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Vasco Rossi

Vasco Rossi è un attore italiano, drammaturgo, musicista, è nato il 7 febbraio 1952 a Zocca (Italia). Vasco Rossi ha oggi 72 anni ed è del segno zodiacale Acquario.

Il nostro rock

A cura di Fabio Secchi Frau

Affermato (più di trenta milioni di copie vendute) e bravissimo cantautore italiano sul podio del rock. Conosciuto con grande successo e fama semplicemente come Vasco o Il Blasco, nonostante l'età, è più giovane che mai. Merito della sua musica, che è diventata una bella espressione di stile e cultura, e del suo essere funambolo della parola e dell'emozione. Si autodefinisce felicemente un "provoca(u)tore" ed è sempre stato spinto a non seguire le consuete vie del divismo e dei lustrini cui molti artisti musicali nostrani sembrano voler percorrere una volta che vendono qualche disco di platino e hanno il microfono in mano.
Nella sua carriera ha pubblicato ben 25 album (16 in studio, 7 live e due raccolte ufficiali) e ha composto più di 150 canzoni, nonché testi e musiche per altri interpreti. Ruvido, senza bellurie, mette di traverso il suo sguardo e, per il resto del tempo, descrive il suo mondo come fosse quello di un uomo qualunque, sfuggendo alle liturgie del glamour e tendendo invece al basso. Affermato e consacrato anche dal cinema, che ne apprezza il lato conturbante e allegro, colto e intellettuale, che non si tira indietro quando si tratta di scegliere la strada dell'istigazione, è il capostipite di una nuova generazione di interpreti cosmopoliti e multiformi, anticonformisti e coltivati, che cercano di far convivere l'interprete con l'autore.
Negli anni Ottanta, per via di uno stile di vita sregolato (sesso, droga & rock'n'roll), è stato infiorettato di critiche da parte dei mass media e dai figli della borghesia, ma lui, senza sobbalzi né sussulti, ha sempre ignorato ogni biasimo e si è fatto amare da chi vive la sua musica come fosse una lunga lezione di vita (il suo fan club ufficiale lo ha soprannominato per l'appunto Komandante). Da quel magnifico e prestigioso uomo di musica che è, ha permesso ad alcuni film di impregnarsi delle sue note all'insegna delle emozioni che i suoi brani suscitano.

Studi
Nato a Zocca, in provincia di Modena, il 7 febbraio del 1952, ha il nome di Vasco Rossi in omaggio all'omonimo compagno di prigionia che il padre (il camionista Giovanni Carlo) aveva avuto in Germania, durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo un'infanzia serena, proprio per via del mestiere paterno, si trasferisce assieme alla madre, la casalinga Novella Corsi, per alcuni anni a Siniscola, in provincia di Cagliari. Iscritto, su decisione materna, alla scuola di canto del maestro Bononcini, si appassiona al mondo della musica, vincendo alcune manifestazioni di canto modenesi. A 14 anni, entra a far parte del suo primo gruppo musicale, i Killer, poi trasformato in "Little Boys", all'interno del quale conoscerà il suo migliore amico Marco Gherardi. Dopo aver ottenuto la licenza media, la famiglia lo iscrive all'Istituto dei Salesiani San Giuseppe di Modena, per conseguire il diploma. Ma la vita all'interno dell'istituto è difficile. I docenti e i tutori sono molto severi e i compagni di scuola lo isolano e lo scherniscono per le sue origini montanare. Vasco comincia a trasformare quella iniziale timidezza infantile in un carattere ribelle che influenzerà il suo astio verso le figure ecclesiastiche e che lo porterà a scappare per ben due volte dalla scuola, rifugiandosi presso una zia bolognese. Quando i genitori comprendono che i salesiani non sono adatti al loro unico figlio, decidono di iscriverlo all'Istituto Tecnico Commerciale "Tanari" di Bologna, dove finalmente ultima gli studi. Coinvolto nelle contestazioni studentesche, fortemente anarchico, sogna di potersi iscrivere al DAMS per frequentare il corso di Teatro alternativo, ma il padre, non approvando l'idea, lo costringe a iscriversi alla Facoltà di Economia e Commercio. Parallelamente lui e Gherardi aprono un piccolo locale che poi diventerà una discoteca: il Punto Club che sarà un cruciale cambiamento nella sua esistenza. Preso da questi aspetti, dalla sua passione per il teatro (che lo spingerà a firmare qualche regia e a recitare al Teatro Evento di Bologna), dalla passione per la musica nostrana e straniera (Lucio Battisti, Francesco Guccini, Francesco De Gregori e Rolling Stones) e dal fidanzamento con la femminista Paola Panzacchi, nel 1974 abbandona definitivamente Economia e Commercio e si iscrive a Pedagogia che però lascerà dopo otto esami dalla laurea. L'anno successivo, sempre assieme a Gherardi, fonda la radio libera Punto Radio, all'interno della quale condurrà il programma "Il Muretto", appassionandosi al lavoro di dj e conoscendo persone importanti nella sua carriera futura: Riccardo Bellei, Gaetano Curreri, Maurizio Solieri, Massimo Riva e Red Ronnie.

