Ciprì e Maresco non finiscono mai di stupire. Dopo il geniale Il ritorno di Cagliostro, il loro omaggio alla Sicilia cinematografica continua e si sofferma su due figure indimenticabili della risata, Franco e Ciccio. Espandi ▽
Ciprì e Maresco non finiscono mai di stupire. Dopo il geniale Il ritorno di Cagliostro , il loro omaggio alla Sicilia cinematografica continua e si sofferma su due figure indimenticabili della risata, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, interpreti di una quantità innumerevole di film tra gli anni '60 e gli '80. Come inguaiammo il cinema italiano è l'ultima cosa che ci si aspetterebbe dal diabolico duo della Cinico Film, e cioè un documentario in piena regola sulla carriera di Francesco Benenato e Francesco Ingrassia, meglio noti come Franco e Ciccio, dagli esordi in un teatro di periferia alla triste scomparsa di entrambi. Recensione ❯
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Da Tavernier un intenso racconto sul dramma di una coppia francese determinata ad adottare una bambina in Cambogia, che si scontra con la burocrazia di un Paese in cui sussistono corruzione e ingiustizie sociali. Espandi ▽
Adottare un figlio può essere a volte un'impresa titanica, soprattutto se si decide di adottarlo all'estero. Pierre e Geraldine, giovane coppia francese, ha un sogno: adottare un bambino cambogiano. Il loro viaggio attraverso la disperazione di un paese, in cui i traffici illeciti di infanti sono all'ordine del giorno, è un'esperienza unica e indimenticabile. Riuscire a superare la prova di resistenza può mettere in crisi anche un solido rapporto. Il regista francese utilizza una commistione di fiction e documentario per denunciare una situazione molto più comune di quanto si possa pensare. I tempi sono a volte dilatati, a volte pressanti, ma la durata del film (due ore un quarto!) non riesce a scorrere senza qualche perplessità. Recensione ❯
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La realtà descritta attraverso la spiritualità. Espandi ▽
Un documentario sulla varietà delle fedi che si sono incrociate nel corso della storia in Iran, accompagnate da tradizioni di musica e canti e che hanno dovuto confrontarsi, durante la rivoluzione islamica, con i dettami del nuovo corso. Come nel caso dei Godars, artisti - zingari originariamente animisti, costretti a convertirsi, ma considerati ancora infedeli a causa del desiderio di conservare le proprie tradizioni e identità religiose. Recensione ❯
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Sophie e Olivier hanno due bambini e sono proprietari di un panificio. Per sfuggire alla routine, ai ritmi di lavoro massacranti e all'ennesima vacanza nella casa di campagna della suocera Olivier decide di acquistare a scatola chiusa, ma a un ottimo prezzo, una casa di villeggiatura in multiproprietà. Sophie con i bambini si mette in viaggio e, fin dal tragitto in battello, si accorge di qualche stranezza. Ma solo una volta giunta a destinazione scopre di trovarsi in un villaggio di naturisti dove tutto, anche la spesa al supermercato, la si fa completamente nudi. Recensione ❯
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Le attese, i sogni e i bisogni di uomini e donne in un racconto che colpisce al cuore. Drammatico, Francia2003. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un consulente fiscale si trova un giorno dinanzi una cliente inattesa che gli racconta dei propri problemi di coppia. Espandi ▽
Un consulente fiscale si trova un giorno dinanzi una cliente inattesa che gli racconta dei propri problemi di coppia. La donna lo ha scambiato per uno psicoanalista che ha lo studio accanto. L`uomo è affascinato da questa situazione e non rivela la verità. La donna la scoprirà da sola ma continuerà a confessarsi con lui. Questo è il plot di base del film di Leconte che, dopo L'uomo del treno torna a dirigere una coppia di attori ad altissimo livello per una storia che tratta, ancora una volta in modo originale, le attese, i sogni e i bisogni di uomini e donne. Lo fa grazie a un controllo totale della sceneggiatura e a una luce che rende gli spazi difficili da abitare ma al contempo "intimi". Recensione ❯
