La vita giovanile della scrittrice Grazia Deledda, unica italiana a vincere il premio Nobel per la letteratura (nel 1926). Espandi ▽
Il film racconta la vita della giovane donna di un piccolo centro dell'interno della Sardegna, che ha saputo emergere e raggiungere i due obiettivi che con coraggio e lucidità si era posta nei suoi anni giovanili: l'amore e la gloria. Il racconto abbraccia 12 anni della vita della grande scrittrice e inizia nel 1898 quando a 17 anni pubblica il suo primo racconto "Sangue Sardo" e si conclude nel 1900, quando a 29 anni sposa Palmiro Madesani, un impiegato statale mantovano con cui si trasferisce a Roma. Recensione ❯
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Miriam Grieco (Alessandra Chieli) è un'affermata pianista che vive con difficoltà la sua storia d'amore con Andrea (Fausto Morciano), anche lui pianista, ma di categoria chiaramente inferiore. Miriam cerca di elevarlo al suo livello facendolo suonare con lei. Andrea, invece, sembra puntare soprattutto ad avere un bambino, trovando la ferma opposizione di Miriam, che assolutamente non vuole concepire un figlio. Il motivo è che preferisce seguire la sua carriera e fare quello che le piace, suonare. C'è però qualcosa di più, un trauma evidentemente non superato che proviene dal suo passato. Andrea non si rassegna e il conflitto si acuisce sempre di più sino a conseguenze drammatiche. Recensione ❯
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18 Settembre, 1970, Ospedale San Giovanni di Roma, sala parto: Elvira partorisce Leondina al settimo mese di gravidanza. "Aveva una montagna di capelli neri e strillava come un'aquila". Elvira non ricorda altro e quel pianto mai più sentito le ha condizionato l'intera esistenza. Purtroppo Leondina muore 2 ore dopo il parto e Elvira viene dimessa con tanto di bara, tomba e lapide a terra.
Il percorso di certe storie è impossibile da prevedere. Nella finzione comanda la logica, nella realtà, non c'è logica.
Monica a 50 anni ha scoperto di avere 2 vite: nella prima e` morta il 18 SETTEMBRE del 1970 e nella seconda e` nata il 22 DICEMBRE del 1970.
È la storia vera di Monica, Ilaria e Elvira. Recensione ❯
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Il documentario racconta il tour "fuori-teatro" della Compagnia Artemis Danza e della sua direttrice e coreografa Monica Casadei. Espandi ▽
La Compagnia Artemis Danza con venticinque anni di attività è tra le più longeve del panorama italiano, con oltre quaranta produzioni originali rappresentate nei più importanti festival nazionali e internazionali e la macchina da presa, in maniera discreta, ne ha seguito giorno per giorno il tour, mostrando le vicissitudini quotidiane dei protagonisti, raccontando i viaggi, le esibizioni, gli incontri, ma anche le difficoltà e le paure del momento, i sogni e le aspettative dei danzatori, rappresentative di quelle di migliaia di professionisti dello spettacolo in Italia. Gli spettacoli sono realizzati con coreografie originali su Opere di patrimonio internazionale, riadattate e riarrangiate quali: "Traviata", "Tosca e Butterfly", "Carmen", "Figaro", il "Barbiere di Siviglia", e su opere di nuova edizione appositamente composte da un giovane e di talento autore italiano, come quella ispirata all'Inferno di Dante o a Fellini. Recensione ❯
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Intrighi sentimentali e dramma s'intrecciano in un'appassionante vicenda a base di note musicali. Espandi ▽
Mya è una giovane bellezza mediterranea che, accompagnata dal tastierista Lucio, si esibisce cantando in un pub... ma, una volta terminata la serata, indossa il grembiule e pulisce i tavoli del locale. Per lei, infatti, cantare è ancora solo un hobby, un sogno che spera di coronare partecipando ad un concorso canoro dove, nonostante la vittoria di Blonde, eterea cantante appoggiata dall'affascinante impresario discografico Mimmo Bonetti, viene notata da Fulvio, agente musicale di serie B che l'assolda per una piccola tournée. Da qui inizia per lei un periodo di concerti durante i quali è costretta a lasciare il figlio tredicenne Carlo dalla coppia di amici Daniele e Silvia, considerando che il padre è scappato all'annuncio della gravidanza, con il nonno materno non ha rapporti da molti anni e il fratello sempre "fumato" Davide è coinvolto nella tournée come tecnico del suono. Oltretutto la strada per il successo è tutt'altro che semplice, tra esibizioni in locali scalcinati, dipendenza da cocaina e alcool e immancabili avances sessuali da parte di chi dovrebbe aiutarla... man mano che retroscena legati al passato, intrighi sentimentali e dramma s'intrecciano in un'appassionante vicenda a base di note musicali. Recensione ❯
