![]() |
ricerca avanzata |
|
|||
Patricia ArquetteUna medium per l'ArquetteNome: Patricia T. Arquette53 anni, 8 Aprile 1968 (Ariete), Chicago (Illinois - USA) |
|
![]() Gesù disse:il regno di Dio è dentro di te e tutto intorno a te
dal film Stigmate (1999)
Patricia Arquette Frankie Paige
vota questa frase:
0
1
2
3
4
5
|
Mentre negli Usa il suo ritratto di una medium è stato accolto con grande entusiasmo, in Italia, le cose sono andate diversamente ed è quasi passata in sordina. Ma non importa quali reazioni di pubblico e critica si siano scatenate riguardo al serial del quale è protagonista, Patricia Acquette rimane comunque una delle attrici più toste degli Anni Novanta. Inseparabile da sua sorella Rosanna, ha avuto una carriera totalmente diversa che deve molto del suo successo anche ai matrimoni celebri e all'ostinatezza di Nicolas Cage che sembrava proprio non poter vivere senza di lei, come se fosse l'unica donna sulla faccia della terra, una Eva insostituibile. E il volto da Eva dorata, in fin dei conti, se si fa una particolare attenzione, ce l'ha. Del resto, ogni dio ha il suo "debole". Il debole di Nicolas Cage fu lei.
Figlia dell'attore Lewis Arquette, nipote del caratterista televisivo Cliff Arquette e sorella degli attori Rosanna, Alexis e David Arquette, Patricia cresce a Chicago, ma si trasferisce molto presto vicino a Arlington, in Virginia, dove cresce. A soli 15 anni, dopo aver frequentato la Mid-City Alternative School, va via di casa per vivere con la sorella Rosanna. Dopo essersi diplomata al Los Angeles Center for Enriched Studies di Los Angeles, per vincere la sua iniziale timidezza, comincia la sua carriera di attrice, seguendo le orme della famiglia.
Il suo primo ruolo di debutto è nella pellicola horror Nightmare III - I guerrieri del sogno (1987) di Chuck Russell, con Heather Langenkamp e Robert Englund. Successivamente viene scelta per recitare accanto a suo fratello Alexis in Ultima fermata Brooklyn (1989), ma una gravidanza (che poi non porterà mai a termine) la spinge a rifiutare il ruolo che andrà così a Jennifer Jason Leigh. Dopo aver preso parte nella pellicola corale La domenica specialmente (1991), che annoverava fra i suoi registi anche Giuseppe Tornatore e fra gli attori Philippe Noiret, è diretta da Sean Penn in Lupo solitario (1991), accanto a Dennis Hopper.
Nel 1992, recita con Rupert Everett Inside Monkey Zetterland (1992), poi è la protagonista del film di Tony Scott Una vita al massimo (1993), dove recitano anche Christopher Walken, Brad Pitt, Christian Slater, Gary Oldman e Val Kilmer. La sua parte è quella di una prostituta che si innamora perdutamente di un venditore di fumetti, insieme cercano di scappare dalla mafia locale con una valigia piena di cocaina. Il film però è un insuccesso al botteghino, nonostante la sceneggiatura sia firmata addirittura da Quentin Tarantino. Poco male, la Arquette, l'anno dopo, è diretta da Tim Burton nel biografico Ed Wood, accanto a Johnny Depp.
Dopo The Secret Agent (1996) con Gérard Depardieu e Robin Williams, balza nelle colonne della cronaca rosa per il matrimonio con l'attore Nicolas Cage. I due si sposano nel 1995, ma disgraziatamente divorziano, dopo molti tentativi di riavvicinamento, nel 2001. Più burrascoso della sua storia d'amore con Cage è sicuramente il thriller di David Lynch Strade perdute(1996), del quale è protagonista, seguito poi da Nightwatch (1998) con Nick Nolte. Martin Scorsese, nel 2000, la chiama per affiancare l'allora ancora marito Cage in Al di là della vita, ma dà il suo meglio, senza alcun dubbio, in Human Nature (2000) di Michel Gondry, con Tim Robbins.
