Osama

Film 2003 | Drammatico +13 82 min.

Anno2003
GenereDrammatico
Produzioneights, Giappone, Irlanda
Durata82 minuti
Regia diSiddiq Barmak
AttoriMarina Golbahari, Arif Herati, Zubaida Sahar, Khwaja Nader, Hamida Refah, Gol Rahman Ghorbandi .
TagDa vedere 2003
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,16 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Siddiq Barmak. Un film Da vedere 2003 con Marina Golbahari, Arif Herati, Zubaida Sahar, Khwaja Nader, Hamida Refah, Gol Rahman Ghorbandi. Genere Drammatico - ights, Giappone, Irlanda, 2003, durata 82 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,16 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 21 dicembre 2012

Primo film realizzato interamente in Afghanistan dopo la caduta del regime talebano, Osama, vincitore del Golden Globe come miglior film straniero, racconta di una ragazza che per sopravvivere si fa passare per maschio. Ha vinto un premio ai Golden Globes, In Italia al Box Office Osama ha incassato 50,5 mila euro .

Consigliato sì!
3,16/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,32
CONSIGLIATO SÌ
Per salvare la sua famiglia una ragazza diventa un ragazzo.
Recensione di Alessandra Montesanto
Recensione di Alessandra Montesanto

Una dodicenne afgana e sua madre perdono il lavoro quando l’ospedale di Kabul viene chiuso dai talebani, che vietano inoltre che le donne lavorino se prive di un “compagno legale”. Prima la chiamvano Maria e aveva 12 anni. Poi, per sopravvivere al regime assurdo dei Talebani, la fanno vestire da maschio e le danno il nome di Osama. Maria/Osama dovrà crescere in fretta e imparare presto l'orrore che ogni dittatura porta con sè. La pellicola segna la nuova èra del cinema afgano e narra la barbarie, le feroci persecuzioni, le atrocità psicologiche del regime talebano. Le immagini sono nitide, le sequenze ben costruite, luminosa e pulita la fotografia. Un'opera coraggiosa, di denuncia di tutti i soprusi (soprattutto nei confronti dei più deboli, donne e bambini); una attenta, sensibile, riflesione su ciò che sta accadendo intorno a noi e che, purtroppo, anche s ein forme diverse, non accenna a finire.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 12 luglio 2011
gisi1

intenso commovente eccezionale

martedì 28 marzo 2023
Gianni Quilici

       Sono rimasto sorpreso. Non mi aspettavo questa qualità. Un film realizzato in un anno (2002-2003 dopo la caduta del regima talebano) che mi porta dentro Kabul , dentro questa città decrepita e martoriata, sorvegliata e brutale. Dentro la violenza dei talebani, le paure e i desideri delle donne, le atroci persecuzioni, l’addestramento al fanatismo [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

«Non posso dinienticare, ma posso perdonare»: con queste parole di Nelson Mandela inizia Osama (Afghanistan, Giappone e Irlanda, 2003, 82’). Le immagini si aprono poi su una strada polverosa, segnata da una povertà antica e dalla miseria d’una violenza recente. Un ragazzino (Anu Herati) ci guarda attraverso la macchina da presa cli qualcuno che noi non vediamo, e che tenta di parlargli in inglese. Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Non ha solo un alto valore di testimonianza, questo povero film afgano. Perché è anche un bel film, fin dalla prima scena di una manifestazione femminile di protesta repressa sanguinosamente dal regime talebano liberticida e misogino. Realizzato fortunosamente e grazie al supporto della società di produzione del regista iraniano Mohsen Makhmalbaf, il film (che è l'opera prima di un regista lungamente [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Osama primo film del nuovo Afghanistan (Paese che in tutta la sua storia ha prodotto non più di 40 tra lungometraggi e cortometraggi), finanziato da Giappone e Irlanda, realizzato in Iran dalla Makhmalbaf Film House per quanto riguarda pellicola, attrezzatura per le riprese, stampa, sonorizzazione, montaggio e altro, diretto dal regista quarantaduenne Siddiq Barmak istruito a Mosca e divenuto dopo [...] Vai alla recensione »

Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

Tre donne nell’inferno talebano. Nonna, madre e nipote, tre rappresentazioni della sventura e dei dolore raccolte sotto io stesso tetto. Le loro misere vite sono raccontate da Siddiq Barmak in Osama, un piccolo, prezioso, terribile film che ci porta a vedere ciò che non vorremmo mai vedere. Kabul sconvolta dai combattimenti, macerie e polvere come nella Berlino in cui un attonito Rossellini girò Germania [...] Vai alla recensione »

Luciano Barisone
Duellanti

Kabul: le donne manifestano la loro rabbia. Una telecamera riprende la folla di burka nelle viuzze sterrate, in un insieme cromatico di bianco, azzurro e ocra. L'ondeggiare dell'inquadratura, che accompagna il flusso spontaneo dei corpi, si trasforma quasi subito in un movimento scomposto, in preda alla paura, di fronte alla violenta repressione che si abbatte su di loro.

Emiliano Morreale
Film TV

di Osama, Caméra d’Or a Cannes come migliore opea prima e Golden Globe come miglior film straniero, è forte e veloce. La repressione di una manifestazione di donne afghane da parte dei talebani, vista quasi in soggettiva da un cameraman (di cui vedremo l’esecuzione a tre quarti del film). Il modello pare quello della “scuola iraniana”, col suo intreccio programmatica di realtà e finzione.

Mauro Gervasini
Film TV

Dal tramonto all’alba in un’altra dimensione. Quella dove solo le creature della notte amano, combattano, sopravvivono. Un “underworld” fumettistico e stilizzato, debitore di altre visioni (da II corvo a Blade) ma in fondo originale, grazie soprattutto a Budapest che offre un contesto “stregato” senza bisogno di eccessive finzioni. li film di Len Wiseman, basato su un soggetto “shakespeariano’ di Kevin [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Tre anni fa “Viaggio a Kandahar” di Makhmalbaf commosse il mondo raccontando l’Afghanistan dei Talebani. Il primo film afgano sulla Kabul di oggi, l’implacabile “Osama” di Siddiq Barmak, non ha riscosso lo stesso successo travolgente ma è forse perfino più interessante. Barmak infatti guarda alle devastazioni del paese dal punto di vista particolarissimo e rivelatore di una ragazzina che rinuncia all’immagi [...] Vai alla recensione »

winner
miglior film straniero
Golden Globes
2004
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