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Krasinski riflette - e ci fa riflettere - sulla perdita di immaginazione che caratterizza i nostri tempi. Commedia, Drammatico, Family - USA2024. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'incredibile storia di una bambina e della sua capacità di vedere gli IF, cioè gli amici immaginari di tutte le persone. Espandi ▽
Bea, un'adolescente orfana di madre e con il padre in procinto di subire una delicata operazione chirurgica scopre di poter vedere gli amici immaginari che sono stati abbandonati da quelli che un tempo erano stati bambini e si erano avvalsi della loro compagnia. Dopo aver scoperto che il suo vicino di casa ha il suo stesso potere i due si alleano per poter ridare loro compagnia.Una commedia delicata che può piacere ai bambini ma ha anche qualcosa da comunicare ai grandi. Il film di John Krasinski non si limita a giocare con questa ampia varietà di personaggi come potrebbe far pensare una fantasmagorica sequenza in cui tutti vengono coinvolti nell'azione. C'è, nel sottofondo pronto ad emergere progressivamente, il senso della perdita di fantasia ed immaginazione propria del divenire adulti ma non solo.
Una volta tanto gli effetti speciali non sono fini a se stessi ma intervengono nel sostenere una vicenda che mostra come sia possibile realizzare film in cui attori e personaggi del mondo dell'animazione interagiscono per produrre senso Recensione ❯
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Thriller, dramma giudiziario e trattato sociologico insieme. Per un esito più scontato che sorprendente. Thriller, Italia2024. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tratto dal romanzo omonimo di Antonella Lattanzi. Una storia di violenza e di tentato riscatto. Espandi ▽
Carla è francese, ha tre figli e un marito violento, Vito, che per un ventennio l'ha riempita di botte e di minacce. Grazie all'aiuto di una struttura per donne vittime di violenza domestica, è riuscita a separarsi. Ma Vito non si rassegna. Per il suo quinto compleanno la figlia minore della coppia, Mara, chiede alla madre di festeggiare anche col papà, e Carla acconsente. Quel che succede dopo condurrà alla morte di Vito e all'arresto di Carla con l'accusa di omicidio premeditato e non, come asserisce la donna, per legittima difesa. Tantopiù che anche lei ha un amante che potrebbe averla assistita nell'organizzare il delitto.
Con Una storia nera Leonardo D'Agostini porta sul grande schermo la vicenda narrata nel romanzo omonimo di Antonella Lattanzi, che firma la sceneggiatura insieme a lui e a Ludovica Rampoldi. Forse il problema principale del film è un finale che appare come un tradimento di quanto abbiamo appreso sui personaggi fino a quel momento: non un colpo di scena alla Sesto senso, ma una contraddizione drammaturgica.
Il rapporto fra Nicola e Carla andrebbe molto meglio esplorato, così come il comportamento di Rosa, la seconda figlia di Carla e Vito, cui presta la sua grazia naturale Lea Gavino. Tutto è possibile, ma va descritto in modo convincente, mostrando sfumature e dettagli che qui purtroppo vengono a mancare. Recensione ❯
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Tableaux vivants di una guerra che è tutte le guerre insieme. Minervini si dimostra ancora una volta attentissimo a persone e luoghi. Drammatico, Italia, Belgio2024. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film di finzione, storico, in costume, che non sacrifica il realismo, l'immediatezza e l'intimità. Espandi ▽
Inverno, 1862. Da qualche parte nelle terre dell'Ovest, un manipolo di soldati nordisti deve perlustrare il territorio e resistere due settimane prima dell'arrivo della 'cavalleria'. In attesa di un nemico invisibile organizzano il campo e le guardie. Giovani volontari, che hanno sparato soltanto ai conigli, o soldati di lungo corso, che lucidano Colt e fucili, giocano a carte e si scambiano pensieri sulla guerra civile che dilania l'America. Come solo orizzonte un crinale dietro il quale riparare ed oltre il quale avanzare e interrogare il senso del loro arruolamento. Sono soli sulla terra, trafitti soltanto da un colpo di carabina, ed è subito neve.
