Un episodio speciale con Chiara Ferragni e Fedez sull'esperienza della loro partecipazione a Sanremo. Espandi ▽
La settimana del Festival di Sanremo sta per cominciare. Chiara, dopo essersi preparata per mesi, è pronta per la sua prima esperienza come co-conduttrice televisiva del Festival di Sanremo. L'imprenditrice racconta i lunghi mesi di lavoro necessari per calcare un palco così importante. Anche Fedez è nella "città dei fiori", il seguitissimo podcast Muschio Selvaggio approda a Sanremo, ma non è l'unico impegno lavorativo che lo vede coinvolto durante la settimana del Festival. Infine, un inaspettato colpo di scena scombina l'equilibrio della coppia che si confronta su passato e futuro. Recensione ❯
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Un'esperta profiler si trova tra le mani una serie di delitti sempre più inquietanti. Espandi ▽
Quando nel paese di montagna di Travenì viene trovato sulla neve un cadavere nudo e senza occhi, Letizia Battaglia, una profiler della sezione omicidi di Udine e la sua squadra, vengono incaricati di seguire l'indagine che porterà in breve tempo ad una serie di macabri misfatti. La donna, già sofferente di diabete, si accorge che la sua mente inizia a cedere ai primi sintomi di Alzheimer, ma il suo essere tenace ed orgogliosa la spinge a dedicarsi al caso con ancora maggiore dedizione.
L'Ispettore-Capo Giacomo Parisi e il nuovo arrivato dalla Sicilia, Massimo Marini, l'affiancheranno nella caccia al killer che terrorizza il paesino e faranno i conti con le preoccupazioni e le spigolosità di Teresa. L'uomo assassinato è il padre di Diego, un bambino di 10 anni che insieme ai suoi tre amici, Mathias, Oliver e Lucia saranno misteriosamente al centro di una serie di efferati omicidi.
Fiori sopra l'inferno si avvale di splendide location di montagna, con un assetto nevoso che richiama un thriller scandinavo e solo potenzialmente grottesco come Fargo per una crime story che poteva avere tutte le carte in regola per sedurre lo spettatore ma che, di fatto, non sempre convince del tutto. Il primo aspetto sono i bambini, protagonisti, in parte vittime e in parte co-investigatori. Recensione ❯
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Una rivisitazione del West molto interessante ma altrettanto dispersiva. Che adatta (e abbandona) il cult di Corbucci. Western, Italia, Francia2023. Durata 60 Minuti.
Il classico del cinema western Django rivisitato in una serie internazionale liberamente tratta dal film di Sergio Corbucci. Espandi ▽
Ambientata nel 1872, sette anni dopo la Guerra di Secessione, la serie segue le vicende di Django, un ex soldato confederato che si muove alla ricerca della verità sul massacro che ha totalmente distrutto la sua famiglia. Nelle sue peregrinazioni l'eroe raggiungerà New Babylon, una comunità utopica: una vera e propria oasi di libertà, fondata dall'enigmatico John Ellis, un uomo di colore. Nella comunità risiede anche Sarah il cui passato si intreccia amaramente con quello del protagonista, la quale dovrà fronteggiare la signora - e guida spirituale - della città rivale di Elmdale, Elizabeth Thurmann, donna tanto potente quanto crudele.
La miniserie Django è un'interessante operazione di "revisionismo": d'altronde di questo dobbiamo parlare se inseriamo all'interno di una trama originariamente caratterizzata per la sua violenza e ambientata in un periodo storico del tutto respingente le contemporanee politiche "di piattaforma".
Una rivisitazione del West molto interessante, ma altrettanto dispersiva e controproducente, dal momento che si perdono totalmente le affinità col prodotto originario - rendendo la miniserie solo l'ennesimo sequel ufficioso del brand "Django" - di cui si trascurano la durezza e la violenza. Recensione ❯
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La serie tratta dalla saga cinematografica. Questa volta vanno a caccia (nel passato) del genitore biologico di uno dei protagonisti. Espandi ▽
Moreno è un chitarrista rock, Giuseppe un "mago della finanza creativa", e Claudio un aspirante scrittore in procinto di sposarsi: li conosciamo già, in quanto protagonisti di C'era una volta il crimine, terzo episodio della saga delle commedie iniziata con Non ci resta che il crimine di Massimiliano Bruno, che si ritaglia il ruolo di Gianfranco, lo scienziato che ha scoperto come entrare e uscire dal passato attraverso varchi temporali.