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Piazza Gagarin, immaginaria ma più vera di tante "realtà". Espandi ▽
Due amici d’infanzia nella periferia milanese, due “zarri”: uno fa lo spacciatore, l’altro un lavoro normale, faticoso e mal pagato. I due si innamorano della stessa ragazza e la loro amicizia è ad un bivio. Sullo sfondo, la piazza dove vivono è teatro di forti scontri sociali.Un film che nasce da una forma produttiva mai tentata in questa misura in Italia: tutti quelli che ci hanno lavorato hanno una compartecipazione negli utili e nelle eventuali perdite del film. Già da questo se ne può individuare lo spirito: la voglia di lasciare il segno, di dire che il cinema può raccontare la realtà senza rinunciare a fare spettacolo. Recensione ❯
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Parigi, anni '60, quartiere ebraico: Momo, undici anni, fa amicizia con un anziano droghiere arabo che gli insegna i principi del Corano. Espandi ▽
Parigi, anni '60. Momo ha undici anni e vive solo con un padre depresso e taciturno. Il ragazzino stringe amicizia con Ibrahim, il proprietario arabo della drogheria del quartiere ebraico. Insieme intraprendono un viaggio verso Oriente, lungo un percorso disseminato dei "fiori del Corano", le frasi che l'anziano sufita pronuncia nelle conversazioni con il suo piccolo amico. Poteva trattarsi di un film d'occasione (la Mostra del cinema di Venezia 2003 assegna ad Omar Sharif il Leone d'oro alla Carriera) ma non è così. Il vecchio principe del deserto (Lawrence d'Arabia ricordate?) e il dottor Zivago che ha fatto piangere migliaia di persone Nanni Moretti compreso, ha ancora la zampata del leone (scusate il gioco di parole in riferimento al premio) nello sguardo e nella recitazione affettuosamente sottotono. Recensione ❯
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Nelle sale il controverso vincitore di Venezia 2003. Una storia a tinte opache sul passaggio di due ragazzi all'età adulta, in una chiave poetica che riecheggia Dostoevskij e Tarkovski Espandi ▽
Andrei e Ivan sono due fratelli adolescenti: si vogliono bene, come fanno i fratelli, e come fanno gli adolescenti trascorrono le loro giornate con gli amici, tra le partite di pallone e le sfide per provare chi è uomo e chi non lo è, anche se in fondo non sono né più né meno che ragazzi. Tuffarsi in mare dall'alto di una torre di legno è fuori discussione per Ivan, il più piccolo e scontroso dei due, che ha paura dell'altezza ma non ci sta a farsi chiamare "codardo". Una zuffa, una corsa a perdifiato verso casa per arrivare primo a dire alla mamma che è colpa dell'altro. Ma a casa c'è qualcosa di veramente inaspettato ad attendere i due ragazzi: quel padre che da dodici anni non vedono, il cui ricordo è vago e sbiadito come la sola foto che lo ritrae in loro compagnia. Recensione ❯
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Un film che alterna momenti sbalorditivi a lentezze e virtuosismi registici, e ha il suo momento più alto nella fusione fra la musica di Fenton e l'andamento della folla marina. Documentario, USA2003. Durata 90 Minuti.
La sinfonia delle onde del mare nasconde segreti e sorprese. Violenza, vita, morte, movimento, staticità. Rito, abitudine, comportamento. Le leggi della natura fra musica e immagini. Espandi ▽
Il mare e il deserto, distese infinite e silenziose della natura, hanno un effetto straordinario sulla nostra immaginazione perché nascondono piccoli e grandi segreti. Il 70% del globo è coperto e composto da acqua (quasi come il nostro corpo), e un mondo parallelo fatto da grandi predatori, rivela colori, suoni striduli e muti, e lotte per la sopravvivenza.
