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Una graziosa commedia di buoni sentimenti, ma non retorica. Un fratello troppo protettivo verso la sorella rischia di rovinarle l'esistenza. Joon è un... Espandi ▽
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Bisio si conferma grande mattatore in un sequel sempre più in equilibrio tra fiction e realtà. Commedia, Italia2019. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Sono passati otto anni dalla sua elezione al Quirinale e Peppino Garibaldi vive il suo idillio sui monti con Janis e la piccola Guevara. Peppino non ha dubbi: preferisce la montagna alla campagna... elettorale. Espandi ▽
Lasciato il Quirinale otto anni prima, Peppino Garibaldi vive con Janis e la piccola Guevara sui monti, e non ha dubbi: preferisce la montagna alla campagna... elettorale. Janis, invece, stanca di una vita troppo tranquilla, lascia Peppino e torna al Quirinale. Disperato, Peppino non ha scelta: tornare alla politica per riconquistare la donna che ama. Dopo il successo di Benvenuto Presidente! Peppino Garibaldi torna sugli schermi con una squadra nuova: la regia è stata affidata a Stasi e Fontana, mentre il personaggio di Janis a Sarah Felberbaum. Quando il film ci ricorda che siamo in presenza di venditori di odio porta a porta ci viene offerta un'occasione per riflettere e non è l'unica perché l'intero film ne è costellato, senza mai dimenticare di suscitare la risata. Recensione ❯
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Una favola essenziale e crudele sul rapporto fra le generazioni e fra gli uomini e la natura. Drammatico, Italia2022. Durata 70 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo è inseparabile dalla sua campagna ad aiutarlo c'è solo un giovane ragazzo. Espandi ▽
Sanluri, seconda metà del '900. L'anziano contadino Raffaele prepara la sua terra per l'arrivo di quel ventu, "bentu" nel dialetto di Sardegna, che "libera il grano dalla paglia" in modo naturale, al contrario della trebbiatrice meccanica che appartiene ai padroni (e sostituisce il lavoro umano campestre). Angelino ha dieci anni e un grande desiderio: cavalcare il cavallo di Raffaele: ma secondo il vecchio lui è ancora troppo piccolo. Nel suo modo burbero però Raffaele consente al ragazzino di "alzare l'aria", cioè di fare come il vento e sollevare il suo raccolto di grano da terra. Ma il tempo non si ferma, come vorrebbe il contadino, né si fermano i desideri pericolosi degli uomini e la loro voglia di correre incontro al futuro.
Liberamente tratto da un racconto di Antonio Cossu che fa parte della raccolta "Il vento e altri racconti", Bentu riporta Salvatore Mereu a raccontare il rapporto fra la terra di Sardegna (e non solo) e i suoi abitanti, divisi fra chi resta ostinatamente intenzionato a mantenere un rapporto stretto con la natura, e chi invece è disposto a forzare quel rapporto in nome del progresso o di un'ambizione personale.
Il regista si prende il tempo dilatato necessario a raccontare la sua storia, che si avvita velocemente solo nel finale: perché il tempo va rispettato senza imporgli forzature, si dipana da solo e da solo precipita, quando la pendenza è quella giusta. Recensione ❯
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Benur trova nella regia pulita di Massimo Andrei una forma filmica interessante, anche se debitrice di certo cinema rumeno. Commedia, Italia2012. Durata 98 Minuti.
Dalla commedia teatrale "Ben Hur" di Gianni Clementi. Espandi ▽
Sergio è un ex stuntman di Cinecittà infortunatosi sul set di un film americano, che per sbarcare il lunario si arrangia con impieghi fantasiosi, come fare il Centurione al Colosseo. La sorella Maria, con cui Sergio divide l'appartamento nell'estrema periferia romana, 'lavora' da casa per una hot-line erotica. Due vite alla deriva, finché un giorno a cambiare le cose ci pensa Milan, immigrato clandestino bielorusso, che stravolgerà la loro esistenza. Pur di lavorare Milan è disposto a diventare lo "schiavo" di Sergio, sostituendosi a lui nel ruolo di "Centurione" al Colosseo. L'intraprendente extracomunitario diventerà ben presto l'idolo dei turisti, anche perché per battere la concorrenza Milan -- ingegnere nel suo paese - costruisce una biga come quella del film "Ben Hur", grande attrattiva per i turisti. Lo straordinario incontro si trasformerà in una lucrosa occasione di guadagno per Sergio, ed in una improbabile storia di amore per Maria dalle conseguenze tanto disperate quanto comiche. Sullo sfondo il contrasto tra una Roma dei fasti imperiali che appare ai turisti e quella della gente comune, che cerca con sotterfugi fantasiosi di arrivare alla fine del mese. Recensione ❯
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Nella Casa Circondariale di Milano Bollate è stato aperto il primo ristorante al mondo all'interno di un carcere. Questa è la sua storia. Espandi ▽
Da nove anni nel carcere di Bollate c'è un ristorante aperto al pubblico guidato da uno chef che ha lavorato con Gualtiero Marchesi. Il documentario ne mostra l'attività che continua grazie alla disponibilità dei detenuti e alla professionalità di Silvia Polleri, esperta del settore ristorazione.
