Anno | 2023 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 73 minuti |
Regia di | Michele Rho |
Uscita | giovedì 11 gennaio 2024 |
Tag | Da vedere 2023 |
MYmonetro | 3,44 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 1 febbraio 2024
Nella Casa Circondariale di Milano Bollate è stato aperto il primo ristorante al mondo all'interno di un carcere. Questa è la sua storia. In Italia al Box Office Benvenuti in galera ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 19,4 mila euro e 5,1 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Da nove anni nel carcere di Bollate c'è un ristorante aperto al pubblico guidato da uno chef che ha lavorato con Gualtiero Marchesi. Il documentario ne mostra l'attività che continua grazie alla disponibilità dei detenuti e alla professionalità di Silvia Polleri, esperta del settore ristorazione.
Quando il recupero alla vita sociale di chi sta scontando una pena detentiva unisce la creatività all'imprenditorialità il risultato merita di essere documentato.
Davide, Said, Jonut, Chester, Domingo, Pavel sono nomi che potrebbero restare tali nel casellario giudiziario di loro attribuzione accompagnati da cognomi, da segnalazione di reati commessi e da pene detentive comminate da tribunali. Qui sono invece protagonisti di un'attività che li ha portati al centro dell'attenzione del mondo che si occupa della ristorazione (Guida Michelin compresa). Tutto è nato nove anni fa quando la direzione della Casa circondariale di Milano Bollate chiese a Silvia Polleri, professionista esperta nel settore del catering, la disponibilità a creare un'attività di ristorazione nel carcere. La sua risposta fu affermativa ponendo però una condizione: che l'attività non rimanesse relegata all'istituto di pena ma potesse andare sul mercato. In caso contrario si sarebbe trattato solo di una presa in giro. Il documentario di Michele Rho (che ha la fortuna di avere Silvia come madre) segue l'attività quotidiana del ristorante mostrando, senza la minima ombra di retorica, come questa sia funzionale al futuro reinserimento nella vita sociale.
La narrazione è suddivisa in capitoli nei quali non si nascondono i problemi (fra i quali quello della curiosità inopportuna di alcuni avventori che vogliono essere informati sui reati commessi dal cameriere di turno) ma si mostrano soprattutto i valori e l'importanza che un'attività simile, che chiede fatica ma anche disponibilità alla creatività e all'incontro con il mondo esterno, implica.
Particolarmente significativi sono i colloqui che Silvia Polleri fa con i detenuti che vorrebbero far parte della squadra in ristorante. Emergono squarci di vita vissuta che potrebbero ricordare a coloro che fanno del motto 'rinchiuderli e buttare via la chiave' il loro slogan quanto la generalizzazione sia un errore grave. Rho ci mette di fronte a persone vere, a partire dallo chef Davide, assolutamente consapevole del proprio ruolo e delle proprie responsabilità. Persone che hanno sbagliato, in alcuni casi anche molto, ma che possono essere recuperate alla società se non si vuole che, una volta scontata la pena, reiterino i reati. Il lavoro, equamente retribuito, è uno dei mezzi per ottenere questo risultato.
Non essendo poi stato scollegato dalla quotidiana attività di mensa interna fa sì che chi vi opera assuma uno status particolare nei confronti degli altri detenuti. Se poi ci si può occupare di salmerini e di come spiegare cosa siano i missoltini il percorso diventa anche più interessante.
PS: i missoltini sono una specialità culinaria tipica della cucina comasca, che consiste in pesci del lago essiccati.
In Galera è il nome di un ristorante che si trova nella II Casa di Reclusione Milano Bollate. Ottimamente recensito sia su pagine di giornali internazionali sia su riviste specializzate, frequentato da una vasta clientela, questo eccentrico locale è un esperimento che non ha precedenti in tutto il mondo e che procede in direzione contraria all'immaginario collettivo che abbiamo degli istituti di detenzione [...] Vai alla recensione »
InGalera, primo ristorante in Italia aperto all'interno di un istituto di pena, a Milano, nel carcere di Bollate, è un posto fuori dal mondo. Letteralmente. Perché per andare a mangiarci bisogna accedere a una realtà - la prigione - che da sempre la società considera un corpo a parte. Dentro i suoi confini, in un'ideale terra di mezzo, la cooperativa ABC La sapienza in tavola, e in particolare la sua [...] Vai alla recensione »
Sulle pareti spiccano i manifesti di Fuga da Alcatraz, Le ali della libertà, Il miglio verde, Cesare deve morire Siamo in un buon ristorante, non diverso da altri: camerieri in divisa, uno chef di alta scuola, un menu raffinato. Ma il ristorante è in un carcere, a Bollate, nei pressi di Milano. Con Benvenuti in galera (Italia, 2023, 73') Michele Rho ce ne racconta la storia e ce ne documenta la vita [...] Vai alla recensione »