L'irresistibile "carriera" di Tony Montana: da piccolo delinquente cubano a boss della malavita e del traffico di droga negli States. Espandi ▽
1980. Tony Montana, rifugiato cubano arrivato a Miami con l’amico Manny Ribera, realizza il sogno americano scalando rapidamente le gerarchie del narcotraffico. Paranoico, tossicodipendente e schiavo della gelosia verso la sorella Gina, finirà per autodistruggersi e perdere nel modo più violento e spettacolare possibile tutto ciò che ha costruito. In piena stagione postmoderna, lontano dal consueto modello di Hitchcock, De Palma riprende il gangster movie e allontanandosi dalla cupezza del Padrino ricorre a un immaginario sgargiante per trasporre su un piano universale i tormenti di Montana. La violenza parossistica del film, rivista oggi, contribuisce a dare a Scarface la sua modernità: il film è innegabilmente un’allegoria sul destino del capitalismo americano, sulla sua seduzione e la sua dannazione. Recensione ❯
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La drammatica storia di Forrest Gump, ragazzo dalla scarsa intelligenza ma dalla spiccata sensibilità. Espandi ▽
Forrest Gump è un ragazzo dal basso coefficiente di intelligenza. Tutti lo escludono o maltrattano e poi ha una malformazione alle gambe. Ma quando si libera dei sostegni meccanici diventa un corridore, poi un campione di baseball. Prima ha incontrato Elvis e, muovendosi maldestramente, gli ha ispirato certi passi. Forrest, in attesa alla fermata di Savannah, racconta la sua storia a coloro che uno dopo l'altro si siedono vicino a lui in attesa dell'autobus. Recensione ❯
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Un gioco di specchi che scandaglia le pieghe più nascoste della psiche di uomini e donne e le dinamiche più perverse della società occidentale. Drammatico, USA2023. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Vent'anni dopo che la loro famigerata storia d'amore da tabloid ha appassionato l'intera nazione, una coppia sposata cede alla pressione di un'attrice che deve fare ricerche sul loro passato per un film. Espandi ▽
La storia di May December è pane per i denti del regista e sceneggiatore Todd Haynes, che conserva una particolare affinità con il “re del melodramma” Douglas Sirk di cui condivide la determinazione adesplorare l’universo della proibizione sociale: l’omosessualità del marito di Lontano dal paradiso, quella di Carol e Therese in Carol, e ora la relazione fra una donna e un ragazzino. Per la terza volta dopo Safe e Lontano dal paradiso Julianne Moore si conferma musa ideale per Haynes, pronta a incarnare le fragilità e contraddizioni dell’animo umano, e impavida nel sottolinearne anche la sgradevolezza. Nessuno è senza peccato in May December, nessuno può sottrarsi alla lente di ingrandimento di Haynes, che con mano gentile ma sicura scandaglia le pieghe più nascoste della psiche di uomini e donne e le dinamiche più perverse della società occidentale, pronta a puntare il dito e ad ostracizzare le differenze, ma soprattutto ad impedire alle persone di essere se stesse ino in fondo. Recensione ❯
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Action movie energico e ambizioso che segna il debutto alla regia di Dev Patel. Azione, Thriller - USA2024. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ex criminale rilasciato di recente che vive nell'India moderna lotta per adattarsi a un mondo di avidità aziendale e valori spirituali in erosione. Espandi ▽
Kid è un giovane lottatore che si batte sul ring di un circuito di scommesse clandestine gestite, dal sudafricano Tiger. Ha origini rurali e indossa una maschera di scimmia, ispirandosi alla divinità Hanuman. Il suo vero obiettivo però non è farsi strada come lottatore, bensì vendicare la morte della madre, uccisa in un raid contro la comunità dov'è cresciuto. Dietro questo crimine c'è una speculazione edilizia. Dovrà però prima assaggiare la sconfitta e ritrovare la purezza dello spirito.
Action movie senza tregua, ambientato in un'India di oscene disparità sociali, Monkey Man è un energico e ambizioso debutto alla regia per l'attore-autore Dev Patel. L'opera non è un film nazionalista e se da una parte la religione induista viene rappresentata come portatrice di un valore educativo e inclusivo, allo stesso modo la religione appare anche connivente con la brutalità di un potere totalmente corrotto.
