Fela - Il mio Dio Vivente

Film 2023 | Documentario, +13 90 min.

Anno2023
GenereDocumentario,
ProduzioneItalia
Durata90 minuti
Regia diDaniele Vicari
Uscitagiovedì 21 marzo 2024
TagDa vedere 2023
DistribuzioneCinecittà Luce
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,22 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Daniele Vicari. Un film Da vedere 2023 Genere Documentario, - Italia, 2023, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 21 marzo 2024 distribuito da Cinecittà Luce. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,22 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 19 marzo 2024

Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Fela - Il mio Dio Vivente ha incassato 18,3 mila euro .

Consigliato sì!
3,22/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,44
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
La testimonianza inedita di un artista eclettico e controverso e dell'uomo che voleva raccontarne l'unicità.
Recensione di Paola Casella
giovedì 26 ottobre 2023
Recensione di Paola Casella
giovedì 26 ottobre 2023

Michele Avantario ha lanciato programmi televisivi, fatto videoarte, creato lo spot promozionale dell'Estate romana di Renato Nicolini, ma soprattutto è stato un grande conoscitore di musica africana superfan del musicista nigeriano Fela Kuti, Back President dell'afro beat e simbolo della nuova evoluzione africana. Avantario ha seguito Kuti ovunque, invitandolo ad esibirsi in Italia e recandosi regolarmente in Nigeria, e riuscendo a poco a poco a guadagnarsi la fiducia del musicista che alla fine lo accoglieva presso la sua comune, Kalakuta, come un membro della sua famiglia allargata - peraltro l'unico bianco. Il sogno di Michele era girare un film su quello che era arrivato a considerare come la sua guida spirituale, e per far questo ha girato ore di riprese e ha recuperato le bobine di pellicola in 35mm dirette da un altro cineasta e poi abbandonate all'incuria. Il risultato è la testimonianza ricchissima e inedita di un artista eclettico e controverso, ma anche dell'uomo che l'ha inseguito per anni con l'obiettivo di raccontarne l'unicità.

Fela il mio dio vivente cerca di catturare l'essenza della relazione sui generis fra due creature passionali con la stessa determinazione con cui Avantario ha voluto realizzare il suo film su Kuti, e dunque ha fame di ogni dettaglio che riguarda sia la vita di Fela che quella di Michele.

Dietro il progetto c'è un'altra determinazione, quella di Renata Di Leone che di Michele è stata la moglie amatissima e che ne custodisce da due decenni la memoria dopo la sua scomparsa. La realizzazione rocambolesca di questo lavoro, che vede alla regia Daniele Vicari e alla produzione Giovanni Capalbo (insieme a Renata Di Leone), mostra il desiderio di rendere giustizia alle passioni incrociate di tutti.

Di Fela Kuti si raccontano tanto il talento smisurato e l'attivismo nel realizzare il sogno panafricano di liberare il suo continente dalle ingerenze occidentali, quanto le 27 mogli e l'arresto nel carcere di Busto Arsizio per aver portato in Italia 43 chili di marjuana, giustificabili (in parte) come "consumo personale" solo perché della sua famiglia artistica facevano parte un'ottantina di persone, tutte al suo seguito durante la tournee italiana.

Ne emerge la figura di un leader carismatico altamente seduttivo, oltre che di un gigante della musica, generoso e accogliente ma anche umorale e cauto nel tutelare la propria immagine e visione.

Anche di Michele Avantario si racconta moltissimo, dalla giovinezza alternativa alla competenza autodidatta in musica africana che l'avrebbe fatto diventare consulente di festival e locali della Roma anni '80 e '90, dalla inesauribile curiosità alla volontà di entrare fino in fondo all'anima dell'Africa che tanto lo attraeva. "Lagos mi è rimasta dentro, me lei non mi vuole", dice, con una consapevolezza che è l'opposto della mentalità coloniale standard. Michele si apre al mistero della religione animista, comunica con il suo "sacerdote" attraverso i sogni e "si arricchisce di potere africano", con umiltà e genuina devozione.

Daniele Vicari permette alle immagini di mantenere la loro potenza grezza e le intervalla con illustrazioni funky che ben si addicono al mood afrobeat anche se spesso tracimano, per l'impossibilità di arginare quelle due personalità incontenibili e sfrondarne la vulcanicità.

