Titolo originale | Halloween |
Anno | 2007 |
Genere | Horror, |
Produzione | USA |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Rob Zombie |
Attori | Tyler Mane, Sheri Moon Zombie, Malcolm McDowell, Brad Dourif, Danny Trejo, Daeg Faerch Scout Taylor-Compton, Danielle Harris, William Forsythe. |
Uscita | venerdì 4 gennaio 2008 |
Distribuzione | Key Films |
MYmonetro | 2,25 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 23 novembre 2012
Argomenti: Halloween
Dopo diciassette anni di manicomio, Michael Myers viene rilasciato e torna ad Haddonfield. In Italia al Box Office Halloween - The Beginning ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 2,3 milioni di euro e 1,3 milioni di euro nel primo weekend.
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Madre spogliarellista e padre alcolizzato Mike Myers, dodicenne, massacra la famiglia la notte di Halloween, finisce in manicomio, dopo diciassette anni scappa e si fionda alla ricerca della sorellina minore, per proteggerla, forse, uccidendo famiglie e giovani studentesse. Prequel e remake dell'omonimo di John Carpenter (1979), l'Halloween di Rob Zombie apporta quella messa in scena grezza e sporca che ricordiamo nei suoi precedenti, e piuttosto riusciti, La casa dei mille corpi e La casa del diavolo. Se l'originale del '79, elegante nella sua essenzialità, glissava rapidamente sull'origine dell'orrore, lasciando in scena un incubo fine a se stesso, Zombie rivela le cause, eccede in spiegazioni sociologiche francamente inutili, e disegna un contesto proprio dove Carpenter l'aveva volutamente adombrato. Eppure il tutto, posto all'inizio del film come lunga introduzione, riesce a rendere la routine horrorifica del gioco al massacro stranamente significativa e tragica. Come a descrivere la lenta discesa nell'odio di un bambino psicotico, al cui punto di vista lo spettatore è costretto ad aderire. Zombie riesce, attraverso la narrazione, a rendere l'effetto delle famose soggettive dell'assassino nell'originale di Carpenter, provocando lo spettacolo del massacro e il senso di colpa di chi guarda, ancor più della paura. Quella narrata in Halloween è una provincia americana volgare e meschina, dove ogni valore familiare o istituzionale si è sgretolato. Ossessionato da volti di personaggi abietti o che raccontano un passato sgradevole, il regista-musicista riesce per una volta a rendere espressive persino le teenager massacrate nella seconda metà del film. Ben azzeccati, inoltre, Daeg Faerch, nei panni del giovane Myers e Malcolm Mc Dowell, nel ruolo dello psichiatra. Pur privo dell'eleganza dell'originale, Halloween è dunque teso e drammatico, disturba più che spaventare. Certo, non lascia nulla di veramente notevole e si prende un po' troppo sul serio. Ma per un horror che segue almeno altri otto episodi della serie, arrivare a dire qualcosa di nuovo non è poco.
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Già nel lontano 1978, John Carpenter e Debra Hill, che scrissero la sceneggiatura del primo Halloween, avevano capito una cosa fondamentale: se c'è un bambino di mezzo, fa più paura. Perché la tragica storia di Michael Myers, assassino della sorella alla tenera età di 10 anni e pluriomicida da adulto, era assai inquietante quando fu concepita, seppur i due autori, [...] Vai alla recensione »
L'essere un prodotto appena corretto, non predilige sicuramente un miglioramento di carriera, come in questo caso. Zombie con due film alle spalle è già in crisi creativa, e così attinge da Carpenter e dal suo Halloween: la notte delle streghe. Qeusta volta Zombie trova a braccia aperte di fratelli Weinstein della dimension films, che gli distribuiscono il film.
Dopo aver ucciso tutti i familiari tranne la sorella neonata Laurie, Michael Myers viene rinchiuso in un'ospedale psichiatrico per oltre quindici anni e viene costantemente assistito dalle cure del Dottor Loomis. Una sera, però, Michael deve venire trasferito in un'altra struttura ma si ribella ed evade. Raggiunta la cittadina che anni prima era stata il teatro dell'omicidio di tutta la famiglia Myers, [...] Vai alla recensione »
30 anni prima ,usci nelle sale cinematografiche il capolavoro di carpenter:HALLOWEEN.Oggi nonostante siano passati tutti questi anni,Rob Zombie decide di riesumare micheal mayers e analizzare il mito del personaggio.Micheal e' un ragazzo instabile,prima uccide alcuni animali ,dopodiche' passa ad uccidere quasi tutta la famiglia eccetto la neonata sorellina e la madre.