Quando il recupero alla vita sociale di chi sta scontando una pena detentiva unisce la creatività all'imprenditorialità il risultato merita di essere documentato.
La narrazione è suddivisa in capitoli nei quali non si nascondono i problemi (fra i quali quello della curiosità inopportuna di alcuni avventori che vogliono essere informati sui reati commessi dal cameriere di turno) ma si mostrano soprattutto i valori e l'importanza che un'attività simile, che chiede fatica ma anche disponibilità alla creatività e all'incontro con il mondo esterno, implica. Recensione ❯
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Divisa più che riconciliata, la commedia sociale di Alexandra Leclère vira in un vaudeville retto da una galleria di caratteristi francesi. Commedia, Francia2015. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
A causa di un inverno particolarmente rigido, il governo francese indice misure speciali che obbligano i cittadini proprietari di appartamenti con stanze libere ad accogliere le persone più disagiate. Espandi ▽
A Parigi tira aria di tempesta e di sinistra. Durante un inverno particolarmente rigoroso, il governo francese firma un decreto che obbliga i proprietari di case con più di cento metri quadrati a ospitare precari e senza tetto per svernare la stagione. In un immobile del VI arrondissement, una famiglia di destra e una coppia bobo di sinistra non gradiscono. Dopo tentativi falliti di resistenza, cedono all'inevitabile e 'vincono' un ospite a testa. Ma è soltanto l'inizio. Tra meschinità e altruismo, villania e cortesia il condominio implode sotto lo sguardo scontroso di una portinaia fascista e riconoscente per i suoi venticinque metri quadri. Recensione ❯
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In un piccolo paesino di montagna vive un uomo semplice ma dal nome impegnativo: Giuseppe Garibaldi. Un uomo che per errore diventa Presidente della Repubblica. Espandi ▽
In un piccolo paesino di montagna vive un uomo dal nome impegnativo: Giuseppe Garibaldi, per tutti Peppino. Ama la pesca, la compagnia degli amici, la biblioteca in cui lavora da precario. Certamente e` un ottimista, e al figlio che lo accusa d'essere un fallito risponde "Io non so se tutto quel che fai ti torna indietro ma mi piace crederlo". Un giorno, a causa di un pasticcio dei politici, accade una cosa enorme, incredibile, inaudita: Peppino viene eletto per errore Presidente della Repubblica Italiana. Strappato alla sua vita tranquilla, si trova a ricoprire un ruolo per il quale sa di essere evidentemente inadeguato. Inadeguati sono senza dubbio i suoi modi ma il suo buonsenso e i suoi gesti istintivi risultano incredibilmente efficaci. Certo il protocollo non e` il suo forte. Janis Clementi, inflessibile quanto affascinante vice segretario generale della Presidenza della Repubblica, si affanna inutilmente nel tentativo di disciplinare le imprevedibili iniziative del Presidente. Accade cosi` che la gioiosa follia, l'umanita` e la disarmante onesta` di Peppino sorprendano le istituzioni in crisi e conquistino il Paese sfiduciato. Ma all'orizzonte gia` si intravedono complotti, incidenti diplomatici, macchinazioni politiche perche' la vita nei palazzi del potere non puo` essere tranquilla anche se sei solo un bibliotecario con l'hobby della pesca. Recensione ❯
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Paolo Fresu è di Berchidda, dove organizza "Time in jazz", rassegna imperdibile per molti musicisti e
documentata nel corso degli anni. Espandi ▽
Nel 1994 il regista ed etnomusicologo Gianfranco Cabiddu contatta il trombettista e compositore Paolo Fresu per chiedergli di sonorizzare il film Sonos 'e memoria, montaggio di archivi della Sardegna rurale della prima metà del Novecento. Da lì Cabiddu comincia a seguire Time In Jazz, il festival internazionale creato nel 1988 da Fresu a Berchidda, il suo paese di nascita in provincia di Sassari che nelle prime edizioni, grazie a un manipolo di volontari, ospita gli artisti nelle proprie case. In quel borgo di duemilaseicento abitanti, Cabiddu torna da quel momento in poi ogni anno attorno alla metà di agosto a filmare le performance di musicisti di tutto il mondo.
Lungo venticinque anni di riprese, l'elenco di artisti si fa impressionante (nei crediti, indicati come "tutti i musicisti di Berchidda Live, nominarli a uno a uno sarebbe debordante") e l'archivio raggiunge le millecinquecento ore di girato. Queste di recente sono state digitalizzate e rese disponibili alla consultazione e ricerca da Home Movies, l'archivio nazionale del Film di Famiglia con sede a Bologna.
