Un giovane ragazzo è pronto per un viaggio alla scoperta di sé. Espandi ▽
Ari vive a Lille e fa l'insegnante di scuola materna. Un giorno in classe si accascia a terra, e per via di questo episodio sarà costretto a prendersi una pausa dal lavoro e a rimettere in esame il suo percorso di vita. Nei ventisette anni precedenti c'è stata la perdita della madre, un rapporto con il padre non sempre roseo, qualche amicizia e soprattutto un'ex compagna, Irene, con la quale la storia è finita in seguito a un'interruzione di gravidanza.
Intima e umanista, la terza regia di Léonor Serraille si stringe stretta attorno a un giovane che affronta la prima fase dell'età adulta in preda a un certo sbandamento. L'autrice francese disegna un ritratto sfaccettato, dalla scrittura delicata e intrisa di sentimento, che riesce ad elevarsi dal singolo individuo per toccare un coro di voci collettive.
La regia di Serraille sa di reale e di immediato, con una caratterizzazione modellata sugli interpreti e sull'improvvisazione, l'uso della pellicola in 16mm e uno stile di ripresa agile: un modo di arrivare dritta alla sostanza delle cose attraverso la semplicità. Recensione ❯
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L'opera prima di un nipote d'arte che mostra una sensibilità personale che non si rifà a quella degli illustri parenti. Drammatico, Norvegia2024. Durata 100 Minuti.
Un bambino è accusato di aver oltrepassato i limiti con il suo migliore amico. Espandi ▽
Halfdan Ullmann Tøndel porta sulle spalle il nome di due nonni non di poco peso: Ingmar Bergman e Liv Ullman.
Questo però non ha inficiato per nulla la realizzazione della sua opera prima che mostra una sensibilità personale che non si rifà a quella degli illustri parenti. Il plot di base può inizialmente far pensare a Carnage di Roman Polanski ma la contestualizzazione nell'edificio scolastico (unica location del film) ne modifica totalmente gli sviluppi. Innanzitutto perché il regista ha insegnato nella scuola elementare e conosce bene le dinamiche che intercorrono al suo interno. Poi perché l'ambientazione norvegese fa sì che da subito si crei un clima particolare. Grazie ad uno Stato che interviene molto e positivamente sul sociale, il personale della scuola ha a disposizione dei protocolli di intervento studiati sul piano pedagogico. In questa occasione però nessuno aveva previsto una molestia sessuale a sei anni e la povera insegnante, delegata inizialmente dal direttore a gestire il caso, non sa da che parte incominciare. Recensione ❯
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Le vicende di una famiglia in cui le quattro figlie scoprono i tradimenti del padre. Espandi ▽
Takiko (Yu Aoi) e le sue tre sorelle Tsunako (Rie Miyazawa), Makiko (Machiko Ono) e Sakiko (Suzu Hirose) scoprono che il loro padre settantenne ha una relazione da anni con una donna più giovane. Questo evento scatena una serie di riflessioni e rivelazioni che trasformano profondamente le loro vite. La scoperta di un figlio segreto, rivelata a Takiko attraverso un investigatore privato, complica ulteriormente la situazione. Ogni sorella, con la propria personalità e il proprio bagaglio emotivo, reagisce in modi diversi, offrendo uno spaccato intimo e autentico delle relazioni familiari e della condizione femminile.
Asura, un riadattamento contemporaneo della serie televisiva del 1979 di NHK Like Asura, è un piccolo capolavoro in sette episodi. La serie originale fu fondamentale per l'evoluzione della televisione giapponese, diventando un modello per il genere drama nazionale. Recensione ❯
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Una sfida tecnologica decisamente vinta. Cameron fa l'impossibile per farci innamorare della natura attraverso un mondo artificiale. Azione, Avventura, Fantasy - USA2022. Durata 192 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Jake vive la sua vita felice insieme a Neytiri ma Pandora nasconde ancora dei misteri. In veste di patriarca dovrà combattere una dura guerra contro gli umani. Espandi ▽
Dopo la vittoria sugli invasori umani, i Na'vi hanno vissuto in pace. Con loro sono rimasti alcuni scienziati terrestri insieme ai propri avatar e un ragazzino troppo giovane per essere rispedito sulla Terra di nome Spider. Jake e Neytiri hanno adottato Kiri, figlia dell'avatar di Augustine Grace e di padre ignoto. La Terra versa in condizioni sempre peggiori e Pandora può essere una nuova casa per gli umani, che tornano sul pianeta più bellicosi che mai, questa volta anche con soldati avatar - tra i quali un "nuovo" Colonnello Quaritch che cercherà vendetta contro Jake.