I primi album
È in quegli anni che finalmente comincia a strimpellare con la chitarra e a cantare alcuni testi scritti da lui stesso. Consigliato da Gaetano Curreri (leader degli Stadio) incide il suo primo 45 giri "Jenny/Silvia" per l'etichetta Borgatti Music. A seguire verranno i suoi albumi: "... Ma cosa vuoi che sia una canzone..."; "Non siamo mica gli americani" che conterrà una delle sue hit più famose "Albachiara" e "Colpa d'Alfredo". Cominciano, negli anni del successo nazionale, i suoi scontri con la stampa che lo accusa di essere un esempio di "ebete, cattivo e drogato". Lui minimizza le loro parole e continua a fare musica. Negli anni Ottanta, escono il suo quarto album "Siamo solo noi" che viene definito un vero e proprio "inno generazionale" e "Vado al massimo", ma arriva anche "Vita spericolata", cantata a Sanremo.

Icona del rock italiano negli anni Ottanta
Consacrato definitivamente icona del rock italiano con "Bollicine", si piazza in classifica per ben 35 settimane, diventando l'album più venduto dell'anno. Vince il Festivalbar e attraversa quello che è uno dei più floridi successi della sua carriera musicale, seppure oscurata dalle accuse di essere un farmaco-dipendente.

L'arresto per detenzione di cocaina
Nel 1984 arriva la sua prima raccolta live "Va bene, va bene così", ma l'anno coincide anche con il suo arresto per detenzione di 26 grammi di cocaina e spaccio non a scopo di lucro. Dopo aver trascorso 22 giorni di prigione (fra cui 5 di isolamento) nel carcere di Rocca Costanza a Pesaro, si disintossica dall'uso delle anfetamine (ne faceva largo uso), incontrando però la solidarietà dei coniugi Fabrizio De André e Dori Ghezzi che lo visitano costantemente in carcere. Con il processo, Rossi viene scagionato dall'accusa di spaccio, ma rimangono le condanne a due anni e otto mesi con la condizionale per detenzione di stupefacenti. Si butta nel lavoro e nel 1985 esce "Cosa succede in città".

Assenza e ritorno
Dopo due anni di completa assenza dal palcoscenico e dal mercato musicale, torna nel 1987 con "C'è chi dice no" che segnerà definitivamente la sua grandezza musicale come il più grande rocker italiano vivente. Adriano Celentano è pazzo di lui e lo invita in RAI, ma Rossi vuole stare lontano dal piccolo schermo e da tutto quello che incarna, e si dedica completamente alla musica che richiamerà così tante persone da poter essere contenute solo negli stadi calcistici.

