Un amarcord affettuoso e sentito decisamente imperdibile tanto per i fan di Rondelli quanto per quelli di Virzì. Documentario, Italia2009. Durata 76 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Un documentario sulla vita e sulle canzoni del cantautore livornese Bobo Rondelli realizzato dall'amico Paolo Virzì. Espandi ▽
In un'estate bollente, in una Livorno che sembra L'Avana, si incontrano due vecchi amici dai diversi destini: Paolo Virzì e Bobo Rondelli. Nati e cresciuti nello stesso quartiere popolare, uno è il regista cinematografico che ha fatto conoscere al mondo l'irriverente animo livornese, l'altro è il geniale cantautore che di questa orgogliosa città portuale è la voce più affascinante e talentuosa. Nel corso della sua carriera musicale, come solista e insieme al gruppo "Ottavo Padiglione", Rondelli è stato più volte sfiorato dal successo commerciale, ma è sempre riuscito a eluderlo con uno spirito di sfida anarchico e beffardo, ai limiti dell'autodistruttivo. Attraverso un mosaico di testimonianze, pedinamenti indiscreti e rievocazioni di memorie di quartiere, Virzì indaga il bizzaro mistero della personalità di Rondelli, svelandone il profondo radicamento nello spirito livornese, l'espressione di un'identità che resiste fieramente all'omologazione. Recensione ❯
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Un gruppo di attivisti, capitanati dal rinomato addestratore di delfini Ric O' Barry, si infiltra in una caverna vicina a Taijii in Giappone per far scoprire uno scioccante abuso di animali e una seria minaccia per la salute degli esseri umani. Espandi ▽
Un eco-film che svela il motivo per cui forse, dal traghetto, avvistiamo di rado questi splendidi cetacei perché finiscono ad esibirsi in piscine di parchi acquatici. The cove è stata ribattezzata una laguna sulle coste di Taiji, un parco nazionale che si trova in Giappone, un luogo paradisiaco dove però accade qualcosa di agghiacciante. Qui, per sei mesi all'anno, da aprile a settembre, si danno appuntamento i cacciatori di cetacei riuscendo ad accaparrarsi ben 23 mila delfini. Recensione ❯
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Questo film racconta la storia della leggendaria redattrice capo Anna Wintour e del suo enorme team di redattori che creano la rivista e governano il mondo della moda. Espandi ▽
Il numero di Vogue del settembre 2007 pesava circa cinque pounds e fu il numero più grande di una rivista ad essere pubblicato. Questo film racconta la storia della leggendaria redattrice capo Anna Wintour e del suo enorme team di redattori che creano la rivista e governano il mondo della moda. Recensione ❯
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Un documentario che illustra i devastanti effetti che la pesca intensiva provoca sull'ecosistema dei nostri mari. Espandi ▽
Fortemente sostenuto dal WWF (che ha partecipato alla produzione del film), la pellicola inglese è un viaggio nel mondo per registrare la fauna ittica. Risultato? Nel 2048 non ci saranno più pesci, ma soltanto fango e vermi e ciò provocherà il surriscaldamento del globo, così l'uomo non avrà soltanto di che mangiare, ma anche di che respirare. Recensione ❯
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Un film di denuncia sulle gang giovanili del centro america. Espandi ▽
Il racconto delle vicende delle gang di Mara 18. Mara o strada 18 è una vera e propria organizzazione criminale divisa tra gli Stati Uniti e l'America centrale. Recensione ❯
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"Oh mio Dio" chiede alle persone di ogni livello sociale, dalle celebrità, ai religiosi, agli ateisti all'uomo comune, la domanda "Chi è Dio?" Recensione ❯
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Documentario che tratta il tema del cambiamento di clima. Il nominato al Premio Oscar Peter Postlethwaite che vive, invecchiato, nel 2055. Vede le conseguenze dell'impatto dell'uomo sull'ambiente, un mondo ora devastato. E si chiede perché non hanno fermato tutto questo. Recensione ❯
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Elisabetta Sgarbi immagina che Luigi Ghirri, guardando fuori dalla finestra, veda e commenti le immagini delle sue fotografie Espandi ▽
Il film nasce da un progetto di Elisabetta Sgarbi che ha tratto ispirazione dall'ultima idea di Luigi Ghirri di acquistare un casolare nei pressi della sua casa di Roncocesi (Re). Una "casa delle stagioni", com'egli stesso la definiva, per allestirvi mostre, legate ciascuna alla stagione corrente, in modo da creare una stretta relazione tra tempo naturale e tempo dell'arte. L'occhio di Elisabetta Sgarbi ha "visitato" i paesaggi fotografati da Ghirri, seguendo l'alternarsi delle stagioni. Recensione ❯
