L'incredibile storia di Enric Duran, attivista catalano, passato per il G8 di Genova, che ha contratto prestiti per mezzo milione di euro, senza intenzione di restituirli. Con il denaro ha finanziato progetti sociali, per denunciare il sistema bancario. Rischiando il carcere, Duran è fuggito nel 2013, ma resta attivo nei movimenti clandestini di disobbedienza economica. Le sue azioni hanno destato scalpore e lo hanno trasformato in un eroe anti-globalizzazione. Tra le persone che ha ispirato c'è Anna Giralt Gris, che decide di cercarlo per raccontare la sua storia. Ma quando la regista lo rintraccia e scopre cosa è successo davvero, emerge una realtà più profonda e complessa. Può una sola persona davvero salvare il mondo? Recensione ❯
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Tony Rinaudo ha trovato un modo per far crescere gli alberi nelle zone più aride del Sahel. Un lavoro di decenni che ha assicurato il sostentamento di migliaia di agricoltori in Africa. Il suo metodo, "Farmer Managed Natural Regeneration" (FMNR) ripristina non solo il suolo ma anche la dignità e la speranza. Volker Schlöndorff osserva l'effetto che l'FMNR ha avuto sulla lotta alla desertificazione, spesso imbattendosi in questioni che riguardano anche l'Europa - migrazione, cambiamento climatico, giustizia di genere. Recensione ❯
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Il documentario di Sandra Gold ha come punto di partenza una grande domanda universale: qual è lo scopo dell'esistenza? il film racconta Il percorso attraverso la fede di quattro uomini tra il cristianesimo, l'islam, l'ebraismo e il buddismo. Recensione ❯
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Un uomo ripercorre con la memoria il viaggio che lo ha portato in Europa. Espandi ▽
Da giovane, Ike Nnaebue ha cercato di fuggire in Europa. Vent'anni dopo, ripercorre le tappe del suo viaggio di allora per scoprire cosa motiva i giovani di oggi a esporsi ai pericoli di un passaggio in un futuro incerto. Recensione ❯
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La lotta di Hanifa per liberare le sue sorelle e sottrarle al massacro delle donne Yazide compiuto dall'ISIS. Espandi ▽
Hanna Polak porta la sua macchina da presa a Sinjar, nord dell'Iraq, nel profondo di un territorio in cui lo Stato Islamico ha tentato di spazzare via il popolo yazida. Il monte Sinjar è il luogo sacro per gli yazidi e questa è l'area che l'ISIS ha preso d'assalto nell'agosto 2014. Ovunque sono rovine, la gran parte degli edifici distrutti. Qui incontriamo Hanifa, impegnata a cercare di liberare le sorelle, e Saeed, il fratello di Nadia Murad: entrambi hanno deciso di restare e fare il possibile per salvare i propri cari e chiedere giustizia. Attraverso le loro testimonianze emerge tutto l'orrore di un genocidio dimenticato. L'alternanza delle sequenze delle indagini di Hanifa e quelle delle testimonianze delle vittime dell'ISIS sopravvissute concorre a produrre un'esperienza straziante, che ci mostra la forza e il coraggio di un popolo a cui sono stati negati tutti i diritti. Recensione ❯
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La vita di una cantautrice che ha vissuto gli anni più elettrizzanti di Berlino. Espandi ▽
Una biografia ambientata a Berlino Est e Ovest in cui la cantautrice Bettina Wegner, nata nel 1947, canta della vita nella DDR, dei suoi sentimenti di essere stata sradicata a Berlino Ovest, e ripercorre con umorismo e onestà una vita di resistenza. Recensione ❯
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Una bottiglia di birra tedesca, arenata su una delle isole più remote della Norvegia, nell'arcipelago delle Lofoten, nell'Oceano Artico. Come è arrivata qui? È davvero arrivata dalla Germania? Il regista Steffen Krones vuole andare a fondo della questione. I rifiuti possono davvero viaggiare così lontano? Il film ci accompagna in un'avventura scientifica lungo il fiume Elba, attraverso il Mare del Nord fino alla Norvegia, e ci mostra che siamo parte di un sistema in cui ognuno di noi ha il potere di modificare le cose. Recensione ❯
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L'assurdo teatro globale della guerra e la sua rappresentazione attraverso le nuove tecnologie della comunicazione digitale. Espandi ▽
Come cambia la rappresentazione della guerra nell'era tecnologica di internet e degli smartphone? Questa la domanda che si pone il regista e artista tedesco Max Viktor Herbert nel film documentario Conflicting Image. Utilizzando esclusivamente materiale disponibile su YouTube girato da soldati, giornalisti, civili e turisti delle zone di guerra, Herbert ritrae l'assurdo teatro globale della guerra e la sua rappresentazione attraverso le nuove tecnologie della comunicazione digitale come telecamere GoPro, TV e VLOG. Recensione ❯
