Una ragazza appena adolescente deve fare i conti con la sua terra devastata dalle conseguenze del riscaldamento globale. Espandi ▽
Il Brahmaputra è un fiume che attraversa Tibet, India e Bangladesh. Lungo il suo corso resiste, tra un'isola di fango e un'altra, una popolazione poverissima, che le inondazioni recenti, dovute al cambiamento climatico, hanno messo in ginocchio. Il regista e reporter Angelos Rallis dal 2017 filma per cinque anni la quotidianità di Afrin, dodicenne incontrata durante le sue ricerche. Temporaneamente ospitata dalla zia perché orfana di madre e con padre lontano, la ragazzina combatte quotidianamente con le piogge torrenziali, cerca di arginare i danni raccogliendo e accatastando rami e canne di bambù attorno alla sua precaria abitazione. Le inondazioni hanno distrutto tutto, sostentarsi è sempre più difficile.
Ecco perché il padre di Afrin è andato a cercare una nuova vita a Dacca, la metropoli capitale del Bangladesh. Lì si sposterà anche la ragazzina, per cercare il padre e sfuggire al possibile matrimonio, visto che a quattordici anni in quella parte del mondo si è già considerate "da marito".
Mix di documentario di osservazione e invenzione finzionale, realtà e fantasia, Afrin nel mondo sommerso va accolto come la testimonianza preziosa di un disastro ecologico e sociale ma anche come una fiaba magica e nera, un coming of age che invita a una nuova consapevolezza del pianeta. Recensione ❯
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Basato su esperienze di pre-morte reali, After Death esplora l'aldilà con la guida di autori di bestseller, esperti medici, scienziati e sopravvissuti del New York Times che fanno luce su ciò che ci aspetta. Recensione ❯
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Dopo la morte del figlio Youssef, durante un attacco terroristico a Londra, la madre Valeria deve fare i conti con i ricordi passati. Espandi ▽
La vita di Valeria Collina è sconvolta dalla morte del figlio Youssef, membro di un commando jihadista, ucciso durante un attacco terroristico a Londra. Dopo l'evento, Valeria riflette sul suo passato cercando di fare pace con il ricordo di suo figlio. Recensione ❯
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Proiezione sul tema dell'era del "dopo lavoro": molti spunti provocatori per un saggio suggestivo. Documentario, Svezia2023. Durata 81 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il doc di Gandini intercetta e diffonde un sentimento condiviso - il rifiuto del lavoro - e forse presagisce una rivoluzione umanista e antidogmatica in arrivo. Espandi ▽
Come sarà la vita nell'era del post-lavoro? Cioè: quando l'umanità avrà automatizzato così tanti processi da rendere inessenziale la prestazione lavorativa, l'uomo come impiegherà quel "tempo libero"? È pronto ad affrontare una routine in cui il tempo lavorativo sarà quanto meno ridimensionato? Sarà in grado di abituarsi e di conferirgli un valore per l'individuo e per la società?
L'autore Erik Gandini è concentrato sulla ricerca della felicità umana, con un gusto spiccato per il paradosso, il contrasto smaccato e splendente tra opposti, come nella vistosa immagine di locandina, nella quale un automa scintillante, seduto su una sdraio in spiaggia, sembra apprezzare la lettura di un libro di carta. Il tocco e le ottiche di Fredrik Wenzel, direttore della fotografia abituale di Ruben Östlund, conferiscono alla narrazione un aspetto affascinante, glaciale e misteriosamente sospeso.
After Work intercetta e diffonde un sentimento condiviso - il rifiuto del lavoro - e forse presagisce una rivoluzione umanista e antidogmatica in arrivo. Ne aspettiamo il seguito. Recensione ❯
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Testimonianze raccolte tra il 2020 e il 2023 nell'isola di Lesbo, nella Repubblica di Cipro e nella Repubblica Turca di Cipro del Nord, tra i luoghi di primo approdo per chi decide di entrare in Europa. Espandi ▽
"Credo che l'amore sia l'unica forma di resistenza a cui le persone si aggrappano mentre sono ancora lì, in attesa di arrivare". Sono le parole pronunciate da uno degli intervistati, in questo documentario asciutto ma pulsante, una tessitura intima di racconti di chi emigra verso l'Europa. Recensione ❯
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Un interessante approfondimento sul legame tra i rituali dei villaggi africani e l'intelligenza artificiale. Espandi ▽
Questo film-saggio esplora le zone di contatto tra i rituali africani all'interno dei tradizionali villaggi di pescatori della costa atlantica del Senegal e l'emergere di nuove frontiere tecnologiche note come Intelligenza Artificiale. Recensione ❯
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Personaggio estroverso, per alcuni lo sportivo più forte di sempre, nessuno fra gli appassionati italiani di sci ha emozionato più di Alberto Tomba. Recensione ❯
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Una storia di discriminazione e rimozione quella di Alessandro Rimini, architetto e pittore ebreo a cui le leggi razziali strapparono la paternità di opere come il primo grattacielo di Milano (oggi Torre San Babila) o l'Ospedale Cardarelli di Napoli. Questo documentario ricostruisce il lavoro di Rimini, restituendogli dignità umana e professionale. Recensione ❯
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Uno spettacolo, scritto dalla stessa Borstein, che mette in scena la sua accattivante forma di narrazione con l'aiuto della sua musa e del suo maestro, i musicisti di Barcellona Eric Mills e Salva Rey. Espandi ▽
Uno speciale comico unico che condurrà il pubblico nella mente di Alex Borstein attraverso un connubio di umorismo e musica, Corsets & Clown Suits è in parti uguali provocatorio e stravagante. Lo spettacolo, scritto dalla stessa Borstein, mette in scena la sua accattivante forma di narrazione con l'aiuto della sua musa e del suo maestro, i musicisti di Barcellona Eric Mills e Salva Rey. Il comedy special è stato girato al Wolford Theatre, il club burlesque immaginario della quarta stagione di The Marvelous Mrs. Maisel. Recensione ❯
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Un'opera ibrida innovativa ed ambiziosa che nell'affrontare il tema del razzismo arriva dritta al cuore. Documentario, Paesi Bassi2023. Durata 72 Minuti.
