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Il Festival di Roma compie cinque anni e ringiovanisce

Più spazio a documentari, Australia e cinema indipendente.
di Marianna Cappi

Cinque anni e non sentirli
Piera Detassis (70 anni) 9 dicembre 1953, Trento (Italia) - Sagittario.

giovedì 7 ottobre 2010 - News

Cinque anni e non sentirli
Il Festival Internazionale del film di Roma compie 5 anni. Dal 28 ottobre al 5 novembre andranno in mostra – sotto la direzione artistica di Piera Detassis – i film del Concorso, i film di ricerca della sezione Extra, quelli per ragazzi di Alice nella città, e quelli della Sezione Occhio sul Mondo – Focus, che quest'anno guarda al cinema giapponese. Contestualmente, torna anche l'appuntamento con il Mercato Internazionale del Film (The Business Street), teso a favorire gli scambi e le coproduzioni all'interno dell'industria cinematografica.
Il Presidente della Fondazione Cinema per Roma, Gianluigi Rondi, ha introdotto la manifestazione ricordando come, accanto al cinema del presente, non mancherà certo un'attenzione speciale per il cinema del passato. Ecco allora il ricordo di Akira Kurosawa, con la versione restaurata di Rashomon, di Ugo Tognazzi, nel ventennale della scomparsa, di Suso Cecchi D'Amico, con tre diverse iniziative: una commemorazione affidata ad Alessandra Levantesi che, insieme con Tullio Kezich, ha scritto e pubblicato di recente un libro sulle famiglie Cecchi e D'Amico; un incontro con tre sceneggiatrici di oggi, Cristina Comencini, Jaja Fiastri e Francesca Marciano: infine, un premio ufficiale, il Marc'Aurelio. Rondi ha poi ricordato i cinquant'anni della Dolce Vita e annunciato l'anteprima mondiale della copia restaurata dalla Cineteca di Bologna.
La direttrice generale della Fondazione, Francesca Via, ha confermato che il quartier generale del festival resterà l'Auditorium, ma che verranno coinvolti nell'evento molti altri luoghi della città, dalla Casa del Cinema alla Sala Trevi, il Maxxi, il Macro (con 4 nuove mostre in concomitanza), l'Auditorium della Conciliazione con il Festival del doppiaggio, il Museo Bilotti, i musei Capitolini. Sono inoltre previste tre serate charity, in collaborazione con Save The Children, Telethon e Agenda Sant'Egidio. Nonostante la crisi – ha assicurato Via – i prezzi dei biglietti per le proiezioni sono stati mantenuti molto contenuti e vanno da un minimo di 3 ad un massimo di 23 euro.
Il Direttore del Mercato Internazionale del Film, Roberto Cicutto, ha portato in conferenza stampa una ventata di ottimismo affermando come – grazie alle sempre più numerose richieste da parte di Istituzioni internazionali (Progetto Media, UniFrance) – il Mercato sia in crescita. Inoltre – ha continuando – quest'esperienza è una perla rara nel panorama italiano, poiché è una delle pochissime situazioni in cui privati, pubblico e operatori del settore collaborano per un fine comune, quello di abbinare arte e industria.
Si confermano il Prix Eurimage e la Fabbrica dei Progetti mentre si inaugura, quest'anno, l'Industry Books, una selezione di romanzi, non solo italiani e non ancora pubblicati, offerti ai produttori (di cinema ma anche di televisione) per capire se da essi possa nascere un progetto di trasposizione per lo schermo. Nel calendario è previsto anche un convegno, in collaborazione con Variety, su giornalismo e critica cinematografica al tempo di Internet.
Piera Detassis prende infine la parola per entrare nel vivo delle pellicole del Festival, che conta almeno una ventina di film in première mondiale.
