Quinto capitolo dedicato all'uomo pipistrello: le origini dell'eroe in un'opera cupa ma non barocca. Fantastico, USA2005. Durata 140 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nel quinto film dedicato al popolare eroe della DC comics, ci viene raccontato come Bruce Wayne è diventato Batman: dall'assassinio dei suoi genitori davanti ai suoi occhi, al lungo viaggio alla ricerca di sé stesso. Espandi ▽
Bruce Wayne, giovane rampollo di un illuminato filantropo di Gotham City, vede i suoi genitori assassinati da un rapinatore. Incapace di liberarsi del senso di colpa, inizia un vagabondaggio che lo porta fin sulle vette dell'Himalaia, dove Ra's Al Ghul e il suo fido Ducard lo iniziano alla via del loro culto ninja. Wayne è deciso a servire la giustizia e tornato a Gotham, trova in Falcone, potente trafficante di droga, e in Crane, altrettanto corrotto psichiatra, i due più acerrimi nemici, dietro ai quali però pare celarsi qualcuno di ancor più potente. L'unico modo per combatterli è diventare un simbolo, che dia forza e speranza alla gente. Recensione ❯
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L'educazione sentimantale della giovane figlia del duca di Mistival da parte dell'astuta Madame de Saint Ange. Tratto dai romanzi settecenteschi "La filosofia del boudoir" di De Sade e "Les liaisons dangereuses" di De Laclos. Espandi ▽
Madame de Saint Ange ha finalmente ottenuto l'incarico dal duca di Mistival di occuparsi dell'educazione sentimentale della virginale figlia Eugénie. Madame è assai attratta dalla ragazzina ma, contemporaneamente, ha architettato il modo di sedurre anche il marchese di Dolmancé, dotto e giovane filosofo, famoso per la sua intelligenza e il suo fascino, ma noto omosessuale.
Madame vuole cogliere due piccioni con una fava: educare (in senso settecentesco: nei costumi, nella conoscenza filosofica, nella vita sessuale) Eugénie, e con l'occasione sedurre il marchese assegnando a lui l'incarico di presiedere la sezione culturale della formazione della ragazza. Recensione ❯
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Un film che commuove e diverte, una piacevole storia di emozioni, lacrime e sorrisi firmata dal protagonista di Scrubs. Commedia, USA2004. Durata 109 Minuti.
Andrew Largeman vive a Los Angeles, dove lavora in un ristorante vietnamita e fa l'attore con poco successo. Ricevuta la notizia della morte della madre, per presenziare ai funerali tornerà a Garden State. Espandi ▽
Alcuni film, anche quando passano in silenzio nelle sale, o escono senza troppi clamori, stranamente finiscono per diventare dei piccoli cult (ad esempio "Donnie Darko). Garden State può idealmente rientrare tra i film generazionali, quelli dei quasi trentenni che non sanno ancora quale sia la propria strada. Andrew Largeman (Zach Braff) torna dopo nove anni alla sua cittadina natia, Garden State, per i funerali della madre. Fino a quel momento aveva vissuto imbottito di psicofarmaci precritti dal padre psichiatra. Il tuffo nel passato, reincontrare i vecchi amici, respirare l'aria di campagna, vivere l'amore, gli apre gli occhi. Recensione ❯
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Il sesso come strumento di conoscenza e di redenzione, nell'universo morboso e privo di moralità di Kim Ki-duk. Drammatico, Corea del sud2004. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il regista coreano Kim Ki-Duk torna dopo il pluripremiato Ferro 3: stavolta affronta il tema della sessualità dal punto di vista della morale delle religioni. Miglior regia al Festival di Berlino 2004 Espandi ▽
Seoul. Due liceali molto amiche con un sogno: mettere insieme i soldi per andare in Europa. Cosi' una delle due decide di prostituirsi ma con lo spirito di una prostituta orientale i cui clienti, dopo aver fatto l'amore con lei, diventavano buddhisti. Vuole dare gioia. L'amica non condivide il suo atteggiamento ma le tiene i contatti. Finche' un giorno, per sfuggire all'arresto, la baby prostituta si getta da una finestra e muore. Da quel momento l'amica prendera' il suo posto ricercando tutti suoi clienti per offrire loro un rapporto sessuale restituendo i soldi che in precedenza avevano dato alla scomparsa. Recensione ❯
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Belle Williams, guidando a rotta di collo per le strade di New York nel suo taxi truccato, si è guadagnata la fama di tassista più veloce di tutta la città. Espandi ▽