Cameron fa l'impossibile per ritrovare il senso del meraviglioso del primo film e ripristinare la magia del cinema ancora una volta. La visione di Avatar - La via dell'acqua, va detto subito, ha senso solo in sala. La sfida tecnologica è stata infatti decisamente vinta, ma conferma e acuisce il paradosso già del primo Avatar: la serie cinematografica di Cameron è la più hi-tech di sempre, ma allo stesso tempo vuole essere tematicamente antitecnologica.
Il regista cerca di farci innamorare della natura, ma lo fa attraverso un mondo artificiale, una finzione realizzata proprio attraverso la tecnologia. Recensione ❯
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Un coinvolgente on the road nella natura che segna il debutto di Zilbalodis. Con un'idea chiara di autonomia creativa. Animazione, Lettonia2019. Durata 75 Minuti.
Il viaggio straordinario di un ragazzo in un mondo tra sogno e realtà, nel quale riecheggia solo la voce della natura. Espandi ▽
Un ragazzo, appeso con un paracadute al ramo di un albero, si vede minacciato da un enorme gigante nero. Trovata una moto, riesce a fuggire attraversando territori diversi. Lo accompagna un uccellino che non sa ancora volare.
Il primo lungometraggio di Gints Zilbalodis, totalmente autoprodotto, indica già una precisa visione del cinema di animazione. La tecnica d'animazione è essenziale. Non ci sono ombre. I personaggi spesso scivolano sul terreno che praticamente non toccano. Siamo cioè distanti anni luce da Pixar and company. Ma questo non inficia la tenuta complessiva perché in ognuno dei quattro capitoli in cui è suddivisa la vicenda si avverte la necessità di narrare un mondo e una realtà che si potrebbero definire sospesi così come il protagonista nella prima inquadratura.
Non ci sono parole in questo film. Solo musica e suoni e questa scelta serve a rarefare ancora di più un on the road immerso nella Natura. Recensione ❯
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Una storia di vendetta che vede come protagonista una ballerina dal passato turbolento. Espandi ▽
Un gruppo di uomini e donne con uno strano marchio sul polso, l'omicidio del padre, la fuga per la vita - questo è tutto quello che la piccola Eve ha impresso del suo passato. Dopo anni di addestramento in coreografici balletti con e senza la pistola grazie alla protezione della Ruska Roma, Eve è pronta a prendersi il suo posto nel mondo come Kikimora, figura leggendaria del folklore slavo e assassina di punta del clan.
In una delle sue missioni, però, Eve si imbatte di nuovo in quel marchio al polso, e una volta che la Direttrice si rifiuta di rivelarle cosa sa, la Kikimora imbocca il suo sentiero di vendetta, disposta persino ad incontrare il Boogeyman in persona, cioè John Wick.
C'è il mondo di John Wick, c'è Keanu Reeves stesso e c'è anche una sequenza action con i lanciafiamme da annotare. Ballerina parte come side-project, poi si trasforma in spin-off e infine diventa cross-over, cercando contemporaneamente di erigere una propria mitologia e di espandere il racconto fondativo da cui prende le mosse. Recensione ❯
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La storia di Argyro, una contadina forte e determinata, e della sua migliore amica Anneta che scopre di essere incinta e vuole lasciare il villaggio. Espandi ▽
A Tirna, villaggio sulle montagne della Grecia, Argyro lavora come contadina mentre la migliore amica Anneta fa la manicure ed è la ragazza più popolare del paese. Quando Anneta le rivela di essere incinta e di voler seguire il fidanzato poliziotto nella casa dove vive con la madre, Argyro vede le sue certezze cadere e prova in tutti i modi a dichiarare all'amica il suo amore.
