Titolo originale | The Railway Man |
Anno | 2013 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Australia, Gran Bretagna |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Jonathan Teplitzky |
Attori | Colin Firth, Nicole Kidman, Jeremy Irvine, Stellan Skarsgård, Sam Reid, Tanroh Ishida Hiroyuki Sanada, Tom Stokes, Marta Dusseldorp, Tom Hobbs, Masa Yamaguchi, Byron J. Brochmann, Shinji Ikefuji, Ewen Leslie, Charlie Ruedpokanon, Yutaka Izumihara, Akos Armont. |
Uscita | giovedì 11 settembre 2014 |
Tag | Da vedere 2013 |
Distribuzione | Koch Media |
MYmonetro | 2,85 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 18 settembre 2014
La storia vera di Eric Lomax, ex ufficiale inglese torturato dai giapponesi durante la costruzione della "ferrovia della morte". In Italia al Box Office Le due vie del destino - The Railway Man ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 674 mila euro e 298 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Inghilterra, 1980. Eric Lomax, uno strano tipo ossessionato dagli orari ferroviari, incontra in treno la bella Patti. È amore a prima vista, e poi matrimonio. Ma la prima notte di nozze iniziano i guai: Eric è in preda agli incubi, e rifiuta di raccontarne a Patti il contenuto.
Singapore, 1942. Winston Churchill dichiara la resa della città-stato ai giapponesi. Migliaia di soldati britannici vengono fatti prigionieri e costretti a lavorare come schiavi (insieme ai più poveri abitanti locali) alla costruzione della ferrovia che dovrà collegare Bangkok a Rangoon. La chiameranno la Ferrovia della morte per le condizioni di lavoro, climatiche e geografiche in cui è stata costruita e perché vi sono effettivamente periti metà di coloro che vi hanno lavorato.
Fra i prigionieri addetti alla costruzione della ferrovia ci sono anche Eric e i suoi compagni, e il trattamento loro riservato è dei più crudeli, sfociando per Eric in una detenzione nella caserma della polizia segreta, la temutissima Kempeitai, ove il giovane soldato subirà ogni sorta di torture.
Inghilterra. 1980. A popolare gli incubi di Eric è soprattutto il poliziotto giapponese che è stato il suo aguzzino alla Kempeitai. La moglie Patti, con l'aiuto del compagno di disavventura Finley, spingerà Eric a ricollegare i fili spezzati del proprio passato, con esiti del tutto imprevisti.
Le due vie del destino è basato sul romanzo autobiografico The Railway Man scritto dallo stesso Eric Lomax e diventato un best seller internazionale. Colin Firth si cala con totale partecipazione emotiva nel ruolo del protagonista, mettendo a buon frutto la scorta di umanità che caratterizza da sempre la sua recitazione, e Nicole Kidman mette la sua professionalità (ma poco di più) al servizio del suo cammeo nel ruolo della moglie Patti.
Il film procede secondo una narrazione classica da grande cinema di guerra, alternando gli anni Ottanta agli anni Quaranta e immergendoci profondamente nell'atmosfera allucinata vissuta dai prigionieri di guerra durante il conflitto mondiale. I punti di riferimento cinematografici sono Il ponte sul fiume Kwai di David Lean - per difetto, perché quello raccontava una favoletta consolatoria, elduendo la realtà terribile del conflitto - e Furyo di Nagisa Oshima, assai simile invece nel raccontare il rapporto fra prigionieri inglesi e soldati giapponesi, nonché la crudeltà della detenzione.
La posta in gioco è la dignità umana, i temi sono il senso dell'onore, la fedeltà al proprio ruolo, l'orrore della guerra, il potere salvifico dell'amore. E la storia è raccontata in toni melodrammatici sottesi da una grande tensione morale e dotati di una forte capacità evocativa - della paura e dell'umiliazione - nella costruzione delle immagini di prigionia. Le scene di tortura sono quasi insopportabili, non in quanto eccessivamente esplicite, ma in quanto emotivamente dirompenti.
