18a edizione della Festa del Cinema di Roma, il programma dei 51 film genere documentario. Roma - 18/29 ottobre 2023. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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La testimonianza inedita di un artista eclettico e controverso e dell'uomo che voleva raccontarne l'unicità. Documentario, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Michele Avantario ha lanciato programmi televisivi, fatto videoarte, creato lo spot promozionale dell'Estate romana di Renato Nicolini, ma soprattutto è stato un grande conoscitore di musica africana superfan del musicista nigeriano Fela Kuti, Back President dell'afro beat e simbolo della nuova evoluzione africana. Recensione ❯
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La storia e il futuro delle immagini in un'opera che pone domande e rivendica maggiore consapevolezza. Documentario, Danimarca, Svezia2023. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario che si interroga sulle immagini stesse. Espandi ▽
La macchina da presa (ora telecamera) è il soggetto di questo documentario che vede i due registi ancora una volta uniti in una ricerca. Questa volta si chiedono come la contemporanea ossessione per le immagini si sia sviluppata al punto da mutare i nostri comportamenti. Partono dalle prime immagini impressionate su una lastra fotografica per giungere al dato, stimato per il 2022, di 45 miliardi di camere presenti sul pianeta e senza alcun tipo di linea progettuale. Il lavoro di Danielson e Van Aertryck, grazie al fatto che, specie nella seconda parte, si avvale di una miriade di riprese e di siti su cui i nativi digitali sono assolutamente competenti, andrebbe mostrato in tutte le scuole superiori. Anzi, prima dovrebbero essere i docenti a vederlo per prendere ulteriore coscienza del fatto che la scuola mentre insegna a scrivere, leggere e decodificare gli scritti altrui, ben poco ancora fa per favorire la decodificazione del linguaggio dominante che tutti accomuna: quello delle immagini. Recensione ❯
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Tra documentario e finzione, un film che riflette sul legame tra la scienza e l'umano. Documentario, Italia, Svizzera2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
A Lignan, villaggio di poche anime nella Valle di Saint-Barthelemy in Valle D'Aosta, un Osservatorio Astronomico scruta i cieli ogni notte. Espandi ▽
In un minuscolo villaggio d'alta quota della Val d'Aosta, Paolo, un astrofisico di Milano arriva presso l'osservatorio astronomico locale. In fuga dalla propria vita e in cerca di solitudine, l'uomo vorrebbe passare il tempo a osservare le stelle, ma un guasto al telescopio lo costringe a dedicarsi alla parte per lui meno interessante del progetto a cui sta lavorando: intervistare gli abitanti della zona a proposito delle loro conoscenze scientifiche. Svogliato e riluttante, sarà costretto a mettere da parte l'interesse per il cielo e a entrare in relazione con gli esseri umani...
Girato a Lignan, nella Valle di Saint-Barthelemy dove sorge l'Osservatorio astronomico della Valle D'Aosta, il film di Picarella riflette sul legame tra la scienza e l'umano attraverso la parabola di un ricercatore incerto su dove posare lo sguardo: se in alto verso le stelle o in basso verso le persone.
Leandro Picarella ha scelto di girare in un luogo all'apparenza fuori dal mondo, trovandovi infine l'umanità intera: l'ha fatto giocando con i concetti di finzione e documentario, sfruttando le forme del cinema del reale e rinunciando a ogni forma di complessità per raccontare - va detto con qualche lungaggine e carineria di troppo - il modo in cui tante forme di solitudine possono diventare comunità. Recensione ❯
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Un tributo sincero, indagatore, curioso su Anna Paparatti, un'artista anticonvenzionale. Documentario, Italia2023. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di una delle straordinarie figure che animarono la Roma delle avanguardie artistiche degli anni '60 e '70: Anna Paparatti. Espandi ▽
"Chi arriva qui ricomincia da capo. Se può". Questa frase è scritta in una delle tappe del "gioco dell'oca" di Anna Paparatti (Reggio Calabria, 1936). O, meglio, del gioco de La Pop Oca. Si tratta di uno dei dipinti che l'artista elaborò giovanissima, negli anni sessanta, poco più che ventenne, della serie dei "giochi". Il gioco del si e del no; Il gioco che non esiste; Il gioco del rosa; Il gioco del non-sense...
