Rubini riesce a non cadere nel clichè e stereotipo dei film sul "ritorno a casa", grazie anche e soprattutto alla bravura di Fabrizio Bentivoglio. Espandi ▽
Il titolo fa riferimento alla proprietà che un padre latifondista lascia in eredità, indivisibile, ai figli, ma anche al concetto di «Heimat», ovvero di appartenenza. La storia ruota attorno a quattro fratelli: Luigi (Fabrizio Bentivoglio), da anni trasferitosi al Nord, professore di filosofia a Milano; Michele (Emilio Solfrizzi), titolare di un mobilificio in paese e desideroso di lanciarsi in politica: Mario (Paolo Briguglia), poco più che un ragazzo, impegnato principalmente nel volontariato, e infine Aldo (Massimo Venturiello), il fratello bastardo, figlio dl un'altra donna, l'unico che vive sulla terra e la lavora. Recensione ❯
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Storia di Josey Aimes, costretta a lavorare in miniera, dove subisce violenze e soprusi ai quali decide di ribellarsi. Il nuovo film di Niki Caro, con Charlize Theron protagonista di una drammatica storia vera. Espandi ▽
Il film (da una vera storia di assurda intolleranza) è valido quando squadra severamente la provincia americana becera ed ignorante, razzista e sessista, che punta l'indice su un gruppo di volenterose donne che chiedono solo di poter lavorare (in miniera). Recensione ❯
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Il racconto di un ritorno e di un riconoscimento in un intenso road movie americano. Commedia, USA2005. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Vincitrice del premio Golden Globe come miglior attrice 2006 e candidata all'Oscar, Felicity Huffman sorprende tutti interpretando un personaggio che commuove lo spettatore dal primo all'ultimo minuto. Espandi ▽
Bree è un transessuale. Alla vigilia dell'intervento chirurgico che la ridefinirà sessualmente, scopre di avere un figlio, Toby, nato vent'anni prima dal suo unico rapporto eterosessuale. La psicoterapeuta, che prepara Bree a "passare" alla sua nuova condizione sessuale, la costringe a confrontarsi con il ragazzo e con il passato. È il racconto di un ritorno, di un riconoscimento, quello di un padre e di un figlio, necessario perchè la vita di entrambi possa procedere. Recensione ❯
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Un emigrato messicano viene asassinato da una guardia di frontiera. Pete, suo unico amico, decide di vendicarlo. Espandi ▽
Un emigrato messicano viene ucciso da una guardia di frontiera tanto stupida quanto arrogante. Pete, suo unico vero amico, decide di scoprire chi è il colpevole della sua morte e (visto che le forze dell'ordine preferiscono insabbiare il caso) lo punisce personalmente sequestrandolo e costringendolo a viaggiare con lui e con il cadavere del messicano. La meta è il paesino da cui l'uomo proveniva e in cui aveva chiesto di essere sotterrato. Recensione ❯
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Dal bestseller di John Irving Vedova per un anno, l'esplorazione dei labirinti dell'amore, passando anche per i più luminosi, i più bui, i più misteriosi anfratti. Con una coppia d'eccezione: Jeff Bridges e Kim Basinger. Espandi ▽
Una citazione per Jeff Bridges, davvero un grande attore, per mestiere, appeal e umanità.
Ci sono personaggi molto più celebrati che non lo valgono davvero, un nome: il monoespressivo Nicolas Cage, che si è visto attribuire persino un Oscar.
Il film è tratto dal romanzo "Vedova per un anno" di John Irving, scrittore dottissimo e di non facile traduzione in cinema: il suo mondo secondo Garp aveva avuto una rappresentazione insufficiente (Roy Hill), e Le regole della casa del sidro era stato trattato un po' meglio da Lasse Hallstrom. Ted e Marion hanno perso i due maschi adolescenti in un incidente. Recensione ❯
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Shanghai anni '30, un diplomatico americano non vedente inizia una relazione con una rifugiata russa. Espandi ▽
Shangai, anni '30, appena prima dell'invasione nipponica. Sofia (Natasha Richardson) è una contessa russa fuggita insieme alla famiglia dalla rivoluzione sovietica, e costretta a prostituirsi per sopravvivere. Todd Jackson (Ralph Fiennes) è un ex-diplomatico americano che ha perso la vista e la famiglia per una serie di disgrazie e che ha un unico sogno, aprire un nightclub.
