Una commedia, vietata ai minori, su uno scherzo fatto da bambini e finito male, e su una bugia durata decenni e andata troppo oltre. Espandi ▽
Dean, Wes e JT sono tre amici che, da ragazzini, hanno quasi dato fuoco alla casa di un militante dell'NRA. Allora ebbero l'idea di depistare la polizia, lasciando sulla scena del crimine un indumento con scritto nel colletto il nome di una persona tanto immaginaria quanto improbabile: Ricky Stanicky. Incredibilmente il loro piano funzionò e da allora presero a usare, nel corso degli anni, Ricky Stanicky come capro espiatorio in ogni occasione in cui sfuggire alle proprie responsabilità. Quando però vari famigliari insistono perché Ricky sia presente alla festa di circoncisione del figlio di JT, ecco che le cose si complicano.
Il regista di Green Book, ma pure di Scemo e più scemo e Tutti pazzi per Mary, torna alla commedia con una regia però piattissima e un copione di stucchevole buonismo. Non basta qualche situazione paradossale per fare di Ricky Stanicky - L'amico immaginario una commedia riuscita e non è sufficiente neppure l'impegno di John Cena, che del resto in ruoli idioti si è già più volte cimentato e qui non fa altro che riproporli.
Si salva una scena e per un attimo, insomma, il re è nudo, peccato si tratti di pochi minuti, quasi un incidente di percorso in un testo nel complesso del tutto convenzionale e diretto con disarmante povertà di idee. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un ragazzo di 19 anni senza progetti e senza obiettivi cercherà di capire lo scopo della sua vita. Espandi ▽
Il diciannovenne Isaiah Wright vive di basket e videogiochi. A un anno dalla fine del liceo, non ha ancora un lavoro, un progetto o un'idea di futuro. La madre Cynthia lo mette di fronte a un ultimatum: fare un passo avanti o andarsene. Isaiah trova lavoro da Moore Fitness e grazie alle preghiere della madre e la guida del suo titolare, riescirà finalmente a confrontarsi con il proprio passato, a mettere da parte il proprio egoismo e capire lo scopo della sua vita. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una compiaciuta deriva di un cinema 'all you can eat' che filma il rapporto tra cibo e morte. In modo brutale. Horror, Fantascienza, Thriller - Spagna2024. Durata 99 Minuti.
Insieme camminiamo, insieme festeggiamo, insieme cadiamo. Espandi ▽
Nella prigione verticale composta da 333 livelli dove il cibo scende dall'alto su una piattaforma e dove riescono a sfamarsi soprattutto quelli che si trovano ai piani superiori, è arrivata Perempuàn. La donna, un'artista che ha deciso di sottoporsi volontariamente al progetto condivide la cella con il matematico Zamiatàn che si trova inizialmente al piano 24. Lui vorrebbe sempre mangiare la pizza, si rade spesso il corpo ed è tormentato dalla soluzione impossibile della radice quadrata di -1.
Nei livelli superiori intanto gli altri residenti si abbuffano. A controllare che questa legge venga rispettata ci sono gli 'unti', una specie di guardie che hanno avuto il privilegio di conoscere il Maestro, anzi il Messia che punisce i colpevoli con la violenza più atroce.
Tra teste mozzate che cadono dall'alto, torture in ralenti, non trova la strada tra l'horror più sanguinolento e quello teorico, con esibite sperimentazioni tra filtri rossi (soprattutto) e verdi come a sottolineare in maniera ancora più insistita il carattere concettuale, dietro. Come nei vari piani della prigione, perde di efficacia proprio quando va a fondo e s'inoltra nelle zone da scoprire e fornisce le chiavi di lettura. In più non scava necessariamente a fondo tra i personaggi, Al di là delle apparenze, è solo una compiaciuta deriva di un cinema all-you-can-eat senza però le vere 'grandi abbuffate' nel legame tra cibo e morte. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La serie drammatica di Guy Ritchie ispirata al film originale. Espandi ▽
Il soldato delle Nazioni Unite Eddie Halstead, secondogenio di un'antica casata nobiliare inglese, eredita dal padre il titolo di Duca e l'immensa proprietà sulla quale sorge il suo maniero padronale. In breve Eddie scopre che sotto la tenuta degli Halstead c'è una piantagione di marijuana di 15mila acri, la cui gestione è affidata al boss Bobby Glass e a sua figlia Susie. Per ripianare i debiti del fratello, Eddie si lascia coinvolgere nel business della droga, entrando in una spirale di malaffare e di violenza dalla quale sarà difficilissimo uscire: perché, come insegna Il Padrino - Parte III, "più cerchi di uscirne, e più ti trascinano di nuovo dentro".