Sophia, Hanna, Khadija, e la stessa regista Niki, si ritrovano in un nuovo mondo: i Paesi Bassi. Dopo anni, ancora le stesse domande: da dove vieni, parli olandese, ti abbronzi al sole? Espandi ▽
A meta tra film di finzione e documentario, All You See scandaglia l’ipocrita rispettabilità della società olandese in maniera emotiva, intima ed ambiziosa. Costruendo uno stile narrativo del tutto fluido e innovativo, che si presenta come una sorta di mediazione tra documentario e lungometraggio narrativo, Niki Padidar realizza un’opera che afferma il suo carattere personale prima di ogni altra cosa. L’analisi della regista è ad ogni modo mirata a svelare e smontare metodicamente quelli che sono i sistematismi derivanti dal razzismo endemico che permea la società olandese. Tutto questo emerge però dalle parole e dalle testimonianze delle immigrate, dalla loro frustrazione dinnanzi a una società che da una parte le ha integrate, ma che dall’altra continua imperterrita a rifiutarle e a ghettizzarle. Tutto avviene sul piano emotivo, che è una lingua universale che trascende l’aspetto meramente ideologico, motivo per cui il film arriva dritto al cuore dello spettatore. Recensione ❯
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La storia del primo comune afroamericano autogestito della California. Espandi ▽
Nel 1908 Allensworth divenne il primo comune afroamericano autogestito della California. In lunghi scatti, Benning esamina gli edifici (scuola, chiesa, biblioteca) della città ormai abbandonata e cerca le tracce di una storia culturale nera. Recensione ❯
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Allihopa, "tutti assieme" in svedese, è l'eccezionale racconto di come la squadra di calcio del Dalkurd, nata come progetto sociale in una cittadina operaia di provincia svedese, sia diventata di fatto la squadra nazionale del Kurdistan. Fondato da rifugiati curdi per aiutare i giovani ad ambientarsi nella loro nuova patria, il Dalkurd è diventato simbolo di speranza e unità per milioni di curdi in tutto il mondo. La trascinante cronaca segue la squadra curdo-svedese nell'impresa di entrare nella storia del calcio europeo, con una scalata senza precedenti attraverso il calcio dilettantistico e professionistico. Incontriamo il Dalkurd nella seconda serie, mentre lotta per raggiungere per la prima volta la divisione d'élite, l'Allsvenskan, più velocemente di quanto sia mai stato fatto prima. Attraverso interviste a cuore aperto, filmati di spogliatoio e riprese che immergono nell'atmosfera delle partite, Allihopa segue il percorso di questi eccezionali protagonisti dentro e fuori dal campo. I giocatori non lottano solo per un posto ai vertici dello sport, ma anche per l'indipendenza del loro popolo: i curdi rimangono il più grande gruppo etnico al mondo senza uno Stato. Recensione ❯
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Nell'arco di appena quarant'anni, un servizio iconico come la cabina telefonica è diventato obsoleto.
Inseguendo quella che all'inizio sembra solo una ossessione, Floriane Devigne realizza un originale documentario. Espandi ▽
Nell'arco di appena quarant'anni, un servizio iconico come la cabina telefonica è diventato obsoleto.
Inseguendo quella che all'inizio sembra solo una bizzarra ossessione, Floriane Devigne realizza uno dei
documentari più originali di quest'anno. Un road movie ambientato nelle periferie e nelle province della
Francia, fatto di incontri fortuiti, archeologia dei media e irresistibili clip di film noti e meno noti. E la
cabina telefonica diventa simbolo delle promesse non mantenute del secolo scorso, umile vittima del
cosiddetto progresso e feticcio di una generazione a cavallo di due millenni. Recensione ❯
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Il documentario ripercorre la carriera di Michael Madsen dall'esordio sul grande schermo passando per il successo di Thelma & Louise e tanti altri. Espandi ▽
La prima volta che si fece notare, tutto sommato, era un brav'uomo, anche se non aveva capito niente della sua compagna Louise (Thelma & Louise, 1991). Ma un anno dopo, nel 1992, ecco lo psicopatico rilassato e molleggiato che balla Stuck in the Middle With You degli Stealers Wheel con un rasoio in mano, pronto a colpire il poliziotto legato a una sedia nell'hangar di Le iene: indimenticabile, folle Mr. Blonde, il grande Michael Madsen, volto imperscrutabile e corpo dirompente in altri film di Tarantino (la saga di Kill Bill, Hateful Eight) e non solo. Il documentario di Dominique Milano ne ripercorre la carriera, attraverso i suoi film (più di centosettanta) e le testimonianze di tutti quelli che hanno lavorato con lui. Recensione ❯
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Gemini, Zap, Nitro, Ice, Blaze e Laser tornano per questo viaggio nella memoria della cultura pop. Espandi ▽
Negli anni '90 la gara televisiva ricca di stunt "American Gladiators" esaltava i fan. Questa docuserie esplora il successo del programma, che ha rischiato di non andare in onda. Recensione ❯
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