Ora la saga cinematografica si trasforma in una serie in sei episodi, che prende il via dalla scoperta di Giuseppe di essere stato adottato: chi erano i suoi genitori biologici? E perché in particolare sua madre aveva rinunciato a tenerlo con sé? Per scoprirlo tornerà al 1970, e Moreno e Claudio lo seguiranno perché hanno bisogno della sua password per accedere al bottino accumulato nelle... puntate precedenti. Ma quando i tre ritrovano la strada del presente scoprono che l'Italia è in mano ad una dittatura militare, e dovranno tornare al passato nel tentativo di... sistemare le cose.
L'aspetto politico è quello più interessante e più coraggioso, perché denuncia certe derive da nuova repubblica sociale e ha un piglio dichiaratamente antifascista. E poi si sorride, e qualche volta si ride, e ci si ricorda (un po') di come eravamo, e di come potremmo ancora essere. Recensione ❯
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Lo spin-off della serie Netflix Suburra. Espandi ▽
Ritroviamo Alberto Anacleti (Spadino, interpretato da Giacomo Ferrara) a Berlino, innamorato, dove cerca di allontanarsi dal suo passato, ma una nuova minaccia lo richiama alle oscure strade della capitale italiana. La trama si sviluppa intorno a nuovi equilibri di potere conseguenti gli eventi del tragico finale di Suburra, tradimenti famigliari e di coppia, e una guerra imminente.
Suburræterna riesce quindi a riportare lo spettatore nel vortice delle vicende romane, ma non porta la serie a un sostanziale miglioramento. Il cast, sebbene si espanda con nuove entrate, non riesce a raggiungere i picchi della prima stagione.
La serie riesce a riaccendere le fiamme delle intricate vicende romane, mantenendo il fascino criminale della serie originale. Sebbene non raggiunga le vette di Suburra - La serie, il sequel offre un ritorno coinvolgente nei bassifondi di Roma, sottolineando che, anche se il potere può cambiare, le oscure alleanze e le minacce imminenti rendono l'equilibrio in questa città eterna sempre instabile. Recensione ❯
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Una fiction RAI per raccontare un grande servitore dello stato ucciso dalla mafia. Espandi ▽
3 settembre 1982, via Carini, Palermo: il generale Carlo Alberto dalla Chiesa viene assassinato insieme alla seconda moglie Emanuela Setti Carraro. Nicola, che sarà poi voce narrante, è appena arrivato a Punta Raisi, vuole raggiungere dalla Chiesa, ora prefetto, ma sarà troppo tardi. Per Nicola nasce così l'urgenza del racconto. Nel mentre gravano le azioni terroristiche delle Brigate Rosse. Nicola spera in un incarico che lo valorizzi ma l'incontro con il generale non sembra essere dei migliori; invece, sarà reclutato proprio da quest'ultimo per far parte del primo nucleo speciale antiterrorismo. Non immagina però la portata di questo cambiamento.
La fiction, con la regia di Lucio Pellegrini, ha dimostrato un grande lavoro di ricerca storica e utilizzo di materiali di archivio Rai che il pubblico ha premiato facendole raggiungere con l'ultima puntata, in onda il 17 settembre, uno share del 19%.
