Protagonista sempre in prima linea, prima sul ring, poi davanti alla macchina da presa. Volto da simpatica canaglia e fisico atletico, Tony Danza, con una carriera avviata da pugile professionista, viene scoperto da un produttore mentre si allena e quel giorno cambia il corso della sua vita, proiettandolo verso un brillante futuro sui set di sitcom e commedie di successo.

Tra pugilato e televisione
Anthony Salvatore Danza nasce a Brooklyn, New York, il 21 aprile 1951, in una modesta famiglia di origine italiana. La madre, immigrata siciliana, lavora come contabile, mentre il padre è impiegato nella raccolta dei rifiuti. Tony frequenta il liceo di Malverne, dove si diploma nel 1968, pur definendosi un cattivo studente. Nel 1972 si laurea in Storia all'Università di Dubuque, dove ottiene una borsa di studio in wrestling. Da ragazzo, Tony non ha mai sognato una carriera di attore, piuttosto si immagina come il nuovo Rocky Graziano. Con il soprannome di Dangerous, nel 1975 partecipa ai Golden Gloves, prestigiosa competizione di New York per pugili dilettanti, e dall'anno successivo avvia una carriera di pugile professionista di peso medio. È proprio durante un allenamento in palestra che viene notato e ingaggiato da un produttore per la parte del tassista e pugile part time, con un record da perdente, Tony Banta nella serie televisiva Taxi (1978-1983), che racconta la vita quotidiana di un gruppo di tassisti di New York. Nel corso delle audizioni, Danza impressiona talmente tanto gli sceneggiatori da spingerli a riscrivere il personaggio a sua immagine e somiglianza. Il successo della serie, molto premiata e acclamata dalla critica e dal pubblico, è un ottimo trampolino di lancio per una carriera del tutto nuova. È così che nel 1979 Danza lascia il pugilato - dove, pur essendo apprezzato, non ha i numeri per diventare un grande campione - e si dedica alla recitazione a tempo pieno. Il suo secondo ruolo è quello di Tony Micelli, giocatore di baseball costretto a ritirarsi per un problema alla spalla, che finisce per trovare lavoro come baby-sitter per conto di una donna in carriera divorziata, nella sitcom Who's the Boss? (1984-1992), che gli vale una nomination ai Golden Globe come miglior attore in una serie tv. Dopo il film tv Donne sole (1984) di Harry Winer, incentrato su un gruppo di donne che frequentano un bar per single alla ricerca dell'amore, Danza recita in Fuga dalla realtà (1986) di Gene Reynolds, in cui è Jerry Rosenberg, incarcerato con l'accusa di aver assassinato due poliziotti. Quando scopre che anche il suo avvocato lo sta tradendo, si mette a studiare fino a laurearsi in legge. Dal 1995 al 1996 è il protagonista di Hudson Street, sitcom di coppia in cui il poliziotto divorziato Tony Canetti intreccia una relazione con Melanie Clifford, reporter di un giornale liberal che è stata assegnata alla cronaca nera. Nel 1997 incarna il giurato numero 7 nel legal drama La parola ai giurati di William Friedkin, remake del film omonimo girato nel 1957 da Sidney Lumet. I ruoli da protagonista in film per la televisione si susseguono, anche se la qualità di questi prodotti non è sempre particolarmente elevata. Dal 1997 al 1998 interpreta Tony DiMeo nella sitcom The Tony Danza Show, che sarà poi il nome di un brillante programma televisivo condotto dall'attore dal 2004 al 2006. Nel 1998 incarna Tommy Silva in The Practice, serie che narra le vicende professionali e private di un gruppo di avvocati penalisti di Boston. Dal 2000 al 2002 interpreta Joe Celano nella serie In tribunale con Lynn, storia di un avvocato divorziato che tenta di avviare il proprio studio legale, dopo che il suo ex marito, anch'egli avvocato, le ha sottratto tutti i clienti. Curioso l'esperimento televisivo a cui l'attore prende parte nel 2010, dopo essere diventato insegnante di inglese in una scuola superiore di Philadelphia, in Pennsylvania. Teach: Tony Danza è un reality show che riprende le lezioni tenute dall'attore ai suoi allievi. Il programma è stato sospeso alla fine del primo semestre, dopo che i produttori hanno ritenuto che il materiale ripreso non fosse abbastanza drammatico e dopo il rifiuto di Danza di permettere ai produttori di generare forme di conflitto tra i suoi studenti.

Al cinema
Il debutto al cinema avviene nel 1980 in The Hollywood Knights di Floyd Mutrux, commedia che racconta gli scherzi e le cattiverie di una confraternita tra Beverly Hills e Hollywood nel 1965. Qui Danza, pur avendo quasi trent'anni, interpreta un liceale che si innamora della compagna di scuola, incarnata da una giovanissima Michelle Pfeiffer. È poi il protagonista di Going Ape! (1981), commedia diretta da Jeremy Joe Kronsberg, in cui l'attore si ritrova al fianco di Danny DeVito, dopo Taxi, nei panni del figlio di un ricco performer da circo, che erediterà i cinque milioni di dollari lasciati dal padre solo se riuscirà a prendersi cura dei suoi tre oranghi domestici. Nel 1989 è il protagonista di Giù le mani da mia figlia di Stan Dragoti, storia di un ex sessantottino, vedovo e direttore di una radio rockettara, che, quando scopre che la maggiore delle due figlie si è fatta grande, carina e disponibile, diventa preda della gelosia e si rivolge a un analista che ha il suo stesso problema. Nel 1994 recita al fianco di Danny Glover e Christopher Lloyd in Angeli di William Dear, film per ragazzi incentrato su una squadra giovanile di baseball con il vizio della sconfitta, prima dell'intervento provvidenziale di alcuni angeli discesi dal paradiso. Di ben altro spessore è la sua partecipazione al progetto di Crash - Contatto fisico (2004) di Paul Haggis, premio Oscar 2006 come miglior film, migliore sceneggiatura originale e miglior montaggio, storia cupa e intrisa di pessimismo, che affronta questioni complesse come il razzismo e la solitudine nell'America e nella società contemporanea. Nel 2009 lo vediamo nel cast di The Nail - Il riscatto di James Quattrochi, storia di un pugile che, dopo aver trascorso otto anni in prigione a causa di uno sfortunato incidente, torna cambiato alla sua vita solitaria, meno ribelle e più riflessivo, ma senza gioia di vivere, fino a quando incontra un bambino portoricano ripetutamente picchiato dai bulli del quartiere. Nel 2013 l'attore incarna il protagonista da anziano nella commedia Don Jon, che segna l'esordio alla regia di Joseph Gordon-Levitt, anche interprete nei panni di un donnaiolo impenitente che si innamora per la prima volta di una donna (Scarlett Johansson).