Una ballata folk che racconta il Boss - magistralmente interpretato da Jeremy Allen White - come paladino delle imperfezioni. Biografico, Drammatico - USA2025. Durata 120 Minuti.
Il viaggio di Bruce Springsteen nella realizzazione del suo album del 1982 Nebraska, emerso durante la registrazione di Born in the USA con la E Street Band. Basato sul libro di Warren Zanes. Espandi ▽
1981. Bruce Springsteen è reduce dal successo del River Tour e la sua casa discografica vorrebbe subito un nuovo LP per "battere il ferro finché è caldo". Ma lui è in piena crisi. Ovunque lo seguono l'ombra scura che gli sta alle calcagna e quel vuoto dentro del quale non riesce a liberarsi se non quando, in una stanza del suo modesto appartamento, compone i brani che faranno parte del suo LP meno noto e più rispettato - Nebraska - ben lontani da ciò che la casa discografica si aspetta.
Springsteen - Liberami dal nulla sceglie un momento particolare della vita e carriera del Boss per raccontare lo smarrimento identitario di un uomo e un artista che ha sempre avuto come priorità quella di non tradire se stesso.
Jeremy Allen White (interprete di tutte le canzoni in scena) si cala nel tormento di Springsteen. Il regista Scott Cooper evita saggiamente l'agiografia e gestisce bene l'alternanza fra arte e vita, facendo del suo film una ballata folk su un performer che ha sempre incarnato una parte ben precisa dell'identità statunitense: quella diseredata, blue collar, schietta e genuina. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Grace è una donna in fuga da due killer che le danno la caccia. Trova rifugio a Dogville, una piccola città del Colorado. Espandi ▽
Sfuggita all'inseguimento di due killer, la bella Grace arriva nella sperduta cittadina di Dogville. Grazie all'aiuto di Tom, portavoce della comunità, Grace riesce ad ottenere protezione a patto che sia disposta a lavorare per la comunità. Ma quando si viene a sapere che la donna è una grossa ricercata, gli abitanti di Dogville avanzano nei confronti di Grace sempre maggiori pretese. Ma Grace nasconde un segreto che farà pentire tutta Dogville di aver mostrato i denti contro di lei…
Lars Von Trier ha ripulito il proprio cinema da quel sospetto di manierismo autoreferenziale che lo rendeva inviso a molti. Il Dogma è alle spalle.
Von Trier ha forse superato una volta per tutte il piacere sottile di cercarsi dei detrattori con la dimostrazione della capacita' di valorizzare un cinema purificato dall'esibizione stilistica e capace di mettersi al servizio degli attori. Prima fra tutti una straordinaria Nicole Kidman. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un racconto visionario e profondamente umano, che sfida le regole del genere per restituirci un'unica, semplice verità: ogni vita è un miracolo. Espandi ▽
Una serie di eventi sta sconvolgendo il mondo così come lo conoscevamo. Internet non funziona più (privando di Pornhub i suoi più affezionati frequentatori). La California si sta staccando dagli Stati Uniti, in seguito ad eventi tellurici. Le scuole non hanno studenti. Sui pochi mezzi di comunicazione ancora funzionanti compare il ringraziamento al contabile Chuck Krantz per i suoi 39 anni di contributo all'umanità. Da qui inizia il percorso à rebours che ce ne illustra la vita e la passione per il ballo.
Mike Flanagan torna ad affrontare un'opera di Stephen King che questa volta si sviluppa su percorsi distanti dall'horror.
In un mix sapiente tra malinconia e leggerezza, veniamo a conoscere l'anima semplice di uno come noi ma proprio perché uomo comune, arricchito da piccoli momenti vissuti con semplicità seppure (non poteva mancare in un film da King) avendo la consapevolezza della fine. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un coinvolgente on the road nella natura che segna il debutto di Zilbalodis. Con un'idea chiara di autonomia creativa. Animazione, Lettonia2019. Durata 75 Minuti.
Il viaggio straordinario di un ragazzo in un mondo tra sogno e realtà, nel quale riecheggia solo la voce della natura. Espandi ▽
Un ragazzo, appeso con un paracadute al ramo di un albero, si vede minacciato da un enorme gigante nero. Trovata una moto, riesce a fuggire attraversando territori diversi. Lo accompagna un uccellino che non sa ancora volare.
Il primo lungometraggio di Gints Zilbalodis, totalmente autoprodotto, indica già una precisa visione del cinema di animazione. La tecnica d'animazione è essenziale. Non ci sono ombre. I personaggi spesso scivolano sul terreno che praticamente non toccano. Siamo cioè distanti anni luce da Pixar and company. Ma questo non inficia la tenuta complessiva perché in ognuno dei quattro capitoli in cui è suddivisa la vicenda si avverte la necessità di narrare un mondo e una realtà che si potrebbero definire sospesi così come il protagonista nella prima inquadratura.