Alla narrazione contribuisce in modo significativo l'accompagnamento sonoro, uno dei migliori visti nel cinema recente: mix suggestivo di rumori, silenzi, respiri, musiche, graffi radiofonici, fischi, sussurri e grida in lingue straniere, terrorizzanti nella loro indecifrabilità.
Girato in gran parte nei luoghi in cui si è svolta la storia, e che trasudano ancora orrore e sofferenza, Le due vie del destino è una denuncia esplicita dell'inutilità crudele delle guerre e una parabola edificante (detto in senso non denigratorio) sulla capacità umana di resistere all'irresistibile e sulla volontà di rompere il silenzio su ciò di cui "nessuno parla".
LE DUE VIE DEL DESTINO - THE RAILWAY MAN disponibile in DVD o BluRay |
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1942. Il Giappone invade la colonia inglese Singapore. L’Inghilterra dichiara la resa e lascia che l’esercito giapponese faccia prigionieri migliaia di giovani soldati della regina, che verranno presto ridotti in schiavitù perché costruiscano un’imponente linea ferroviaria che dovrà collegare Bangkok con Rangoon, chiamata in seguito “La ferrovia della morte&rdquo [...] Vai alla recensione »
La traduzione del titolo svia dalla essenza del film. Succede spesso: sto pensando a 'Di nuovo in gioco' ('Trouble with the Curve'), a 'Poeti dall'inferno' ('Total Eclipse') e, se vogliamo, anche a 'Il silenzio degli innocenti', il cui originale 'The Silence of the Lambs' era molto più evocativo. Volutamente cito per ultimo 'Furyo' ('Merry Christmas Mr.
Il regista australiano Jonathan Teplitzkyper il suo terzo lungometraggio si ispira alla storia vera descritta nell’autobiografia da Eric Lomax, un soldato inglese che durante la guerra è stato prigioniero dei Giapponesi e coinvolto, con maltrattamenti, alla costruzione della ferrovia tra Bankok e Rangoon. Torturato dai poliziotti della polizia segreta Kempeitai, Eric – Jeremy [...] Vai alla recensione »
1942. Dopo la resa inglese di Singapore e il suo passaggio al Giappone, i militari inglesi di stanza vengono fatti prigionieri e spediti a lavorare in quella che verrà denominata la Ferrovia della morte che doveva collegare Thailandia e Birmania. Nel 1980 un reduce decide di mettersi sulle tracce del suo aguzzino. Il film, pur prendendo le mosse da una storia vera legata alla II Guerra Mondiale, [...] Vai alla recensione »
Il film mi è piaciuto moltissimo. Non sono d'accordo con chi parla di "violenza gratuita". Questa è la narrazione di una storia VERA, e gli orrori descritti sono quelli realmente verificatisi durante la guerra. Film simili dovrebbero essere realizzati più spesso, e dovrebbero costituire un monito affinchè simili nefandezze non si ripetano MAI PIU'.
Un vero capolavoro per coloro che sanno apprezzarne i contenuti,che non scelgono di andare a vedere un film per svagarsi,ma per crescere e dare un valore alla vita. Regia da lode.Un film completo sotto tutti i punti di vista, certo lo spettatore comune si sofferma ad apprezzarne la vicenda,la musica,la fotografia e l’interpretazione. Un inizio delicatissimo, un incontro casuale tra Eric Lomax e Patti,ovvero [...] Vai alla recensione »
Il soggetto è ricavato dall'autobiografia di Eric Lomax ex ufficiale inflese in cui racconta la sua prigionia in un campo di concentramento giapponese dopo la caduta di Singapore, e il lungo periodo del dopoguerra nel quale visse tormentato dai ricordi. E' opportuno riflettere che i fatti sono veri e che riguardano i crimini commessi dai gipponesi durante la II guerra mondiale che furono [...] Vai alla recensione »
Nei primi 20 minuti, "Le due vie del destino" ha tutti i caratteri di un classico film sentimentale. Lui, Eric Lomax, un ex-militare reduce dalla seconda guerra mondiale, incontra per caso lei, Patti, su un treno, "topos" che poi si rivelerà centrale nel film, e la storia tra i due si concretizza, incoronata dal matrimonio. Tuttavia, ben presto i toni del film cambiano: Eric fa un incubo in cui rivive [...] Vai alla recensione »
Film drammatico che narra avvenimenti alla maggioranza di noi sconosciuti, forse perché le due bombe nucleari hanno lavato l'anima dei giapponesi o, più probabilmente, perché nessun italiano ne è stato vittima. Il finale, con la morale che si porta dietro, è talmente inaspettato, che, se non fosse che è una storia vera, sarebbe assolutamente incredibile.