La serie Netflix (in collaborazione con Miramax Television) The Gentlemen è un proseguimento del film omonimo Amazon scritto (con il sodale Matthew Read) e diretto da Guy Ritchie, e si svolge nello stesso ambiente, ma introduce tutti personaggi inediti.
The Gentlemen è un giocattolone divertente e sopra le righe, un cartone animato per adulti che comprende bene le dinamiche della serialità, alzando la posta ad ogni puntata e aggiungendo via via nuove sottotrame per riallacciarle tutte alla fine, chiudendo efficacemente la narrazione. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una miniserie in due puntate che indaga sulla vita di Mike Bongiorno, prima e dopo la carriera televisiva. Espandi ▽
La miniserie segue la vita di Mike Bongiorno, dall'infanzia a New York fino all'apice della sua carriera televisiva. Attraverso una lunga intervista fittizia condotta dal giornalista Sebastiano Sampieri, la serie esplora alcuni momenti significativi della vita privata e professionale di Bongiorno prima di "Rischiatutto", dalla sua esperienza come partigiano durante la guerra al suo grande amore per Daniela Zuccoli.
Mike ci lascia con la sensazione che ci sia ancora molto da scoprire. Se le celebri gaffe di Bongiorno ci facevano sorridere, questa miniserie "cade" come la signora Longari su... una visione troppo superficiale del personaggio, evitandone i risvolti più profondi e complessi.
Dal punto di vista stilistico, la miniserie segue i canoni classici del biopic televisivo. Le interpretazioni di Claudio Gioè ed Elia Nuzzolo sono molto convincenti, trasmettono efficacemente il carisma e la determinazione di Bongiorno nelle diverse fasi della sua vita, ma subiscono loro stessi l'effetto biopic: celebrando il suo impatto sulla cultura popolare italiana, la serie non affronta criticamente le scelte e le controversie che hanno definito Bongiorno non solo come icona televisiva, ma anche come persona, rendendo così inevitabilmente meno autentiche le interpretazioni dei due attori. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una serie crime incentrata su una donna che deve dimostrare la sua innocenza. Ce la farà? Espandi ▽
Il magnate degli affari Lawrence Colliere festeggia il suo pensionamento organizzando una festa su un transatlantico del Mediterraneo. Quando uno degli ospiti viene trovato ucciso nella sua stanza, Imogene Scott diventa la prima sospettata. Per dimostrare la sua innocenza, deve collaborare con Rufus Cotesworth, il più grande detective del mondo.
Il genere murder mystery non passa mai di moda quando c'è un nuovo assassino a piede libero e una serie di sospetti legati al caso. Tuttavia, alcuni titoli fanno dubitare che la formula risolutiva sia davvero così infallibile. L'ultima serie di Hulu sul genere è uno di quei rari casi in cui si ha la sensazione che le trame sullo schermo siano versioni meno accattivanti di altri gialli. Nonostante la presenza di dieci sceneggiatori, tra cui i creatori della serie Heidi Cole McAdams e Mike Weiss, spesso si ha l'impressione che non siano riusciti a capire come gestire tutti questi personaggi. Tutta l'esposizione può spesso sembrare una lentezza, mentre molti personaggi secondari non sembrano avere uno scopo preciso se non quello di essere pedine o di forzare qualche storia d'amore. Ci sono anche molte trame secondarie il cui scopo è spesso discutibile nel grande schema delle cose. Tuttavia, la sceneggiatura mantiene i personaggi interessanti, soprattutto perché tutti nascondono qualcosa e il gioco di attesa per scoprire tutti i loro segreti prende spesso pieghe inaspettate. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Vincenzo Palmieri è un ispettore di polizia erede spirituale del commissario Rizzo reso immortale da Bud Spencer. Espandi ▽
Per Vincenzo Palmieri tornare a Napoli significa chiudere i conti con il passato. Allievo del popolare Commissario Rizzo, detto Piedone, dovrà conquistare la fiducia della sua nuova squadra e dimostrare che i suoi metodi anticonvenzionali sono l'arma migliore per risolvere i casi in una città complessa come la sua. La commissaria Sonia Ascarelli, una poliziotta determinata e molto diversa da lui, gli darà decisamente del filo da torcere. Tra un'indagine e l'altra, in cui non mancheranno colpi di scena e sorrisi, Vincenzo proverà a fare pace con i propri fantasmi in una città che ha sempre qualcosa da insegnare. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una serie dall'anima e dal clima emotivo ben delineati. Con belle prove attoriali, a partire da Giusy Buscemi. Drammatico, Italia2024. Durata 100 Minuti.
