Anno | 2019 |
Genere | Thriller |
Produzione | USA |
Regia di | Laure de Clermont-Tonnerre, Steven Piet, Christina Choe, Hannah Fidell |
Attori | Patricia Arquette, Joey King, Chloë Sevigny, AnnaSophia Robb, Calum Worthy Steve Coulter, Ginny Cameron, Brayhia Marshall, BettyLynn Allison, William David Billions. |
Tag | Da vedere 2019 |
MYmonetro | 3,57 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 9 agosto 2019
Ispirato ad una storia vera La serie ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 2 candidature e vinto un premio ai Emmy Awards, 2 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards,
CONSIGLIATO SÌ
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Dee Dee Blanchard si trasferisce in Missouri dopo che Katrina ha distrutto la precedente abitazione in Louisiana. Dee Dee vive con la figlia molto malata, Gipsy Rose, e la nuova casa è donata loro da un'associazione di beneficenza, inoltre la malattia della figlia porta alla famiglia la simpatia e la solidarietà del vicinato. Gypsy però non è davvero malata ed è anzi vittima della madre, che le impone di muoversi su una carrozzina, di alimentarsi via tubi e di assumere vari farmaci che la indeboliscono, per simulare i sintomi di diverse malattie e continuare ad avere i soldi della beneficenza. La violenza a cui Gypsy è soggetta è anche psicologica e finirà per deviare la sua mente, con conseguenze terribili anche per la madre Dee Dee.
Tratto da una storia vera, The Act (ossia la messinscena) è una miniserie in otto puntate che tra peluche e colori da bomboniera dipana un dramma raggelante.
Ne sono autori Michelle Dean, dal cui articolo "Dee Dee Wanted Her Daughter To Be Sick, Gypsy Wanted Her Mom To Be Murdered" ("Dee Dee voleva che sua figlia fosse malata, Gypgy voleva che sua mamma fosse uccisa") la serie è ispirata, e Nick Antosca che arriva dalle quattro cruente stagioni dell'horror Channel Zero. Del resto anche The Act è un horror, dove il corpo di Gypsy subisce spaventose menomazioni e terapie a dir poco invasive, mentre la ragazzina è costretta a stare al gioco della sua carnefice. Il rapporto tra le due è a dir poco morboso, con dimostrazioni di stucchevole affetto reciproco seguite da crudeltà e minacce, inizialmente solo da parte della madre ma con il passare degli anni anche la figlia inizia a desiderare una vita diversa e a ribellarsi.
Queste ribellioni sono castrate sul nascere, chiudendo quasi ogni altra possibilità tranne la più estrema. Entra infatti in scena un ragazzo che Gypsy ha conosciuto online e affetto da vari sintomi di malattia e ritardo mentale. Convinto di avere una seconda diabolica personalità, sessualmente perverso e incapace di concentrarsi o ricordare a lungo, anche quella di Nick Godejohn è in fondo una storia dell'orrore, dove è Gypsy la manipolatrice, anche perché con il modello materno con cui è cresciuta non poteva essere diversamente. The Act è quindi un incubo senza speranza, che già dal primo episodio svela l'esito tragico della storia, e lavora con tempi lenti e meticolosi sul malato rapporto madre figlia e poi sulla non meno disturbante coppia di ragazzi in fuga. Perché un'opera del genere funzioni è fondamentale il valore degli interpreti e qui Patricia Arquette si supera nella parte della madre diabolica, a sua volta cresciuta in modo spietato. Arquette domina la scena, del resto la crudeltà della madre è quella più sconvolgente e a suo modo affascinante, ma anche Joey King nei panni di Gypsy, che alterna modi affettati e voce infantile ad atteggiamenti più maturi, incarna una figura profondamente sinistra (entrambe le interpreti sono infatti state candidate agli Emmy Awards). Il cast è poi arricchito di attori capaci di lasciare il segno anche con poche scene, come: Chloë Sevigny nei panni della vicina che inizialmente quasi sospetta l'inganno; Dean Norris di Breaking Bad in un ruolo insolitamente romantico; Juliette Lewis nelle vesti dell'indifferente madre di Nick; Margo Martindale nei panni della non meno mostruosa madre di Dee Dee. La regia del primo e di altri due episodi è affidata a Laure de Clermont-Tonnerre, regista francese che imposta il racconto sul contrasto tra l'apparenza falsamente zuccherosa della famiglia Blanchard - con pareti rosa confetto, montagne di morbidi orsacchiotti e gite in cosplay - al pugno di ferro esercitato dalla madre sulla figlia, costretta a subire continui abusi calmierati da dichiarazioni d'amore. La sindrome da cui era affetta Dee Dee, la Münchhausen per procura, è stata pochi mesi prima al centro anche di un'altra serie, Sharp Objects, ma qui c'è un ulteriore livello ossessivo perché la malattia della figlia viene sbandierata ai quattro venti al fine di ottenere solidarietà e persino celebrità. The Act è in sostanza una serie su come la necessità di riempire il vuoto esistenziale con immagini di successo, così tipico dell'American Dream, generi i peggiori mostri. Poco male se gli episodi vanno qua e là un po' per le lunghe e in particolare l'epilogo poteva essere più snello: lo spettacolo è tanto respingente quanto magnetico.