Il cinema italiano la fa da padrone nell'offerta home video di inizio ottobre. Le due uscite principali hanno in comune il bel tenebroso Riccardo Scamarcio: operaio comunista in conflitto con il fratello Elio Germano in Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti, genuina radiografia pubblica e privata dell'Italia anni Sessanta divisa tra fascisti e comunisti; paziente ammaliato dalle grazie della fisioterapista Monica Bellucci nella commedia a episodi Manuale d'amore 2 di Giovanni Veronesi, che continua a scherzare su sesso e amore sfiorando temi importanti come la fecondazione assistita (Barbora Bobulova e Fabio Volo vanno in Spagna per procreare aggirando i divieti italiani) e matrimonio omosessuale (Antonio Albanese e Sergio Rubini sono una coppia indecisa sui fiori d'arancio nell'episodio più riuscito).

Proposte commerciali e cinema d'autore
I giovanissimi troveranno forse qualche spunto di divertimento in Notte prima degli esami - Oggi, che trasferisce le avventure di Nicolas Vaporidis e soci dagli stereotipati ma freschi anni Ottanta del primo episodio ai giorni nostri. C'è sempre un esame di maturità e c'è sempre la voglia di innamorarsi, ma il garbo e la leggerezza del primo episodio naufragano in un mare di grevi banalità a sfondo calcistico (il 2006 è l'anno dei Mondiali): se gli odierni "gggiovani" (per citare Moretti) sono questi, meglio invecchiare alla svelta.
Il cinema d'autore tocca vette altissime con Centochiodi (dal 10), ultimo film di fiction di Ermanno Olmi prima del ritorno al documentario. Il sapore è quello di un testamento spirituale sereno e coerente: attraverso la crisi di coscienza del professorino Raz Degan (sorprendente), il maestro mette a fuoco l'importanza dell'umanesimo e il pericolo dei dogmatismi nella cultura e nel cristianesimo, scegliendo come scenario la semplicità antica di un villaggio sul Po.

Cinema e musica
Restiamo in Europa e nell'ambito di un cinema raffinato. Il francese La Vie en Rose ripercorre gloria, miseria, malattia e lutti della sfortunata Edith Piaf con un rispetto che sa di agiografia, ma si avvale dell'impressionante interpretazione di Marion Cotillard. Il tedesco Quattro minuti, più furbo che denso, mette a confronto un'anziana insegnante di piano complessata e una giovane detenuta irrecuperabile ma dotata di istintivo talento. Ennesima, ridondante variazione sulla dinamica perversa maestro/allievo, il film gioca d'accumulo in traumi e disgrazie raggiungendo la saturazione, ma sarebbe disonesto negare la bravura di Monica Bleibtreu e Hannah Herzsprung.

I 300 eroi di Snyder
Chiusura in bellezza con il blockbuster macho 300. Da una graphic novel di Frank Miller, la guerra degli spartani contro i persiani è una testosteronica e omofobica battaglia di wrestling fatta di bicipiti guizzanti e urla belluine. Vietato prenderlo sul serio. Se no non si coglie l'ironia impagabile di scene come il faccia a faccia tra il palestrato Leonida e l'ingioiellatissimo Serse, che pare uscito dai Village People.