Questo documentario girato dalla BBC Natural History Unit, segue le orme di Atlantis di Luc Besson, con sprazzi di violenza e poesia, e qualche piccola noia. L' "Ouverture" iniziale, fonde note e onde, e l'andamento del mare è ora sontuoso, ora calmo, sottolineato dalla sinfonia musicale. Recensione ❯
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Una notte d'inverno, Pilar fugge di casa, portando via con sé solo poche cose e suo figlio Juan. Antonio si mette subito a cercarla. Espandi ▽
Una notte d'inverno, Pilar fugge di casa, portando via con sé solo poche cose e suo figlio Juan. Antonio si mette subito a cercarla. Dice che Pilar è la sua luce ed oltre a questo, "le ha dato" i suoi occhi... Recensione ❯
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Una giornalista indaga sulla violazione dei diritti durante l'apartheid. Espandi ▽
Un giornalista americano si reca a Città del Capo per seguire i lavori della Commissione per la Verità e la Riconciliazione promossa dal governo Mandela. Ha così modo di rendersi conto direttamente delle violazioni dei diritti perpetrate durante l`apartheid. Conosce la giornalista radiofonica e poetessa Anna. L'americano ne è attratto e respinto al contempo: è una bianca e quindi appartiene agli oppressori ma lo attrae come donna e come personalità progressista. C'era una volta John Boorman si potrebbe dire. Ora sembra non esserci più. Perchè questo film (che ha l`indubbio merito di avere scelto di raccontare a chi ne è ignaro la via pacifica al cambiamento istituendo una Commissione mirante non a punire ma a far emergere i crimini commessi per poterli denunciare senza spargimento di sangue) è edulcorato oltre ogni limite. Recensione ❯
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E' raro vedere sugli schermi storie che non banalizzano i rapporti famigliari, ma la collaborazione tra lo scrittore Hanif Kureishi e il regista Roger Michell ha fatto centro con un film maturo Espandi ▽
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Per salvare la sua famiglia una ragazza diventa un ragazzo. Drammatico, ights, Giappone, Irlanda2003. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Primo film realizzato interamente in Afghanistan dopo la caduta del regime talebano, Osama, vincitore del Golden Globe come miglior film straniero, racconta di una ragazza che per sopravvivere si fa passare per maschio. Espandi ▽
Una dodicenne afgana e sua madre perdono il lavoro quando l’ospedale di Kabul viene chiuso dai talebani, che vietano inoltre che le donne lavorino se prive di un “compagno legale”. Prima la chiamvano Maria e aveva 12 anni. Poi, per sopravvivere al regime assurdo dei Talebani, la fanno vestire da maschio e le danno il nome di Osama. Maria/Osama dovrà crescere in fretta e imparare presto l'orrore che ogni dittatura porta con sè.
La pellicola segna la nuova èra del cinema afgano e narra la barbarie, le feroci persecuzioni, le atrocità psicologiche del regime talebano.
Le immagini sono nitide, le sequenze ben costruite, luminosa e pulita la fotografia. Recensione ❯
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Un film con 4 ruoli interpretati da 4 attori che sanno recitare. Dovrebbe essere la regola ma non sempre è così. Espandi ▽
Nella colorata campagna francese vivono Carole, signora sulla cinquantina, madre di due figli adolescenti e suo marito Jacques, medico della zona, ormai rassegnato, senza più entusiasmo verso la moglie e, forse, verso tutto il resto. Un giorno, la loro fin troppo tranquilla esistenza viene scossa dall'arrivo di una giovane coppia di sposi, Francois ed Edith che abiteranno proprio nella villetta di fronte. Le due coppie fanno amicizia, ma , quasi inconsapevolmente, Edith e Jacques si innamoreranno dando vita a un vortice di sentimenti inaspettati ed elettrizzanti.
L'autrice del film non dimentica la lezione dei maestri della Nouvlle Vague e coniuga, in questo film , leggerezza e dramma esistenziale. Recensione ❯
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La disperata storia di Nói, ragazzo che vorrebbe fare un sacco di soldi e andarsene alle Hawaii. Cosa non facile per chi vive in un fiordo d'Islanda, isola ghiacciata che si propone con questo film al pubblico mondiale. Espandi ▽
Nói è un diciassettenne molto singolare: albino, secondo i punti di vista è considerato un genio o lo scemo del villaggio. Vive in un fiordo islandese dimenticato dal mondo, fatto solo di neve e di montagne. Nói sogna di scappare con Iris, una ragazza di città finita a lavorare in uno squallido autogrill, e si decide a provare il tutto per tutto. Tra un colpo balordo e l'altro, un indovino amico della nonna gli predice un futuro di morte...
Dall'Islanda un film che fa freddo solo a vederlo, ambientato in uno sperduto paesino in cui gelidi sono anche i sentimenti e le vite delle persone che lo abitano. Recensione ❯
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