Il più grande rocker vivente
Nel 1988 viene nuovamente arrestato per detenzione di cocaina, ma poi viene rilasciato. Arrivano "Liberi liberi" (1989) e "Fronte del palco" (1990). Condannato a un'ammenda di due milioni e 800 000 lire in seguito al suo episodio giudiziario del 1984, progetta concerti a San Siro e al Flaminio e diventa il primo artista italiano a raccogliere un numero di fans così ampio. Il nuovo album "Gli spari sopra" (1993) vincerà ben 10 dischi di platino. Nel 1995, il rocker riempie di nuovo lo stadio di San Siro con un doppio concerto/evento intitolato "Rock sotto l'assedio" contro la guerra in Jugoslavia.

"Gli angeli" firmato da Roman Polanski
Nel 1996 arriva "Nessun pericolo... per te" contenente una canzone, "Gli angeli", dedicata all'amico Maurizio Lolli (morto di cancro ai polmoni) il cui videoclip sarà diretto nientemeno che da Roman Polanski.

Musica da stadio
A seguire, arrivano gli album "Rock", "Canzoni per me", il brano scritto per Patty Pravo "... E dimmi che non vuoi morire" e il concerto dell'Heineken Jammin' Festival di Imola al quale partecipano oltre 130.000 persone, segnando un evento storico nella musica italiana. Vasco Rossi diventa un artista della musica italiana contemporanea, anche se la sua vita è segnata dal lutto dell'amico Massimo Riva, storico chitarrista e coautore dei suoi brani, per un'overdose da eroina. Da quel momento in poi, Vasco aiuterà l'associazione onlus per il recupero dei tossicodipendenti fondata dai parenti di Massimo Riva.
Autore di Irene Grandi, registra "Stupido Hotel", "Tracks", "Buoni o cattivi" con conseguenti tour da 400.000 persone. Dopo aver annunciato di non voler mai più cedere i diritti delle sue canzoni per gli spot pubblicitari, fa uscire solo ed esclusivamente in radio il singolo "Basta poco" che viene scaricato da internet con un record di 100.000 download legali in soli due giorni. Arrivano "Vasco Extended Play" (2007), "Il mondo che vorrei" (2008), "Tracks 2 - Inediti & rarità", "Sto pensando a te" (2009), "Vasco London Instant Live 04.05.2010" e "Vivere o niente".

Altre onorificenze
Il 12 maggio 2005 lo IULM di Milano conferisce a Rossi la laurea "honoris causa" in Scienze della Comunicazione e viene nominato cittadino onorario della città di Genova. La Sony ha persino prodotto un videogames per Playstation 2 e Playstation 3 dal titolo "SingStar Vasco Rossi", mentre TOPOLINO lo trasforma in un personaggio dei fumetti di nome Comandante Brasko. È l'editore della rivista di critica letteraria SATISFICTION e alcuni dei suoi brani, anche cantati da altri interpreti, diventano canzoni originali che accompagnano noti film italiani (è il caso di "Un senso" brano che ha accompagnato il film Non ti muovere di Sergio Castellitto che ha poi vinto il Nastro d'Argento come migliore canzone e di Noemi con "Vuoto a perdere" per Femmine contro maschi di Fausto Brizzi, 2011).

Il ritiro dalle scene
Nel 2011 rilascia un'intervista nella quale afferma il suo ritiro dalle scene (anche per motivi di salute). Intanto, Alessandro Paris e Sibylle Righetti presentano il documentario incentrato sulla sua vita artistica e privata: Questa storia qua.

Vita privata
Vasco Rossi è padre dell'attore Davide Rossi e di Lorenzo Rossi, nati nello stesso anno (il 1986), ma da madri differenti, e di Luca, nato invece dalla sua compagna Laura Schmidt.

Ultimi film

Biografico, (Italia - 2011), 75 min.
Commedia, (Italia - 1988), 96 min.

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