Rielaborazione di un precedente cortometraggio diretto dalla coppia di registi greci Stergios Dinopoulos e Krysianna B. Papadakis, Bearcave, cioè la caverna dell'orso, racconta una storia d'amore omosessuale nel contesto straniante del mondo rurale greco.
La diversità delle due protagoniste, e dunque la rivoluzione del loro amore queer, è resa evidente proprio dal contrasto tra la loro presenza sgargiante e fuori tono e il luogo cupo in cui abitano e da cui idealmente e fisicamente entrambe cercano di scappare, salvo non riuscire a sfuggirgli. Recensione ❯
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Un documentario autorizzato sugli esordi del gruppo: uno spettacolo travolgente con musica ad alto volume. Documentario, Gran Bretagna2025. Durata 137 Minuti.
Un documentario che ripercorre la storia di una delle band più importanti del rock. Espandi ▽
Mentre i ricordi della Seconda guerra non sono ancora archiviati, il Regno Unito inizia a far filtrare e ad accogliere una nuova musica. Suoni inauditi in arrivo dagli Stati Uniti, come quello di una chitarra - quella del rockabilly Johnny Burnette - che sembra venuta da Marte e invece è di Memphis, rimasticata dall'autoctono Lonnie Donegan. O del pianoforte dominato dall'acrobatico Little Richard, dell'armonica rhythm & blues nella bocca sdentata di Sonny Boy Williamson da Chicago, delle urla di un ipercinetico James Brown.
Tutto questo colpisce e nutre moltissimi ragazzi. Quattro, in particolare, che tra incoraggiamenti o diffide familiari, molta ostinazione e a volte anche l'apprendistato da turnisti ingaggiati per ogni tipo di incisione discografica, avranno un esordio esplosivo che porta il loro nome: Led Zeppelin.
Presentato, alla presenza del loro chitarrista Jimmy Page, in un primo montaggio Fuori Concorso nel 2021 alla 78ma Mostra di Venezia, Becoming Led Zeppelin è un ibrido di documentario e film concerto che rispetta la promessa del titolo: indaga cioè il periodo precedente alla formazione del super group, l'atmosfera e l'ambiente in cui Page, Robert Plant, John Paul Jones e John Bonham si sono formati e influenzati reciprocamente. Recensione ❯
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Un film necessario che ritrae un'esperienza di militanza dimenticata dalla storia. Ma rivivificata dal cinema. Drammatico, Germania2024. Durata 124 Minuti.
La storia vera di Hilde e Hans Coppi, militanti dell'"Orchestra rossa", gruppo di oppositori al nazismo nei primi anni della guerra. Espandi ▽
Nel 1942, mentre l'esercito tedesco sta già affrontando le prime capitolazioni, a Berlino una giovane assistente medica Hilde Rake entra in un gruppo di oppositori al nazismo poi conosciuto come l'"Orchestra rossa". Qui, in un'oasi di pace e felicità idealmente lontana dall'oppressione del regime, Hilde s'innamora di Hans Coppi e lo sposa. Dopo un'estate passata a fare attività clandestina (per lo più volantinaggio e tentativi di inviare lettere alle forze alleate), Hilde viene arrestata dalla Gestapo e interrogata. In carcere darà alla luce un figlio, e sarà giustiziata poco dopo. Cosa resta del suo esempio?
Berlino, estate '42 è un ritratto dolce e malinconico di un'esperienza di militanza dimenticata dalla storia ma rivivificata dal cinema. In particolare, Dresen trasforma la cronaca storica nell'elegia di una donna indomita, spaventata e per questo umanissima, confermandosi autore capace di comporre ritratti femminili di notevole impatto.
Nell'incontro tra storia e finzione, il regista sa fare del solido cinema drammatico, trasformando un episodio minore in un monito universale sulla necessità di resistere contro un potere abnorme. Recensione ❯
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Il regista visionario Michael Gracey racconta la storia di un uomo che ha avuto il coraggio di realizzare i suoi sogni: Robbie Williams. Espandi ▽
Robert Williams è un bambino timido che vive in una cittadina dello Staffordshire. A 16 anni Robbie entra a far parte della boy band Take That e la sua vita cambia drasticamente, gettandolo in una spirale di successo e assuefazione ad alcolici e droghe. Anche i rapporti con gli altri membri della boy band non saranno idilliaci. E Robbie continuerà ad essere minato da una sindrome dell'impostore che lo perseguiterà per sempre. Solo quando riuscirà a mettere un fermo alla sua vita spericolata riuscirà a trovare una via di salvezza.
