Un ritratto dell'artista Heinz Frank attraverso la perlustrazione del suo monolocale. Uno spazio minuscolo in grado di raccogliere la grande arte modernista del primo Novecento. Espandi ▽
Lo sguardo si fa spazio. Il sottotitolo del film è schiettamente esplicativo, "Die Wohnung von Heinz Frank/The Apartment of Heinz Frank", che già di per sé sarebbe abbondantemente sufficiente, poiché esamineremo millimetro per millimetro un curioso monolocale del primo Novecento, ma invece c'è molto di più, oggetti d'arte e di design, riflessioni sull'arte e la vita del personaggio che lo occupava, che poi diventano universali. Il minuscolo appartamento viennese (30 mq) è diventato un caso, poiché è stato il rifugio per tutta la vita di Heinz Frank - che lo ha minuziosamente modellato e rifinito con originalissime soluzioni a propria immagine e somiglianza ("una terza pelle", dice la figlia, che ci fa da guida) ed è tuttora colmo di opere d'arte - ma rischia di essere venduto, facendo così sparire una rara testimonianza di gesamtkunstwerk contemporaneo. Da questo piccolo ambiente, che mostra influssi modernisti (Adolf Loos, Josef Frank), e dalle divertenti evocazioni della figlia del pittore e designer, il film ricompone così un ritratto d'artista che non vedremo mai.