Un action thriller ambientato in Kenya, dove una famiglia si trova in vacanza. Espandi ▽
Una ricca famiglia americana in vacanza in Kenya decide di avventurarsi in un safari, ma quando la loro jeep viene attaccata da un rinoceronte, la loro vacanza si trasforma in incubo. Recensione ❯
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Un film che riflette sulla costruzione dell’identità tra materialità, virtualità e memoria. Fantascienza, Italia2021. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna si sveglia in un luogo deserto e comincia ad avvertire strane sensazioni dagli oggetti. Espandi ▽
Una giovane donna si risveglia nuda su una spiaggia deserta. Rivestitasi con una rete prende a vagare imparando presente e passato attraverso oggetti a cui è in grado di ridare energia. Trovato uno smartphone inizia a vedere i video in esso contenuti e impara a conoscerne i soggetti. Sono una coppia di fidanzati: Arianna e Leonardo che hanno filmato i momenti più diversi della loro vita in comune. Recensione ❯
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Un ragazzo decide di tornare nel suo paese d'origine e affrontare il passato. Espandi ▽
Juan Camilo Zuluaga Tordecilla torna in Colombia 25 anni dopo averla dovuto abbandonare, all’età di 10 anni. Lì si immerge nell’archivio di famiglia, rivede i luoghi della propria infanzia e attraverso gli scritti sui diari e le foto riemerge il grande dolore che l’ha segnato per sempre, quello della scomparsa della madre. Flavia Montini, al primo lungometraggio, realizza un film istintivo, dove tutti i materiali contribuiscono a costruire questo puzzle privato nel corso del tempo, dalla seconda metà degli anni ’80 al 2008. Los Zuluagas è un documentario che sa mettersi in gioco e che racconta la delusione, la speranza, la rabbia, l’isolamento, la voglia di ricominciare e, insieme, la necessità di non dimenticare nulla. Recensione ❯
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Bravo, venditore di donne, vive a Milano godendosi la vita notturna della città. La sua vita cambia un giorno in cui incontra una donna che cambierà tutto il suo mondo. Espandi ▽
È il 1978. Nella Milano da bere dove Vallanzasca comanda la mala, Bravo, interpretato da Mario Squeglia, vive la sua vita tra locali di lusso, discoteche e bische in compagnia dell'amico Daytona, interpretato da Paolo Rossi. Bravo si definisce un imprenditore. Il suo settore sono le donne. Sì, perché lui le vende. Ma la vita di un venditore di donne non è facile. Sarà sconvolta dall'arrivo di Carla, interpretata da Miriam Dalmazio, che risveglierà in lui sensazioni sopite da tempo. Una sola notte fuori da una bisca cambierà tutto. Non si tratterà però dell'inizio di una nuova vita. Sarà l'inizio della fine. Recensione ❯
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Girato nell'arco di cinque anni, Californie è la poetica ed avvincente rappresentazione di quante decisioni, apparentemente irrilevanti, determinino il futuro di un individuo, in bilico tra farcela e il soccombere di fronte alle difficoltà. Espandi ▽
Jamila, una ragazza di origine marocchina, vive con la sua famiglia a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. A 9 anni ha grandi ambiziosi ma poi si isola sempre più in sé stessa, non frequenta i coetanei ed evita di andare in classe. A 12 anni, mette i soldi da parte perché vuole tornare in Marocco, anche da sola. A 13 lavora a tempo pieno come parrucchiera presso il salone Californie. Riesce a comprarsi tutto quello di cui ha bisogno, vestiti e telefono compresi. Poi una mattina, sul posto di lavoro, arriva un assistente sociale e le chiede come mai non va a scuola. Jamila viene seguita dai 9 ai 14 anni, in un percorso di crescita e di messa a fuoco della sua identità che richiama istintivamente il lavoro fatto da Richard Linklater con Boyhood. Ma soprattutto c’è il volto di Khadija Jaafari che cambia nel corso degli anni, che mantiene negli occhi la sua irrequietezza, che prevale all’interno dell’inquadratura. L’identità tra Italia e Marocco segue i naturali passaggi soggettivi, dal desiderio del ritorno a casa al suo rifiuto, con la figura del padre vista come marginale, se non assente. Un film che colpisce dritto, che ha l’impeto e la poesia del cinema di Antonio Capuano combinate con la vitalità e la grazia di quello di Sébastien Lifshitz. Recensione ❯
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Adolescenti e adulti si confrontano sull'arte nella colonia estiva del parco del Cilento. Espandi ▽
A Napoli, tra un vecchio proiettore Super8 e un teatrino di marionette, si confrontano adulti e adolescenti in una colonia estiva nel parco del Cilento, nel dojo di judo ospitato all'interno del Real Albergo dei Poveri e nel laboratorio teatrale che si svolge negli spazi di un museo di arte contemporanea. Come rendere possibile il passaggio di conoscenze e esperienze da una generazione all'altra? Recensione ❯
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ll documentario è stato realizzato nel corso di una "vacanza per coppie" organizzata da "aipd Nazionale" nell'ambito di un progetto sull'educazione affettiva e sessuale, che ha coinvolto 180 persone con sindrome di Down in Italia negli anni 2019-2021. i partecipanti sono stati guidati in questo percorso da educatori dedicati, con attività di formazione per gruppi, singoli e coppie e consulenza alle famiglie Recensione ❯
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Vita, successi e morte di una delle attrici più amate dagli italiani: Laura Antonelli. Espandi ▽
Il documentario, attraverso numerose testimonianze inedite, racconta tutte le tappe della vita di Laura Antonelli, divenuta un'icona di bellezza in Italia e all'estero grazie ai film di cui è stata interprete. Se ne analizzano sia la conquista del successo che la successiva entrata in un isolamento lontano dagli sguardi del mondo.