Non ci sono parole in questo film. Solo musica e suoni e questa scelta serve a rarefare ancora di più un on the road immerso nella Natura. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Love story all'insegna della fantasia e della sperimentazione. Villoresi mette in mostra un talento determinato. Fantasy, Italia2025. Durata 74 Minuti.
Un fantasy diretto da Virgilio Villoresi. Espandi ▽
Il giovane pianista Orfeo suona ogni sera in un locale, il Polypus, dove gli capita di incrociare lo sguardo di Eura Storm nel pubblico, e di venirne rapito. L'infatuazione sembra reciproca, ma la ragazza scompare, lasciando Orfeo nella disperazione. La rivedrà soltanto di sfuggita, mentre varca la soglia di un edificio non lontano da casa sua. Nel tentativo di inseguirla, scopre che la porta conduce a un mondo misterioso, presidiato dall'Uomo verde e popolato di creature immaginifiche come la Giacca, che è il diavolo custode dell'aldilà. Tra loro Orfeo si lancia, determinato a ricongiungersi alla sua Eura.
Tra il surreale e il fantasy, tra l'animazione e il reale, il primo lungometraggio di Virgilio Villoresi è una summa sorprendente e originale delle sue sensibilità artistiche, colte all'incrocio tra la rivisitazione del mito di Orfeo ed Euridice e l'eredità di Dino Buzzati, del cui "Poema a fumetti" il film è una trasposizione.
Love story all'insegna della fantasia e della sperimentazione, il film assale lo sguardo e la mente in egual misura, e rappresenta soprattutto un personalissimo tour de force per Villoresi, che mette in mostra un talento vasto e determinato. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film di fantasmi, di morti e rinascite. L'energia potentemente femminile della regista sa affrontare un dolore lancinante con coraggio ed empatia. Drammatico, USA2025. Durata 125 Minuti.
Chloé Zhao racconta la morte del figlio di Shakespeare dal punto di vista della moglie Anne, fonte di dolore e ispirazione per la nascita di "Amleto". Espandi ▽
Chloé Zhao parte da un best seller dell’autrice irlandese Maggie O’Farrell che assume il punto di vista della moglie del Bardo, Anne Hathaway, per raccontare uno degli episodi più tragici della loro vita, ovvero la morte del figlio Hamnet, a soli 11 anni. Quell’episodio da un lato è stato un trauma profondissimo per la coppia, ma è stato anche la fonte di ispirazione del capolavoro di Shakespeare che porta quasi il nome del suo bambino perduto. Hamnet è un film di gemellaggi reali e creativi, di fantasmi e (pre)visioni, di buchi neri pronti ad inghiottire, di morti e rinascite, di vasi comunicanti che trasferiscono energia (vitale o letale) l’uno all’altro. Zhao dirige facendo leva sulla sua stessa doppia identità culturale: anglosassone e asiatica, contemplativa e nitida, materica e spirituale. Con coraggio ed empatia affronta un dolore lancinante e mostra un autore in grado di sublimarlo in arte. L’arte trascende persino la morte, consentendo quella trasfigurazione che è un dono di eternità. E le sontuose composizioni musicali di Max Richter offrono al pubblico quella catarsi emotiva che per molti si scioglierà in pianto. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Thriller psicologico al cardiopalma che segue la caccia tra un killer e la sua vittima, esplorando il lato oscuro delle relazioni umane in un'atmosfera carica di tensione. Espandi ▽
Una giovane donna vestita di rosso corre nel bosco. Si tiene la mano su un orecchio insanguinato e si nasconde nella vegetazione, da un uomo armato di fucile che è sulle sue tracce. Poco più in là c'è una casa isolata, nel mezzo del bosco, ma sarà abitata? E chi la abita l'aiuterà? La notte prima la donna e il suo inseguitore si sono conosciuti in un locale, hanno parlato a lungo in macchina e poi si sono dati a giochi sessuali BDSM in un motel. Come si è arrivati da quella situazione intima e questo inseguimento disperato?
Strange Darling è un thriller dalla costruzione a incastro, dove la narrazione non lineare svela ogni volta un pezzo in più di un mosaico che sovverte brutalmente le aspettative. Mollner si è affiancato a un direttore della fotografia insolito ma qui capace di dimostrare un sorprendente talento: l'attore Giovanni Ribisi, che per la prima volta firma in questa veste un lungometraggio e non uno qualsiasi, bensì un titolo attentissimo all'uso del colore.