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Un saggio documentaristico sulla musica turca in Germania. Espandi ▽
Il denso saggio documentario di Cem Kaya celebra 60 anni di musica turca in Germania. Una storia alternativa del dopoguerra che è allo stesso tempo un musical da Yüksel Özkasap a Derdiyoklar e Muhabbet. Recensione ❯
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Due donne vivono in un paese lacerato dalle discriminazioni e rischiano la propria vita per svolgere la propria professione. Espandi ▽
Hla e Nyo Nyo vivono in un paese lacerato dal conflitto. Hla è buddista e proprietaria di una clinica medica improvvisata nel Myanmar occidentale, dove i Rohingya (una comunità di minoranza musulmana) sono perseguitati e vengono loro negati i diritti fondamentali. Nyo Nyo è musulmana e un'apprendista levatrice che funge da assistente e traduttrice presso la clinica. La sua famiglia vive nella zona da generazioni, eppure sono ancora considerati degli intrusi. Incoraggiata e sfidata da Hla, che ogni giorno mette a rischio la propria sicurezza aiutando i pazienti musulmani, Nyo Nyo è determinata a diventare un fornitore di assistenza sanitaria costante per la sua comunità. Recensione ❯
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Un gruppo di persone ripercorre la storia dei massacri sul fiume Senegal. Espandi ▽
Quaranta protagonisti, testimoni e vittime, ripercorrono i massacri del 1989 su entrambe le sponde del fiume Senegal, il confine tra Mauritania e Senegal, per capire cosa sia realmente accaduto e tentano, insieme, di fare un passo verso la riconciliazione. Recensione ❯
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Un regista afghano decide di girare un film sulla complessità della sua realtà. Un'altra regista lo osserva. Espandi ▽
Dopo un anno di vita a Moria, il più grande campo profughi d'Europa incendiato nel 2020, il regista afghano Talib Shah Hossaini, 37 anni, si trova sul punto di perdere la speranza ma, invece di arrendersi, realizza un film di finzione attraverso il quale esplora la sua complessa realtà e il suo futuro indefinito. La regista Lina Lužyte osserva Talib Shah, usando il metafilm come una lente di ingrandimento per amplificare la realtà. Recensione ❯
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L'intreccio tra i giardini botanici e quelli cinematografici. Espandi ▽
Gli archivi botanici e cinematografici si intrecciano nell'arte di contrastare il tempo, nel tentativo di preservare ciò che è destinato a diventare un ricordo. Foglie e pellicole si decompongono irreparabilmente. «Sono oltre vent'anni che lavoro con le cineteche, cosa che ha influito sulla mia visione come regista. Le riprese per Herbaria sono state fatte in città distanti, Berlino, New York, Buenos Aires, ma io le ho volute rappresentare come se fossero un singolo organismo interconnesso. Secondo me le lingue e i confini costituiscono ostacoli ormai assurdi. I miei protagonisti scollegati fra loro hanno un obiettivo comune: il prolungamento dell'esistenza di elementi fragili per mezzo di manipolazione. Per me lavorare con i materiali d'archivio è sempre una sfida interessante, ma trovo stimolanti anche la botanica e la sua conservazione. Mi piace pensare ai film come a capsule del tempo». (Leandro Listorti) Recensione ❯
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La regista intreccia finzione e ricordi personali per indagare la violenza sulle donne. Espandi ▽
"Quando ho lasciato la mia isola, non è stata una partenza, ma una fuga". Il documentario di Efthymia Zymvragaki parla di violenza sulle donne da una duplice prospettiva: la sua esperienza di vittima in prima persona e il racconto di un carnefice, che lei ha incontrato. Ricordi, fatti e finzione si intrecciano in un racconto dolorosamente personale ma anche intrinsecamente cinematografico. Recensione ❯
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Tra la foresta finlandese ogni anno si celebra un festival musicale che riempie la cittadina di un tocco magico. Espandi ▽
Nel bel mezzo della fiabesca foresta finlandese, seicento chilometri a nord di Helsinki, si trova la cittadina di Kuhmo. Ogni anno, in estate, per due settimane, il Kuhmo Chamber Music Festival trasforma questo piccolo e sonnacchioso villaggio in una metropoli. Musicisti popolano le strade con i loro strumenti, una folla di spettatori si sposta da un concerto all'altro, la musica oltrepassa i laghi e crepita nel fuoco. Wald:Sinfonie mostra con singolare senso dell'umorismo come sia possibile fare cultura nei luoghi che sembrano meno idonei a certe iniziative. Una dichiarazione d'amore a una cittadina dall'aura magica, ai suoi abitanti e al potere aggregativo della musica. Recensione ❯
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