In co-regia con gli amici filmmaker bolognesi Michele Mellara e Alessandro Rossi, Cabiddu condensa in poco più di novanta minuti un'antologia di numeri musicali della storia di Time In Jazz, cadenzati da interviste d'epoca e dichiarazioni in macchina di Fresu e anche da estratti di film di famiglia. Recensione ❯
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Un adagio ben documentato che si prende il tempo per essere critico col suo soggetto. Documentario, Svezia2018. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'esplorazione dell'anno 1957 nella vita del grande maestro svedese Ingmar Bergman. Espandi ▽
Due première mondiali, due film girati, una serie televisiva, quattro pièce teatrali, una moglie, due amanti, sei figli. Il 1957 fu un anno di straordinaria produttività per Ingmar Bergman. Il suo nome da quel momento avrebbe incarnato il passaggio del cinema da divertissement di massa ad arte sofisticata del XX secolo. Bergman 100 - La vita, i segreti, il genio è un adagio ben documentato che si prende il tempo per essere critico col suo soggetto. Un soggetto che resta un paradosso per il suo paese d’origine: da una parte genio-tiranno e dall'altra monumento nazionale.
Girato per il centenario della nascita di Bergman, il documentario di Jane Magnusson illustra questa ambivalenza, muovendosi nelle ombre che tessono la leggenda, senza perdere di vista ossessioni e contraddizioni. Recensione ❯
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Un film di genere a cui regista e interpreti assicurano originalità e quella credibilità necessaria per la riuscita finale. Drammatico, Horror, Thriller - Australia2017. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una notte di passione si trasforma in un incubo destinato a non finire mai. Espandi ▽
Teresa Palmer (La battaglia di Hacksaw Ridge) è la protagonista di un thriller sul sequestro di persona. La giovane australiana Clare è in visita turistica a Berlino e prova un particolare fascino per gli edifici dell'ex Repubblica Democratica Tedesca. Un giorno incontra Andi, un seducente insegnante di inglese e tra i due l'attrazione è da subito reciproca tanto che nell'arco di due giorni e una notte finiscono con il fare sesso a casa di lui. Il mattino dopo Andi va a scuola e Clare si trova chiusa in casa. Pensa a una dimenticanza ma non è così. La ragazza è prigioniera di un uomo che le ha scritto sulla spalla, mentre dormiva, la parola "mia". Recensione ❯
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Non un semplice biopic ma un ritratto deciso di una "democrazia zoppa e bloccata". Biografico, Italia2024. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il racconto biografico della vita privata e pubblica di Enrico Berlinguer, dal viaggio a Sofia del 1973 fino al discorso della Festa Nazionale dell'Unità di Genova del 1978. Espandi ▽
Primi anni Settanta. Enrico Berlinguer sa di non poter accedere al governo se non attraverso un’alleanza fra le forze popolari antifasciste, ovvero quelle comuniste, socialiste e cattolico-progressiste, unite verso “un’orizzonte chiaro di stabilità”. Ma l’idea del compromesso storico segnerà la fine dell’ascesa alla gestione della cosa pubblica del PCI e determinerà il tragico destino di Aldo Moro. In Berlinguer – La grande ambizione Andrea Segre non si limita a raccontare alcuni anni cruciali nella vita personale e politica del Segretario del Partito Comunista Italiano. Segre non crea un semplice biopic, ma dipinge con pennellate decise il ritratto di una “democrazia zoppa e bloccata”. Lo stile di ripresa è documentaristico, arricchito da materiali d’archivio, e il cast, capitanato da un Elio Germano che si trasforma in Berlinguer davanti ai nostri occhi, fa gara di bravura nel riprodurre il pantheon politico dell’epoca. La regia e la sceneggiatura sono asciutte e rigorose come lo era Berlinguer, e tanto il regista quanto il suo prim’attore mirano a rendere giustizia ad un personaggio verso cui provano ammirazione e rispetto. Recensione ❯
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Un film necessario che ritrae un'esperienza di militanza dimenticata dalla storia. Ma rivivificata dal cinema. Drammatico, Germania2024. Durata 124 Minuti.
La storia vera di Hilde e Hans Coppi, militanti dell'"Orchestra rossa", gruppo di oppositori al nazismo nei primi anni della guerra. Espandi ▽
Nel 1942, mentre l'esercito tedesco sta già affrontando le prime capitolazioni, a Berlino una giovane assistente medica Hilde Rake entra in un gruppo di oppositori al nazismo poi conosciuto come l'"Orchestra rossa". Qui, in un'oasi di pace e felicità idealmente lontana dall'oppressione del regime, Hilde s'innamora di Hans Coppi e lo sposa. Dopo un'estate passata a fare attività clandestina (per lo più volantinaggio e tentativi di inviare lettere alle forze alleate), Hilde viene arrestata dalla Gestapo e interrogata. In carcere darà alla luce un figlio, e sarà giustiziata poco dopo. Cosa resta del suo esempio?
Berlino, estate '42 è un ritratto dolce e malinconico di un'esperienza di militanza dimenticata dalla storia ma rivivificata dal cinema. In particolare, Dresen trasforma la cronaca storica nell'elegia di una donna indomita, spaventata e per questo umanissima, confermandosi autore capace di comporre ritratti femminili di notevole impatto.
Nell'incontro tra storia e finzione, il regista sa fare del solido cinema drammatico, trasformando un episodio minore in un monito universale sulla necessità di resistere contro un potere abnorme. Recensione ❯
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