Titolo internazionale | Parents in Progress |
Anno | 2019 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Laura Chiossone |
Attori | Anna Foglietta, Paolo Calabresi, Lucia Mascino, Marina Rocco, Elena Radonicich Francesco Turbanti, Paolo Mazzarelli, Marina Occhionero, Erika Blanc, Nicolò Costa, Alba Zunino, Nicole Ramella, Nikita Pozzi, Stella Ghizzini, Melissa Lambertini, Erica Del Bianco, Roberta Mengozzi, Stefania Monaco, Laura Pozone, Valeria Barecca, Monica Faggiani, Tommaso Amadio, Federico Dilirio, Manuela Tovaglieri, Francesco Baldoni. |
Uscita | giovedì 29 agosto 2019 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | Adler Entertainment |
MYmonetro | 2,92 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 1 ottobre 2020
Simona è una mamma single legata da un amore profondo al suo bambino. Si sente però terribilmente inadeguata al ruolo e lorganizzazione della festa per gli otto anni di lui porta a galla tutte le sue insicurezze. In Italia al Box Office Genitori quasi perfetti ha incassato 342 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Simona Riva è una mamma single con un figlio, Filippo, giunto all'ottavo compleanno: dunque bisogna organizzare la festa con gli amichetti della scuola, e Simona si dedica anima e corpo all'impresa di ospitare una manciata di ragazzini scalmanati con i rispettivi genitori. Ed è il campionario degli adulti quello più variegato: la coppia di ferro politically correct convinta di avere la verità in tasca; il mammo disoccupato certo che il modo migliore per crescere un bambino sia restare al suo livello; l'estetista ipersessuata che talvolta si sente soffocare; il manager neoseparato che non ha tempo per la famiglia; e infine la mamma arcobaleno. Allacciate le cinture: la festa del piccolo Filippo rischia di trasformarsi in una cena delle beffe.
Laura Chiossone, regista di ampia esperienza sia teatrale che pubblicitaria, fa seguire al suo debutto indipendente (Tra cinque minuti in scena) questa tragicommedia che, fin dal titolo, rivela i suoi punti di riferimento.
I punti di riferimento sono la webcom Una mamma imperfetta, che aveva come protagonista quella Lucia Mascino che in Genitori quasi perfetti interpreta la "nazivegana" Ilaria, e il campione di box office Perfetti sconosciuti, che contava fra i suoi protagonisti Anna Foglietta, qui nel ruolo di Simona.
Ci sono almeno altre due pietre di paragone cinematografiche italiane: Il nome del figlio e Dobbiamo parlare, a loro volta debitori di Le Prénom e Carnage. Questo per sottolineare che la confezione filmica di Genitori quasi perfetti rientra pienamente in quel genere di commedia dal forte impianto teatrale in cui i rapporti umani si sgretolano rapidamente quando le maschere sociali si abbassano, ma anche per rilevare che l'estetica del film è il suo punto debole, in quanto rispecchia perfettamente (se vogliamo usare il termine ricorrente in questo gioco di domino) tutti gli esempi italiani citati.
Ciò che distingue in positivo l'opera seconda di Chiossone è invece la scelta dei soggetti protagonisti - i nuovi genitori, "bestiario" contemporaneo davvero sui generis - e la qualità della scrittura di Renata Ciaravino e Gabriele Scotti, anche loro di consumata esperienza teatrale, che fotografa esattamente alcuni tipi umani non ancora così ben raccontati al cinema.
Anche i dettagli di scenografia (firmata da Paolo Sansoni) sono di una precisione chirurgica nel delineare il perimetro socioeconomico e culturale di Simona e del suo milieu. I dialoghi e la costruzione narrativa denotano una conoscenza approfondita dei soggetti e delle dinamiche sotto osservazione (entomologica), cui alcuni ammennicoli della modernità (prima di tutto l'infernale whatsapp con le sue ineludibili chat scolastiche) semplicemente acuiscono la paradossalità.