A contribuire a un tono molto originale c'è poi la colonna sonora, firmata dalla cantautrice indie americana Z Berg, con la partecipazione della voce di Keith Carradine e della madre del regista, che è stata una apprezzata cantante negli spettacoli di Las Vegas. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una sfida tecnologica decisamente vinta. Cameron fa l'impossibile per farci innamorare della natura attraverso un mondo artificiale. Azione, Avventura, Fantasy - USA2022. Durata 192 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Jake vive la sua vita felice insieme a Neytiri ma Pandora nasconde ancora dei misteri. In veste di patriarca dovrà combattere una dura guerra contro gli umani. Espandi ▽
Dopo la vittoria sugli invasori umani, i Na'vi hanno vissuto in pace. Con loro sono rimasti alcuni scienziati terrestri insieme ai propri avatar e un ragazzino troppo giovane per essere rispedito sulla Terra di nome Spider. Jake e Neytiri hanno adottato Kiri, figlia dell'avatar di Augustine Grace e di padre ignoto. La Terra versa in condizioni sempre peggiori e Pandora può essere una nuova casa per gli umani, che tornano sul pianeta più bellicosi che mai, questa volta anche con soldati avatar - tra i quali un "nuovo" Colonnello Quaritch che cercherà vendetta contro Jake.
Cameron fa l'impossibile per ritrovare il senso del meraviglioso del primo film e ripristinare la magia del cinema ancora una volta. La visione di Avatar - La via dell'acqua, va detto subito, ha senso solo in sala. La sfida tecnologica è stata infatti decisamente vinta, ma conferma e acuisce il paradosso già del primo Avatar: la serie cinematografica di Cameron è la più hi-tech di sempre, ma allo stesso tempo vuole essere tematicamente antitecnologica.
Il regista cerca di farci innamorare della natura, ma lo fa attraverso un mondo artificiale, una finzione realizzata proprio attraverso la tecnologia. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un body horror capace di andare al di là del genere e diventare racconto universale. Espandi ▽
Millie e Tim sono una coppia un po' traballante: lui è un musicista rock sempre alla ricerca di un successo che non arriva, lei è un'insegnante brillante e con un maggior senso pratico. I due decidono avventurosamente di fare un passo importante trasferendosi in una casa in campagna e lasciando quindi la vita della metropoli per un luogo più appartato. Lei si impiega come insegnante nella vicina cittadina, mentre lui porta avanti la sua musica. Durante una passeggiata in un bosco vicino, però, i due cadono in una buca che conduce a una caverna, proprio mentre infuria un temporale. Fanno buon viso a cattivo gioco e passano la notte nella caverna, risvegliandosi al mattino con le gambe incollate insieme da quella che pensano sia una muffa. Riescono a staccarsi e a ritornare su e quindi a casa, ma qualcosa è successo. Qualcosa che prosegue e determina cambiamenti progressivi nei loro corpi e nell'attrazione, sempre più "fisica", che provano l'uno per l'altra. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Tra kung fu, universo tarantiniano e la Roma multietnica, Mainetti si confronta alla pari con il cinema internazionale. Drammatico, Italia2025. Durata 137 Minuti.
Mei, arrivata a Roma per trovare la sorella scomparsa, incontra Marcello, un cuoco che difende il ristorante di famiglia. Tra pregiudizi e nemici spietati, scopriranno che vendetta e amore sono inseparabili. Espandi ▽
Cina, 1979. Due genitori sfuggono all'obbligo del figlio unico mettendo alla luce le bambine Yun e Mei. Mei, la secondogenita, è però costretta a nascondersi. Da grande Mei si ritrova nella Roma multietnica del quartiere Esquilino, presso il ristorante cinese La città proibita. Quel luogo è la chiave della ricerca che l'ormai giovane donna ha intrapreso per ritrovare la sorella maggiore, che è diventata una prostituta nella Città Eterna. I destini di Mei si incroceranno con quelli di Marcello. In più Annibale cerca di dare loro una mano, anche perché detesta il proprietario di La città proibita e i tentativi degli immigrati di diventare "padroni in casa sua".
Laddove Lo chiamavano Jeeg Robot giocava con l'immaginario audiovisivo dei supereroi applicato alla romanità di margine, La città proibita si muove fra il Kung Fu movie, l'universo tarantiniano e la Roma multietnica. La regia di Mainetti gestisce con destrezza le scene di azione e si confronta alla pari con i più elevati standard di professionalità del cinema internazionale, in particolar modo quello statunitense (più che quello dell'Estremo Oriente), e la fotografia di Paolo Carnera è come sempre impeccabile.
Quello che lascia purtroppo a desiderare è invece la sceneggiatura, una sorpresa essendo il team di scrittura formato dalla formidabile coppia Stefano Bises-Davide Serino, insieme allo stesso regista. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film ad alto rischio ma che si dimostra coraggioso. E che si regge sulle spalle di Timothée Chalamet. Biografico, Drammatico, Musicale - USA2024. Durata 141 Minuti.