Prequel dell'omonimo capostipite di Carpenter e quint'ultimo della serie degli Halloween, il meno slasher di tutti, ma in compenso, almeno all’inizio, pieno zeppo di volgarità. I dialoghi infarciti dal turpiloquio gratuito del resto fanno parte dello stile di Rob Zombie, il regista rockettaro dell’heavy metal che a tutti i costi vuole apparire più cattivo di quello che è e si capisce anche dallo pseudonimo [...] Vai alla recensione »
Rob Zombie gira col plauso di John Carpenter(che però si è rifiutato di concedere un cammeo)il rifacimento del suo omonimo film rivoluzionario del '78.A differenza dei soliti remake o reboot cerca di percorrere strade differenti,e in perte ci riesce.Se nella prima parte l'idea di mostrare cosa spinge il giovanissimo Michael a diventare un mostro funziona(insomma un prequel del [...] Vai alla recensione »
Caratteristica forte di questo"Halloween. The Beginning"prequel o quasi del grande film di Carpenter, poi seguito da tanti"sequel", in cui si immagina, psicosociologicamente, un Michael "angariato"dalle difficili condizioni familiari, è l'iperbole, l'eccesso, senza neanche un"climax"che conduca all'orrore, allo scempio:è"gore"puro, [...] Vai alla recensione »
Un gran bel film. un ottimo remake. In questo remake il regista (Zombie), ha voluto raccontare l'infanzia di Myers, facendo vedere il perchè sia diventato un assassino. Era un bambino mentalmente disturbato, perchè già alla tenera età di 10 anni uccideva senza batter ciglio gli animali, poi viveva in una famiglia disagiata e disastrata, con un patrigno alcolizzato e [...] Vai alla recensione »
Dopo La Casa del Diavolo, le majprs si sono accorte dell'esistenza e della bravura del regista e musicista Zombie, e lo ingaggiano per dirigere questo remake di uno deo più grandi film horror di tutti itempi, sul quale sono basati tutti i film slasher dagli anni ottanta in poi. Perciò Rob ha scritto e diretto un film che si ispira a tutti i più grandi serial killer, come recita [...] Vai alla recensione »
Buon ramake del film del 78 anche se decisamente diverso sotto il profilo della trama.E' un film che scorre abbastnza velocemente nonostante le due ore di durata; si sapeva in ogni caso che era uno splatter/horror con una violenza piuttosto gratutita quindi guardandolo si era ben coscienti di cosa si andavano incontro. Vorrei ricordare a chi sostiene che è un film assurdo che Mike è immortale perchè [...] Vai alla recensione »
veramente un bel film! di certo non è un capolavoro come l'originale, ma non è nemmeno da scartare!
remake con qualche buon effetto ma con trama ormai sentita e risentita . voto : 6 per il d.r Lomis
L'ho visto due anni fa e ancora oggi ho timore di Micael Myers!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Rob Zombie ci mostra le origini del mostro Michael Myers, pur rivisitando la versione originale del primo episodio. Il piccolo Michael, infatti, qui non uccide solo la sorella ma anche il fidanzato e il patrigno. Mentre risparmia la madre, che è l'unica che sembra amarlo, anche perché è fuori per lavoro (spogliarellista) e la sorellina. Chiuso in un manicomio criminale per 16 anni, riesce a scappare, [...] Vai alla recensione »
Rob Zombie mette le mani in pasta rimodellando e rigenerando il personaggio di Michael Myers, pur rimanendo comunque fedele nella storia, prendendo vari spunti dai numerosi capitolo della saga. Il regista parte dall'infanzia di Michael, finalmente lo spettatore ha un volto del serial killer psicopatico e come nasce il tutto e come si evolve il personaggio.
Direi che Rob Zombie ha saputo ben orientarsi e catturare i punti salienti del film orginale per poi rielaborarli o ritoccarli a suo piacere, creando un film molto scorrevole (talvolta anche un pò crudele) ma con i giusti legami fra passato-presente di Micheal Mayers.
Personalmente mi piacciono molto i film di questo tipo (serial killer senza scrupoli) e devo dire che questo film non è niente male soprattutto all'inizio. Con il passare del tempo però diventa prevedibile e scontato. Il bambino che ha interpretato Micheal Myers è stato bravissimo!
cosa fa funzionare un horror? la PLAUSIBILITA': il fatto che quello che narra sembri reale, il fatto che sembri che possa avvenire davvero. questo film fa a gara con "non aprite quella porta 3D" per totale mancanza di logica e plausiblità in tutto: sia nella stessa premessa (un serial killer che inizia a esserlo da bambino) mai accaduta nella storia dell'umanità, sia [...] Vai alla recensione »
UN FILM DI LUNGA DURATA PER UN HORROR.. UN FILM CHE RIPETE UNA STORIA GIA' BEN CONOSCIUTA DA MOLTI APPASSIONATI DEL GENERE.. UN HALLOWEEN CHE VUOLE INIZIARE DAL PRINCIPIO E DESCRIVERE COME NON MAI LA STORIA DI MICHAEL MEYERS..SIMBOLO CULT TRA GLI HORROR AMERICANI DEGLI ANNI 80 E 90 INSIEME A JASON VORIES DI VENERDI 13 E FREDDY KRUEGER CON NIGHTMARE.