La solida e meticolosa ricerca storica è l'aspetto principale della serie che riesce a dare un senso di immersione in quel periodo e soprattutto del clima di tensione, grazie ad articoli di giornale, materiale di archivio e filmati inediti, prima in bianco e nero e poi utilizzando il colore man mano che ci si avvicina agli anni Ottanta. Recensione ❯
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Le complicate vite amorose e amicali di quattro ragazzi impegnati a lottare per conquistare il proprio spazio nel mondo, interpretati da attori emergenti, alcuni dei quali per la prima volta sullo schermo. Espandi ▽
Il Love Club è un posto in cui tutti, a Milano, possono sentirsi a casa, liberi di esprimere sé stessi lontano da giudizi e tabù. La proprietaria del locale è Luz. Il Love Club potrebbe chiudere. Se così fosse, molti ragazzi e ragazze queer di Milano perderebbero un punto di riferimento delle loro vite: il Love Club è infatti un luogo sicuro per Tim, un DJ affetto da disturbo borderline della personalità; per Rose, una cam girl con un passato doloroso; e per Zhang, un genio del marketing desideroso di esibirsi in drag.
Animata da personaggi visivamente accattivanti, Love Club affronta tematiche importanti con uno stile immediato, che tuttavia si dimostra incapace di scavare sotto la superficie delle complesse vicende rappresentate.
Insomma, nonostante le buone intenzioni e l'importanza delle tematiche affrontate, Love Club non raggiunge i risultati di serie gemelle come SKAM ITALIA e Prisma e si pone in una dimensione di immediatezza capace di catturare l'attenzione - soprattutto dei più giovani - ma non di scavare a fondo nell'interiorità dei suoi protagonisti. Più riuscite, invece, la fotografia - desaturata e caratterizzata da un riuscito contrasto tra luci e ombre - e l'estetica dei personaggi: trucco, parrucco e costumi si rivelano infatti efficaci nel raccontare la personalità di protagonisti e comprimari, visivamente accattivanti. Recensione ❯
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Per Lillo è arrivato il momento di scegliere tra fama e vita privata, perché la moglie sembra davvero non sopportarlo più. Espandi ▽
Chi è Posaman? Un supereroe, ovviamente! E qual è il suo super potere? Saper fare delle pose da copertina. Ma chi si nasconde dietro il costume? Beh ... c'è Lillo! Il successo, si sa, ha i suoi risvolti negativi e per Lillo è arrivato il momento di scegliere tra fama e vita privata, perché la moglie (Sara Lazzaro) sembra davvero non sopportarlo più. Accompagnato dai comici più amati della scena contemporanea, da Pietro Sermonti, a Paolo Calabresi, da Caterina e Corrado Guzzanti a Valerio Lundini, da Michela Giraud a Edoardo Ferrario e tanti altri, Lillo cercherà di ritrovare sé stesso dietro la maschera che si è costruito. Recensione ❯
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Una serie ispirata ai romanzi dello scrittore, ex magistrato ed ex politico Gianrico Carofiglio, che ha delineato le storie del maresciallo Pietro Fenoglio nella trilogia composta dai libri "Una mutevole verità", "L'estate fredda" e "La versione di Fenoglio". La storia della serie prende il via nel 1991, a Bari. Il maresciallo Fenoglio fa parte del Nucleo Operativo dei Carabinieri, al quale apporta un acuto istinto investigativo e un profondo rispetto per la legge e la verità, anche se la sua capacità di calarsi nei panni degli altri, criminali compresi, lo mette spesso in aperto conflitto con i superiori. La vicenda vede come motore l'incendio doloso del Teatro Petruzzelli, realmente avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 1991, a partire dal quale il maresciallo si ritroverà a indagare sulla nascita e l'ascesa della Sacra Corona unita, organizzazione criminale pugliese di connotazione mafiosa. Recensione ❯
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L'adolescenza è una tragedia. Eppure, a pensarci bene, è anche una commedia. E allora, per raccontare l'adolescenza, perché non affidarsi al più grande drammaturgo di tutti i tempi? Espandi ▽
Una serie che prende ispirazione dai protagonisti delle opere del Bardo catapultandoli in un liceo di Roma al giorno d'oggi. Non più re, regine, castelli e guerre ma ragazzi di oggi, alle prese con l'identità che cambia e con la perdita dell'innocenza.