Miniserie poliziesca e adattamento dei romanzi della scrittrice Cristina Cassar Scalia. Espandi ▽
Giovanna Guarrasi, "Vanina", lascia la squadra mobile antimafia a Palermo dopo un'importante e brillante carriera, per trasferirsi a Catania e assumere il ruolo di vicequestore nella sezione omicidi. Vanina è costantemente invasa dai flashback traumatici relativi alla morte del padre, l'ispettore Giovanni Guarrasi, ucciso davanti a lei in un attentato mafioso. La sua missione di vendicare il padre diventa troppo pesante quando il fidanzato, Paolo Malfitano, magistrato con cui collaborava, viene minacciato. Così va a Catania dove trova un buon team e nuove sfide professionali e sentimentali. Il passato però non sembra così semplice da chiudere.
La serie, tratta dai romanzi di Cristina Cassar Scalia, che ha collaborato nella stesura della sceneggiatura insieme a Leonardo Marini, ha appassionato il pubblico grazie alla regia di Davide Marengo raggiungendo uno share di 16,96% nell'ultima puntata del 17 aprile. Questo successo, grazie anche alla bella prova di Giusy Buscemi, fa pensare ad una possibile seconda stagione.
Vanina ha un'anima e un clima emotivo ben preciso grazie proprio ai personaggi; un insieme di ritratti simpatici e accattivanti che coinvolgono lo spettatore nel loro progressivo svelarsi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Le star di The O.C. (Adam Brody) e Veronica Mars (Kristen Bell) si uniscono in una serie romantica che parla di un amore complicato. Espandi ▽
Joanne, insieme alla sorella Morgan, conduce un podcast dal titolo "Nobody Wants This", che parla di "sesso e relazioni sentimentali nell'era moderna". Non ha mai avuto una relazione duratura. Noah è un rabbino il cui sogno più grande è quello di diventare capo della sua comunità losangelina. È serio, affidabile, devoto, ma anche molto spiritoso: come Joanne, ed è anche per questo, oltre che per un'irresistibile attrazione, che i due "cliccano" incontrandosi ad un party.
Nobody Wants This ha parecchie frecce al proprio arco. La prima è una scrittura brillante che è un fuoco di fila di battute intelligenti e veramente spiritose, e che attinge a piene mani alla cultura pop.
La seconda freccia all'arco sono i suoi interpreti, a cominciare da Adam Brody e Kristen Bell nei panni di Noah e Joanne, per proseguire con Justine Lupe nel ruolo di Morgan e con Timothy Simons in quello di Sasha. Nota di merito per Jackie Tohn, la cantante e attrice che interpreta Esther con le mille sfumature che rendono giustizia ad un ruolo davvero ben scritto e per la leggendaria attrice ebrea americana Tovah Feldshuh, regina del teatro yiddish e di Broadway che interpreta Bina. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il sequel della esilarante commedia Natale a tutti i costi, grande successo del Natale 2022. Espandi ▽
La famiglia Delle Fave parte per una nuova avventura a Minorca. L'obiettivo è proteggere la nonna (e la sua ricca eredità) dalle grinfie del viscido Nunzio, che ha sedotto l'anziana donna e ha in programma di sposarla, portarla con sé in Sud America e, probabilmente, farla sparire il qualche recondito anfratto del Rio delle Amazzoni. Anna trascina marito e figli in un folle piano: uccidere il futuro sposo a pochi giorni dalle nozze, per salvare la madre. Tra liti in famiglia, vecchi dissapori e tragedie sfiorate, i killer improvvisati scopriranno ancora una volta che il vero tesoro è essere una famiglia. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La storia di quattro nazioni che un tempo vivevano in armonia, ognuna governata da un diverso elemento. Espandi ▽
Il signore del fuoco Sozin, grazie all'arrivo di una cometa che magnifica i poteri dei "firebender" capaci di manipolare le fiamme, scatena una terribile guerra per debellare i monaci "airbender", tra i quali è nato il nuovo Avatar, l'unico essere con il potere di fermare la sua conquista. 100 anni dopo, due fratelli delle tribù dell'acqua di nome Katara e Sokka, lei capace di manipolare l'acqua e lui addestrato come guerriero, trovano un iceberg, nel quale Aang, ossia l'Avatar, è rimasto ibernato per un secolo, insieme al suo bisonte dell'aria Appa.
Trovare Avatar è però anche l'obiettivo di Zuko, il principe esiliato dei dominatori del fuoco, che spera di riconquistare il proprio onore consegnando questa mistica figura al padre Ozai. Lo accompagna nell'impresa lo zio Iroh, un corpulento e saggio dominatore del fuoco, mentre a ostacolarli arriverà presto Zhao, un ambizioso e arrogante ufficiale. Alla corte del regno del fuoco si trova infine Azula, la micidiale e astuta sorella minore di Zuko, pronta a tutto pur di diventare l'erede designata...
