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Cinema&Architettura a BvE

Pino Farinotti è direttore artistico.
di Rossella Farinotti

In foto Pino Farinotti alla serata di presentazione di BvE. Foto di Riccardo Simula.

giovedì 5 luglio 2012 - News

Martedi 3 luglio 2012 si è tenuta la soirée inaugurale di una nuova iniziativa dedicata al cinema in relazione con l'Expo 2015. Un vero e proprio Festival del Cinema a Bergamo, un progetto di BvE (Bergamo verso Expo), appunto.
La Bergamo alta antica ha fatto da romantica cornice a una serata da red carpet, con personaggi del mondo Istituzionale di Bergamo e Milano, direttori di Festival, scrittori e critici, attori teatrali, artisti, una sfilata, un documentario su Aldo Fabrizi e, infine, l'anteprima di un film.
Bve nasce come manifestazione culturale molto articolata, perché i temi da approfondire sono tanti, dalla cultura, al cibo (tema portante di Expo 2015), fino alla moda. Le eccellenze del nostro paese. In questo senso certamente rilevanti sono i partner dell'iniziativa: Ministero per i Beni e attività culturali; la Regione Lombardia; il Politecnico di Milano; l'Università Cattolica e l'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, per citarne alcuni. Enti e istituzioni raggruppati dal Consorzio Wylford che ha organizzato e avviato l'intera iniziativa che, dopo le anteprime e gli incontri del 3 e 4 luglio, si svilupperà fra il 2013 e il 2015, l'anno dell'Expo, appunto.

Fra i "testimoni"della serata che hanno aderito agli intenti della manifestazione alcuni grandi nomi. Francesco Alberoni ha condiviso, con una lettera, l'aspetto valoriale dei programmi. Franco Nero, da sempre sensibile, e attivo, con sua moglie Vanessa Redgrave, in importanti azioni sociali, rammaricato di non poter essere presente con la moglie, si è a sua volta espresso con un documento a favore del BvE. Eventi sul palcoscenico mediati dal titolare di Consorzio Wilford, Marco Eugenio Di Giandomenico, colui che ha spinto l'iniziativa, e con un breve discorso di presentazione sulla parte cinematografica del leader del comitato scientifico Armando Fumagalli, ordinario dell'Università Cattolica e responsabile del corso di sceneggiatura.
Dal comunicato dell'iniziativa: "... una tradizione che ha ancora oggi una enorme possibilità di proporsi sulla scena internazionale essendo caratterizzata dai valori di creatività, imprenditorialità, amore per tutto ciò che è bello e che rende la vita più gioiosa e solidale...". Questi dunque i temi affrontati. E poi il cinema.

Una sezione è dedicata al tema Cinema e Architettura affidata, per la direzione artistica, a Pino Farinotti. Il Comitato scientifico si è impegnato nel reperimento di alcuni film inediti, tra cui l'anteprima della serata: la pellicola ispano-inglese di Gustavo Ron, Ways to Live Forever. Il film racconta la toccante storia di Sam, un ragazzino leucemico che cerca di realizzare i propri sogni nonostante la malattia, in balia tra la realtà da affrontare e una fine sempre più vicina, e una bella famiglia con cui farlo. Nei giorni seguenti in programma anche un classico (meno famoso nel suo repertorio) di Roberto Rossellini Era notte a Roma, nel quadro di un riconoscimento a Giovanna Ralli, la grande attrice romana.
Per la sezione Cinema/Architettura è stato scelto un titolo importante: Blade Runner. In particolare per la figura di Jordan Cronenweth, lo scenografo che inventò l' "architettura" futura e decadente, in un mondo da "dopo fine del mondo", dove tutto è senza futuro. Dove gli umani si muovono fra strutture fatiscenti e angoscianti. Citando alcune parole della lezione del Farinotti "l'architettura applicata al cinema è un codice importante. In senso generale per cominciare, il cinema, come tutti i racconti e tutte le opere deve possedere un'armonia, nella narrazione e nella composizione del quadro. Anche se, il cinema stesso, per la sua attitudine alle licenze è capace di disattendere anche questa regola ferrea, semplicemente applicando il lieto fine a una vicenda nata da un romanzo costruita per un finale opposto. Dunque un'architettura... stravolta".
Sempre nell'ambito Cinema/Architettura è stato presentato un montaggio firmato da Stefano Corallo, ideato da Pino Farinotti. Qui è l'architettura che racconta attraverso il mezzo cinematografico. Tom Cruise che si arrampica, con le ventose, sul Burj Dubai, l'edificio più alto del mondo. Cary Grant che scala una villa di Wright in Intrigo internazionale. Per finire con una struttura naturale, senza mano dell'uomo, una torre della Monument Valley. "Non è l'ispirazione dei grattacieli, delle piramidi e degli obelischi ?"

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