| Titolo originale | The Platform |
| Anno | 2024 |
| Genere | Horror, Fantascienza, Thriller |
| Produzione | Spagna |
| Durata | 99 minuti |
| Regia di | Galder Gaztelu-Urrutia |
| Attori | Natalia Tena, Hovik Keuchkerian, Óscar Jaenada, Milena Smit, Bastien Ughetto . |
| MYmonetro | 2,00 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 8 ottobre 2024
Insieme camminiamo, insieme festeggiamo, insieme cadiamo.
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CONSIGLIATO NÌ
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Nella prigione verticale composta da 333 livelli dove il cibo scende dall'alto su una piattaforma e dove riescono a sfamarsi soprattutto quelli che si trovano ai piani superiori, è arrivata Perempuàn. La donna, un'artista che ha deciso di sottoporsi volontariamente al progetto perché tormentata dal senso di colpa per una tragedia avvenuta nel corso di una mostra delle sue sculture, condivide la cella con il matematico Zamiatàn che si trova inizialmente al piano 24. Lui vorrebbe sempre mangiare la pizza, si rade spesso il corpo ed è tormentato dalla soluzione impossibile della radice quadrata di -1.
Nei livelli superiori intanto gli altri residenti si abbuffano di cibo lasciando senza quelli dei livelli inferiori mentre, secondo il regolamento, devono mangiare solo un solo piatto anche se si tratta di quello preferito. A controllare che questa legge venga rispettata ci sono gli 'unti', una specie di guardie che hanno avuto il privilegio di conoscere il Maestro, anzi il Messia che punisce i colpevoli con la violenza più atroce. Per sottrarsi a questa situazione Perempuàn decide di prendere parte alla rivolta e, sollecitata da un'altra donna, cerca di evadere.
"Ci sono tre classi di persone: quelle di sopra, quelle di sotto e quelle che cadono". Già Il buco, l'horror spagnolo del 2019 diretto sempre da Galder Gaztelu-Urrutia (che di questo secondo capitolo è anche co-sceneggiatore), aveva già messo a fuoco la disuguaglianza sociale, la violenza del capitalismo, l'avidità, il potere attraverso una dimensione claustrofobica in uno spazio verticale.
Il film, che era approdato su Netflix a marzo 2020, in piena pandemia, era diventato anche involontariamente profetico sullo stato di isolamento dell'umanità, sulla costruzione di un ordine prestabilito, sulla perdita delle libertà. Per certi versi, il sequel è ancora più stratificato perché ci sono anche richiami di carattere religioso (i 333 piani, numero scomponibile in cui può essere racchiusa l'età della morte di Cristo) e alle forme di fanatismo collettivo, quindi con evidenti riferimenti alla moltiplicazione dei sistemi di sorveglianza, al ritorno dei regimi totalitari e alla perdita di democrazia affrontati recentemente da Asif Kapadia nel suo documentario distopico 2073, presentato fuori concorso quest'anno alla Mostra del Cinema di Venezia. In più, la prigione può apparire come una versione aggiornata del thriller tedesco The Experiment dove l'esperimento finisce però per andare fuori controllo e anche una variazione del treno di Snowpiercer, sia il film di Bong Joon-ho che la serie televisiva dove i poveri vivono in condizioni disperate mentre i ricchi continuano a godere di tutti i privilegi.
Anche se i protagonisti cambiano, Il buco - Capitolo 2 è collegato al film precedente (soprattutto nel finale) ed è consigliabile averlo visto. È certamente più brutale ma meno essenziale rispetto a Il buco, anche se può contare sulle ottime prove di Milena Smit e Hovik Keuchkerian, conosciuti rispettivamente per i personaggi di Ana in Madres paralelas di Almodóvar e di Bogotà nella serie La casa di carta. Tra teste mozzate che cadono dall'alto, torture in ralenti, non trova la strada tra l'horror più sanguinolento e quello teorico, con esibite sperimentazioni tra filtri rossi (soprattutto) e verdi come a sottolineare in maniera ancora più insistita il carattere concettuale, dietro. Come nei vari piani della prigione, perde di efficacia proprio quando va a fondo e s'inoltra nelle zone da scoprire e fornisce le chiavi di lettura. In più non scava necessariamente a fondo tra i personaggi, Al di là delle apparenze, è solo una compiaciuta deriva di un cinema all-you-can-eat senza però le vere 'grandi abbuffate' nel legame tra cibo e morte.
Torna il Buco, lo stesso buco, per la verità, ma ispirato ad un paradigma diverso. Le meccaniche dell’inferno si sono evolute e lo stato di natura è stato sostituito da un autogoverno artificiosamente solidale e incredibilmente intransigente: da prodighe bestie fameliche e sprocedate, i cittadini del sistema di autogestione sono oggi soldati, autorizzati a consumare la razione di loro competenza, niente [...] Vai alla recensione »
Il "buco" è (forse) una prigione o (comunque) un luogo di espiazione. Ma anche l'allegoria di una società dove l'ascensore sociale va sempre all'ingiù e quando arriva ai livelli più bassi la tavola imbandita per tutti i reclusi si è svuotata. Questo secondo capitolo, senza l'effetto originalità del precedente, è la semplice prosecuzione di una storia che già aveva consumato tutti i suoi possibili [...] Vai alla recensione »
Il "buco" è (forse) una prigione o (comunque) un luogo di espiazione. Ma anche l'allegoria di una società in cui l'ascensore sociale va sempre all'ingiù e quando arriva ai livelli più bassi la tavola imbandita per tutti i reclusi si è svuotata. Questo secondo capitolo, senza l'effetto originalità del precedente, si risolve nella semplice [...] Vai alla recensione »
Miglior Film al Festival di Cinema Fantastico di Sitges e vincitore del Premio del Pubblico al TIFF di Toronto, nel 2019, il film d'esordio di Galder Gaztelu-Urrutia era stato una bella sorpresa il pubblico. Che oggi non può che esser lieto di tornare nella terribile "fossa", dove è ambientato anche Il Buco - Capitolo 2, con il quale si arricchisce la storia di uno dei film spagnoli più popolari della [...] Vai alla recensione »
Con oltre 82 milioni di visualizzazioni del primo capitolo, era inevitabile che Netflix facesse uscire Il buco 2. Ritroviamo la prigione verticale con le celle impilate e un buco in mezzo dove far passare la piattaforma di cibo; sufficiente per tutti, a meno che, come succede, un prigioniero ne mangi più del necessario. Ed è ribellione. Sequel riuscito e crudo, dove si esibisce il meglio e il peggio [...] Vai alla recensione »
Il buco capitolo 2 * Cinque anni dopo il successo del primo film - cult d'epoca COVID-19 con 56 milioni di streaming nel primo mese su Netflix - Galder GazteluUrrutia torna con un seguito prodotto direttamente per la piattaforma. Le regole sono le stesse dell'originale, uno Snowpiercer al Cube: una torre di 333 piani, due persone ogni livello, un cambio casuale di strato - pardon: stato - sociale [...] Vai alla recensione »