La fotografia di Gherardo Gossi e le musiche originali di Teho Teardo cuciono insieme i tanti materiali d'archivio raccolti da regista e produttori e le immagini ossessivamente collezionate da Avantario. In mezzo balla la bellissima Renata, cui è affidata l'eredità spirituale e artistica di Fela e Michele: e siamo certi che sia in buone mani.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 14 aprile 2024
Chiara Borroni
Cineforum

Fin dal titolo appare chiaro che i protagonisti del documentario di Daniele Vicari saranno due: Fela Kuti - già per altro altro al centro di vari altri documentari tra cui il celebre Finding Fela del premio Oscar Alex Gibney - e un'istanza narrante pronta a diventare soggetto del film stesso oltre che personaggio. La voce del titolo è infatti quella di Michele Avantario, regista e animatore musicale, [...] Vai alla recensione »

sabato 13 aprile 2024
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

La storia di un sogno cinematografico che non è mai divenuto film, dando comunque il la a un'esperienza di vita appagante. Al centro di Fela. Il mio dio vivente , c'è la curiosa figura di Michele Avantario, un artista visuale e operatore culturale di Trani, la cui ossessione, alla metà degli anni '80, divenne quella di realizzare un film su Fela Kuti.

venerdì 22 marzo 2024
Antonio Pezzuto
Close-up

Fela Kuti è stato uno dei personaggi più importanti della scena musicale africana. Nigeriano, assieme a Tony Allen, ha inventato l'afro beat, ha prodotto oltre cento dischi, i testi delle sue canzoni sono ancora illuminanti, è stato socialista, ha vissuto a Londra e viaggiato negli Stati Uniti, si è legato alle "Black Panter", sostenitore del panafricanismo, ha lottato per i diritti delle donne, ha [...] Vai alla recensione »

giovedì 21 marzo 2024
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Quanto sono stati lontani e opposti, e così vicini e intrecciati nel sogno di un rock politico e di una visione pan-africanista, i legami tra il promoter di spettacolo, tv e videoartista Michele Avantario e Fela "The Black President" Kuti, inafferrabile musicista nigeriano, attivista, ammaliatore e prima pietra dell'afrobeat, simbolo di un paio di decenni di invocazioni di giustizia, con band di 90 [...] Vai alla recensione »

giovedì 21 marzo 2024
Sergio Sozzo
Sentieri Selvaggi

Similmente alle edizioni deluxe, i cofanetti espansi, le archivial series che oggi tengono ancora in piedi la dimensione fisica del mercato della musica, anche il documentario musicale negli ultimi anni sembra intenzionato ad esplorare le nuove frontiere del repertorio ritrovato, delle riprese dimenticate, del materiale non finito, mai montato, riscoperto: dall'operazione di Peter Jackson sui Beatles [...] Vai alla recensione »

martedì 19 marzo 2024
Davide Maria Zazzini
La Rivista del Cinematografo

I colori, i mercati traboccanti della Nigeria, le travolgenti percussioni afrobeat, l'animismo rituale, le strade polverose, le ballerine dimenanti, le case diroccate, gli abiti sgargianti, il sax e il jazz, la musica e l'utopia pacifista, l'afrobeat e il socialismo, l'antiamericanismo e la comune. La repressione e la rivolta. La musica e la politica.

martedì 19 marzo 2024
Adriano De Grandis
Film TV

Intreccio di vite lontane, incrocio di musica e arte, mondi apparentemente distanti - se non opposti - che si incontrano, l'infatuazione travolgente per società arcane, misteriose, affascinanti: non è solo di Fela Kuti che parla il documentario Fela - Il mio dio vivente di Daniele Vicari, ma di due figure speculari, perché senza quella di Michele Avantario tutto questo lavoro di ricostruzione, ampiamente [...] Vai alla recensione »

venerdì 27 ottobre 2023
Sergio Sozzo
Sentieri Selvaggi

Similmente alle edizioni deluxe, i cofanetti espansi, le archivial series che oggi tengono ancora in piedi la dimensione fisica del mercato della musica, anche il documentario musicale negli ultimi anni sembra intenzionato ad esplorare le nuove frontiere del repertorio ritrovato, delle riprese dimenticate, del materiale non finito, mai montato, riscoperto: dall'operazione di Peter Jackson sui Beatles [...] Vai alla recensione »

NEWS
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giovedì 29 febbraio 2024
 

Regia di Daniele Vicari. Da giovedì 21 marzo al cinema. Guarda il trailer »

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