Il ruolo peggiore della sua carriera è quello che invece ha dovuto affrontare in Little Nicky - Un diavolo a Manhattan (2001) con Harvey Keitel, mentre è più intensa nella commedia Holes - Buchi nel deserto (2003) con Sigourney Weaver. La fama di Patricia, che sembrava ormai destinata ad affievolirsi con il tempo, si rigenera grazie al serial paranormale Medium (2005-2007), all'interno del quale interpreta la sensitiva Allison Dubois, ruolo che le farà guadagnare non solo innumerevoli candidature ai Golden Globe, ma anche un Emmy come miglior attrice in una serie drammatica.
Nel 2006 si sposa a Palazzo Contarini (a Venezia) con l'attore Thomas Jane, dal quale ha una figlia Harlow Olivia Calliope, ma continua comunque a recitare, come in Fast Food Nation (2006) con Bruce Willis e nella commedia di Sam Garbarski Vijay - Il mio amico indiano. Volto da Marilyn domestica, baciata da luci auree dei fari che illuminano le strade perdute americane e i suoi incubi, Patricia Arquette è una fiera rappresentante di quel lato di femminilità da dura di un universo femminile estremamente variegato.
Tutti i pronostici che davano per vincitore Birdman di Alejandro González Iñárritu, gran favorito della stagione cinematografica, sono andati a segno. Per il secondo anno consecutivo è un messicano a guadagnare l'Oscar come Miglior regista: Alejandro González Iñárritu che in Birdman aveva sperimentato nuove architetture narrative mantenendo sempre il gusto per le storie intrecciate. Ma non solo. Il messicano si è anche guadagnato il premio più importante dell'Academy: quello di Miglior film. Quanto al suo grande rivale, Grand Budapest Hotel di Wes Anderson si è portato a casa quattro premi dei nove ai quali era candidato: Migliori costumi, Miglior trucco e acconciatura, Miglior scenografia, Miglior colonna sonora.
Più in generale l'edizione numero 87 della notte di gala più attesa dall'industria cinematografica e dagli appassionati di cinema e dello spettacolo non ha regalato grandi sorprese, se non per il premio a Miglior attore protagonista andato a Eddie Redmayne per La teoria del tutto (tutti davano per certa la vittoria di Michael Keaton). Tra le sorprese di questa edizione vista in più di cento paesi e più di 24 fusi orari c'è sicuramente la buona conduzione di Neil Patrick Harris. Il tre volte vincitore del People's Choice Awards divenuto celebre soprattutto per il ruolo del facoltoso donnaiolo Barney Stinson nella sitcom How I Met Your Mother, ha dato prova di tutte le sue qualità come attore, cantante, ballerino, presentatore e prestigiatore, a partire dal numero di apertura, un musical che sembrava una lettera d'amore scritta da Broadway a Hollywood. Uno dei momenti più divertenti della serata lo ha visto protagonista in mutande mentre riproponeva uno dei piani sequenza di Birdman nel quale compariva anche Miles Teller, il batterista di Whiplash.
Nessuna sorpresa nella categoria Miglior attore non protagonista. Per quanto fuori dagli schermi il professore di musica di Simmons possa essere criticato per i suoi metodi poco ortodossi, al cinema ha raccolto solo consensi. Dopo aver vinto i maggiori premi dell'industria, J. K. Simmons ha conquistato anche l'Academy che ha riconosciuto il suo immenso lavoro in Whiplash concedendogli l'Oscar. E pensare che tutto iniziò da un piccolo cortometraggio indipendente - per il quale l'attore non ricevette neanche un centesimo - che il regista Damien Chazelle presentò al Festival di Sundance nel 2012 e che ha finito per guadagnarsi tre premi. Nessuna sorpresa nella cinquina rosa: Patricia Arquette era la favorita per il suo ruolo di mamma in Boyhood ed era anche l'attrice non protagonista più quotata secondo i bookmakers. Non c'era storia neanche nella categoria Miglior Attrice perché si dava per scontato che a vincere fosse Julianne Moore per il ruolo di una professoressa di linguistica malata di una forma precoce di Alzheimer in Still Alice.