Se ancora non tutti lo sanno, con questa pellicola Colin Firth si conferma uno dei più bravi attori del secolo. La sua interpretazione ed il suo spessore così carico di intensità, contribuiscono in maniera assolutamente consistente a ritenere "Le due vie del destino" come uno dei film di maggior fascino per quanto concerne questa nuova stagione cinematografica 2014/2015.
Un crimine o una tragedia? E' questa la domanda chemi sono posta, uscita dalla sala del cinema, dopo aver visto "Le due vie del destino". Un film profondo e pesante, che lascia in bocca allo spettatore un sapore agrodolce per la violenza con cui la storia di Lomax viene raccontata, e per il finale, assolutamente inaspettato e insperato, almeno da parte mia.
"The Railway Man"(JOnathan Teplitzkiy, dal romanzo autobiografico di Eric Lomax, sceneggiatura di Frank Cotrell Boyce e Andy Paterson, 2013)mostra come un ex-ufficiale inglese, a suo tempo preso prigioniero dai"Japs", dai militari nippnisi, a suo tempo maltratto, obbligato a cistruire la"Ferrovia della morte", nonostante un matriononio che si prospetta felice, [...] Vai alla recensione »
Un mattone di quasi due ore di Teplitzki. Oltre alla bella fotografia di Garry Phillips e all’interesse che potrebbe suscitare un biopic che traspone cinematograficamente il libro di memorie di un reduce dei campi di prigionia nipponici, Eric Lomax, c’è soltanto la noia, per la lunghezza spasmodica dei tempi in cui si svolge l’azione e l’insofferenza per la [...] Vai alla recensione »
The Railway Man è un film che non mi è piaciuto. La trama sarebbe interessante e ricca di spunti (una vicenda storica di intensa umanità) e nel cast figurano attori importanti. Ne deriva però un film convenzionale e superficiale, privo di mordente. Le immagini restano sempre concilianti, con una fotografia accademica e inquadrature leziose, come l'apparizione onirica [...] Vai alla recensione »
Eric Lomax (Colin Firth) è un appassionato di ferrovie che gira la Gran Bretagna in lungo e in largo, naturalmente in treno, alla ricerca di cimeli ferroviari. In treno incontra Patti (Nicole Kidman) e la precoce scintilla che scoppia tra i due mette momentaneamente fuori strada lo spettatore: Eric continua a vivere da decenni l’incubo del campo di prigionia giapponese di Kanchanaburi [...] Vai alla recensione »
Raramente la cinematografia anglo/americana fa vedere le brutalità commesse dai Giapponesi durante l'ultima guerra! In genere fanno vedere quelle dei nazisti! Però in questo film viene fatto vedere che i Giapponesi non sterminavano popoli per odio razziale, ma quanto a brutalità nelle torture......Dio ce ne scampi! Ciò che rende importante questo film è che si [...] Vai alla recensione »
Storia vera di Eric Lomax (Colin Firth), reduce dalla seconda guerra mondiale ossessionato dal trauma di un'esperienza di prigionia sotto i giapponesi a Singapore. Grazie all'amore della moglie Patti (Nicole Kidman) e ad alcune circostanze fortunate, troverà la forza di affrontare i suoi fantasmi e di ricominciare a vivere. Tratto dall'autobiografia dello stesso Lomax, pubblicata nel 1995.