La seria ironia di questa donna che, dalla sua casa romana, dove l'atmosfera legata a quella cura tipica di un'artista dalla densissima vita, e dai richiami attinti e mescolati da diverse culture - tra cui quella indiana, da sempre indagata, amata, assorbita - si racconta agli occhi della figlia, Fabiana Sargentini.
Un tributo sincero, indagatore, curioso, della figlia che ha intrapreso l'avventura di un film per delineare un percorso umano e artistico con delicatezza. Lo sguardo di una persona di famiglia, la più vicina, che tenta di dare un giudizio a una madre "non normale". Recensione ❯
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Un'originale rappresentazione per omaggiare uno scrittore che merita di essere riscoperto dalle nuove generazioni. Documentario, Italia2022. Durata 98 Minuti.
Sette scrittori italiani "under 40" e otto città italiane (più Berlino) per raccontare le atmosfere, le
suggestioni, l'attualità dell'opera di Pier Vittorio Tondelli. Espandi ▽
La vita e le opere di Pier Vittorio Tondelli vengono proposte attraverso la rilettura di ognuna di esse compiuta da 7 scrittori che le hanno amate e fatte proprie. Un omaggio originale a uno scrittore che merita di essere riscoperto dalle nuove generazioni. Tondelli è stato un autore che ha saputo descrivere con assoluta libertà gli anni Ottanta ma che non va ancorato a quel periodo avendo avuto la capacità di trasferire sulla pagina pensieri e vicende che a quel periodo. non si fermano restando significative e pregnanti anche oggi. Emerge qui una personalità complessa capace di rompere schemi ormai cristallizzati e di incorrere pertanto nelle ire della censura senza però farsene condizionare. Un autore che ha saputo descrivere la solitudine senza pretendere di assolutizzarla è una condizione esistenziale che ancora oggi appartiene a molti. Le sue parole, dette e commentate, non smettono di essere di aiuto e di confronto. Recensione ❯
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Documentario su Tehachapi, carcere di massima sicurezza in California, dove lo street artist francese JR per tre anni ha sviluppato un programma di fotografia coinvolgendo i detenuti ma anche familiari, secondini e persone sopravvissute a crimini. Espandi ▽
Tehachapi è un carcere di massima sicurezza in California, dove lo street artist francese JR per tre anni
sviluppa un programma di fotografia coinvolgendo i detenuti ma anche familiari, secondini e persone
sopravvissute a crimini. La sua arte, celebre per i ritratti fotografici di enormi dimensioni, trova qui
nuove declinazioni: rappresentazione di gente comune; riqualificazione di non-luoghi; riabilitazione di
persone che imparano a vedere in modo diverso se stessi, le mura della prigione e lo spazio vuoto del
deserto circostante. Per chiedersi se l'arte può davvero cambiare il mondo e come possono cambiare le
persone. Recensione ❯
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Un documentario che ci porta nella mente geniale di Michel Gondry seguendolo nelle sue notti insonni. Espandi ▽
Il regista Michel Gondry è un insonne cronico, stimolato da mille pensieri e da un’inesausta tendenza a fantasticare. L’autore di innumerevoli e originali video musicali e di film come Se mi lasci ti cancello nel 2023 ha compiuto sessant’anni e lo stato di veglia continua a invadere lo spazio che per lui dovrebbe appartenere al riposo, alla ricarica energetica. Il suo corpo mostra i segni di un disturbo psicofisico che al tempo stesso, nel corso di questo video diario notturno, si rivela l’unica condizione possibile per la creazione artistica. François Nemeta, assistente di lunghissimo corso di Gondry, filma il suo partner con una confidenza e un accesso a materiali e spazi privati fuori dall’ordinario. Il regista si mostra alla camera con molti ricordi infantili e tutto il suo portato di malessere e ossessività, mentre Nemeta ne mette in fila l’opera alla luce di questa disfunzione del sonno. Film labirinto, allucinazione da svegli, confessione senza filtri, disperante eppure ancora fiduciosa nell’atto dell’invenzione. Recensione ❯