Sullo sfondo c'è la Milano fighetta che si sveglia al mattino al beep beep degli smartphone, popolata da persone che hanno "moltissime idee sulle cose giuste e sbagliate" e le impongono agli altri, in primis i figli, sotto una patina di tolleranza e una pretesa di apertura mentale.
I problemi della borghesia attuale ci sono tutti: la fretta quotidiana dei genitori iperattivi, la disoccupazione acculturata, la dedizione a lavori sudditi dell'economia globale, l'omosessualità accettata come accessorio radical chic, le inesauribili liste di cose da fare, le mamme multitasking e polistressate, i padri empatici e virilmente frustrati. A interpretare queste nuove categorie genitoriali un cast disomogeneo: se da un lato Anna Foglietta e Marina Rocco sono sempre troppo sopra le righe, dall'altra Francesco Turbanti e Paolo Mazzarelli mettono a frutto la loro misura teatrale, come fa Lucia Mascino nel ruolo più difficile di tutti. Ma è il (sotto)tono di Elena Radonicich e soprattutto Paolo Calabresi, qui veramente in stato di grazia, a rivelare l'autentica soglia di dolore dietro la battuta felice, e a sottolineare l'ipocrisia di certe "perfezioni" di pura superficie.
GENITORI QUASI PERFETTI disponibile in DVD o BluRay |
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È un film corale Genitori Quasi Perfetti, il film è una commedia drammatica che analizza con pungente ironia il ruolo di genitori e figli in questo particolare momento storico, dove le nevrosi impazzano e il rapporto con i pargoli sembra essere incentrato principalmente sull’apparenza. Ed è proprio sul gioco tra realtà e finzione che i personaggi emergono innescando [...] Vai alla recensione »
Cosa fa di un film un "bel film" o un "brutto film"? Non di certo gli attori: qua abbiamo gente che non viene certo dalla strada. Ma cincischia. Alla Foglietta darei l' Oscar solo per la quantità assurda di film "non adatti" che si è presa la briga di accettare. A me lei sembra un' ottima attrice, troppo sottovalutata e sottodimensionata.
Un documentario girato sotto le sembianze di un film. Per capirlo devi essere un genitore se no ti perdi tante sfumature della storia. Storia vera carina ma senza una trama da cinema. Una festa con tante parole e pochi fatti. Una riflessione sull'essere genitori oggi con tutti i problemi di crescere dei figli. Non male ma nulla di eccezionale.
Il figlio di Simona, madre single interpretata da Anna Foglietta, si appresta a festeggiare il proprio compleanno con la classica festa casalinga, invitando i compagni più stretti e di conseguenza le rispettive famiglie. Una semplice festa di compleanno diverrà un confronto acceso di idee e contrasti fra i grandi, i quali, il più delle volte, appaiono più goffi e problematici [...] Vai alla recensione »
Simona è una quarantenne che a fatica gestisce la sua vita professionale, da veterinaria, e privata, come madre single di Filippo, un bambino di otto anni. In occasione del compleanno del figlio Simona ha organizzato una festa in ogni minimo dettaglio invitando i compagni di classe e i rispettivi genitori; ma mentre i bambini giocano in completa tranquillità, i rancori e le differenti [...] Vai alla recensione »
Direi che il film si lascia guardare tranquillamente soprattutto per la bravura degli attori. Pretendere ogni volta un capolavoro mi sembra un po' troppo, non dare la sufficienza ad un film come questo credo davvero che sia una forzatura.
Siete ancora stesi sotto l'ombrellone, l'inizio della scuola è lontano, la chat whatsapp delle mamme è miracolosamente in standby e il lettino sul quale adagiate le vostre stanche membra non è quello dell'analista, per fortuna. I compleanni dei propri pargoli che cadono durante l'estate è possibile "sfangarseli" con una festa organizzata sulla spiaggia, dove non c'è niente che i piccoli indianini possano [...] Vai alla recensione »
Simona organizza a casa la festa di compleanno per gli otto anni del suo Filippo. Mentre i bambini giocano in salone con l'animatrice, i grandi si ritrovano in cucina, studiandosi a vicenda. All'inizio si nascondono dietro i convenevoli, ma col trascorrere del tempo le relazioni, gli incontri e gli scontri faranno prendere alla festa una piega del tutto inaspettata.
