Il Cinema attraverso i Grandi Festival programma di sabato 23 settembre
Il Cinema attraverso i Grandi Festival: Cannes, Locarno, Venezia a Roma e in Regione., il programma dei 14 film di sabato 23 settembre. Roma - 21/29 settembre 2023. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
StelleUscitaRankTitolo
Una parabola pura e scevra da retorica sulla necessità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Drammatico, Italia, Belgio2023. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una coproduzione internazionale ispirata alle storie vere di alcuni ragazzi che hanno vissuto il viaggio dei due protagonisti. Espandi ▽
Seydou e Moussa sono cugini adolescenti nati e cresciuti a Dakar, ma con una gran voglia di diventare star della musica in Europa. Tutti in Senegal li cautelano contro il loro progetto, in primis la madre di Seydou, ma i due sono determinati, e di nascosto intraprendono la loro grande impresa. Un viaggio che si rivelerà un'odissea attraverso il deserto del Sahara costellato dei cadaveri di quelli che non ce l'hanno fatta, le prigioni libiche e il Mediterraneo interminabile e pericoloso. I furti, le violenze e i soprusi non si conteranno, ma ci saranno anche gesti di umanità e gentilezza in mezzo all'inferno. Soprattutto, Seydou dovrà scoprire che cosa comporta mettersi al timone della propria e altrui vita in circostanze ingestibili. Recensione ❯
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Un Michel Franco più umano e meno abrasivo esamina il rapporto tra trauma e ricordo. Drammatico, Messico, USA2023. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna è riuscita a costruirsi un equilibrio nella propria vita. Un incontro inatteso cambia tutto. Espandi ▽
A New York, Sylvia ha appena completato un percorso negli alcolisti anonimi e può dire di aver rimesso in sesto la sua vita, con un lavoro in un centro di assistenza, la guida severa ma presente per la figlia Anna, e un rapporto stretto con la sorella Olivia e la sua famiglia. Dopo una reunion del liceo, però, Saul la segue fin sotto casa e rimane ad attendere sotto la finestra per tutta la notte.
È un Michel Franco più pacato del solito quello che va ad affrontare il dramma psicologico di Memory. Il regista messicano - noto per un cinema di stampo provocatorio e manipolatorio - riesce a concedersi uno studio di personaggi al cui centro non c'è la violenza che tutto annichilisce, ma un cuore meno netto e più umano.
Attorno ai due protagonisti - Jessica Chastain è come sempre un mostro di precisione accademica nell'incarnare un personaggio guardingo, barricato dietro molteplici barriere emotive di titanio - c'è un cast di varia prossimità familiare che non solo include caratteristi eccelsi come Merritt Wever e Josh Charles, ma apre il film a una sottile e scomoda esplorazione di temi di classe nella società americana. Recensione ❯
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Arcel torna sulla storia danese attraverso i codici del western e l'affidabilità di Mads Mikkelsen. Biografico, Danimarca, Svezia, Norvegia, Germania2023. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Ludvig von Kahlen, un soldato che aveva un sogno: fare fortuna coltivando la brughiera dello Jutland danese. Espandi ▽
Nikolaj Arcel, dopo Royal Affair torna ad affrontare un episodio della storia danese. Il capitano Ludwig von Kahlen non è il frutto della fantasia della scrittrice Ida Jessen ma è realmente esistito ed ha tentato, con grande impegno e contro ogni circostanza avversa, di rendere fertile la brughiera in nome di un re, Frederik V, che non aveva mai incontrato e nonostante lo scetticisimo dei consiglieri di corte. Arcel imposta la narrazione seguendo la traccia, a volte in modo un po’ troppo pedissequo, di un glorioso genere cinematografico: il western. E per delineare un personaggio come quello di von Kahlen si affida a un attore capace di dare concretezza alla condizione psicologica e caratteriale del suo personaggio. Un attore cioè che incarnasse quel titolo originale Bastarden. È grazie a Mads Mikkelsen che il film può superare il limite dato dalla struttura narrativa di cui sopra e provare a cercare una sua originalità. Recensione ❯
