Film sul fenomeno dei "frontalieri", circa 30.000 lavoratori italiani che attraversavano ogni giorno come pendolari il
confine per recarsi in Svizzera, dove avevano il permesso di lavorare ma non di abitare o pernottare. Espandi ▽
Film sul fenomeno dei "frontalieri", circa 30.000 lavoratori italiani che attraversavano ogni giorno come pendolari il
confine per recarsi in Svizzera, dove avevano il permesso di lavorare ma non di abitare o pernottare. Realizzato in un
periodo, i primi anni Settanta, in cui crisi economica e strumentalizzazioni politiche alimentano in Svizzera un clima
di forte "paura dello straniero", al film venne negato il sostegno di enti pubblici, televisione e sindacati. Prodotto con
un budget estremamente ridotto e l'impegno gratuito di tutti i collaboratori, fra i quali si segnala la Comune di Dario Fo
autrice delle musiche, costituisce uno degli esempi più riusciti di "cinema militante" dell'epoca, presentato con successo ai
maggiori festival cinematografici.