Romain Goupil ha un interesse precocissimo per il cinema, soprattutto per via del suo retaggio familiare: il padre era un capo operatore, mentre sua nonna era l'attrice e doppiatrice Lita Recio. I suoi primi cortometraggi sono firmati all'età di 16 anni: L'exclu e Ibizarre. Inizialmente, dovevano essere presentato per l'ORTF, ma poi vennero censurati. Educato al liceo Condorcet, avendo partecipato in prima linea alla rivolta studentesca del maggio del 68 (con tanto di creazione di comitati d'azione) gli viene esclusa ogni attività politica. È risaputo che in Francia sia stato un membro militante trotzkista del partito comunista, con il posto di responsabile del servizio sicurezza. Si è poi staccato dal partito, dopo il 21 giugno 1973, quando è diventato più autocritico nei confronti dell'organizzazione, legata a scontri contro la polizia e contro i neofascisti New Order, nei quali rimasero ferite ben 80 poliziotti. La loro organizzazione, così come quella dei New Order, venne sciolta. Le conseguenze furono non solo la grande solidarietà da parte degli altri gruppi di sinistra giovanili, ma anche il tragico suicidio di Michael Recanati, conosciuto anche come "Ludo" e amico di Goupil. Così, nel 1970, diventa assistente di Robert Ménégoz, poi aiuto regista di Coluche (Vous n'aurez pas l'Alsace et la Lorraine, 1977, con Gèrard Jugnot e Anémone) Chantal Akerman, Roman Polanski (Tess, 1979, con Nastassja Kinski), Andrzej Wajda (Dostoevskij - I demoni) e Jean-Luc Godard (diventando anche suo produttore in Germania nove zero, 1991).

I riconoscimenti
Dopo aver diretto due mediometraggi (Le père Goupil e Coluche Président), ottiene il premio della Caméra d'Or al Festival di Cannes e il César per la migliore opera prima, oltre che una candidatura all'Oscar per il suo lungometraggio Mourir à trente ans, realizzato con i filmati girati da Goupil prima e dopo il maggio del '68 per una pellicola che avrebbe dovuto chiamate alla ribellione e alla rivoluzione i giovani ragazzi francesi. La sua attività da questo momento in poi, ha oscillato fra opere corali (Contre l'oubli, 1991, all'interno del quale firma uno dei 30 brevi episodi diretti da personaggi famosi del cinema francese, impegnati nella campagna promossa da Amnesty International in difesa dei prigionieri politici), film a soggetto (Lettere per L..., 1994 e Tutti per uno, 2010), cortometraggi e documentari (Une pure coincidence, 2002), dedicandosi (ogni tanto) anche alla stesura di qualche libro.

Ancora attivismo politico
È uno dei firmatari della richiesta per sostenere l'Iniziativa di Ginevra, ovvero il piano di pace alternativo per la creazione di uno stato palestinese accanto a Israele. Mentre nel 2002 e 2003 ha espresso il suo sostegno alla guerra in Iraq di George W. Bush, attraverso un suo articolo su LE MONDE, di cui è autore assieme ad André Glucksmann e Pascal Bruckner. Membro del Cercle de l'Oratoire, che ha dato vita al quotidiano di orientamento neo-conservatore LE MEILLEUR DES MONDES, all'interno del quale si è mobilitato per la causa dei lavoratori stranieri clandestini con uno sciopero di registi e artisti. Attualmente presidente della commissione esaminatrice per le ammissioni a La Fémis, si è cimentato come attore anche in diversi film: Sciampiste & Co. (1999); A mia sorella! (2001); e Racconto di Natale (2008) con Catherine Deneuve.