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Uno spaccato profondo nelle contraddizioni nell'Ungheria di Orbàn, tra residui post-Nouvelle Vague e un coinvolgente lavoro di scrittura. Drammatico, Ungheria, Slovacchia2023. Durata 128 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un paese diviso in due raccontato attraverso l'esame di maturità di un diciottenne che si conclude con uno scandalo. Espandi ▽
Dal lunedì al martedì successivo. Nove giorni di un'estate ungherese vista attraverso la prospettiva di quattro personaggi diversi: uno studente Abel, il padre nazionalista del ragazzo, il professore idealista anti-Orbàn e la giovane reporter a caccia di scoop. Explanation for Everything è uno spaccato profondo dell'Ungheria di oggi ed è capace di raccontare le contraddizioni del proprio paese attraverso i diversi personaggi. Ci sono degli affascinanti residui post-Nouvelle Vague proprio nella struttura temporale del film dove l'intreccio tra arte, politica e sentimenti potrebbero far pensare al cinema di Arnaud Desplechin che si liberano nell'ottimo finale. Ga´bor Reisz, al terzo lungometraggio, parla della storia del suo paese attraverso il presente richiamando la festa nazionale del 15 marzo dove si commemora l'inizio della Rivoluzione del 1848 che ha portato l'Ungheria all'indipendenza. Lo fa con rabbia e passione, si muove in prima linea, cita direttamente Il figlio di Saul ed esplode nella potente scena dello scontro tra il padre di Abel e Jakab che ha un'energia incontrollata e coinvolgente. Recensione ❯
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Elegante, ambizioso, imperfetto. Un melò tra passato e futuro in cui si riconosce la firma di un grande autore. Drammatico, Fantascienza - Francia, Canada2023. Durata 145 Minuti.
Una donna decide di liberarsi da tutte le emozioni tornando alle vite precedenti. Espandi ▽
Grande affresco spazio-temporale in cui l’amore diventa questione metafisica, e il melò si fa fibra connettiva del tempo. Ci restituisce un Bertrand Bonello che torna a spiegare le ali della sua ambizione di cineasta. In un film denso e ricco di ispirazioni, parte dell’anima viene da “La bestia nella giungla” di Henry James. In questa versione se ne prendono saggiamente solo alcune parti ma rimane l’idea evocativo-paranoica di una catastrofe sempre dietro l’angolo. Bonello ci va a nozze, dipingendo tre presenti senza futuro, collegando la vera alluvione di Parigi del 1910 all’angoscia di guerre civili potenziali nel presente, fino a un domani “pacificato” in cui la risorsa a rischio di estinzione sono i turbamenti imperfetti dell’animo umano. Un’impalcatura elegante che fa risplendere il film intero. Sontuoso nel disseminare leitmotiv visivi e poetici qua e là, mozzafiato nel disegnare istantanee di vita urbana futura e deserta per le strade di Parigi, Bonello fa un film vulnerabile e imperfetto, opera non del tutto compiuta ma nella cui anima riconosciamo inconfondibile i meriti di un grande autore. Recensione ❯
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L'incontro sorprendente tra un giornalista francese e Salvador Dalí. Espandi ▽
Judith, giornalista, cerca di organizzare un'intervista con il celebre pittore Salvador Dalí, ma l'eccentricità dell'artista fa deragliare vari tentativi di incontro. Prima perché solo scritta e non in video, poi perché la telecamera non è quella giusta, in un'escalation di assurdità che si trasforma in un film grazie all'offerta del produttore Jérôme. Nel frattempo, le molteplici sfaccettature di Dalí continuano a spiazzare chiunque provi ad averci a che fare.
Con il suo ingresso che lo vede camminare lungo un corridoio che non finisce mai, il Salvador Dalí immaginato e omaggiato dall'inventiva scanzonata di Quentin Dupieux mette subito in chiaro che il film sfibra il tessuto temporale, rimescola cause ed effetti, abita in un tutt'uno di realtà e sogno.