il film è indubbiamente piatto e stupido però non sò perchè questo film emotivamente mi mette l'ansia
Non sono mai riuscito a vedere tutto un film di questo pseudoregista, x ovviare a perdite di tempo inutili, questa volta, visto la mediastelle altina, ho voluto dargli un'altra chanche... miseramente naufragata! Basta farci prender in giro da queste americanate dove il cattivo/male non muore MAI, cerchiamo di render questi horror un po' + credibili e facciamola finita di confezionare un prodotto da [...] Vai alla recensione »
John Carpenter’s original 1978 “Halloween” was a slumber-party spook tale about a mask-clad bogeyman hacking his way through a sleepy Illinois suburb. Rob Zombie’s remake wants to be all that and a case study as well, devoting its first act to the childhood of the future serial killer Michael Myers, a chubby, sweet-faced, socially awkward boy whose mental illness is transformed into murderous rage [...] Vai alla recensione »
Trent'anni fa, nel 1978, il grande John Carpenter diresse Jamie Lee Curtis ventenne e Donald Pleasance in Halloween-La notte delle streghe, suo terzo film, storia della strage perpetrata da un omicida psicopatico reduce dal manicomio in Illinois il 31 ottobre 1963 alla vigilia di Ognissanti e della nascita della truce festa dark americana. Più tardi sarebbero venuti, con altri registi ma quasi sempre [...] Vai alla recensione »
Era il 1978 quando uscì «Halloween» del trentenne Carpenter. Quello che sarebbe diventato uno dei maestri dell'horror contemporaneo lanciava uno dei serial killer piu emblematici della storia del genere e apriva una delle saghe piu prolifiche e imitate della storia del cinema. A trent'anni di distanza il personaggio di Michael Myers è stato riesumato da Rob Zombie, il regista di «La casa dei mille [...] Vai alla recensione »
Tra una settimana Oronzo Canà, oggi Michael Myers. Icone nuove neanche a parlarne per cui riecco sempre più spesso quelle vecchie. È il cinema di oggi bellezza. Halloween di Rob Zombie recupera Michael Myers, enorme uomo nero apatico e afasico che infilza giovani promiscui indossando la maschera inespressiva del capitano Kirk di Star Trek. E' scappato da una casa di cura dopo aver ucciso la sorella [...] Vai alla recensione »
Rob Zombie alla prova del nove. Tanti sono infatti i capitoli della saga horror forse più celebre della storia. Nato dal genio del regista John Carpenter e della sceneggiatrice Debra Hill, il serial killer Michael Myers (quasi omonimo del Meyers produttore che al cineasta produsse Distretto 13: le brigate della morte e a cui lui così dimostrò la sua gratitudine) è diventato un franchise molto sfruttato: [...] Vai alla recensione »
La famiglia è la prima agenzia di pace. Detta dallo scranno più alto, la frase fa il suo effetto. Ma suona più come una speranza: nella realtà dei fatti è invece (spesso) ideale contesto di violenza, quindi di guerra. Tra i generi cinematografici è soprattutto l’horror a occuparsi della faccenda, perchè è il più politico e perchè la famiglia, come ci informa il medesimo scranno, è il nucleo della polis. [...] Vai alla recensione »
Un remake-omaggio che vorrebbe colmare qualche buco. Come un corpo diviso in due, l'Halloween versione Rob Zombie racconta nella prima parte la genesi del mostro Michael Myers (un bel ragazzino biondo dalla faccia facciosa) che massacra la sua famiglia — tranne mamma e sorellina — e finisce in un gelido manicomio (belle alcune idee-immagini come le maschere ossessivamente costruite da un Michael sempre [...] Vai alla recensione »
Esiste un ordine di registi che definiremo emeriti rompiscatole. Non ci riferiamo ai registi impegnati, che affrontano temi scottanti con le migliori intenzioni. Stiamo parlando di autori (!) che scelgono soggetti già scelti da altri, con la presunzione di fare meglio quello che era già il meglio del peggio. Campione della categoria, tanto per intenderci, è Rob Zombie, dal nome programmatico, che [...] Vai alla recensione »
Tra gli otto discendenti di Halloween ('78), questo prequel/remake di Rob Zombie, che riprende il titolo originale di John Carpenter e parte della sua «storia degli inizi», è quello con le ambizioni più autoriali. Da parte sua, Carpenter non ha mai voluto tornare su quello che rimane uno dei suoi film più personali, «perfetti» e intuitivamente geniali, osservando così la franchise - accompagnata dall'inconf [...] Vai alla recensione »