"Cosa cambia rispetto agli anni scorsi? Il festival ringiovanisce" ha affermato la direttrice artistica "Compiamo 5 anni ma si abbassa l'età media degli autori (che si assesta intorno alla classe 1965). Inoltre, ci sono molte meno major e molti più film indipendenti, opere prime, seconde e terze. La madrina stessa è molto giovane, Valeria Solarino. Il premio Acting Award andrà quest'anno a Julianne Moore, che rappresenta proprio quella sottile unione tra cinema hollywoodiano e cinema americano indipendente che non avevamo ancora segnalato in questo Festival. La Moore presenterà per l'occasione The kids are all right, già passato a Berlino. In apertura, invece, Last Night della 32enne Massy Tadjedin, con Keira Knightley ed Eva Mendes. Giovane è anche il film di Guillaume Canet, così come la proiezione speciale fuori programma (e in anteprima italiana) dell'attesissimo The Social Network.
In generale, si registra una crescita dei documentari e della presenza australiana. A questo proposito occorre segnalare sia Animal Kingdom che Oranges and Sunshine, film d'esordio di Jim Loach, il figlio di Ken, ambientato proprio in Australia.
La retrospettiva del focus sul Giappone è dedicata allo Studio Ghibli, in collaborazione con la Lucky Red, che possiede i diritti su tutti i titoli dello studio e manderà in sala, dopo il festival, il film di Miyazaki – mai distribuito in Italia – Porco Rosso.
Per presentare la selezione italiana, infine, la Detassis propone il titolo 2010 Fuga dall'Italia, perché 3 dei 4 film in competizione ufficiale sono italiani ma non parlano la nostra lingua: Gangor di Italo Spinelli parla hindi, Io sono con te di Guido Chiesa, su Maria di Nazareth, parla arabo, ebraico e greco antico, Una vita tranquilla di Claudio Cupellini, girato in Germania, vede Toni Servillo parlare (anche) in tedesco. Il quarto italiano nella Selezione Ufficiale è Valerio Jalongo con La scuola è finita, un film che si allinea con uno dei fil rouge del Festival di quest'anno, e cioé il tema dell'educazione e dell'istruzione. Tra i titoli riguardanti quest'ultima tematica troviamo Ce n'est qu'un début, incentrato su un asilo nido francese, e Waiting for Superman, focalizzato sull'istruzione pubblica in America.
L'altro tema portante del Festival si può identificare con la famiglia, vista come ultima difesa o ultimo orrore. A questo proposito, la Detassis segnala in particolare Le cose che restano, opera di oltre 5 ore diretta da Gianluca Maria Tavarelli. Lunga durata anche per Carlos di Assayas, passato a Cannes nella versione televisiva e presente a Roma col "cut" cinematografico. Nella panoramica, non può mancare la segnalazione dell'evento Winx 3D e di Let me in, remake di Lasciami entrare firmato dall'americano Matt Reeves che, nell'anno in cui il Festival di Roma manca dell'episodio della saga di Twilight, gli permette comunque di proseguire la tradizione vampiresca.
Tra le star attese sul red carpet: Keira Knightley, Eva Mendes, Fanny Ardant, Valeria Golino, Toni Servillo, Ksenia Rappoport, Alessandro Gassman, Romain Duris, Aaron Eckhart, ma per molti altri – assicura la Detassis – aspettiamo la conferma nei prossimi giorni.
Tra le speranze non ancora tramutatesi in certezze c'è anche quella di un collegamento in diretta con Martin Scorsese dal set in cui è attualmente impegnato.
Chiude l'incontro con i giornalisti Francesca Via, che risponde alle domande sui conti del festival: 13 milioni e mezzo in bilancio, di cui 8,2 impiegati per il festival, 1,3 per il mercato e 3,8 per tutta l'attività annuale.

Selezione Ufficiale – Concorso
Dog Sweat
Five Day Shelter
Gangor
Golakani Kirkuk / I Fiori di Kirkuk / The Flowers of Kirkuk
Hævnen / In a Better World
Io sono con te
Kill Me Please
Last Night
La scuola è finita / School Is Over
Las buenas hierbas / The Good Herbs
Bei Mian / The Back
Little Sparrows
Oranges and Sunshine
Poll / The Poll Diaries
Rabbit Hole
Una vita tranquilla

Gallery


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