Si fa domande Minervini e le risposte sono sempre magnifiche. Questa volta è un film di guerra come una preghiera, fondato sull'esperienza della durata, l'attenzione minuziosa alle persone e ai luoghi, la forza tellurica dei quadri, gli spazi vergini, l'assordante laconismo degli attori.
Assistiamo a una serie di tableaux vivants di una guerra che è tutte le guerre insieme, dove i soldati combattono per diventare uomini, forse eroi, sicuramente cadaveri. Il film prende piena misura del destino dell'individuo in mezzo a forze collettive. Minervini ci ricorda che qualche volta c'è più storia in un silenzio o in un guizzo di luce che in tutti i romanzi del mondo. Poi la neve cade sui volti levati, la morte è rimandata, la vita deve ancora arrivare. Recensione ❯
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Un horror adrenalinico e spettacolare, con personaggi curiosi di stampo tarantiniano. Horror, Thriller - USA2024. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
I bambini possono essere dei veri mostri. Espandi ▽
Un commando di criminali rapisce una dodicenne di ritorno dalla danza prelevandola nella sua lussuosa villa con una rapida e organizzata azione esecutiva e portandola in una vecchia casa isolata approntata allo scopo. Lambert, l'organizzatore del colpo, non vuole dire loro di chi sia figlia la ragazzina: loro dovranno solo badare a lei per 24 ore in attesa che si perfezionano le trattative per il riscatto e il facoltoso genitore sborsi i 50 milioni di dollari richiesti. Tutto sembra sotto controllo. Ma anche Abigail è molto più pericolosa di quello che sembra.
La storia, nella sua linea narrativa principale, è molto semplice. Un ensemble di personaggi di stampo tarantiniano - con tanto di nomi fasulli adottati per l'occasione - si trova alle prese con una creatura mostruosa in un luogo ostile e isolato e deve cercare di sopravvivere.
La piccola vampira ballerina è una caratterizzazione curiosa e originale, cui la giovane Alisha Weir dà spessore e incisività. I registi di dimostrano perfettamente a proprio agio nell'affrontare in chiave moderna, ma con un occhio chiaramente alla tradizione del passato, l'universo vampiresco, sussumendone alcuni elementi classici e rigettandone altri in un turbinoso vortice che predilige l'azione alla riflessione. Recensione ❯
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La magia di episodi classici della serie animata del 1984 arricchita da un esclusivo dietro le quinte. Espandi ▽
Questa speciale esperienza cinematografica riporterà i fan alle origini: alcuni dei doppiatori originali di Transformers, tra cui Peter Cullen (voce originale di Optimus Prime) e Frank Welker (voce originale di Megatron), si riuniranno per la prima volta dopo decenni per ritrovare i propri personaggi e ricreare la magia della serie animata del 1984. Un esclusivo backstage del doppiaggio dell'episodio pilota, More Than Meets the Eye, Part 1, comparirà su split screen, seguito da una proiezione tradizionale dei tre episodi successivi della serie. Un'opportunità unica per celebrare 40 anni di azione, umorismo e il lascito dei Transformers in un evento che è davvero... More Than Meets the Eye! Recensione ❯
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Il microcosmo carcerario fatto di contraddizioni e scontri religiosi: nobile l'intento ma non sempre riuscita la realizzazione. Drammatico, Italia2024.