A un pubblico che ricorda le lezioni dell'illuminismo sembrerà un difetto di laicità, ma è anche presuntuoso pensare di giudicare la complessità del mondo e della società indiana, che il film ha il pregio di portare sullo schermo al grande pubblico mondiale attraverso il veicolo di un'azione quasi incessante. Recensione ❯
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Un esordio autoriale e divulgativo che è pura emanazione dei codici etici ed estetici della sua autrice. Drammatico, Italia2023. Durata 118 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Paola Cortellesi fa il suo esordio alla regia con un originale dramedy in bianco e nero ambientato nel Secondo Dopoguerra. Espandi ▽
Delia è “una brava donna di casa” nella Roma del dopoguerra: tiene il suo sottoscala pulito, prepara i pasti al marito Ivano e ai tre figli, accudisce il suocero scorbutico e guadagna qualche soldo rammendando biancheria, riparando ombrelli e facendo iniezioni a domicilio. Secondo il suocero però “ha il difetto che risponde”, in un’epoca in cui alle donne toccava tenere la bocca ben chiusa. E Ivano ritiene sacrosanto riempirla di botte e umiliarla per ogni sua “mancanza”. Per fortuna fuori casa Delia ha qualche alleato. E soprattutto, ha un sogno nel cassetto, sbocciato da una lettera ricevuta a sorpresa. C’è ancora domani è l’esordio alla regia di Paola Cortellesi, ed è una pura emanazione della sua persona. Il tono è divulgativo, pensato per raggiungere il più ampio pubblico possibile, ma questo non va a scapito della sua vocazione autoriale. L’aspetto più sorprendente del film è che, di fatto, è un horror, ma raccontato attraverso il filtro gentile della sensibilità di Paola Cortellesi, nel suo stile riconoscibilmente “leggero” che riassume ciò che abbiamo finora appreso di lei: la capacità di parlare di cose serissime rendendole appetibili, il rispetto della propria e altrui dignità. Recensione ❯
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La giovane orfana Abé-Sada è assunta come cameriera in una pensioncina. Ben presto diviene l'amante del padrone e i loro amplessi vengono consumati anche alla presenza di occasionali guardoni. Espandi ▽
La giovane orfana Abé-Sada è assunta come cameriera in una pensioncina. Ben presto diviene l'amante del padrone e i loro amplessi vengono consumati anche alla presenza di occasionali guardoni. I due, stanchi di essere costretti ad amarsi in pubblico, si rifugiano in una casa compiacente, dalla quale ogni tanto la ragazza esce a prostituirsi per racimolare il denaro per sopravvivere. La continua soddisfazione sessuale spinge i due amanti a cercare nuove forme, sadomasochistiche, di piacere. Finirà in tragedia. Recensione ❯
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Nel 2005 sta per entrare in commercio "Nirvana", un videogioco che sarà distribuito in tutto il mondo. Espandi ▽
Nel 2005 sta per entrare in commercio "Nirvana", un videogioco che sarà distribuito in tutto il mondo. Un virus sconvolge il programma, e Solo (Abatantuono) protagonista del gioco, scoprendo di esistere solo virtualmente, chiede aiuto all'inventore Jimi (Lambert): vuole essere liberato e vivere davvero. Il resto è troppo contorto per essere raccontato. Recensione ❯
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Un affresco familiare luminoso ed esplosivo. Uno sguardo che vorrebbe contagiare d'amore l'universo. Drammatico, Messico, Danimarca, Francia2023. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una grande famiglia è immersa nei preparativi di una festa. Tra loro c'è anche la piccola Sol che non vede l'ora di vedere suo padre. Espandi ▽
Nella casa-mondo di una famiglia estesa, Lila Avilés mette in scena un inno alla vita, all’amore e all’arte che celebra la gioia dell’esistere senza temere la morte. Un affresco corale in tono di commedia ma a sfondo drammatico che inquadra nell’immersivo formato 4/3 una giornata speciale di una famiglia estesa. Grazie all’adozione del punto di vista della piccola protagonista Sol (la magnifica esordiente Naima Senties), il film adotta l’approccio innocente alle complessità della vita che, filtrata dallo sguardo infantile, ritorna alla sua dimensione giocosa, caoticamente vibrante e straordinariamente magica. Straordinaria e armonica risulta dunque la forza immaginifica di quest’opera, costruita sugli elementi essenziali, in grado di penetrare l’intimità dei gesti e degli sguardi di ciascun personaggio sapientemente scritto, e sulla capacità dell’arte di illuminare anche i momenti più oscuri dell’esistere. Recensione ❯
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Un film dal fascino retrò dei b-movie anni '50. Divertente, intelligente con la voglia di approfondire senza senza nessuna spocchia. Drammatico, Italia2023. Durata 95 Minuti.
