Antonio Pappano dirige un cast internazionale che comprende Anna Pirozzi nel ruolo della Principessa Turandot. Espandi ▽
Alla corte della principessa Turandot, i corteggiatori che non riescono a risolvere i suoi enigmi vengono brutalmente uccisi. Ma quando un misterioso principe risponde correttamente agli indovinelli, improvvisamente tutto il potere si concentra nelle sue mani. Quando la vita è in bilico, l'amore può vincere su tutto?
La spettacolare ed emozionante messa in scena di Serban del 1984 rappresenta ormai un classico dell'opera e attinge alle tradizioni teatrali cinesi e italiane per evocare una visione dell'antica Cina intrisa di leggenda e fantasia. La musica di Puccini è ricca di meraviglie musicali - non ultimo il "Nessun dorma" immediatamente riconoscibile - e offre arie memorabili e momenti di alta drammaticità. Recensione ❯
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L'Oro del Reno - che vanta alcune delle più grandi musiche d'opera mai scritte - è messo in scena dal leggendario regista Barrie Kosky e diretto da Antonio Pappano nel suo ultimo anno come direttore musicale della Royal Opera. Espandi ▽
Con al centro la figura di Erda - la Madre Terra -, l'opera racconta una storia di mito, sogno e memoria. Come pietra miliare del repertorio operistico, il suo ritorno al Covent Garden è molto atteso: una delizia sia per gli esperti frequentatori dell'opera che per quelli alle prime armi. L'opera è interpretata da un cast eccezionale che comprende Christopher Maltman (nel ruolo di Wotan) e Christopher Purves (Alberich).
La produzione è il frutto di una collaborazione unica, che si avvale delle competenze di Kosky e Pappano per dare nuova vita a un capolavoro classico. Il cast creativo comprende la costumista di fama internazionale Victoria Behr, il celebre scenografo Rufus Didwiszus e il pluripremiato lighting designer Alessandro Carletti, il cui lavoro alla Royal Opera House comprende Guillaume Tell, per il quale ha vinto il Knight of Illumination Award nel 2015, e il più recente Cavalleria rusticana/Pagliacci con cui ha ottenuto l'Olivier Award. Recensione ❯
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Un'opera appassionata e divertente, rappresentata per la prima volta più di 200 anni fa. Espandi ▽
Dalla famosa aria di apertura del barbiere "Largo al factotum", con il suo grido "Figaro! Figaro!", all'aria grintosa di Rosina "Una voce poco fa", il capolavoro di Rossini è un'opera appassionata e divertente, rappresentata per la prima volta più di 200 anni fa. Con fuochi d'artificio vocali, amanti intriganti e un barbiere molto indaffarato, l'opera regalerà una serata al cinema perfetta e entusiasmante. Recensione ❯
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L'intramontabile produzione di David McVicar dell'opera comica di Mozart. Espandi ▽
Nel giorno del loro matrimonio, Figaro e Susanna sono emozionati come non mai, ma subentra un intoppo: il Conte Almaviva ha intenzioni disonorevoli nei confronti della futura sposa. Un appuntamento che tra musica e travestimenti condurrà gli spettatori attraverso una folle giornata in casa Almaviva.
L'opera, prima collaborazione di Mozart con il librettista Lorenzo da Ponte, è basata sulla controversa commedia di Pierre Caron de Beaumarchais Le Mariage de Figaro, che fu vietata a Vienna per il suo contenuto provocatorio. La partitura è ricca di meravigliose arie che spaziano dall'umorismo dell'ironico addio di Figaro a Cherubino ("Non più andrai") alla commozione di "Dove sono", quando la contessa Almaviva ricorda la felicità passata. Arguta e incantevole, fin dalla sua prima esecuzione l'opera è diventata una tra le più amate del compositore. Recensione ❯
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La prima del Teatro La Scala per l'apertura della stagione 2023/24. Espandi ▽
Nella foresta di Fontainebleau Don Carlo, durante una partita di caccia, incontra la giovane Elisabetta di Valois, figlia del re di Francia, di cui è innamorato e che dovrebbe sposare. Ma l'amore dei due giovani, appena sbocciato, viene turbato dalla notizia che il re di Francia ha concesso la mano della giovane a Filippo II, padre di Carlo. Recensione ❯
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