Un documentario che unisce alla ricostruzione della carriera di un'artista l'interesse sincero nei confronti della donna che l'Antonelli è stata.
Il film è firmato da Nello Correale e Bernard Dèdarida (indice della riconosciuta internazionalità del lavoro dell'Antonelli) e viene costruito come un'indagine giornalistica condotta da un inviato francese residente da tempo in Italia. Recensione ❯
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Un'ampia carrellata che prova a raccontare una delle figure artistiche più importanti degli ultimi 50 anni. Documentario, Italia2021. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un emozionante viaggio all'interno della vita e della carriera del più importante uomo di spettacolo italiano. Espandi ▽
All’inizio era un altro progetto. Nel 2018 Edoardo Leo avrebbe dovuto realizzare un documentario su A me gli occhi, please, lo spettacolo che nel 1976 ha cambiato il recente panorama teatrale, con Proietti che è stato seguito per due anni nei camerini, durante le prove e gli spettacoli. Poi, dopo la morte dell’attore il 2 novembre 2020, si cambia strada. Il racconto di questo lavoro è dichiaratamente insufficiente per mostrare quello che ha lasciato Proietti nella sua carriera di oltre 50 anni. Dentro a Luigi Proietti detto Gigi ci sono tre documentari.
Dei tre documentari il primo è quello più compiuto, il secondo è quello più classico, il terzo è quello invece del rimpianto. Una carrellata ampia, segnata da una voce-off che in alcuni momenti è apparsa troppo insistente ma utilizzata da Edoardo Leo per sottolineare quello che è stato il suo rapporto con Proietti e quella che è la sua visione su di lui. In più, anche se ci sono molte informazioni sul suo legame con Roma, non ne è emerso in pieno il rapporto viscerale di dipendenza. C’è tantissimo di Proietti in questo lavoro ma si voleva vedere ancora di più. La sua figura è ancora molto viva e presente nel nostro immaginario. Proprio per questo, forse il valore di Luigi Proietti detto Gigi aumenterà nei prossimi anni. Recensione ❯
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La vita del pilota Tonino Benelli viene ripercorsa attraverso filmati di reportorio, interviste e fotografie. Espandi ▽
Docufilm ispirato alla vita del pilota Tonino Benelli il più piccolo dei sei fratelli, fondatori a inizio Novecento della leggendaria casa motociclistica di Pesaro. La vita privata dello spericolato pilota, le gare con le numerose vittorie e anche amare delusioni vengono ricordate attraverso immagini fotografiche, filmati di repertorio, interviste e ricostruzioni fiction opportunamente mixate. Recensione ❯
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Un racconto onesto ed empatico della malattia come catalizzatore delle migliori energie famigliari. Commedia, Italia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film che rappresenta in tutta la sua essenza il valore di una famiglia unita contro qualsiasi insormontabile difficoltà. Espandi ▽
Franco ha appena affrontato un importante colloquio di lavoro a Roma e torna orgogliosamente nella sua casa in Puglia dove lo aspettano la moglie Anna e la figlia Alessandra. Con lui c'è Andrea, il figlio che vive nella Capitale e vuole farsi strada nel mondo della musica, ignorando i consigli del padre che gli augura una carriera più simile alla sua. In Puglia c'è anche il fratello Silvano, rimasto vedovo, che abita nella stessa villetta famigliare. Ma proprio quando gli arriva la conferma di aver superato il colloquio e sta per diventare direttore di un'importante acciaieria, Franco ha un'emorragia cerebrale che lo spedisce d'urgenza al pronto soccorso, e tutta la famiglia si riunisce intorno a lui in attesa di un suo miglioramento.
