Titolo originale | High Desert |
Anno | 2023 |
Genere | Commedia, Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Jay Roach |
Attori | Patricia Arquette, Weruche Opia, Jayden Gomez, Christine Taylor, Rupert Friend Bernadette Peters, Brad Garrett, Jeffrey Vincent Parise, Kellen Joseph, Matt Dillon, Julia Rickert, Carmine Giovinazzo, Carlo Rota, Michael Masini, Crystal Coney, Alex Saxon, Dorian Martin, Tonya Glanz. |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 21 giugno 2023
Una serie dark comedy con Patricia Arquette nei panni di Peggy, dalla battuta sempre pronta e la tenacia per rialzarsi e cavarsela in ogni circostanza.
CONSIGLIATO NÌ
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La vulcanica Peggy è una donna dal passato difficile con problemi di tossicodipendenza. Dieci anni prima, durante la Festa del Ringraziamento, la polizia ha fatto irruzione nella splendida villa di Palm Springs dove viveva con la madre, arrestando il compagno per traffico di droga. Per mantenersi, Peggy lavora come cameriera e attrice in un saloon per turisti in stile Far West nel deserto californiano della Yuca Valley. Ma quando la madre muore, Peggy non può più permettersi quella casa (sua sorella e suo fratello non sono più disposti a prestarle soldi) e allora decide di reinventarsi come investigatrice privata (e commediografa), invischiandosi in affari criminali e situazioni grottesche.
Nonostante l'istrionica performance della protagonista Patricia Arquette, la serie di Apple TV+ si perde tra troppe strade e troppi registri, senza mai riuscire davvero a decollare.
L'espressione "High Desert" indica le aree desertiche nel sud della California situate ad un'altitudine elevata (rispetto al cosiddetto e più accogliente "Low Desert"). E in questo deserto metaforico i personaggi della serie ideata da Nancy Fichman, Katie Ford e Jennifer Hoppe-House si muovono costantemente sopra le righe. In particolare, domina indiscussa la scena la protagonista Peggy, a cui Patricia Arquette (pure produttrice esecutiva in coppia con Ben Stiller) dona un carisma da mattatrice. Istrionica e pragmatica, pura di cuore ma con la scaltrezza di chi ne ha viste e passate tante nella vita, Peggy è l'(anti)eroina attorno a cui ruota l'intera narrazione, il centro di un micro-universo popolato da figure bizzarre e in bilico tra il ridicolo e la disperazione: parenti, amiche, mariti che ritornano (Matt Dillon), datori di lavoro, sedicenti guru e criminali.
Tutto è tenuto insieme dalla verve e dal vitalismo di Peggy, che ha la battuta sempre pronta e la tenacia per rialzarsi e cavarsela in ogni circostanza, ma pure una fragilità nascosta che deve confrontarsi con i fantasmi della madre e del figlio.
Patricia Arquette (già premio Oscar come migliore attrice non protagonista per Boyhood) regge sulle proprie spalle questa black comedy d'ispirazione coeniana, eppure la sua notevole prova attoriale non basta ad elevare un'operazione che non riesce mai davvero a decollare. Così come non bastano la pur ottima e azzeccata colonna sonora folk, né la confezione e la regia sicure firmate da Jay Roach (la saga di Austin Powers, i primi due film della trilogia di Ti presento i miei, e i più recenti L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo e Bombshell - La voce dello scandalo).
Il problema di High Desert è che sembra voler essere troppe cose insieme finendo per non diventare nessuna di queste. Troppe sono le strade intraprese senza la fluidità di scrittura e l'inventiva necessarie per non smarrirsi lungo la storia. Al netto di qualche momento divertente e capezzolo tagliato, il risultato di questa confusa ibridazione di generi (non abbastanza spassosa come commedia, poco avvincente come crime) sa di occasione mancata. Soprattutto, episodio dopo episodio e tra una sottotrama e l'altra, cala progressivamente l'interesse nei confronti dei personaggi e delle vicende in cui sono coinvolti. E se questo è un peccato grave per un film, diventa a dir poco irreparabile per una serie.