Nel quartiere "Tiburtino III", nella periferia di Roma, cade dal cielo un piccolo asteroide. Nei giorni successivi, quasi tutti gli abitanti del quartiere iniziano a comportarsi in modo inspiegabilmente strano. Espandi ▽
Tiburtino III, periferia di Roma. Una sera un meteorite arriva nel quartiere dal cielo e viene raccolto da Leonardo de Sanctis che lo porta a casa. Di notte però avviene qualcosa di strano: un verme esce dal meteorite ed entra nella narice di Leonardo. L’uomo diventa il leader di altri abitanti, anche loro invasati, e con loro decide di alzare le barricate e non far entrare più nessuno nel quartiere. La guerra del Tiburtino III ha il fascino retrò di un B-movie anni ’50 ma è anche un film coloratissimo: riesce a creare l’equilibrio giusto tra commedia e fantasy grazie a una cinefilia mai esasperata ma che diventa occasione per adeguarla a una storia che, come nel primo film della regista, parla di intolleranza, razzismo e degrado. Un cinema che ha voglia di giocare, raccontare, approfondire senza nessuna spocchia. Recensione ❯
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Dae-hoon, agente segreto superiore, si mette sulle tracce di un pericoloso psicopatico che uccide per piacere. Espandi ▽
Kyung-chul è un pericoloso psicopatico che uccide per piacere. Ha commesso un infernale serie di omicidi in modi diabolici che non si possono nemmeno immaginare, ed il range delle sue vittime spazia da giovani donne ai bambini. La polizia lo hanno inseguito per lungo tempo, ma non è ancora riuscita a prenderlo.
Un giorno, Joo-yeon, figlia di un capo di polizia in pensione diventa la sua preda e viene trovata morta in un terribile stato. Il suo fidanzato Dae-hoon, un agente segreto superiore, decide di rintracciare l'assassino. Promette a se stesso che farà tutto quanto in suo potere per vendicarsi contro il sanguinario killer, anche se questo significa che deve lui stesso diventare un mostro per arrivare a questo killer mostruoso e disumano. Recensione ❯
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Nel Giappone di fine Ottocento. Seki tradisce il marito Gisaburo con un soldato. Insieme decidono di uccidere Gisaburo ma il rimorso e il destino li f... Espandi ▽
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Una lettera corale a Virginia Woolf da parte di tutti gli Orlando per riflettere sulle metamorfosi contemporanee con umanità. Documentario, Francia2023. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Partendo dal ritratto che ne fece Virginia Woolf, il regista si chiede chi siano gli Orlando contemporanei. Espandi ▽
Quando un filosofo attivista trans come Paul B. Preciado esordisce dietro la macchina da presa non può che farlo esplorando le aporie della nostra contemporaneità, andando a rintracciarne la radici nella letteratura. Aporie che riguardano l'identità, la fluidità, la scrittura di una biografia che nel suo essere assolutamente personale diventa collettiva. Il documentario si rivela un'interessante riflessione sulle metamorfosi contemporanee, narrate da una prospettiva individuale e collettiva al tempo stesso. Questo debutto dietro la macchina da presa centra in pieno l'obiettivo: senza la pretesa di impartire lezioni, punta sull'umanità viva dei suoi Orlando per ricordare a chi guarda il diritto imprescindibile di cambiare e di scegliere quale forma e sostanza avere, con una libertà (che dovrebbe essere) inviolabile. Recensione ❯
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Un buon prodotto da pubblico, con una regia che racconta bene il rombo dei motori. Drammatico, Sportivo - Italia, Gran Bretagna, Irlanda2024. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'incredibile storia del Campionato del mondo di rally del 1983, in cui i coraggiosi sfavoriti del team Lancia, guidati dal carismatico Cesare Fiorio, affrontarono il potente team Audi in un'impresa che sembrava impossibile. Espandi ▽
1983. Cesare Fiorio, direttore sportivo della Lancia, vuole vincere il campionato del mondo di rally, ma la germanica Audi è dotata di un comparto finanziario e industriale superiore, e soprattutto ha dotato le sue nuove macchine da corsa di quattro ruote motrici, rendendole imbattibili. La risposta di Fiorio sarà creare la Lancia 037. Fiorio si lancia in un duello non solo contro l'Audi ma anche contro il direttore sportivo della casa tedesca, Roland Gumpert. Il pilota giusto per sconfiggerlo, secondo Fiorio è, paradossalmente, un tedesco, Walter Rohrl, che al contrario del direttore sportivo non vuole vincere a tutti i costi e si interessa all'apicultura quanto ai rally.