Adattamento dell'omonima serie animata, amatissima negli Stati Uniti, Avatar - La leggenda di Aang è una trasposizione piuttosto fedele alla prima stagione, ma il passaggio al live action rende più drastici gli scompensi di tono che il cartone animato invece conteneva. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Solo 513 persone sono ammesse sull'isola di Helgoland: l'umanità riuscirà a salvarsi? Espandi ▽
Fermi nel 2034 e bloccati su un'isola remota nel Mare del Nord, 513 sopravvissuti vivono isolati dal resto del mondo, devastato da una pandemia. La società sull'isola è rigidamente controllata da Beatrice, una leader autocratica che utilizza un sistema di punteggio per mantenere l'ordine e l'equilibrio. Ogni nuova nascita richiede un sacrificio umano per mantenere costante il numero della popolazione, e in assenza di volontari è la classifica generale a determinare il malcapitato. A fronteggiare la leader troviamo Marek, un medico alla ricerca di un vaccino, mentre le tensioni interne minacciano di distruggere questa fragile comunità.
La serie tedesca di Sky Production, Helgoland 513, diretta da Robert Schwentke, regista con una solida esperienza nel cinema di fantascienza, è interamente girata sulle isole tedesche di Sylt e Amrum, ricreando un'atmosfera cupa che ben si adatta al tono di questo racconto post-apocalittico.
La serie è interessante per l'uso simbolico dei colori e degli elementi visivi, che aiutano a sottolineare le tensioni e i conflitti tra i personaggi, e per alcuni inserti ironici che, connotati da un umorismo macabro, sono in grado di bilanciare la gravità della situazione con momenti di leggerezza. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una serie tratta dal bestseller del New York Times del compianto Tom Wolfe. Espandi ▽
Quando il magnate immobiliare di Atlanta Charlie Croker si trova ad affrontare un'improvvisa bancarotta, interessi politici e commerciali si scontrano mentre Charlie difende il proprio impero da chi cerca di trarre vantaggio dalla sua caduta in disgrazia. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'aspirante stagista d'arte viene invitata a un viaggio di lavoro last minute a Londra dal suo super capo e incontra il bello e ricco William sull'aereo. Espandi ▽
Dopo la laurea magistrale in storia dell’arte, la giovane e determinata Ana Santos si trasferisce dalla Florida a New York con il sogno di aprire una propria galleria. Ma, si sa, per raggiungere grandi obiettivi bisogna partire dal basso e così Ana comincia con un tirocinio nella sede newyorkese dell’importante casa d’aste Erwins, sotto la guida della gelida perfezionista Claire Dupont. “Il diavolo veste Prada” ambientato nel mondo dell’arte, Upgraded è una romcom dal ritmo incalzante che sa intrattenere dosando con sapienza gli ingredienti tradizionali del genere. Le convincenti interpretazioni del cast contribuiscono alla buona riuscita del film, che avrebbe potuto osare di più nel porre l’accento sulle ambiguità dei suoi protagonisti. Se Upgraded avesse osato di più nel mettere in luce le ombre dei suoi personaggi e avesse avuto il coraggio di negare alla protagonista un finale idilliaco, forse avremmo potuto assistere a una commedia sentimentale audace e divertente. Nella realtà, però, ci rimane soltanto il divertimento. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La serie tratta dall'omonimo romanzo di Laura Lippman. Espandi ▽
Siamo negli anni '60, a Baltimora; qui Maddie Schwartz, una casalinga ebrea, lascia il marito per seguire la sua passione per il giornalismo investigativo. Parallelamente, Cleo Johnson, una madre afroamericana, lotta per migliorare le condizioni della sua famiglia mentre lavora in vari impieghi. Le loro vite si intrecciano quando Maddie inizia a indagare sulle scomparse di una bambina ebrea e di Cleo stessa. Durante le sue indagini, Maddie scoprirà le profonde ingiustizie razziali e di genere che affliggono la sua città, permettendo così alla storia di esplorare le ambizioni, le lotte e i cambiamenti interiori delle due donne.
Basata sull'omonimo romanzo di Laura Lippman, la miniserie di AppleTV+ è una straordinaria fusione di thriller, noir e dramma sociale ambientata nella Baltimora degli anni '60.
Le performance degli attori sono altrettanto notevoli. Natalie Portman offre una rappresentazione intensa e complessa di Maddie. Una serie audace e sensibile nel raccontare in maniera stratificata le dinamiche sociali degli anni '60, con un occhio attento alle sfumature culturali e un approccio visivo interessante che richiama la produzione video di Alma Har'el e conferisce a tutta la miniserie un'allure surreale, sofisticata e intrigante. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.