Fernanda Torres, che si fa contenitore in carne e ossa della dignità della persona reale che rappresenta. Ricordare questa vicenda e mettere pubblicamente al bando certe pratiche è necessario perché non continuinino a esistere. Ma Ainda estou aqui non è solo una storia di denuncia o di memoria: è anche un racconto di trasformazione. La tragedia che colpisce Eunice ribalta ogni cosa e la costringe a reinventarsi, con una nuova consapevolezza. Recensione ❯
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Elfie è un'intraprendente Elfkin che vive nella mansarda di una pasticceria di Colonia assieme al suo clan. Espandi ▽
Secondo un'antica leggenda, gli Elfkins sono gnomi che aiutano gli umani nel lavoro. Ma Elfie, una giovane e spericolata Elfkin, desidera qualcosa di più: un'esistenza ricca di emozioni e avventure, in contrasto col volere degli anziani del suo clan. La sua vita viene stravolta dall'incontro con Bo, Elfkin di un altro clan che vive di solo divertimento, mettendo a segno furti impossibili grazie a gadget super-tecnologici. Mentre tentano di sfuggire dalle grinfie della poliziotta Lansky e del suo gatto Polipette, i due amici dai cappelli a punta dovranno compiere la più grande delle missioni: far riconciliare i loro clan, che non si parlano da oltre 250 anni. Recensione ❯
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Un attore condizionato da una neurofibromatosi che gli segna il volto vuole provare un trattamento sperimentale per cambiare aspetto. Espandi ▽
Edward vive a New York con l’ambizione di fare l’attore, ma il suo aspetto fisico è pesantemente condizionato dalla neurofibromatosi che gli segna il volto. L’uomo si invaghisce della norvegese Ingrid. I due sembrano avviare un rapporto autentico, ma Edward sente di non avere speranze con lei. A meno che non accetti di provare un nuovo trattamento medico che sembra potergli donare un aspetto “normale”.
Brillante satira dei temi della rappresentazione nel mondo dello spettacolo, oltre che viscerale e grottesca esplorazione di identità e gelosia, il terzo film di Aaron Schimberg sfoggia un tono decisamente originale, mescolando il sapore autentico della commedia newyorchese vecchia scuola con delle riflessioni ardite sulla mise en abyme di personaggi che si specchiano l’uno nell’altro alla ricerca di sé.
Certamente si ride, non solo per i pregevoli dialoghi tra i protagonisti ma per la cura appassionata verso i tanti ruoli minori che tratteggiano un bozzetto di vivace e bizzarra vita newyorchese. Ma la profondità più oscure dell’opera non va sottovalutata. Recensione ❯
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L'opera prima di un nipote d'arte che mostra una sensibilità personale che non si rifà a quella degli illustri parenti. Drammatico, Norvegia2024. Durata 100 Minuti.
Un bambino è accusato di aver oltrepassato i limiti con il suo migliore amico. Espandi ▽
Halfdan Ullmann Tøndel porta sulle spalle il nome di due nonni non di poco peso: Ingmar Bergman e Liv Ullman.
Questo però non ha inficiato per nulla la realizzazione della sua opera prima che mostra una sensibilità personale che non si rifà a quella degli illustri parenti. Il plot di base può inizialmente far pensare a Carnage di Roman Polanski ma la contestualizzazione nell'edificio scolastico (unica location del film) ne modifica totalmente gli sviluppi. Innanzitutto perché il regista ha insegnato nella scuola elementare e conosce bene le dinamiche che intercorrono al suo interno. Poi perché l'ambientazione norvegese fa sì che da subito si crei un clima particolare. Grazie ad uno Stato che interviene molto e positivamente sul sociale, il personale della scuola ha a disposizione dei protocolli di intervento studiati sul piano pedagogico. In questa occasione però nessuno aveva previsto una molestia sessuale a sei anni e la povera insegnante, delegata inizialmente dal direttore a gestire il caso, non sa da che parte incominciare. Recensione ❯
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Una rilettura potente di una storia antichissima che oggi diventa una denuncia verso tutte le guerre. Storico, Francia, Grecia, Italia, Gran Bretagna2024. Durata 116 Minuti.
Ulisse torna ad Itaca dove, mascherato, viene deriso dai proci e osteggiato dal figlio. Ma sarà lui a dire l'ultima parola. Espandi ▽
Dopo vent'anni di lontananza Ulisse decide di tornare. Il re è finalmente tornato a casa, ma molto è cambiato nel suo regno da quando è partito per combattere nella guerra di Troia. Recensione ❯
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Un'opera attuale sulla difficoltà, o addirittura impossibilità, di un dialogo. Vincent Lindon sempre una garanzia. Drammatico, Belgio, Francia2024. Durata 110 Minuti.