L'asso nella manica di Better Man è la maestria di Gracey, già regista di The Greatest Showman, nel gestire il registro del musical e gli strepitosi numeri di danza di un film che procede a rotta di collo, con un montaggio velocissimo e un'abilità pirotecnica che supera persino quella del più scatenato Baz Luhrmann.
Better Man è esattamente come il suo protagonista: straripante, eccessivo, esagerato, ma immensamente divertente: un tour de force visivo e acustico che ci fa rivivere i successi dei Take That come le grandi performance dal vivo del Willliams solista, senza mai farci dimenticare la dark side di quell'eterno bambino. Recensione ❯
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Andrea Arnold racconta una storia ambientata nella zona del Kent, nel Regno Unito. Espandi ▽
Bailey ha 12 anni che sembrano dieci di più, perché è da sempre abituata a risolvere da sola i guai suoi e di chi le sta intorno. La sua famiglia più che allargata è scomposta: lei vive con il padre Bug e il fratello maggiore Hunter, figlio della ragazza che papà ha messo incinta a 14 anni, mentre la madre di Bailey ha avuto altri tre figli da uomini di passaggio, e al momento frequenta un tipo equivoco e violento, circondandosi di tossici. Bug sta per sposarsi con una donna conosciuta tre mesi prima, e Bailey rifiuta di andare al suo matrimonio: non ne può più del caos della sua esistenza e non sa come diventare adulta, nemmeno adesso che l’arrivo del ciclo le ha annunciato di essere biologicamente una donna. Le uniche creature che la mettono di buon umore sono gli animali - cani, cavalli, gabbiani, corvi, farfalle - e uno strano giovane uomo soprannominato Bird, che se ne sta appollaiato in cima ai palazzi del quartiere e cerca la sua famiglia, che un tempo abitava accanto alla madre di Bailey.
Bird è il quinto lungometraggio di finzione della Arnold e in qualche modo ne riassume il percorso: ci sono gli animali al centro come nel documentario Cow e nel corto Dog; c’è società blue collar e un personaggio scombinato e narcisista come in Fish Tank e nel corto Wasp; c’è la violenza delle emozioni e una natura imprevedibile come in Cime tempestose; e c’è l’ipercinesi giovane e incontenibile di American Honey.
La camera a mano della regista segue la vita movimentata sulla quale Bailey non ha alcun controllo, anche se lei lo cerca proprio attraverso il cinema facendo continue riprese con il cellulare, prevalentemente per frapporre una distanza di sicurezza fra lei e le persone che incontra. Recensione ❯
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Un avvincente spy drama che racconta la storia dei leggendari agenti segreti George Woodhouse e della sua amata moglie Kathryn. George si trova ad affrontare la prova definitiva: la fedeltà al suo matrimonio o al suo paese. Espandi ▽
Londra. L'agente segreto George Woodhouse deve svolgere una delicata missione; il suo superiore Meacham gli ha dato infatti una settimana di tempo per indagare sulla fuga di notizie di un software top-secret dal nome in codice Severus. Tra i cinque agenti del SIS sospettati, c'è anche sua moglie Kathryn. Così, per smascherare il traditore, invita gli altri quattro a cena a casa sua. I sospetti di George su sua moglie aumentano quando trova un biglietto del cinema nella spazzatura. Ma Kathryn è colpevole o la posta in gioco è ancora più alta?
C'è un'eleganza che non è mai forma. Il cineasta guarda anche variazioni del genere fine anni '90 ma qui oltrepassa l'audace sperimentazione che ha anche attraversato il suo cinema. I colpi improvvisi (il coltello da bistecca sulla mano di Freddie), sembrano come dei gesti improvvisi in un meccanismo narrativo collaudatissimo, ma che mostra come il cinema di Soderbergh può aprirsi a improvvise sorprese.