Domenico Fortunato, regista e protagonista di questa storia nel ruolo centrale di Franco, racconta la malattia come catalizzatore delle migliori energie famigliari.
Sono credibili e commoventi anche le interpretazioni di Donatella Finocchiaro nei panni di Anna e soprattutto di Giorgio Colangeli in quelli di Silvano, che teme di perdere il fratello Franco così come ha perduto la propria moglie e sa di dover essere un sostegno forte per la cognata e i suoi figli, in particolare Andrea, ragazzo inquieto e tormentato. Recensione ❯
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Un viaggio pieno di ispirazioni attraverso i luoghi del poeta Hölderlin. Espandi ▽
L'esausto regista Emmer e Catarina, la giovane assistente di un produttore piuttosto latitante, partono per un viaggio alla ricerca dei luoghi in cui Hölderlin ha vissuto. C'è infatti ancora in fieri il progetto di un film sul poeta tedesco. La loro convivenza si rivelerà però molto problematica. Recensione ❯
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Donpasta racconta la sua quotidianità intrecciata a quella di una scenografa disoccupata, un musicista senza spettacoli, un contadino poeta. Espandi ▽
Artisti disperati, squattrinati, fragili e con un evidente senso di inutilità, che provavano a farcela. Quando nell'agosto del 2020 tutto riaprì, dopo mesi di confinamento in casa, gli artisti furono gli unici a non riprendere normalmente il loro lavoro. Nel tempo di un anno e mezzo, dentro e fuori il lockdown, Donpasta racconta la sua quotidianità intrecciata a quella di una scenografa disoccupata, un musicista senza spettacoli, un contadino poeta, documentando il modo in cui sono sopravvissuti a un conflitto esterno e interno, mentre sapevano che nella tempesta le cose fragili rischiano di scomparire... Avevano bisogno di un'idea per uscire dalle acque torbide e fu così che divennero i Naviganti. Recensione ❯
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Vita e carriera di una delle piu` grandi attrici del cinema italiano. Espandi ▽
Un documentario che racconta i film, le collaborazioni, i legami sentimentali, la verve innata e la professionalità di una donna molto diversa da quella che spettatori e critica hanno amato e stimato sui set cinematografici e in palcoscenico, la cui leggenda sopravvive in una luce intatta agli occhi di un pubblico sconfinato che continua ad amarla incondizionatamente. La sua attenzione quasi maniacale ai dettagli, le sue insicurezze e la sua spavalderia di fronte alla macchina da presa, il suo impegno "gentile" e il fatto che abbia rappresentato, per le donne della sua epoca e delle epoche a venire, un esempio e un'aspirazione. Le voci di chi l'ha conosciuta e ha lavorato con lei, con lei si è trovata a dividere un set o un passaggio di vita, da Paola Cortellesi a Michele Placido, Enrico Vanzina, Citto Maselli, Barbara Alberti, Laura Delli Colli, Enrico Lucherini, Christian De Sica, Carlo Verdone, Pilar Fogliati, Sandro Veronesi, Giancarlo Gianini, raccontano chi è Monica Vitta. Critici, attori, registi e sceneggiatori contribuiscono a costruire il profilo senza pari di una donna di cinema come poche ne sono esistite e ne esisteranno. Recensione ❯
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La ripresa di un magnificente spettacolo teatrale, registrato al Teatro dell'Opera di Roma. Qui Claudio Baglioni si è esibito cantando il suo ultimo album, pubblicato nel dicembre del 2020. Espandi ▽
L'opera-concerto totale registrata presso il Teatro dell'Opera di Roma, tratta dall'omonimo e ultimo album di inediti di Claudio Baglioni. Un'opera che trasforma in ambiente scenico ogni spazio - retropalco, palchi, golfo mistico, platea, foyer, camerini e corridoi - del Teatro nel quale va in scena. Artista, orchestra, coro e parte del corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma, musicisti, vocalist, danzatori, performer e acrobati animano ogni angolo della struttura, illuminando di sé, oltre al palcoscenico, tutti quegli spazi che, solitamente, non sono luoghi di rappresentazione. Recensione ❯
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