Il film crea connessioni tra il cinema di propaganda fascista dei "telefoni bianchi" e le nuove costruzioni urbanistiche in Egitto. Espandi ▽
Una donna si eccita al telefono ascoltando una seducente voce maschile che promuove la vendita di nuovi appartamenti e un ventriloquo, interpretato dall'artista Diego Marcon, racconta delle freddure. A queste scene si alternano degli spot pubblicitari per complessi residenziali di lusso. Il titolo Capital fa riferimento al colossale progetto di una nuova capitale egiziana pianificata fin dagli anni '70. Permeato da un registro satirico, il film mette in relazione il cinema di propaganda fascista dei "telefoni bianchi" con le nuove costruzioni urbanistiche in Egitto.