Anno | 2021 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 81 minuti |
Regia di | Alessandro Cassigoli, Casey Kauffman |
Attori | Khadija Jaafari, Ikram Jaafari, Marilena Amato, Fatima Ramouch, Simona Petrosino Emanuele Palumbo. |
Uscita | giovedì 21 aprile 2022 |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Fandango |
MYmonetro | 3,75 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 4 aprile 2022
Girato nell'arco di cinque anni, Californie è la poetica ed avvincente rappresentazione di quante decisioni, apparentemente irrilevanti, determinino il futuro di un individuo, in bilico tra farcela e il soccombere di fronte alle difficoltà. In Italia al Box Office Californie ha incassato 18,6 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Jamila, una ragazza di origine marocchina, vive con la sua famiglia a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. A 9 anni ha grandi ambiziosi ma poi si isola sempre più in sé stessa, non frequenta i coetanei ed evita di andare in classe. A 12 anni, mette i soldi da parte perché vuole tornare in Marocco, anche da sola. A 13 lavora a tempo pieno come parrucchiera presso il salone Californie. Riesce a comprarsi tutto quello di cui ha bisogno, vestiti e telefono compresi. Ma soprattutto è soddisfatta perché la sua principale le affida delle responsabilità e solo più tardi si rende conto di essere sfruttata. Poi una mattina, sul posto di lavoro, arriva un assistente sociale e le chiede come mai non va a scuola.
C'è un legame diretto tra Butterfly, il film precedente diretto da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman e Californie. Avviene proprio all'inizio.
Jamila si trova nella palestra Vesuviana Boxing e guarda Irma Testa, la prima pugile italiana a qualificarsi per le Olimpiadi di Rio che nel 2019 è diventata campionessa europea dei pesi piuma che è proprio al centro di Butterfly. Un collegamento istantaneo, da un volto a un altro. Ancora una storia di vita a Torre Annunziata. Nel fango della periferia, un'altra storia di speranze, di fatica, di rabbia, di lotta contro gli altri e sé stessi. Se in Butterfly era fondamentale la presenza di Lucio Zurlo, che ha cresciuto generazioni di pugili e aspiranti boxeur, in Californie è più nascosta ma si mantiene ancora come una guida, anche se discreta. Poi, tra il secondo e il terzo film della coppia Cassigoli-Kauffman, c'è il passaggio dal documentario al cinema di finzione. Il cambio di genere non è però così netto, anzi il metodo è simile. Se in Butterfly la storia di Irma Testa dava l'impressione di essere ricostruita e inquadrava il suo volto e il suo corpo come quello di un'attrice, in Californie ci sono squarci di vita catturati, dove non sembra esserci distanza tra ciò che è reale e ciò che è ricostruito. Jamila viene seguita dai 9 ai 14 anni, in un percorso di crescita e di messa a fuoco della sua identità che richiama istintivamente il lavoro fatto da Richard Linklater con Boyhood. Ma soprattutto c'è il volto di Khadija Jaafari che cambia nel corso degli anni, che mantiene negli occhi la sua irrequietezza, che prevale all'interno dell'inquadratura tanto è vero che Cassigoli e Kauffman hanno scelto di utilizzare il formato 4:3 per sottolineare la centralità della protagonista. Californie, il cui titolo arriva dall'insegna sbagliata del salone per parrucchiera, è uno spaccato potente che entra nel mondo e nella testa di Jamila. Non guarda in faccia a nessuno quando vuole raggiungere un obiettivo come nella scena in cui si presenta da una cliente per farle i capelli. Non si vuole neanche far mettere i piedi in testa da nessuno e risponde a tono alla sua insegnante quando non le vuole spiegare quello che ha letto. Ma soprattutto lascia emergere i suoi sensi di colpa in uno dei momenti più intensi del film nel momento in cui piange guarda la madre dalla finestra. L'identità tra Italia e Marocco segue i naturali passaggi soggettivi, dal desiderio del ritorno a casa al suo rifiuto, con la figura del padre vista come marginale, se non assente. Un film che colpisce dritto, che ha l'impeto e la poesia del cinema di Antonio Capuano combinate con la vitalità e la grazia di quello di Sébastien Lifshitz.
In periferia sono sbagliate anche le insegne, come "Californie", quella del negozio da parrucchiera dove lavora Jamila. Ma i sogni sono sempre genuini. Siamo a Torre Annunziata, ma potremmo essere ovunque. L'adolescente con una famiglia poco presente e con il falso mito dell'emancipazione abbandona la scuola e va a lavorare, sperando di aprirsi presto un suo salone di bellezza.
