Faccia buffa e allegra, Gianluca Gobbi sembra uno di quegli amici che stanno un po' in disparte ma, se chiamati in appello, ti sorprendono sempre con una battuta sagace. Ha interpretato spesso ruoli di spalla in film giovanilistici e si è fatto conoscere per interpretazioni briose che hanno piano piano costruito un vero talento comico. Grazie ad una lunga amicizia con Davide Ferrario, è stato uno dei protagonisti di numerosi lungometraggi del regista cremonese, dove l'abbiamo visto nei panni di un poeta improvvisato e più recentemente in quelli di un prete bigotto.
Il sodalizio artistico con Davide Ferrario
Inizia la sua carriera d'attore grazie all'incontro con il regista Davide Ferrario. Il film d'esordio è Tutti giù per terra (1997), dov'è il 'giovane poeta filosofo' Alessandro Castracan, amico per poco del disorientato Valerio Mastandrea, sconsolato studente universitario in cerca di nuove conoscenze stimolanti. L'anno dopo prosegue la collaborazione con Ferrario nella commedia Figli di Annibale con Silvio Orlando e Diego Abatantuono e nel più provocatorio Guardami, ispirato alla vita di Moana Pozzi. Chiude il decennio con il giovanilistico Branchie (1999), tratto dall'omonimo libro di Niccolò Ammaniti, girato in pieno stile MTV, semplicistico ma brioso com un videoclip.
L'incontro con i Vanzina e i ruoli comici
Con il nuovo millennio comincia un'amicizia artistica con Carlo Vanzina che lo vuole nei panni del simpatico fidanzato di Sabrina Paravicini in Quello che le regazze non dicono (2000) e in E adesso... sesso (2001), commedie fortunate al botteghino che lo gratificano con una maggiore popolarità. Nel 2002 lo vediamo nella commedia Quore di Federica Pontremoli, seguita da Oltre il confine (2002) di Rolando Colla, con Anna Galiena e Senad Basic. Si dedica alla fiction televisiva con una parte nel film tv Una vita in regalo (2003), poi ritorna a lavorare per il grande schermo, nuovamente con Carlo Vanzina, per la commedia In questo mondo di ladri (2004).
La febbre e la colpa di Giuda
Qualche tempo dopo lo troviamo nel cast de La febbre (2005) di Alessandro D'Alatri, dove interpreta uno degli squinternati amici di Fabio Volo e nel piccolo film indipendente Tu devi essere il lupo (2005) di Vittorio Moroni. Ritorna alla tv con il ruolo dell'ispettore Juvara nella serie Nebbie e delitti (dal 2005 al 2007), poi si veste da prete nella commedia musicale Tutta colpa di Giuda - Una commedia con musica (2008) diretto dall'amico Ferrario, dove si riflette onestamente sul senso profondo della religione, fuori e dentro le mura di un carcere.
Tra le più recenti interpretazioni troviamo Noi 4, Made in Italy, Il talento del calabrone e Ero in guerra ma non lo sapevo.