L'assenza di progressione drammaturgica fa svanire qualunque parvenza di biopic, lasciando il campo a una piccola ma gustosa rêverie d'artista, un bozzetto circolare che sa come prendersi la scena e ancor più sa come abbandonarla rapidamente, con grazia. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Mignon
venerdì 22 settembre 2023 ore 17:30
Giulio Cesare
venerdì 29 settembre 2023 ore 19:45
Vota da 1 a 5 stelle
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Un uomo vuole indagare sulla morte del suo migliore amico d'infanzia. Espandi ▽
Tornato a Genova dopo venticinque anni per partecipare ai funerali del migliore amico della sua giovinezza,
Luca ritrova i vecchi compagni di un tempo. Tutti sembrano convinti che quella morte sia l'esito scontato di
una vita di eccessi; tutti tranne Luca, che vuole vederci chiaro, indagare, capire. Scavando nella memoria, e in una città cambiata almeno quanto lui, lascerà riaffiorare fantasmi e verità che sembravano sepolte,
insieme alla propria vera natura, che pensava di aver domato per sempre. Recensione ❯
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Due amici stanno cercando di elaborare un'idea per un film sulla spiaggia di Atene. Espandi ▽
Demosthenes si sta godendo una bella giornata nella spiaggia queer di Atene. Sta aiutando l'amico e
aspirante regista Nikitas a elaborare un'idea per il suo il suo primo lungometraggio, ispirato alle vicende di
un cane di nome Karmen. Due estati fa, Demosthenes si era dovuto fermare ad Atene a causa dei problemi
di salute del padre. Una scusa per incontrare il suo ex, Panos, che, a sua volta, ha preso con sé la cagnolina Karmen, una decisione di cui presto si è pentito. Esattamente come Demosthenes che sembra rammaricarsi di aver rotto con Panos. O forse non è così? Impegnati a trasformare gli eventi reali nel "viaggio dell'eroe", i due amici iniziano a mettere in discussione la regola principale della teoria della sceneggiatura - ossia, l'eroe che cambia - e nel frattempo danno una svolta alla loro duratura amicizia. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Farnese
domenica 24 settembre 2023 ore 20:00
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Una giovane vampira non riesce a uccidere. Per fortuna incontra un ragazzo con tendenze suicide. Espandi ▽
Sasha è una giovane vampira con un problema molto serio: possiede una sensibilità che le impedisce di
uccidere! Quando i genitori, esasperati dalla situazione, le tagliano i rifornimenti di sangue, la vita di Sasha
è in pericolo. Per sua fortuna incontra Paul, un adolescente solitario con tendenze suicide, disposto a
sacrificarsi per salvare la ragazza. Il loro patto, però, si trasforma in un forsennato tentativo notturno di
esaudire gli ultimi desideri di Paul prima che faccia giorno. Recensione ❯
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Matarrese ricorda con maestria quanto un classico della letteratura possa ancora parlare del presente. Documentario, Italia, Francia2023. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna decide di mettere in scena Zola scegliendo come attore il vicino di casa da cui è attratta. Espandi ▽
Anne, che ha vissuto una recente separazione e sta traslocando, decide di dirigere la messa in scena della versione teatrale de Lo scannatoio di Émile Zola. Ha nel frattempo conosciuto come nuovo vicino di casa Ben, un attore al momento disoccupato. Gli propone così il ruolo di Coupeau mentre lei sarà Gervaise. La storia che si svilupperà sulla scena nel corso delle prove finirà con l’intrecciarsi con la relazione che si sta instaurando tra i due.
Gianluca Matarrese conosce molto bene il rapporto tra realtà, finzione teatrale e finzione cinematografica e utilizza con maestria questa competenza.