Ovviamente si doveva chiamare "California" e non Californie il negozio di parrucchiera dove aveva lavorato e si è guadagnata da vivere, per un certo periodo, una scatenata bambina, Jamila (una sorprendente Khadija Jaafari), più napoletana che marocchina, la protagonista della straordinaria opera di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman passata l'anno scorso alle "Giornate degli Autori" e adesso in [...] Vai alla recensione »
Cosa vede Jamila? Attraverso i suoi occhi si materializza il paesaggio umano di Torre Annunziata, umori sotterranei, desideri di fuga, povertà e bellezza. Lo scambio di sguardi tra oggetto e soggetto che filma crea inquietudine e disorientamento, risultato voluto dai due documentaristi Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, già allenati al cinema del reale con Butterfly, stesso set, pedinamento di [...] Vai alla recensione »
Per il film che è valso loro la vittoria alle Giornate degli autori, Cassigoli e Kauffman hanno rincorso la loro protagonista dai 9 ai 14 anni. L'hanno filmata, come una sorella minore dell'Irma Testa di Butterfly (di cui Californie è una sorta di spinoff, a partire dalla palestra di pugilato), cucendole addosso la figura ricorrente dell'emarginata tra gli emarginati: Jamila infatti viene dal Marocco [...] Vai alla recensione »
Californie di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, presentato in questi giorni a Venezia per le Giornate degli Autori, inizia con un passaggio di testimone dal precedente lungometraggio della coppia, Butterfly (2018), che è anche uno scambio solidale tra realtà e finzione, tra documentario e film a soggetto. Butterfly era un film d' osservazione sulla crescita e la preparazione atletica di Irma Testa, [...] Vai alla recensione »
Il conflitto al cuore degli eventi, misura di tracce inafferrabili, assenze ingombranti, specchio di un dolore che mette radici e disorienta, agita, commuove, stordisce, rimbalza nel corpo e brucia negli occhi, s'infiamma nei capelli e incenerisce sulla pelle. Jamila cresce nonostante il vuoto, il caos, gli errori, la solitudine che sceglie come corazza per difendersi dalla paura del rifiuto, dalla [...] Vai alla recensione »
"Un giorno, durante la lavorazione di Butterfly (documentario del 2018 su Irma Testa, a 18 anni la prima donna pugile ad arrivare alle Olimpiadi) una bambina di nove anni partecipò casualmente alle nostre riprese regalandoci una scena intensa e fondamentale" hanno raccontato i due registi, Cassigoli e Kauffman. Queste loro parole sono l'introduzione perfetta a questo delizioso e commevente film.
È il sogno primordiale del cinema quello di seguire vite parallele, di cercare derive che raccontino storie apparentemente innocue, fuori luogo, probabilmente poco interessanti , come si direbbe, non cinematografiche. Ed il sogno eterno che gli autori di Butterfly (2018) non rinunciano a cercare, decifrare, a confondere con la realtà di tutti i giorni.
Dopo Butterfly che aveva per protagonista Irma Testa, prima donna pugile italiana a partecipare ai giochi olimpici e recentemente vittoriosa a Tokyo, Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman tornano a raccontare l'adolescenza femminile con Californie, presentato alle Giornate degli Autori a Venezia 78. Stavolta i registi si concentrano su Jamila, origini marocchine e radici a Torre Annunziata, raccontandone [...] Vai alla recensione »
Crescere a Napoli, più precisamente a Torre Annunziata, può essere complicato e se sei una ragazza marocchina anche di più. Il grande merito del film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, proposto alle Giornate degli Autori, è altresì quello di non indulgere in pietismi o drammatizzazioni da mèlo pittoresco (ed eccessivo) o da criminal story da sotto genere.
"Il mio sogno è essere la compionessa del mondo e fare la parrucchiera" dice Jamila (Khadija Jaafari) all'inizio del film quando, bambina, si allena in palestra per diventare pugile: i registi Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman sono giustamente rimasti folgorati da Khadija, incrociata in una sala per boxeur di Torre Annunziata durante le riprese del loro lavoro precedente, Butterfly (2018), dedicato [...] Vai alla recensione »
Ovviamente si doveva chiamare "California" e non Californie - come è anche il titolo del film nella "Selezione Ufficiale" delle Giornate degli Autori - il negozio di parrucchiera dove aveva lavorato e si è guadagnata da vivere, per un certo periodo, una scatenata bambina, Jamila (una sorprendente Khadija Jaafari), più napoletana che marocchina, la protagonista della straordinaria opera di Alessandro [...] Vai alla recensione »