Si parte da Otello, ma il protagonista non è più il valoroso condottiero dell'esercito veneziano, bensì Thomas, il leader imperturbabile di una crew di parkour. Accanto a lui troviamo il simpatico Michele (Cassio) e l'arguta Gaia (Iago). L'equilibrio tra i tre sembra essere solido fino a quando non fanno la conoscenza di Beatrice (Desdemona), la più bella ragazza del liceo, di cui sia Thomas che Gaia si invaghiscono. Mentre tra Beatrice e Thomas nasce una profonda storia d'amore, Gaia, colpita dall'invidia nei confronti del suo amico, ordirà un meticoloso piano, atto a separare i due innamorati. L'infima opera di persuasione di Gaia avrà i suoi effetti e le insicurezze di Thomas scoppieranno in una gelosia cieca che distruggerà l'amore per Beatrice e l'amicizia con Michele. In un finale senza vincitori, la vera tragedia per i protagonisti sarà la consapevolezza del sopraggiungere dell'età adulta e con essa del disincanto perso, ma avranno modo di indagare le loro fragilità, elaborare i loro errori o, più semplicemente, crescere. Recensione ❯
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La serie segue Vasco nei luoghi più importanti per lui, da Zocca, sua città natale, a Los Angeles. Espandi ▽
Serie girata, in gran parte, durante i due anni di pandemia, un momento di inaspettata pausa dai soliti, innumerevoli impegni della rockstar, un'occasione unica per trovare il tempo di guardarsi indietro e ripercorrere i momenti più importanti della sua carriera e della sua vita. Recensione ❯
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Un'esplorazione dei momenti che ci definiscono, delle canzoni che ci ispirano e delle relazioni che ci collegano a ciò che conta di più nella vita. Con il tenore di fama internazionale Andrea Bocelli. Espandi ▽
La docu-serie in sei parti vede per la prima volta l'artista Andrea Bocelli percorrere a cavallo una zona affascinante e a tratti forastica del territorio italiano: la famosa via Francigena. Una sorta di pellegrinaggio attraverso cui riscoprire alcune delle più grandi suggestioni della vita: pace, bellezza, natura, musica, cultura. Dalla Basilica di San Pietro a Roma fino all'ultima tappa a Lajatico, città natale di Andrea Bocelli, il viaggio diventa un'occasione di raccoglimento e un momento di riflessione sui temi più profondi dell'esistenza. Recensione ❯
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Claudio Amendola dirige una serie drammatica ricca di intrighi: un uomo si trova di fronte due vecchi nemici implacabili: la malattia e l'antico socio Raoul. Espandi ▽
Quando all'imprenditore Nemo Bandera viene diagnosticato il morbo di Alzheimer, decide di andare in pensione e scegliere uno dei suoi figli come suo erede. Eliminando il suo figlioccio Mario, Nemo mette in atto uno spietato piano dell'avvocato per screditare i suoi rivali. Recensione ❯
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Una docu-serie di 4 episodi dove i protagonisti di uno dei più complessi casi politico-giudiziari nella storia dello sport italiano si mettono a nudo. Espandi ▽
L'incontro tra l'atleta olimpico in cerca di redenzione, Alex Schwazer, e un allenatore simbolo dello sport pulito, Sandro Donati, innesca un intrigo internazionale che sconvolge le loro vite e mette in crisi il sistema dell'antidoping. Il caso Alex Schwazer svela, per la prima volta, i retroscena di un'intricata vicenda senza precedenti. Recensione ❯
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Docuserie che vuole raccontare la figura di Vittorio Emanuele di Savoia, l'ultimo erede al trono d'Italia. Espandi ▽
Un principe in esilio, una top model, uno sparo nel buio che cambierà la vita di tantissime persone, generazione dopo generazione. Partendo dagli eventi successi nella tragica notte del 18 Agosto 1978 all'isola di Cavallo quando fu ferito a morte il giovane Dirk Hamer, la docuserie ripercorre la storia di Vittorio Emanuele di Savoia. Per quanto la vicenda giudiziaria dell'omicidio del giovane Dirk Hamer sia centrale nella vita del principe e di conseguenza nella docuserie, puntata dopo puntata emerge di lui un racconto più intimo: il suo tormentato rapporto con i genitori, la storia d'amore con Marina Doria, gli anni di lavoro in Iran, gli scandali e molto altro. Recensione ❯
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