Film in cui si narra di un uomo fortemente tormentato da un passato misterioso che gli impedisce di vivere serenamente la presente quotidianità, anche in compagnia della propria comprensiva ed innamorata moglie. Sarà proprio quest'ultima ad indagare sul misterioso passato del consorte venendo così a scoprire tutte le torture e le violenze che questi dovette subire quando era [...] Vai alla recensione »
3 stelle per questo film che lascia molto pensare, cosa diventa l'uomo durante la guerra ?! A cosa può arrivare l'uomo se spinto da un ideale più o meno giusto?! Eric loomax è un appassionato di treni , che incontra patti una donna bellissima che gli fa scoprire un minimo di serenità tra i tanti incubi che lo perseguitano! La mente è distrutta, [...] Vai alla recensione »
Tralasciando di commentare la trasposizione dal titolo originale a quello italiano scandalosa come spesso accade eviterò pure di raccontare la trama di questo film che non mi è piaciuto e anzi mi ha deluso profondamente per diversi aspetti e mi limiterò ad analizzarlo cercando di spiegare cosa non è funzionato. In primo luogo la sceneggiatura appare forte dal trailer ma [...] Vai alla recensione »
Dal titolo mi aspettavo tutt'altro genere di film, qualcosa del tipo "pensionato che viaggia senza meta sulla rete ferroviaria inglese seguendo uno schema geometrico trovato in una mappa disegnata dal padre di cui aveva perso le tracce da bambino che lo porta a fare scoperte inaspettate su di se, sul mondo e sullo stato dell'igiene delle toilettes nei carrozze dei treni".
Un uomo è perseguitato dai suoi fantasmi. Durante la 2° guerra mondiale, giovane soldato, era stato tenuto per mesi prigioniero dei giapponesi e sottoposto a prolungate torture. Una donna si innamora di lui, lo sposa, e lo porta con determinazione ad affrontare il passato con i suoi demoni. Per raccontare questa storia il regista aveva a disposizione dei buoni attori e la trama apriva finestre [...] Vai alla recensione »
la storia ritoccata in molti punti, come oaccade nel cinema, è soltanto un pretesto per mostrare la violenza delle torture fra i giapponesi e gli inglesi prigionieri di guerra. Ogni momemto della narrazione si serve di flash back per mostrare le efferatezze della violenza dell'uomo sull'uomo. Anche quando sarebbe necessario, per la limpidezza del racconto, continuare con le immagini usuali si interrompe [...] Vai alla recensione »
Un bel film , un inno contro la guerra , la storia è vera . Il film è girato magistralmente , le ambientazioni sono perfette , la dicotomia fra passato e presente si nota appena . Colin Firth si dimostra ancora una volta all'altezza della situazione ed il suo alter ego giovanile lo è altrettanto . In somma un film da vedere in cui non manca certo l'intensità [...] Vai alla recensione »
Chissà se esistono ancora persone come il soldato Lomax. Questa storia (vera) tratta dal suo libro è la realtà che pochi conoscono ma che molti hanno vissuto durante la guerra. Una storia di coraggio, resistenza, crudeltà e redenzione. La dimostrazione che esitono uomini che possono commettere violenze ingiuste e crudeli, scampare alle ripercussioni e infine rendersi conti [...] Vai alla recensione »
Film molto ben riuscito. Il finale riscatta l'intera pellicola a volte un pò lenta, regalando emozioni profonde che punzecchiano gli occhi. Belli la fotogrofia, la luce e i colori. Ottima performance per Colin Firth, forse una delle migliori. Alcune scene lasciano il segno per la loro violenza.
Grande film! Inizio un po' in sordina, poi man mano l'intensita' emotiva prende il sopravvento. Scene crude ma funzionali alla trama.
Profondo, commovente e bello. Anche se l'inizio è un po noioso dopo merita
se non fosse storia realmente accaduta,probabilmente le due lacrime alla fine non mi sarebbero uscite,sarebbe stato impossibile credere che un uomo sia sopravissuto a tutto questo e pure vissuto fino a tardissima età,gli orrori della guerra,di qualunque guerra hanno devastato per secoli il mondo intero,distruggendo onore e dignità,colin firth si conferma nei suoi ruoli che lo rendono [...] Vai alla recensione »
Dopo aver visto il trailer e con attori come Colin Firth e Nicole Kidman (sebbene un po' ingessata a causa del botox), le aspettative per questo film erano alte e non sono state deluse. Film commovente, intenso, ottimi attori e un grande messaggio nel finale non scontato. Assolutamente consigliato!