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Il ritratto di un genio partenopeo che ha colto le occasioni e letto la realtà per conquistare il mondo con Napoli e far conquistare Napoli dal mondo. Espandi ▽
Lucio Amelio ha rappresentato una figura fondamentale per la scena artistica internazionale: è stato lui che nel 1980 ha messo Andy Warhol - il maggior esponente della pop art americana - in contatto con l'artista tedesco Joseph Beuys; ed è stato lui che, solo pochi mesi dopo questo memorabile incontro, ha riunito i più famosi artisti visivi del mondo nella sua città natale, Napoli, colpita dalle conseguenze di un terribile terremoto. In quell'occasione, i più grandi nomi dell'arte mondiale hanno rappresentato la tragedia e dato il loro apporto alla ricostruzione, creando il documento di un'epoca: la mostra "Terrae Motus". Amelio è stato il deus-ex-machina e il genio, il mago che ha reso possibile l'impossibile. Recensione ❯
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Elisabetta Sgarbi fa uscire il grande fotografo nato nel 1926 dalla sua Wunderkammer: e lo porta tra le macchine immaginifiche, surreali e barocche del carnevale di Viareggio. Espandi ▽
Dopo Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza, Elisabetta Sgarbi fa uscire il grande fotografo nato
nel 1926 dalla sua Wunderkammer: e lo porta tra le macchine immaginifiche, surreali e barocche del
carnevale di Viareggio, che nel 2023 ha festeggiato il suo centocinquantesimo anniversario. Mentre
Migliori trova una nuova fonte di ispirazione, il film diventa anche una struggente storia d'amore. Le
immagini dialogano con i testi inediti di Vittorio Sgarbi e di Sandro Veronesi, letti da Tony Laudadio, e
con le musiche fantasmagoriche di Mirco Mariani degli Extraliscio. Recensione ❯
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Youngman Kim aveva ventun anni nel 1979, quando dalla Corea del Sud arrivò a New York, dove aprì una
lavanderia dove si potevano occasionalmente noleggiare film in VHS. Il commercio dei video si rivelò
così fruttuoso da diventare l'attività principale. Nacque così "Kim's Video", un mondo a parte, con
cinque diversi negozi a Manhattan nei quali classici, sperimentali, serie B, autori europei, avanguardie,
generi si mescolavano. Il paradiso dei cinefili, che chiuse nel 2007. Nel 2009, Kim regalò il tutto
all'istituzione che aveva garantito di conservare, digitalizzare e lasciare aperta al pubblico la sterminata
collezione: il comune di Salemi, in Sicilia, del quale era sindaco Vittorio Sgarbi. Gli autori partono da
questi antefatti per raccontare la loro ricerca della collezione, sepolta a Salemi nell'incuria e nell'oblio.
E il suo salvataggio, con la "complicità" di tanti maestri del cinema. Recensione ❯
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Lola Peploe racconta la storia di sua nonna Clotilde Brewster Peploe (1915-1997), pittrice che visse tra
l'Italia e la Grecia e fu madre degli sceneggiatori e registi Clare e Mark Peploe. Espandi ▽
Lola Peploe racconta la storia di sua nonna Clotilde Brewster Peploe (1915-1997), pittrice che visse tra
l'Italia e la Grecia e fu madre degli sceneggiatori e registi Clare e Mark Peploe. Un viaggio nella memoria
di più generazioni di donne, è anche il ritratto di un'Europa che vive ancora nel mito del Grand Tour e
del Mediterraneo, e che viene spazzata via dalle guerre. Con personaggi straordinari, travolgenti amori
epistolari e quadri di sorprendente bellezza da riscoprire. Con una delle ultime testimonianze di
Bernardo Bertolucci, che fu marito di Clare Peploe. Recensione ❯
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Nell'arco di appena quarant'anni, un servizio iconico come la cabina telefonica è diventato obsoleto.
Inseguendo quella che all'inizio sembra solo una ossessione, Floriane Devigne realizza un originale documentario. Espandi ▽
Nell'arco di appena quarant'anni, un servizio iconico come la cabina telefonica è diventato obsoleto.