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Un reportage di viaggio realizzato quasi interamente con immagini aeree. Espandi ▽
Documentario che mostra come le risorse della Terra si stanno rapidamente esaurendo, denunciando lo stato attuale della Terra, il suo clima e le ripercussioni a lungo termine sul suo futuro. Nodo centrale della riflessione è l'interazione tra tutti gli esseri viventi. Recensione ❯
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L'artista cileno Alfredo Jaar omaggia Pier Paolo Pasolini, intellettuale, artista e autore della celebre raccolta di poemetti Le ceneri di Gramsci. Espandi ▽
Un omaggio a Pier Paolo Pasolini, intellettuale e artista, autore della celebre raccolta di poemetti Le ceneri di Gramsci, su cui è basato il titolo di quest'opera dell'artista internazionale Alfredo Jaar (Santiago del Cile, 1956), criticamente e poeticamente imperniata sul tema della consapevolezza. Le parole di Pasolini tratte da alcune interviste e documenti filmati appaiono straordinariamente profetiche dell'attuale realtà sociale e politica del nostro paese. Recensione ❯
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Lo conosciamo tutti anche se non sappiamo ricollegare quel nome a quel volto. Ha fatto solo 5 film ma è stato uno degli attori più importanti di Hollywood Espandi ▽
John Cazale è un attore il cui nome probabilmente non dice niente alla maggior parte della gente - ma di cui già Coppola, Al Pacino e Sidney Lumet hanno parlato a lungo negli incontri che si sono svolti al Festival di Roma. E' morto nel 1978, a quarantadue anni, con cinque film all'attivo. Questi film sono: La conversazione (The Conversation), Quel pomeriggio di un giorno da cani (Dog Day Afternoon), Il cacciatore (The Deer Hunter) e Il Padrino I e II (The Godfather, The Godfather Part Two), nella parte di Fredo. Attraverso interviste ad Al Pacino, Francis Ford Coppola, Robert De Niro e Meryl Streep, sua compagna all'epoca della sua morte, ripercorriamo la vita e la carriera di uno degli attori più sorprendenti di Hollywood: la tecnica nascosta e perfetta, lo spirito randagio, la fine troppo ingiusta. Recensione ❯
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La regista ed esiliata iraniana Nahid Persson, parla con la vedova di Mohammad Reza Pahlavi, che è stato l'ultimo Shah dell'Iran (fatto cadere con un colpo di stato nel 1979). Espandi ▽
Nahid Persson Sarvestani, cineasta iraniana che ha vissuto di persona le violenze della rivoluzione khomeinista, decide di avvicinare Farah Diba Pahlavi, Imperatrice di Persia fino al 1979. Pur tra molte precauzioni e ripensamenti la regina consente alla regista di entrare nella sua vita. Emerge il ritratto di una donna che è passata attraverso momenti cruciali della Storia e profondi dolori personali restando vitale, generosa, attiva. Gradualmente le diffidenze reciproche lasciano spazio al dialogo e alla confidenza. Due donne alla scoperta l'una dell'altra. Recensione ❯
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L'Italia di Adriano Panatta trionfa a casa di Pinochet indossando una provocatoria maglietta rossa. Un campione e un uomo con un solo obiettivo: vincere Espandi ▽
Per la finale di Coppa Davis tra Italia e Cile, nel 1976, Adriano Panatta indossò una maglietta rossa, e convinse il suo compagno Paolo Bertolucci a fare altrettanto. Nel Cile del generale Pinochet il gesto aveva un suo significato. Più provocatorio che politico, forse. Il regista Mimmo Calopresti torna al documentario, filmando lo stesso Panatta mentre racconta i due mesi che precedettero la sua consacrazione nell'olimpo del tennis mondiale e l'incontro giocato con la maglietta rossa, ripreso in Super8 dagli italiani presenti. Le parole del tennista e le immagini di repertorio sulle manifestazioni e i dibattiti che in quel periodo affollarono la radio, la tv, e i giornali ricostruiscono il clima culturale e politico di quell'Italia che mise in discussione la retorica nazionalista e qualunquista dello sport. Recensione ❯
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Una riflessione sull'immagine della donna nell'Italia contemporanea, attraverso i volti e i corpi femminili che vediamo ogni giorno nel nostro televisore. Quale è l'immaginario femminile proiettato oggi dalla televisione italiana? Quali sono i modelli femminili di riferimento? Quali verità comunicano? Quali autenticità? Negli anni '60, Anna Magnani prima del ciak diceva al suo truccatore che stava per coprirle le rughe del volto: "Lasciamele tutte, non me ne togliere nemmeno una, ci ho messo una vita a farmele". E oggi? Recensione ❯
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