Con «Genitori quasi perfetti», italico film corale di taglio contemporaneo, a Milano in unità di luogo e di tempo, quasi sulla scia di recenti commedie di Ivano De Matteo («I nostri ragazzi»), Francesca Archibugi («Il nome del figlio»), Sergio Rubini («Dobbiamo parlare»), Laura Chiassone, alla seconda regia di lungo fiction, si aggiusta sul respiro di una teatrale sceneggiatura dei coniugi Gabriele [...] Vai alla recensione »
C'è tutto il bestiario da riunione di genitori, per di più alle prese con il tema "educazione sessuale". Non sarebbe meglio "educazione all'affettività", suggerisce una mamma progressista, mentre il mammo - disoccupato ma sensibile all'ambiente - propone di mandare la scolaresca in passeggiata. C'è la mamma sempre truccata e in tiro, la mamma sempre trafelata (tutte, più o meno: la voce narrante del [...] Vai alla recensione »
È Il Kobra di Donatella Rettore una traccia decisiva di Genitori quasi perfetti. La prima destabilizzazione, la scena del ballo durante la festa di compleanno e le forme di un videoclip corale. Sembra avere più identità il secondo lungometraggio di Laura Chiossone. Non tutte omogenee. Prevalentemente dentro una casa. Sul modello di Perfetti sconosciuti.
Simona (Anna Foglietta, sempre al top) è una madre single, alle prese con la preparazione della festa di compleanno del figlio Filippo. Alla quale parteciperanno, oltre ai compagni di classe, anche i genitori, di solito frequentati via WhatsApp e ora, presenti in carne e ossa, con le loro reciproche antipatie e convinzioni. Far buon viso? Per un po' sì, ma il troppo è troppo.
Si doveva chiamare Palloncini, dalla pièce di Gabriele Scotti che firma il soggetto e la sceneggiatura con Renata Ciaravino (gli stessi che hanno collaborato a Dolcissime di Francesco Ghiaccio), poi si è probabilmente deciso di giocare con l'assonanza di Perfetti sconosciuti e di Una mamma imperfetta (c'è anche Lucia Mascino!), mentre l'impianto teatrale è rimasto, anche se la regia di Laura Chiossone [...] Vai alla recensione »
Può il compleanno di un bambino di otto anni con mamma single virare verso la catastrofe? Sì, se dietro la patina di genitori perfetti, tra gadget, buffet e costumi studiatissimi, c'è un gruppo di nevrotici, ipocriti e ansiosi. Il "mammo" disoccupato e il manager troppo occupato, l'estetista mangiauomini e la lesbica, la coppia vegana troppo politicamente corretta per essere vera.
Un appartamento milanese. La festa di compleanno di un bimbo. Un gruppo di genitori agitati, apprensivi, politicamente e forzatamente corretti, compressi tra quattro mura. Infine un pizzico di insinuante tematica gender fluid. Difficile che non si scateni l'inferno. Genitori quasi perfetti, in uscita nelle sale italiane il 29 agosto, è una commedia corale dall'estetica vezzosamente pop che lavora ai [...] Vai alla recensione »
Genitori quasi perfetti è una sorta di Carnage all'italiana. Anzi, più che il grande Roman Polanski ricorda piuttosto l'ultima commedia di Rolando Ravello dal titolo La prima pietra. Lì il pretesto per avviare la storia era il contrasto tra genitori di religioni differenti, qui è lo scontro tra gli stessi, ma stavolta su questioni quotidiane. Partecipano alla festa di un bambino che compie otto anni, [...] Vai alla recensione »