Pierre, operaio nelle ferrovie, ha due figli uno dei quali, il maggiore, si avvicina a gruppi di estrema destra che rappresentano l'esatto contrario dei principi del padre. Espandi ▽
Pierre, ferroviere cinquantenne, alleva i suoi due figli da solo. Quando Louis, il più giovane, lascia casa per studiare alla Sorbona di Parigi, Fus, un po' più grande e non molto bravo negli studi, diventa sempre più riservato. Affascinato dalla violenza, si ritrova coinvolto in gruppi di estrema destra, antitesi dei valori di suo padre. Recensione ❯
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Una frizzante commedia degli equivoci che si diverte a giocare sugli stereotipi amorosi. Commedia, Italia2024. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una commedia degli equivoci che fa riflettere su come dall'incontro e scontro tra due persone molto diverse si possa imparare parecchio l'uno dall'altro. Espandi ▽
Pietro, ragazzo rozzo e sfegatato della Roma, si ritrova da un giorno all'altro messo alla porta dalla fidanzata Lolly, stufa di essere in secondo piano rispetto al calcio e agli amici. Omero, un ragazzo gay, serio e raffinato, viene lasciato dal compagno Andy che gli chiede di sposarlo, improvvisando un flashmob e mettendolo in difficoltà davanti a tutti. Omero, ritrovandosi da solo in una casa troppo grande e troppo impegnativa economicamente e` costretto a cercare un coinquilino. Pietro a sua volta e` in cerca di una sistemazione e i due, per un divertente equivoco, si ritrovano ad abitare insieme. La singolare convivenza procede bene fino al giorno in cui Omero si rende conto di convivere con un omofobo pieno di pregiudizi ed è a quel punto che rivela a Pietro di essere gay. Pietro va in crisi mettendo in discussione l'amicizia con Omero, ma quando scopre Lolly tra le braccia di un altro, sarà proprio Omero ad offrirgli l'inaspettato aiuto per riconquistarla. Forse avere un amico gay ha dei risvolti positivi a cui Pietro non aveva mai pensato... Recensione ❯
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Un tredicenne spera ancora di trovare chi sia suo padre e inizia a lavorare di fantasia. Espandi ▽
A La Paz tutte le mattine, Martín, lustrascarpe di professione, cammina percorrendo i ripidi vicoli verso il centro della città. L'infanzia è per lui un lontano ricordo e, come tutti i suoi colleghi, indossa un passamontagna per nascondere il viso ed evitare così ogni forma di discriminazione. Martín condivide una stanza con l'amico Sombras, suo compagno di sventure ed entrambi sono ospitati di nascosto nella casa di una anziana aristocratica grazie al sostegno della domestica. La loro condizione è precaria e il suo animo tormentato dal desiderio di una vita migliore ma la sua sofferenza più grande è legata al fatto di non avere genitori. Da tempo sospetta che uno dei suoi clienti migliori, il signor Novoa, sia suo padre. L'uomo è un sarto solitario molto devoto al suo pastore tedesco, Astor, che tratta come un figlio. Martín escogita un piano: rubare Astor per avvicinarsi al signor Novoa, con la speranza di ottenere finalmente il riconoscimento paterno. Recensione ❯
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Il racconto di una coppia nell'arco di dieci anni, dai momenti più alti a quelli più bassi. Espandi ▽
Si incontrano in un ospedale. Lui è Tobias Durand, lei è Almut Brühl. Tra loro nasce una forte attrazione e dopo poco vanno a vivere insieme. Da lì parte la loro storia che attraversa circa dieci anni, tra alti e bassi, momenti di grande felicità culminati con la nascita della figlia ad altri tragici quando Almut scopre di avere un cancro e deve scegliere un trattamento che può allungarle la vita ma farla soffrire di più oppure sfruttare al meglio il tempo che le rimane. Andrew Garfield trova un’intesa perfetta con Florence Pugh. Sono loro i principali punti di forza di un film caratterizzato da una drammaturgia solida, quasi di stampo teatrale nei dialoghi della sceneggiatura di Nick Payne che trova a sua volta un magnifico contrasto con un cinema che prova a immortalare la fuggevolezza del tempo. We Live in Time cammina sospeso, potrebbe cadere da un momento all’altro, diventare troppo sentimentale oppure al contrario cercare un taglio più brillante. Trova invece un miracoloso equilibrio. Recensione ❯
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Colori sgargianti e fotografia luminosa per un'opera che racconta la misoginia attraverso un'icona di seduzione. Drammatico, Italia2024. Durata 120 Minuti.