L'italiana Milena Canonero si è contraddistinta per essere stata la prima donna della serata a vincere l'Oscar (il quarto della sua carriera) che ha coinciso anche con la prima delle nove candidature messa a punto da Grand Budapest Hotel di Wes Anderson. Anche se i favoriti sembravano essere Bill Corso e Dennis Liddiard per Foxcatcher, per il lavoro svolto sull'attore Steve Carell che sotto il cerone appariva irriconoscibile, il premio per Miglior trucco e acconciatura se lo sono portati a casa Frances Hannon e Mark Coulier per Grand Budapest Hotel. Milena Canonero e Frances Hannon sono state anche tra le poche donne (nove in tutto) a impugnare l'Oscar in un'edizione che già contava poche candidate nelle varie categorie. L'altra critica che è stata mossa all'Academy riguardava la poca presenza di afroamericani nelle varie categorie (per la prima volta dal 1998 non ci sono candidati non bianchi tra gli attori) e dalla scarsa considerazione per Selma che ha ricevuto solo due nomination di cui solo una messa a segno: Migliore canzone originale per Glory.
Nella categoria Miglior film straniero il polacco Pawel Pawlikowski ha rispettato tutte le previsioni impugnando l'Oscar per Ida mettendo in chiaro ancora una volta che la tematica dell'Olocausto è sempre ben vista dall'Academy e tenendo un discorso di ringraziamento troppo lungo secondo i canoni della diretta televisiva da guadagnarsi lo spegnimento delle luci. Sorte che stava per toccare anche ai registi di Big Hero 6, vincitori nella categoria di Miglior film d'animazione. Citizenfour, film su Edward Snowden, ha invece trionfato quale Miglior Documentario (battendo in volata Alla ricerca di Vivian Maier, già disponibile in streaming su MYMOVIESLIVE). Finalmente dopo due ore dall'inizio della cerimonia il film più quotato dell'87 edizione degli Oscar, Birdman, si è guadagnato la prima statuetta, che è finita nelle mani del direttore della fotografia messicano Emmanuel Lubezki (il secondo è arrivato dopo un'altra ora per la Migliore sceneggiatura originale). Prima di giungere ai premi più importanti, il francese Alexandre Desplat, rivale di se stesso nella categoria Miglior colonna sonora (dove concorreva anche con The Imitation Game), ha finito per portarsi a casa l'Oscar al servizio di Wes Anderson in Grand Budapest Hotel.
Guarda il photocall dei vincitori »
prossimamente al cinema | Film al cinema | Novità in dvd | Film in tv |
|
martedì 13 aprile Burraco fataleGenesis 2.0 martedì 23 marzo Easy Living - La vita facilegiovedì 18 marzo I predatorimartedì 9 marzo Waiting for the BarbariansTuttinsieme martedì 23 febbraio Le sorelle MacalusoLa volta buona giovedì 11 febbraio PadrenostroGreenland La vita straordinaria di David Cop... Il caso Pantani - L'omicidio di un... Assandira |
oggi lunedì 12 aprile Ad Astra (21,15 Sky Cinema Collection) Man on Fire - Il fuo... (23,35 Nove) Fast & Furious 5 (21,20 Italia 1) I ponti di Madison C... (3,15 Iris) Il diritto di opporsi (21,15 Sky Cinema 2) La vita è una cosa m... (21,05 Cine34) Dracula Untold (21,05 Canale 20) Honey (21,10 Paramount Channel) Black Mass - L'ultim... (23,19 Iris) The Lincoln Lawyer (21,20 Cielo) Troppo napoletano (21,20 RaiDue) Divorzio a Las Vegas (21,15 Sky Cinema 1) martedì 13 aprile Déjà vu - Corsa cont... (21,25 Nove) Shooter (21,10 Paramount Channel) Il velo dipinto (21,15 Sky Cinema 2) Last Christmas (22,45 Sky Cinema Romance) Fury (22,50 Sky Cinema Action) Parto col folle (21,15 Italia 2) Dracula Untold (23,11 Canale 20) Bambola (2,51 Rete4) Nemico pubblico (23,30 Nove) |
|
Altri prossimamente » | Altri film al cinema » | Altri film in dvd » | Altri film in tv » |