Belle Williams è un vero e proprio asso del volante. Guidando a rotta di collo per le strade di New York nel suo taxi truccato, si è guadagnata la fama di tassista più veloce di tutta la città. Sulla sua strada trova però un poliziotto senza patente che è sulle tracce di una gang di bellissime rapinatrici brasiliane. Recensione ❯
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Due ragazze di provincia, Connie e Carla, aspiranti stelle del varietà. Testimoni involontarie di un omicidio, decidono di sparire, vanno a Los Angeles e, per nascondersi, fingono di essere uomini che si fingono donne. Espandi ▽
È il secondo film di Nia Vardalos, la rivelazione di Il mio grosso grasso matrimonio greco . Le protagoniste sono due ragazze di provincia, Connie e Carla, aspiranti stelle del varietà. Testimoni involontarie di un omicidio, decidono di sparire, vanno a Los Angeles e, per nascondersi, fingono di essere uomini che si fingono donne. Vardalos è ormai abbonata al riciclo delle idee (proprie o altrui). Il mio grosso grasso... era la trasposizione di una sua opera teatrale che è diventata in seguito una serie televisiva, qui invece siamo dalle parti più del plagio che dell'omaggio a A qualcuno piace caldo . Recensione ❯
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Da Tavernier un intenso racconto sul dramma di una coppia francese determinata ad adottare una bambina in Cambogia, che si scontra con la burocrazia di un Paese in cui sussistono corruzione e ingiustizie sociali. Espandi ▽
Adottare un figlio può essere a volte un'impresa titanica, soprattutto se si decide di adottarlo all'estero. Pierre e Geraldine, giovane coppia francese, ha un sogno: adottare un bambino cambogiano. Il loro viaggio attraverso la disperazione di un paese, in cui i traffici illeciti di infanti sono all'ordine del giorno, è un'esperienza unica e indimenticabile. Riuscire a superare la prova di resistenza può mettere in crisi anche un solido rapporto. Il regista francese utilizza una commistione di fiction e documentario per denunciare una situazione molto più comune di quanto si possa pensare. I tempi sono a volte dilatati, a volte pressanti, ma la durata del film (due ore un quarto!) non riesce a scorrere senza qualche perplessità. Recensione ❯
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Le indagini per la morte di un ricco anziano che ha lasciato tutti i suoi beni alla bella e giovane amante Dalilah, dark lady che ama spogliasi davanti alla webcam durante le sue chat. Espandi ▽
Il genere si impone in Legami sporchi di Giorgio Molteni, il regista di Aurelia e Il servo ungherese, nelle sale dal 17 giugno. Un thriller che allude al porno soft, un film hard che sta per farsi poliziesco, per poi scivolare nel serial e fuggire con l'auto di Diabolik: non si tratta di incertezza, ma di rilettura senza intellettualismi, con il gusto dell'enfasi sui personaggi, una delle caratteristiche principali di un certo cinema che non si fa più e che si andava a vedere senza neanche guardare i cartelloni. «Mariano Arditi presenta» è il collegamento con il mondo dell'horror, western poliziesco, hard degli anni settanta, montatore di film come Il diario proibito di Fanny, Il boia scarlatto e soprattutto distributore di Gola profonda. Recensione ❯
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In un villaggio iraniano "i criminali vanno all'inferno mentre una vergine giustiziata andrà in paradiso". Un capo spirituale del luogo, celebra il matrimonio fra la vergine e il boia incaricato di ucciderla. Espandi ▽
In un villaggio iraniano "i criminali vanno all'inferno mentre una vergine giustiziata andrà in paradiso". Un capo spirituale del luogo, celebra il matrimonio fra la vergine e il boia incaricato di ucciderla. Questi si ritrova faccia a faccia con una donna che al tempo stesso è la sua sposa, la sua prigioniera e in ultimo sarà la sua vittima. Il boia, dilaniato dai dubbi, cerca disperatamente delle risposte nel passato e nella tradizione, mentre infuria la minaccia di nuove violenze... Come spiega il titolo, il senso di questo film è nei lunghi silenzi del protagonista, che sono un limbo nel quale l'uomo e il paesaggio intorno si fondono, divenendo pressoché indistinguibili tanto in senso visivo quanto di significato. Recensione ❯
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