Titolo originale | For Whom the Bell Tolls |
Anno | 1943 |
Genere | Avventura |
Produzione | USA |
Durata | 130 minuti |
Regia di | Sam Wood |
Attori | Gary Cooper, Akim Tamiroff, Katina Paxinou, Ingrid Bergman, Arturo de Córdova, Vladimir Sokoloff Mikhail Rasumny, Fortunio Bonanova, Eric Feldary, Victor Varconi, Joseph Calleia, Lilo Yarson, Alexander Granach, Adia Kuznetzoff, Leonid Snegoff. |
Tag | Da vedere 1943 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,01 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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"Non chiedere mai per chi suona la campana", scrisse il poeta John Donne, "essa suona per te". Per questo Robert Jordan, intellettuale americano, si è... Il film ha ottenuto 9 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar,
ASSOLUTAMENTE SÌ
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"Non chiedere mai per chi suona la campana", scrisse il poeta John Donne, "essa suona per te". Per questo Robert Jordan, intellettuale americano, si è unito alle Brigate Internazionali che durante la guerra civile spagnola difendono la Repubblica dall'esercito di Franco. Esperto di sabotaggi, Robert viene inviato dal generale Golz sulle montagne, per prendere contatto con un gruppo di guerriglieri. La sua missione consisterà nel far esplodere un ponte controllato dal nemico, in concomitanza con un massiccio attacco dell'esercito repubblicano. Il capo dei guerriglieri, Pablo, ormai stanco di combattere, non approva l'operazione, ma aiuta ugualmente Robert nei preparativi. Nel frattempo l'americano conosce la giovane Maria, vittima di violenze durante una feroce rappresaglia dei franchisti. Con la benedizione della compagna di Pablo, Pilar, che si è presa cura della ragazza, Robert e Maria vivono una intensa storia d'amore nei tre giorni che precedono la battaglia. Mentre Pablo tenta di boicottare la missione, Robert scopre che il nemico ha ammassato mezzi e truppe nella zona. Tenta di avvisare Golz perché fermi l'attacco, ma il ragazzo inviato come messaggero arriva troppo tardi al comando. Robert è costretto a procedere a ogni costo. Aiutato da Pablo, che finalmente ha ritrovato il proprio coraggio, fa esplodere il ponte. Ma durante la fuga viene gravemente ferito e, non potendo proseguire senza essere d'intralcio agli altri, fa condurre in salvo Maria e resta da solo ad affrontare gli inseguitori, sicuro di morire. Spettacolare trasposizione del romanzo di Ernest Hemingway, il film ne sottolinea il lato sentimentale, eliminando gli aspetti più duri come i drammatici flash-back sulle violenze compiute da entrambe le parti in lotta. Non potendo lasciare molto spazio al monologo interiore del protagonista, il regista punta sulla resa visiva, girando in esterni ad alta quota in un technicolor di grande efficacia. Wood dovette cominciare le riprese senza il protagonista, perché Hemingway per quel ruolo voleva Gary Cooper, ma l'attore era sotto contratto con la MGM. Perché Cooper fosse prestato alla Paramount, il regista dovette in cambio dirigerlo ne L'idolo delle folle prodotto da Goldwyn. Perfetti anche i caratteristi, tra i quali va citata Katina Paxinou, vincitrice di un Oscar per questa interpretazione. Ingrid Bergman invece non ha proprio niente della ragazzina spagnola, ma a un'attrice come lei si perdona questo e altro.
Spagna, 1937. Siamo in piena guerra civile tra repubblicani e nazionalisti di Franco, da un anno insediatosi con la dittatura. Ad aiutare i primi giunge un americano, Robert Jordan, il quale ha l'incarico di far saltare un ponte nevralgico per le truppe del regime. Vive qualche giorno con alcuni militanti clandestini e finisce per innamorarsi di una di loro: la bella Maria, orfana di guerra.
"For Whom the Bell Tolls"(1943, di Sam Wood, dal romanzo di Ernest Hemingway), è un'opera a suo modo epica, che certo non rende se non in parte lo straodinario romanzo di Hemingay, vero corrispondente di guerra durante la Guerra di Spagna, che solo oggi la storiografia legge correttamente come la preparazione, la"prova generale"della Seconda Guerra Mondiale, dove lo slittament [...] Vai alla recensione »
Tre giorni e tre notti, d'ansie e di lotte, d'amore e di morte: seicento pagine il romanzo di Hemingway, quasi tre ore il film di Wood. Ma se le seicento pagine non pesano, al lettore di Hemingway, le tre ore si fanno sentire, allo spettatore di Wood. Ha costruito uno dei film più accurati della recente produzione americana, uno spettacolone che ha avuto e avrà certo successo; ci ha ancora una volta [...] Vai alla recensione »