Titolo originale | Drottningen och jag |
Anno | 2009 |
Genere | Documentario |
Produzione | Svezia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Nahid Persson |
Attori | Empress Farah, Zinat S. Lloyd, Nahid Persson . |
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Ultimo aggiornamento venerdì 9 maggio 2014
La regista ed esiliata iraniana Nahid Persson, parla con la vedova di Mohammad Reza Pahlavi, che è stato l'ultimo Shah dell'Iran (fatto cadere con un colpo di stato nel 1979).
CONSIGLIATO N.D.
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Nahid Persson Sarvestani, cineasta iraniana che ha vissuto di persona le violenze della rivoluzione khomeinista, decide di avvicinare Farah Diba Pahlavi, Imperatrice di Persia fino al 1979. Pur tra molte precauzioni e ripensamenti la regina consente alla regista di entrare nella sua vita. Emerge il ritratto di una donna che è passata attraverso momenti cruciali della Storia e profondi dolori personali restando vitale, generosa, attiva. Gradualmente le diffidenze reciproche lasciano spazio al dialogo e alla confidenza. Due donne alla scoperta l'una dell'altra.
La regista ed esiliata iraniana Nahid Persson, parla con la vedova di Mohammad Reza Pahlavi, che è stato l'ultimo Shah dell'Iran (fatto cadere con un colpo di stato nel 1979).
E' stata, a mio giudizio, un'occasione persa dalla giovane regista, non solo di fare un bel film unico, ma soprattutto di poter fare i conti con la sua vita, con la storia dell'Iran. Ha subìto per tutto il film il "fascino" opulento della monarca e della monarchìa, non si è preparata storicamente per realizzarlo.
Nahid Persson Sarvestani's "The Queen and I" represents a remarkable collaboration between two Iranian women of radically different backgrounds who, in the making of this captivating, unexpected documentary, discover more common ground than either might ever have imagined. As a teen, Sarvestani, of a large, impoverished family, became a Communist protester calling for the overthrow of the shah, only [...] Vai alla recensione »
Lorsqu'elle était enfant, fille de pauvres, Nahid Persson Sarvestani a vu le mariage de l'impératrice Farah Diba avec le chah d'Iran comme un conte de fée. Puis, adolescente, elle a rejoint une faction communiste, participé à la révolution, et rebelle au foulard islamique prôné par Khomeiny, menacée par la répression qu'il imposait à ses opposants, elle a dû fuir en exil, en Suède.