Sia Sofia che Todd sono stati segnati dal passato, e il loro incontro farà scontrare due modi di essere, tanto gelidi da diventare idealmente caldissimi.
La ditta Ivory-Merchant-Ishiguro, rappresenta ne La Contessa Bianca nuovamente un rapporto irrisolto o quantomeno sospeso, così come in Quel che resta del giorno , senza tuttavia rappresentare, allo stesso modo, le passioni bloccate dallo stato delle cose. Recensione ❯
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Dall'irriverente conduzione di Zelig, Claudio Bisio si trasferisce sul grande schermo in un film di tutt'altro taglio, dove veste i panni dello schizofrenico investigatore privato Sandrone, detto il Gorilla, alle prese con uno strano caso. Espandi ▽
Opera prima di Carlo A. Sigon tratta dal romanzo di Sandrone Dazieri. Sandrone, detto il Gorilla, soffre fin da piccolo di sdoppiamento della personalità. È Sandrone (buono, ironico, un po' arruffato) e al contempo è Socio (razionale, freddo violento). Investigatore senza licenza, Sandrone/Socio si ritrova ad investigare sulla misteriosa morte di un albanese. La Colorado, dopo Quo Vadis Baby? sembra ormai lanciata sulla strada dei film con "brutti (non tutti), sporchi (spesso) e cattivi (solo un po')". Sigon, che ha una grossa esperienza sul piano della pubblicità e dei corti, sa destreggiarsi con abilità nella materia, ben coadiuvato da attori come Bisio, Rocca e Catania. Recensione ❯
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Bruno Davert, chimico cartaceo, resta senza lavoro e si trasforma in un serial killer sociale. Espandi ▽
La mannaia che cade spietatamente su chi lavora in un'azienda quando qualcuno decide la ristrutturazione, che significa mandar via più gente possibile. Bruno Davert, chimico cartaceo, molto qualificato, apprezzato, apparentemente al sicuro, si trova dunque senza lavoro. Quarantenne, tenore di vita alto, villetta, cambio biennale di macchina, famiglia felice. Bruno ritiene che si tratti di un intervallo quasi propizio, si guarderà intorno, riposerà, sarà riassunto da un'altra parte. Ma dopo tre anni è ancora disoccupato. E disperato. Recensione ❯
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Torna dopo 64 anni il cerbiatto più amato dai bambini di tutto il mondo: Bambi! E assieme a lui ci sono gli amici di sempre, accanto ad alcuni tutti nuovi, per vivere con lui una nuova avventura. Espandi ▽
Bambi è rimasto orfano della madre e viene cresciuto dal padre, il quale, pur non avendo esperienza in materia, riesce ad insegnare al figlio a sopravvivere nella foresta, comportandosi con dignità e orgoglio, caratteristiche che devono essere proprie del figlio del Grande Principe della foresta.
Proseguendo il filone di sequel di successo inaugurato con film come La Sirenetta 2, Cenerentola 2 , La carica dei 102 e Il Re leone 2 , tutti film che hanno ottenuto un buon successo nel mercato home video, la Disney riporta sul grande schermo le avventure del cerbiatto che commossero le platee di tutto il mondo con la triste vicenda della scomparsa della madre. Recensione ❯
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Un film che risveglia il senso dell'onore ritraendo i rapporti tra mafia e politica nell'Italia degli ultimi 30 anni. Documentario, Italia2005. Durata 92 Minuti.
Quando si parla di mafia i luoghi comuni si sprecano, ma per l'omertoso "certe cose non si possono dire" saranno tempi duri dopo In Un Altro Paese. Espandi ▽
Quando si parla di mafia i luoghi comuni si sprecano, ma per l'omertoso "certe cose non si possono dire" saranno tempi duri dopo In Un Altro Paese.
Tratto dal libro di Alexander Stille "Excellent Cadavers: The Mafia And The Death Of The First Italian Republic", riadattato da Vania Del Borgo e Marco Turco, In Un Altro Paese è la ricostruzione storica della mafia, dalla Prima Repubblica ai giorni nostri. Stille, agli inizi del 1990, decide di "indagare" sui delitti di mafia, immergendosi nella Palermo di Letizia Battaglia, fotografa di punta nella documentazione di questi crimini, che assurgerà a coscienza visiva dello scrittore statunitense, il quale pubblicherà il testo nel 1995. Recensione ❯
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