In una vicenda dal sapore shakespeariano, Samad, un giovane musulmano, è diviso tra il senso di colpa per una vita sbagliata e il desiderio di cambiare. Espandi ▽
Samad è un ex detenuto marocchino che resta intrappolato in una rivolta in un prigione insieme al suo mentore Padre Agostino, un volontario del carcere, e a una giornalista. Era tornato in progione per raccontare ai suoi ex compagni la nuova vita da uomo libero e portare un messaggio di speranza, finirà minacciato, costretto a scegliere da che parte stare, se diventare complice oppure ostaggio, se professarsi musulmano oppure cristiano. Rifarsi una vita dopo il carcere. Uscire da una prigione soprattutto mentale. Diffondere speranza, guardare oltre la coltre di rabbia, repressione, rivalsa e violenza che permea la realtà carceraria abitata da uomini di diversa cultura e provenienza e dunque da conflitti e contraddizioni. Racconta tutto questo il primo film di finzione di Marco Santarelli, autore di documentari al suo esordio in un lungometraggio in cui convoglia tutta la sua esperienza come documentarista nelle carceri. Nobile l'intento del film e di valore l'idea da cui nasce, emersa durante le riprese del documentario Dustur (Costituzione), nel filmare ore d'incontri tra un volontario religioso di fede cattolica e un gruppo di detenuti musulmani su temi legati ai principi della Costituzione italiana e delle Costituzioni arabe all'indomani dell'attentato alla sede del giornale satirico di Charlie Hebdo. Lascia più a desiderare la realizzazione, la messa in scena volutamente scarna più vicina al documentario e a un linguaggio da piccolo schermo risente di una serie di difetti da "opera prima" non perfettamente riuscita. Recensione ❯
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Un film multi-mediale, multi-piattaforma, multi-generazionale su un artista che ama l'anonimato. Documentario, Animazione - Italia2024. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film che unisce immagini dal vero e animazione per raccontare l'evoluzione di un'artista straordinario: Liberato. Espandi ▽
C'è un artista in tour per l'Europa - Berlin', Parigg', Londr' - con la sua crew che è una comitiva che è una compagnia, e ad ogni tappa ci si deve fare una foto con la sciarpa del Napoli calcio sotto gli skyline metropolitani per liberarli. Ci sono e' cumpagn di questa posse che vanno in giro assieme da anni e che da anni coprono un segreto, però sono liberi di parlare di tutto il resto, di come sono arrivati lì, di quello che sapevano, di quello che hanno imparato e anche di quello che non sanno di avere davanti.
C'è un ragazzo che nun tene padrone tranne la musica che vorrebbe fare e che ancora non gli esce fuori, nonostante la bacchetta del nonno, la band del liceo, l'amore di una mangaka. Ci sono 'o sang' 'e San Gennaro, ll'ov' sott' 'o Castiell', 'o Munaciell', Pulecenell'. E poi c'è Liberato, che è tutte queste cose assieme e nessuna di queste.
La paranza di Lettieri e Liberato è multi-mediale, multi-piattaforma, multi-generazionale. E non sembra avere altre convergenze nel panorama italiano. Recensione ❯
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Quando un gruppo di amici viola incautamente la sacra regola della lettura dei Tarocchi, scatenano inconsapevolmente un male indicibile intrappolato nelle carte maledette. Espandi ▽
Un gruppo di sette amici si ritrova in una vecchia villa isolata, appositamente affittata, per un weekend spensierato. L’occasione è data dal compleanno di una di loro, Elise. Ma, finita anzitempo la birra, i ragazzi perlustrano la villa alla ricerca di alcolici e finiscono con lo scovare, in una stanza in cui sarebbe interdetto l’ingresso, un vecchio mazzo di tarocchi. Usando il misterioso mazzo di tarocchi, gli sprovveduti vacanzieri si mettono in guai molto seri, causati da un’antica maledizione. La profezia del male crea una classica situazione di pericolo partendo da una premessa molto semplice - la lettura dei tarocchi - che consente di dare il via a una serie di siparietti mortali. La prevedibilità di una simile costruzione è evidente ed è anche una circostanza molto comune nell’horror. Qui i personaggi sono in genere poco interessanti ed è anche poco interessante il loro destino, ma le scene clou presentano una buona vivacità e sono realizzate con una certa inventiva e l’ausilio di apprezzabili effetti speciali in modo da garantire una buona resa spettacolare. Recensione ❯
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Un'opera prima che non fa sconti a nessuno e affronta con empatia i diversi aspetti della discriminazione. Drammatico, Italia, Germania2024. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia di amicizia e di emancipazione in un tempo e un luogo dominati ancora da una radicata cultura patriarcale. Espandi ▽
La seconda guerra mondiale è finita ma in un piccolo paese della Calabria nulla sembra essere cambiato se non sul piano politico. Marta, che ha avuto un bambino da un ragazzo morto successivamente in guerra, dovrebbe sposare un vedovo che non ama. Lorenzo è il sacrestano del parroco il quale, pur consapevole della sua omosessualità, si avvale della sua professionalità. I pregiudizi però non mancano sia ne i confronti dell’uno che dell’altra che, per di più, cerca una strada nel mondo del lavoro. L’opera prima di Daniela Porto, che ha scritto e diretto il film con Cristiano Bortone, affronta con empatia i diversi aspetti della discriminazione. Il loro è un film che non fa sconti a nessuno prendendo le mosse dal libro omonimo di Daniela Porto. Recensione ❯
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