Anno | 2024 |
Genere | Azione |
Produzione | Gran Bretagna, USA |
Regia di | Guy Ritchie, David Caffrey , Eran Creevy, Nima Nourizadeh |
Attori | Christian Di Sciullo, Kaya Scodelario, Theo James, Daniel Ings, Joely Richardson Vinnie Jones, Max Beesley, Alexis Rodney, Freddie Fox, Leah McNamara, Mark Rhino Smith, Josh Finan, Liran Nathan, Gaia Weiss, Laurence O'Fuarain, Hélder Fernandes, Guy Robbins, Peter Serafinowicz, Giancarlo Esposito, Chanel Cresswell. |
MYmonetro |
|
Ultimo aggiornamento lunedì 26 febbraio 2024
La serie drammatica di Guy Ritchie ispirata al film originale.
CONSIGLIATO SÌ
|
Il soldato delle Nazioni Unite Eddie Halstead, secondogenio di un'antica casata nobiliare inglese, eredita dal padre il titolo di Duca e l'immensa proprietà sulla quale sorge il suo maniero padronale. Il fratello maggiore Freddy, un cocainomane indebitato fino al collo, è furioso per essere stato bypassato, mentre la sorella Charlotte si accontenta di realizzare il sogno di fare un giro intorno al mondo sulla barca paterna. In breve Eddie scopre che sotto la tenuta degli Halstead c'è una piantagione di marijuana di 15mila acri, la cui gestione è affidata al boss Bobby Glass e a sua figlia Susie. Per ripianare i debiti del fratello, Eddie si lascia coinvolgere nel business della droga, entrando in una spirale di malaffare e di violenza dalla quale sarà difficilissimo uscire: perché, come insegna Il Padrino - Parte III, "più cerchi di uscirne, e più ti trascinano di nuovo dentro".
La serie Netflix (in collaborazione con Miramax Television) The Gentlemen è un proseguimento del film omonimo Amazon scritto (con il sodale Matthew Read) e diretto da Guy Ritchie, e si svolge nello stesso ambiente, ma introduce tutti personaggi inediti.
Ritchie ne è l'ideatore, il produttore esecutivo e l'autore e regista dei primi due episodi, mentre gli altri sei hanno sceneggiatori e regie diverse: il che è un bene, perché pur mantenendo lo stesso spirito surreale, i registi delle puntate dalla terza, e in particolare dalla quinta in poi, tengono a bada i mille vezzi autoriali del creatore per concentrarsi sulle svolte vertiginose della trama. La forma seriale ben si adatta ad una trama che vede entrare ad ogni episodio nuovi personaggi bizzarri e pronti a qualsiasi nefandezza pur di accaparrarsi il bottino, il che non esclude Eddie e Freddy, "in grado di navigare gli strati più alti della società e allo stesso tempo uccidere a freddo senza preoccuparsi delle conseguenze": anche perché, secondo Ritchie, "gli aristocratici sono i gangster originali".
"In fondo siamo solo un gruppo di uomini di Neanderthal che agiscono sulla base del'impulso e dell'istinto d sopravvivenza", dirà uno dei personaggi della storia, enucleando il tema della serie (e di gran parte del cinema di Ritchie). E la violenza all'ultimo momento si sposta all'esterno dell'inquadratura, ma ne capiamo bene le raccapriccianti conseguenze. L'ironia sarcastica è riservata soprattutto alla cattiva coscienza dei nobili, sprovveduti, pasticcioni ma privi di scrupoli quanto i peggiori criminali.
La regia è come sempre tracimante primissimi piani, ralenti, tagli di montaggio, inquadrature dall'alto e dal basso, scritte in sovrimpressione e zoom in and out. Non mancano le discussioni futili allaTarantino style su vini pregiati e tecniche di cottura al barbecue, e la fauna, oltre a quella aristocratica, è albanese, russa, ucraina, zingara e cinese, accomunate dall'avidità e dalla barbarie. Ci sono anche un predicatore pazzo, un Wolf che risolve problemi, una regina del narcotraffico sudamericano, un procuratore di pugili e un magnate americano (l'inarrivabile Giancarlo Esposito, la cui presenza fa da collegamento alla serie Breaking Bad), una Lamborghini verde prato, un testicolo in formaldeide e un mignolo mozzato alla Grande Lebowski.
Kaya Scodelario è una credibile Susie, signora del crimine, mentre purtroppo Theo James (reduce dal secondo The White Lotus) è monoespressivo nei panni di Eddie. Molto meglio Vinnie Jones, l'attore feticcio di Ritchie, nel ruolo del guardiacaccia Geoff, l'unico personaggio a mantenere una misura di buon senso. Le citazioni pop si sprecano, condite da qualche occasionale riferimento alto (la musica classica di sottofondo, una citazione del Gattopardo, una frecciata a Tony Blair) col gusto-Ritchie di sentirsi più cool del pubblico. Ma questa volta la presenza di altri registi e autori fa sì che a divertirsi non sia solo Guy: anche noi a poco a poco prendiamo gusto all'apoteosi delirante di questo gruppo di "gentiluomini" solo per eufemismo.
The Gentlemen è un giocattolone divertente e sopra le righe, un cartone animato per adulti che comprende bene le dinamiche della serialità, alzando la posta ad ogni puntata e aggiungendo via via nuove sottotrame per riallacciarle tutte alla fine, chiudendo efficacemente la narrazione.
Eddie Halstead eredita una vasta proprietà dal padre, ignaro che sia a capo dell'impero della droga di Pearson. Senza esperienza nel crimine, deve rilevare l'operazione o perdere la proprietà.