Operazioni, relazioni, complicazioni: su TIMVISION 13 stagioni del medical drama che ha consacrato Shonda Rhimes regina della serialità televisiva.
Operazioni, relazioni, complicazioni. Quando Grey’s Anatomy fu presentata al pubblico americano, si scelse questo slogan per promuovere la serie. Era il 2005, i dottori in televisione riscuotevano già grande successo, ma nessuno avrebbe mai immaginato che un simile medical drama, partito in sordina su ABC, diventasse uno degli show più famosi di sempre. Nessuno poi avrebbe mai pensato che la sua creatrice Shonda Rhimes, al tempo conosciuta soltanto per qualche sceneggiatura fortunata (Crossroads con protagonista Britney Spears, Principe azzurro cercasi di casa Disney), si trasformasse nella regina della serialità televisiva, in una produttrice dall’altissimo potere contrattuale.
La serie, che TIMVISION propone dalla prima alla tredicesima stagione, racconta quanto accade al Seattle Grace Hospital di Seattle. Il primo episodio ben esemplifica gli sviluppi che Grey’s Anatomy avrà nelle successive annate. Meredith Grey, giovane tirocinante di Chirurgia, figlia di una dottoressa molto apprezzata nell’ambiente, si ritrova ad andare a letto con un prestante e attraente quarantenne di nome Derek Shepherd. Il giorno dopo i due scoprono di lavorare insieme e che lui, neurochirurgo dall’avviatissima carriera, sarà il supervisore di lei. Nonostante un iniziale imbarazzo e le dovute titubanze, Meredith e Derek danno vita a una relazione dall’andamento a dir poco altalenante.
Puntata dopo puntata vicende sentimentali e casi medici più o meno improbabili si intrecciano in una trama che gioca con i colpi di scena, stuzzicando soprattutto il pubblico femminile, attratto dal vorticoso spazio che viene dato alle capriole emotive dei personaggi in scena. Difatti, oltre alla coppia di protagonisti, vanno segnalati diversi medici che sarebbe riduttivo etichettare come comprimari. Tra questi spiccano le figure di Cristina Yang, migliore amica di Meredith nonché specializzanda dalle grandissime ambizioni di carriera, e Alex Karev, aspirante chirurgo che sfrutta il suo grande fascino nel campo degli amorosi sensi. Ci sono poi Addison Montgomery, Preston Burke e Richard Webber, colonne dell’ospedale, medici assai rinomati nella loro professione. Da non dimenticare poi Miranda Bailey, George O'Malley e Izzie Stevens.
Grey’s Anatomy si è imposta nel panorama televisivo per la straordinaria capacità di sfruttare al meglio le risorse del suo cast. Nel corso delle stagioni, anche con un ragionato ricambio di interpreti, la serie ha avuto la capacità di rinnovarsi, di valorizzare al meglio le dinamiche tra i tanti personaggi. Ognuno di loro ha trovato il suo spazio, ha potuto esprimere compiutamente se stesso, ha avuto il minutaggio necessario per intraprendere e compiere i propri percorsi. Shonda Rhimes, con la sua squadra di sceneggiatori, è riuscita a creare una serie corale che ha creato un rapporto indissolubile con i fan.
La fortuna della serie, che ha avuto anche uno spin-off di discreto successo come Private Practice, poggia naturalmente sulle grandi prove dei suoi attori. Ellen Pompeo e Patrick Dempsey hanno legato i loro volti per sempre a Meredith e Derek, diventando delle stelle internazionali. Lo stesso si può dire di Sandra Oh, interprete di Cristina Yang. Chi ha ricevuto di più da Grey’s Anatomy è però la sua creatrice, Shonda Rhimes. Con dedizione e grande progettualità, la showrunner ha creato Shondaland, un impero produttivo che ha dato vita a diverse serie di successo come Scandal e Le regole del delitto perfetto.