Inseguendo quella che all'inizio sembra solo una bizzarra ossessione, Floriane Devigne realizza uno dei
documentari più originali di quest'anno. Un road movie ambientato nelle periferie e nelle province della
Francia, fatto di incontri fortuiti, archeologia dei media e irresistibili clip di film noti e meno noti. E la
cabina telefonica diventa simbolo delle promesse non mantenute del secolo scorso, umile vittima del
cosiddetto progresso e feticcio di una generazione a cavallo di due millenni. Recensione ❯
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La storia del sensitivo torinese a cui molte star si sono affidate. Espandi ▽
Gustavo Rol chi è, soprattutto, cosa era costui? Il documentario si propone di ricostruire, attraverso molteplici testimonianze e ricostruzioni, sia di fiction che di animazione, la vita e l'attività di un uomo che per molti (e anche illustri) amici e frequentatori è stato dotato di capacità paranormali e per altri è stato soltanto un abile illusionista.
Anselma Dell'Olio affronta un personaggio che, in qualche misura, ha riassunto in sé pregi e difetti di quelli che erano al centro dei suoi documentari precedenti.
La regista lascia spazio sia a chi ne descrive le sorprendenti doti (utilizzate anche per proteggere la popolazione di San Secondo di Pinerolo dalle azioni dei tedeschi occupanti) sia a chi sta più dalla parte di Piero Angela che lo definì "un mediocre illusionista". Recensione ❯
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Un film che entra a fondo nelle parole di Gaber e ci ricorda che ogni sua canzone trasformava la libertà in partecipazione. Documentario, Italia2023. Durata 135 Minuti.
Un percorso lungo la vita e la carriera di Giorgio Gaber. Espandi ▽
Chi è stato Giorgio Gaber, per la musica italiana ma soprattutto per noi, che magari “non ci sentiamo italiani, ma per fortuna o purtroppo lo siamo”? È forse da questa domanda che è partito Riccardo Milani per raccontare uno dei cantautori più originali del nostro Paese, ma anche un teatrante, un filosofo, un pensatore politico e un “operatore culturale” nel senso più alto e nobile del termine. Gaber era “un intellettuale promiscuo”, come lo descrive Serra, “raffinato e popolare, di popolo e di élite”. Perché Gaber è stato immerso nel suo tempo sapendo sempre prevederne uno futuro. Milani entra a fondo nell’utilizzo che faceva Gaber della parola, fondamentale quando “dentro c’è la nostra vita”, e del suo “corpo scenico” che in teatro “sembrava posseduto”, rendeva “la parola visibile” e si trasformava in “melodia cinetica”. Io, noi e Gaber ricorda che ogni sua canzone aveva “uno spazio di incidenza”, cioè una volontà di intervenire sul reale trasformando la sua libertà in partecipazione. Recensione ❯
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Una straordinaria fotografia del reale, espressa con grande pudore e senza pornografia del dolore. Documentario, Italia2023. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La quotidianità di un gruppo di ragazzi affetti da malattie psichiche. Espandi ▽
Sei pazienti ricoverati in due strutture psichiatriche della periferia romana: uno è in balia di "pensieri troppo veloci" che non riesce a gestire; un'altra, da quando aveva 12 anni, soffre di un disturbo alimentare che l'ha ridotta al lumicino; una ragazza dell'Est crede nell'oscurità e nell'esistenza dei "raptor"; un uomo è convinto di essere ebreo; un ragazzo e una ragazza di colore affrontano la realtà l'uno inseguendo l'empatia verso il prossimo, l'altra cercando di imparare l'italiano (ma attraversando le stanze della struttura come se fossero campi minati). E poi le loro famiglie, e gli psichiatri che giorno dopo giorno cercano di aiutare queste anime smarrite a ritrovare la strada di casa.
Quella di Munzi è una straordinaria fotografia del reale che non si limita ad essere una testimonianza ma che diventa un'adesione empatica alla sofferenza, espressa con grande pudore e senza spettacolarizzazione, ma non per questo priva di cura formale e di attenzione nel costruire un racconto accessibile al pubblico.
Kripton racconta la fatica di vivere di chi si fa cartina di tornasole di un disagio contemporaneo, urlo di Munch di un mondo iper accelerato e ipertecnologico mirato alla performance esteriore invece che alla crescita interiore, e la ricerca estrema di una risposta alla domanda di senso che tutti ci poniamo - soprattutto oggi. Recensione ❯
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