Il regista è l'unico, nel panorama statunitense, che può riprendere la lezione di Roger Corman dove in un film c'è parte che resta di quello (o di quelli) precedenti con momenti di grande e puro cinema, come il piano-sequenza iniziale con l'entrata di George dentro il locale. Recensione ❯
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Un ragazzo appena uscito dal carcere stringe amicizia con un cane nero. Espandi ▽
Chixia, Cina, 2008. Musicista rock di successo e acrobata da circo sulle motociclette, Lang cade in disgrazia dopo essere stato accusato dell'omicidio del nipote del macellaio Hu. Uscito dal carcere grazie a delle misteriose attenuanti, è nel mirino dei propositi di vendetta di Hu. Rifarsi una vita per Lang è complicato, specie con il padre, gestore di uno zoo, alcolizzato all'ultimo stadio. Gli offre un lavoro Yao, un padrino locale che si occupa della cattura dei cani randagi che stanno invadendo Chixia e, in particolare, di un imprendibile cane nero, che si presume rabbioso.
Tutto o quasi è sopra le righe e studiato in funzione delle conseguenze e dello scopo simbolico; tutto o quasi nasconde una metafora piuttosto semplice da decrittare. Ciò non toglie che la regia di Hu - transitato con nonchalance dal blockbuster propagandistico come 800 eroi a qui, alla maniera di un camaleonte come Zhang Yimou - sappia pigiare i tasti giusti per tenere viva l'attenzione del pubblico.
Nel ruolo del padrino Yao compare il grande regista Jia Zhang-ke, mentre il protagonista Eddie Peng è una star musicale e cinematografica taiwanese, protagonista di molti successi del cinema panasiatico del terzo millennio. Recensione ❯
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Un film costellato di riflessi e di riverberi luminosi. Per parlare di integrazione, tra attese e scoperte. Drammatico, Francia, Lussemburgo, Mauritania2024. Durata 110 Minuti.
Il ritorno di Abderrahmane Sissako, regista del capolavoro candidato agli Oscar Timbuktu, con una storia d'amore che non conosce limiti né frontiere. Espandi ▽
Aya ha lasciato dinanzi all'officiante colui che doveva diventare suo marito. Ha abbandonato poi la Costa d'Avorio per andare a vivere a Guangzhou (Canton) nel quartiere denominato "Chocolate City" perché abitato da numerosi immigrati africani. Qui lavora per Cai, un coltivatore e raffinato estimatore delle più diverse specie di piante del the. Tra i due nasce progressivamente un'intimità non priva di problemi.
Il ritorno al lungometraggio di Abderrahmane Sissako ci propone l'incontro tra due mondi culturalmente molto distanti ma che possono comunicare sul piano del sentire.
È un film costellato di riflessi e di riverberi luminosi il suo, quasi che la realtà che viene rappresentata avesse poi l'urgenza di sfrangiarsi e di perdere quella lucidità e sequenzialità di tempi e di azioni che il rito del the richiede. Si ha allora l'inserimento di elementi sui quali lo spettatore viene spinto ad interrogarsi per poi ricevere una risposta che finisce con il porre nuovi quesiti. Recensione ❯
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Un capolavoro della storia del cinema, dove ogni elemento ha saputo comporre lo scenario di un futuro inquietante perché plausibile. Fantascienza, USA1982. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
In una Los Angeles piovosa e sovrappopolata, il poliziotto Deckard (Harrison Ford), dell'unità Blade Runner, viene richiamato in servizio. Espandi ▽
Nella Los Angeles del futuro, Deckard è un cacciatore di replicanti o lavori in pelle come li chiama con disprezzo il suo capo. Vorrebbe ritirarsi dal suo lavoro per la blade runner, ma gli affidano un ultimo compito, quattro modelli nexus-6 fuggiti dalle colonie spaziali e arrivati sulla Terra, con pochi giorni di vita rimasti prima della loro scadenza, che scatta dopo quattro anni di esistenza. Deckard sa riconoscere i replicanti grazie al test Voight-Kampff, che valuta le reazioni emotive di fronte a domande provocatorie, e il loro creatore, il capo della Tyrell corporation, lo mette alla prova con una replicante speciale, che non sa di esserlo, Rachel. Recensione ❯
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