Race for Glory è un buon prodotto da pubblico, con i suoi eroi e antieroi, le sue sfide e le sue astuzie come quella (inventata) di spostare da un parcheggio all'altro le Lancia prodotte affinché sembrassero abbastaza numerose da passare il vaglio della Fédération Internationale de l'Automobile: uno stratagemma di mussoliniana memoria.
Il mondo dei rally viene rappresentato come un universo analogico minacciato dalle alte tecnologie, più schietto e sincero di ciò che l'avrebbe seguito. La regia di Mordini asseconda l'andamento di gara e racconta bene il rombo dei motori e l'incalzare della strada dal punto di vista dei piloti, ma si mantiene su un terreno di mezzo che non restituisce appieno la febbre della corsa. Recensione ❯
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In un futuro prossimo esiste la possibilità di salutare le persone che non ci sono più, cercando un modo per alleviare il dolore del distacco. Cosa resta di tutto l'amore che i corpi si promettono quando il loro tempo finisce? Espandi ▽
Sal ha perso la compagna Zoe in un incidente d'auto. La sofferenza è tale che l'uomo arriva a tentare il suicidio, e a quel punto la sorella Ebe lo spinge a cercare una soluzione in Another end, una tecnologia d'avanguardia in grado di caricare la personalità e i ricordi di una persona scomparsa nel corpo di un volontario, per una serie di incontri pensati per preparare l'addio che non si è potuto avere in caso di morte improvvisa. Dopo aver ritrovato la sua Zoe, però, Sal non riesce a staccarsi da lei e inizia a pregare la sorella, che lavora per l'azienda proprietaria del programma Another end, di dargli più tempo. Ci è voluto qualche anno per rivedere quel Piero Messina che nel 2015 aveva portato il suo primo lungometraggio L'attesa in concorso a Venezia, con un'opera lontana dai canoni del cinema italiano e che mostrava una prospettiva già pienamente formata. Ill suo secondo film Another end è un progetto ambizioso, di respiro internazionale e dalle leggere inclinazioni sci-fi.
Come ne L'attesa, al centro c'è il dolore e l'assenza di una persona scomparsa. Stavolta però Messina ci crea attorno un immaginario e un mondo visivamente impressionante, fatto di paesaggi urbani indecifrabili che si arrotolano attorno ai personaggi, in un uso espressionista dell'architettura cittadina. Recensione ❯
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Arcel torna sulla storia danese attraverso i codici del western e l'affidabilità di Mads Mikkelsen. Biografico, Danimarca, Svezia, Norvegia, Germania2023. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Ludvig von Kahlen, un soldato che aveva un sogno: fare fortuna coltivando la brughiera dello Jutland danese. Espandi ▽
Nikolaj Arcel, dopo Royal Affair torna ad affrontare un episodio della storia danese. Il capitano Ludwig von Kahlen non è il frutto della fantasia della scrittrice Ida Jessen ma è realmente esistito ed ha tentato, con grande impegno e contro ogni circostanza avversa, di rendere fertile la brughiera in nome di un re, Frederik V, che non aveva mai incontrato e nonostante lo scetticisimo dei consiglieri di corte. Arcel imposta la narrazione seguendo la traccia, a volte in modo un po’ troppo pedissequo, di un glorioso genere cinematografico: il western. E per delineare un personaggio come quello di von Kahlen si affida a un attore capace di dare concretezza alla condizione psicologica e caratteriale del suo personaggio. Un attore cioè che incarnasse quel titolo originale Bastarden. È grazie a Mads Mikkelsen che il film può superare il limite dato dalla struttura narrativa di cui sopra e provare a cercare una sua originalità. Recensione ❯
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