Il regista si esercita in una molteplicità di salti mortali emotivi che mostrano quanto sia padrone del mezzo al punto di potersi prendere la libertà (lo spettatore potrà scoprire dove) di dichiarare esplicitamente la finzione. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Farnese
sabato 23 settembre 2023 ore 21:30
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Una donna ha perso suo figlio ma è decisa a non voler perdere anche il suo latte materno. Espandi ▽
Robin è una giovane giornalista che ha da poco perso un bambino. Ogni giorno un forte dolore al seno la costringe a tirarsi il latte, con il quale riempie quotidianamente una gran quantità di bottiglie, delle quali si libera dolorosamente. Non potendo utilizzare il latte e non volendo liberarsene, decide di donarlo a un ospedale perché possa essere d’aiuto ad altre donne. Un ostacolo imprevisto sembra tuttavia costringerla a rinunciare. Con il suo esordio al lungometraggio Stefanie Kolk attinge al proprio vissuto personale per dar vita a un film silenzioso e metaforico, costruito intorno a un unico elemento simbolico: il latte materno. È il perno attorno al quale si sviluppa la storia. Simbolo della maternità, ma anche del nutrimento che dà la vita, il latte riempie non solo il congelatore di Robin, ma anche i suoi pensieri, le sue giornate, le sue relazioni. Solo nel momento in cui potrà dare un nuovo senso al suo latte, potrà forse superare il lutto per la morte prematura del figlio. Solo quando riuscirà a separarsi dal latte, potrà concentrarsi di nuovo sul futuro. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Farnese
sabato 23 settembre 2023 ore 17:00
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Durante l'influenza spagnola del 1918, si vanno a instaurare strani giochi di potere tra un ricco giornalista e il cuoco che ha assunto. Espandi ▽
Barricati nella loro tenuta al mare per proteggersi dall'Influenza Spagnola del 1918, un giornalista
progressista e sua moglie, una donna dell'alta società, assumono un cuoco, la cui origine appare misteriosa. Quando l'epidemia dilaga anche su quell'isola, la famiglia e il personale si ritrovano tagliati fuori dalla società e, come naufraghi, lottano per la sopravvivenza. Il nuovo cuoco cerca di sfruttare la
situazione, convincendo i suoi compagni di lavoro a ridiscutere incarichi e mansioni. Lo scopo è di prendere
il comando della villa. Il proprietario inizia a sospettare che il golpe del neoassunto sia parte di un piano
ancor più sinistro. Non passa molto tempo prima che i giochi mentali tra servo e padrone sfocino in una
guerra totale per il dominio della casa. I vincoli sociali si rompono. E la civiltà lascia il posto agli istinti
animali. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Farnese
sabato 23 settembre 2023 ore 18:00
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Un film che si chiede cosa fare quando sai che ti rimangono 21 giorni di vita. Espandi ▽
Ventuno giorni che scorrono come un countdown in quel di Skopje, in Macedonia, dove la regista Teona Strugar Mitevska tiene un diario intimo delle sue riflessioni sulla morte, sui sogni e sulla vita, con tutti i suoi rimpianti e le sue riflessioni. Era il 2019 quando la regista macedone Teona Strugar Mitevska conosceva il maggior successo della sua carriera con Dio è donna e si chiama Petrunya, ben recepito sia dal circuito festivaliero che dal pubblico più disparato. Poi vennero gli anni della pandemia, e con questo piccolo film interamente oggetto d’analisi personale la regista ripercorre come siano stati per lei nel momento di crisi più acuta. Realizzato con mezzi modesti nell’isolamento dell’ambiente domestico, il film è spartano ma non sciatto. E a più riprese la franchezza di Mitevska nel mettersi a nudo fisicamente ed emotivamente lascia stupefatti, intrisa com’è di un certo sconvolgimento sentimentale dovuto all’idea della morte, del cambiamento, e ovviamente dell’incertezza da isolamento pandemico. Recensione ❯
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Una donna vive la propria vita intrappolata nel giorno in cui una rivolta popolare le portò via il padre e il fratello. Espandi ▽
Il 13 maggio (513 nella cultura mandarina) del 1969, a seguito di tensioni post-elettorali, a Kuala Lumpur
scoppia una rivolta. Durante la rappresentazione da parte di un teatro di strada dell'opera cinese Neve a
Giugno (la cui eroina Dou E, interpretata dal capo della troupe, viene condannata e uccisa ingiustamente) la rivolta viene repressa nel sangue. Nella concitazione della rivolta Ah Eng e sua madre vengono messe in
salvo dalla troupe, ma perdono i contatti con il fratello e il padre. Per 49 anni Ah Eng resterà come
intrappolata in quel tragico giorno, fino a quando nel 2018 non farà ritorno a Kuala Lumpur dove
inaspettatamente incontrerà "Dou E" nel cimitero delle vittime del 13 Maggio, il cimitero 513. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Farnese
sabato 23 settembre 2023 ore 20:00
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