Jean Dujardin in una delicata commedia sulla complessità dei sentimenti, sulle difficoltà che sono insite dentro alcune sensazioni ed emozioni. Ora su TIMVISION.
Meglio innamorarsi di un piccolo grande uomo o di un grande piccolo uomo? Queste sfumature lessicali, da molti archiviabili come romantici sofismi, sono centrali in Un amore all’altezza (2016), deliziosa commedia francese che racconta una storia d’amore in cui è importantissima la prospettiva dello sguardo. Disponibile su TIMVISION, il film di Laurent Tirard (Le avventure galanti del giovane Moliere, Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà) mescola sentimenti e pregiudizi, tabu ed emozioni. Riesce nell’impresa con ironia e grande intelligenza, sfidando beffardamente convinzioni e convenzioni sui rapporti di coppia.
Diane, brillante avvocatessa in carriera, ha sempre sognato il principe azzurro. Forte, di bella presenza, capace di trascinarla in cima al mondo, di proteggerla dalle avversità della vita. Tutte le sue aspettative vanno in frantumi quando si imbatte casualmente in Alexandre. Quest’ultimo ha trovato il suo cellulare e vuole restituirglielo. Diane è incuriosita dall’uomo: lui è un famoso architetto, ha una voce calda e rassicurante, è soprattutto un arguto conversatore. Si danno un appuntamento che però riserva grandi sorprese: Alexandre, affascinante e intrigante come da copione, è alto solamente 136 centimetri.
Nonostante la bassa statura e un inevitabile stupore, la donna rimane colpita dal suo cavaliere. Alexandre ha difatti qualità e abilità difficilmente riscontrabili tutte insieme in altri uomini: è sensibile, è divertente, è colto, è cortese. I due iniziano così una relazione che rende subito manifeste le loro diversità. Gli imbarazzi arrivano quando la storia diventa più di un flirt. Ci sono da sostenere gli sguardi dei colleghi e degli amici. Ci sono da sopportare i taciti commenti che accompagnano una simile unione. Per Diane c’è soprattutto un bivio da affrontare: per lei è più importante essere felicemente innamorata o essere accettata dal suo gruppo di lavoro.
Remake del film argentino Corazón de León (2013), Un amore all’altezza sposta il suo baricentro d’azione da Buenos Aires a Marsiglia. Tirard, sostenuto dall’ottima sceneggiatura di Grégoire Vigneron, studia la lezione di Frank Capra, cineasta che nelle sue opere ha quasi sempre privilegiato il lato migliore delle persone, e firma una delicata commedia sulla complessità dei sentimenti, sulle difficoltà che sono insite dentro alcune sensazioni ed emozioni. Per far ciò si serve di un sorriso mai banale, sempre sarcastico, capace di squarciare ogni velo di ipocrisia e perbenismo.
Se il film regge trasformandosi in un’ottima occasione di confronto, molto lo si deve alle interpretazioni dei due protagonisti. Nei panni di Diane c’è Virginie Efira, tra le più talentuose attrici del cinema francofono, nota al grande pubblico per film come Per sfortuna che ci sei e 20 anni di meno. Chi veste gli abiti eleganti di Alexandre è invece un rimpicciolito Jean Dujardin, diventato un’icona mondiale nel 2012 per l’interpretazione in The Artist, film che gli è valso un Oscar e un Golden Globe come migliore attore protagonista. La sua prova, già premiata al Festival di Cannes, lo ha reso un divo in Patria. Con Un amore all’altezza conferma la sua straordinaria poliedricità come attore.