James Mangold racconta la vita del musicista Bob Dylan. Espandi ▽
Bob Dylan si fa strada rapidamente nella scena newyorchese del Greenwich Village e diviene un artista folk adorato per la sua capacità di unire una musicalità innata a temi di protesta che non fanno sconti al sistema. Si lega sentimentalmente a Sylvie Russo, ma la tradisce con Joan Baez. Fino al 1965, anno della svolta "elettrica", in cui Dylan suona con un gruppo rock e abbandona i testi impregnati di messaggi politici in favore di un lirismo surreale tra Rimbaud e Dylan Thomas. La comunità di Greenwich Village lo considera un traditore, ma il mondo è ormai ai suoi piedi.
"Chi vorresti essere? Tutto ciò che non vogliono che io sia". Attorno a questa frase già di culto ruota tutta l'operazione di A Complete Unknown, basato sul libro di Elijah Wald "Dylan Goes Electric!" e approvato in fase di sceneggiatura da Dylan stesso.
L'operazione di Mangold è coraggiosa: seppur non radicale quanto il trattamento di Todd Haynes in Io non sono qui è quantomeno abbastanza accorta da evitare l'approccio più tradizionale alla materia biografica. Qui il peso è tutto sulle spalle di Timothée Chalamet. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Ciò che colpisce di Non essere cattivo è l'energia vitale di cui è imbevuto, la fame di rivalsa, la voracità con cui Vittorio e Cesare azzannano la vita. Drammatico, Italia2015. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film, ambientato nella periferia romana, è prodotto dall'attore Valerio Mastandrea. Espandi ▽
Ostia, 1995. Vittorio e Cesare sono amici da una vita, praticamente fratelli. Cresciuti in un quartiere degradato campano di espedienti, si drogano, bevono e si azzuffano con altri sbandati come loro. A casa Cesare ha una madre precocemente invecchiata che accudisce una nipotina malata, la cui madre è morta di Aids. Vittorio invece sembra non avere nessuno al mondo, e quando incontra Linda vede in lei una possibilità di costruire una vita normale. Trova lavoro e cerca di coinvolgere anche Cesare, che nel frattempo si è innamorato di Viviana, una disperata come lui ma piena di voglia di costruirsi un futuro. Riusciranno Rosencrantz e Guildenstern a diventare protagonisti della loro vita? Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film di cui ci si innamora. La storia di esseri umani fragili raccontati con uno sguardo empatico che commuove. Drammatico, Francia, Belgio2024. Durata 106 Minuti.
Tratto dal romanzo "L'Intimité" di Alice Ferney. Una storia di affetti incrociati, un'ode alla solidarietà di incredibile delicatezza. Espandi ▽
Sandra vive sola. Quando la sua vicina di casa molto incinta esce di corsa per andare a partorire, affidandole temporaneamente il figlio Elliott di cinque anni, Sandra lo accoglie a metà fra il disagio e la tenerezza. Purtroppo la madre di Elliott muore durante il parto (succede nei primi dieci minuti) ed Elliott dovrà crescere con la sorellina neonata Lucille e suo padre Alex - che non è il padre biologico del maschietto. E Sandra si ritroverà ad entrare nell'intimità famigliare di questo trio spaesato, lei più spaesata di loro.
L'attachement - La tenerezza di Carine Tardieu non commette mai l'errore fatale di accontentarsi della sua premessa narrativa e restare inchiodato lì, portando il pubblico a conclusioni prevedibili.
La storia si sviluppa lungo i primi due anni di vita della piccola Lucille e compie giri lunghi e larghi che vorremmo non finissero mai, per arrivare ad includerci. È un film di cui ci si innamora non perché sia perfetto, ma proprio perché racconta l'umana imperfezione con infinita empatia. L'ottima sceneggiatura incorpora imposizioni sociali che cambiano e situazioni che si complicano. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Mark Lewis è un operatore cinematografico che realizza anche foto di nudo per arrotondare. Una serie di delitti di modelle rimandano proprio a lui. Espandi ▽
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Veronica, una ragazza di sedici anni, sta trascorrendo le vacanze di Natale da suo nonno in un paesino dell'entroterra siciliano quando una donna scompare e torna la paura del mostro che aveva seminato terrore nella zona dieci anni prima. Espandi ▽
Veronica trascorre le vacanze di Natale dal nonno in un piccolo paesino della Sicilia, ma
quando una donna scompare e riaffiora il terrore legato a un famigerato assassino di dieci anni
prima, la ragazza inizia a nutrire un sospetto inquietante: e se il colpevole fosse proprio suo
nonno? Molti criminali sfuggono alla giustizia e si limitano a... invecchiare. Ma cosa accadrebbe se
uno di questi mostri venisse smascherato dall'innocente curiosità della sua amata e ignara nipote? Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.