Film tratto da una storia vera sul potere terapeutico dell'amore e del perdono per lenire le ferite dell'anima, senza andare dallo psichiatra: non so se Freud sarebbe d'accordo, ma fa riflettere.
Visto in grosso ritardo. Purtroppo non al cinema. Magnifico. Semplicemente Magnifico
Eric Lomax, Colin Firth, è un ingegnere con due passioni: i treni e gli orari ferroviari e la moglie Patti, Nicole kidman, conosciuta, chiaramente, su un treno. La sua vita scorre apparentemente tranquilla, ma esiste un lato oscuro, il ricordo delle torture subite nel periodo di prigionia in un campo di lavoro giapponese. Eric, infatti, come molti soldati inglesi, è stato destinato alla [...] Vai alla recensione »
Le Due Vie Del Destino è davvero un film toccante: porta rabbia ma al tempo stesso commozione. Fa riflettere molto sulla crudeltà e l'inutilità delle guerre, sulle ingiustizie umane e i soprusi per cui milioni di persone hanno sofferto. Consiglio la visione.
Gli do tre stelle perchè alla fine lo sforzo produttivo consegna un film di non irrilevante spessore artistico. Ma le cose che non vanno sarebbero tante. Diciamole subito: Colin Firth un po' troppo calato nel personaggio Colin Firth, la signora Kidman aliena (in una sceneggiatura per la verità poco generosa verso il suo personaggio), la narrazione che indulge un po' troppo nelle [...] Vai alla recensione »
La favoletta consolatoria del Ponte sul fiume Kwai era un film vero, e diretto da un grande regista. Questo Railway Man è invece una noia mortale, lentissimo, esasperante e banale, con immagini leziosissime, dialoghi faticosi, è questa la vera tortura...
Comincia, come Breve incontro, in un treno dove un uomo e un donna si innamorano a prima vista. Siamo nell'Inghilterra postbellica, lui è un ex ufficiale, appassionato conoscitore di cose ferroviarie; lei un'ex-infermiera: si sposano e potrebbero essere felici, non fosse che Eric Lomax (alla cui autobiografia il film si ispira) è ancora straziato dai fantasmi di un'atroce esperienza di guerra.
Eric Lomax incontra in treno la gentile Patti. Si sposano presto, ma le notti del neo-marito sono infestate da incubi. Per trovarne la causa bisogna ricorrere ai flashback, spostandosi all'epoca (il 1942) in cui i prigionieri di guerra alleati furono costretti a partecipare alla costruzione della cosiddetta Ferrovia della Morte, in Tailandia. Allora Lomax, che aveva una ventina d'anni, era stato torturato [...] Vai alla recensione »
Eric (Colin Firth), veterano della seconda guerra mondiale, ripercorre la sua drammatica esperienza in un campo di prigionia giapponese dopo essere stato catturato a Singapore. Le interpretazioni di Colin Firth e del giovane Eric (Jeremy Irvine) sono potenti. Ma le agghiaccianti realtà dei campi di lavoro sono annacquate dalla narrazione consapevolmente stilizzata delle scene ambientate nel Regno Unito [...] Vai alla recensione »
In «Le due vie del destino» («The Railway Man») Firth e Kldman non trovano l'alchimia sentimentale richiesta e questo vizio di casting rende lo sviluppo romanzesco, già di per sé liso, particolarmente inerte. Peccato, ma l'ufficiale torturato dai giapponesi nel corso della seconda guerra mondiale che ritrova il suo vecchio carnefice e s'intigna in un progetto vendicativo nocivo prima di tutto al proprio [...] Vai alla recensione »
Mamma mia, che fumettone. Forse piacerà alle signore, nonostante qualche violenza di troppo. Negli anni Sessanta l'ingegnere scozzese Eric Lomax s'innamora a prima vista in treno della bella Patti. Segue matrimonio lampo. Ma cos'è che lo tormenta? Il ricordo delle terribili torture nella Singapore del 1942 occupata dai giapponesi. Colin Firth e Nicole Kidman stanno in scena mezzo film; l'altra metà [...] Vai alla recensione »