Ambientato negli anni '80 -'90 il film racconta la storia dell'agenzia di casting e produzione "Diva Futura" fondata nel 1983 da Riccardo Schicchi e Ilona Staller. Espandi ▽
Un film che ricostruisce la vicenda di un personaggio che ha rivoluzionato storia del costume italiano: Riccardo Scicchi, interpretato da Pietro Castellitto, che negli anni '80 ha fondato l'agenzia di casting e produzione "Diva Futura". Intorno a lui molte pornodive dell'epoca, fra cui Cicciolina e Moana Pozzi. Recensione ❯
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Una commedia realistica divertente e amara, che ha un tono apparentemente leggero ma sa andare in profondità. Commedia, Drammatico - Germania2024. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un dramedy che affronta in maniera coinvolgente e realistica il tema del nostro rapporto quotidiano con l'alcool. Espandi ▽
Mark ha una dipendenza dall’alcol anche se lo nega. Durante il giorno è un apprezzato capo cantiere edile ma appena esce dal lavoro sente il bisogno di bere e trascorre la sua vita notturna nel suo locale preferito di Berlino assieme agli amici. Una notte però viene fermato dalla polizia e gli viene ritirata la patente. Per riaverla deve seguire un corso per superare un esame medico-psicologico. Qui conosce Helena, un’insegnante con cui spesso si ubriaca spesso. Ma con il suo migliore amico Nadim aveva anche scommesso che non avrebbe più toccato nessun alcolico fino a quando non avrebbe riavuto la patente. Pensa di rimettersi presto in carreggiata ma si accorge di perdere colpi, soprattutto sul lavoro. Così si rende conto che il suo problema è più serio di quanto credeva. L’ultimo drink ha la struttura di una commedia realistica. Non forza la mano e si tiene lontano da giudizi moralistici. Accompagna soltanto il suo personaggio verso la consapevolezza della propria dipendenza che viene mostrata in maniera credibile proprio per come mette in evidenza l’incapacità di riuscire a seguire la volontà di cambiare vita. Il tono sembra leggero ma in realtà sa andare in profondità. Ottima la prova dei due protagonisti Frederick Lau e Nora Tschirner. Nelle scene in cui sono insieme, sembrano trovarsi ad occhi chiusi. Recensione ❯
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Una vivace avventura rétro immersa in una convincente atmosfera macabra, ma con poco di nuovo da raccontare. Azione, Fantasy, Horror - USA2024. Durata 99 Minuti.
Hellboy è un agente alle prime armi del BPRD rimangono bloccati nelle zone rurali degli Appalachi degli anni '50 e scoprono una piccola comunità infestata dalle streghe, guidate dall'Uomo Storto. Espandi ▽
1959. Hellboy e l'agente Bobbie Jo Song (Adeline Rudolph), insieme a un altro agente, stanno scortando, in un vagone di un treno merci, una preziosa scatola contenente un ragno velenosissimo che probabilmente contiene un'entità demoniaca. Il ragno si libera, diventa gigantesco, causa la morte dell'agente che accompagna Hellboy e Bobbie Jo, fa deragliare il vagone del treno in cui si trovano e finisce in un bosco. Hellboy cerca di catturarlo, ma il ragno ridiventa piccolo e cade nella grata di un condotto di aerazione probabilmente appartenente a una sottostante miniera di carbone.
Hellboy e Bobbie Jo si ritrovano quindi in un bosco montano a unire le loro sorti a quelle di un certo Tom Ferrell, ritornato nella zona per rivedere i genitori, ma soprattutto la sua ex amata Cora Fisher, che si dice sia diventata nel frattempo una strega. Ma il peggio ha a che fare con il sinistro vecchiaccio soprannominato l'uomo deforme, ritornato dall'inferno per reclamare anime per conto di Satana.
Brian Taylor, grazie anche a un'ambientazione saggiamente rétro e a una suggestiva scelta delle ambientazioni, crea infatti un'atmosfera macabra piuttosto efficace presentando un immaginario denso e inquieto dalle sottolineature dark fantasy di buona fattura. Solo che questa atmosfera attentamente costruita nella prima metà del film viene poi in parte dispersa nella seconda metà. Recensione ❯
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Il film segue un detective di polizia non udente che lavora come interprete per il dipartimento e deve confrontarsi con una squadra di poliziotti corrotti che cercano di eliminare un testimone di omicidio sordo in un condominio. Recensione ❯
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Un buon action che lascia l'impressione che a Hong Kong, cinematograficamente parlando, non tutto sia perduto. Thriller, Hong Kong2024. Durata 120 Minuti.
Vivere e morire nella Città Murata di Hong Kong" Espandi ▽
Hong Kong, Anni 80. All’interno del quartiere di Kowloon c’è una struttura molto particolare: la Città Murata, una sorta di baraccopoli del disagio, dove transitano i rifugiati e la criminalità regna incontrastata. Almeno finché Cyclone uccide il re degli assassini Jim e spezza la catena di morte, garantendo una relativa tranquillità agli abitanti del quartiere. Un giorno nella Città Murata arriva, in cerca di lavoro e denaro, Chan Lok-kwun, un clandestino imbrogliato in un giro di scommesse dal boss Mr. Big. Cyclone gli concede lavoro e ospitalità, ma la scoperta delle origini di Chan riapre antiche ferite, mai rimarginate, nella guerra tra gang delle Triadi.
Noto soprattutto per la violenza estrema dei suoi geniali film noir – titoli come Love Battlefield, Shamo o Dog Bite Dog – Soi Cheang sembra voler ritornare a quei fasti con Twilight of the Warriors: Walled In, seppur in una chiave estetica e stilistica molto differente. Recensione ❯
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