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Il film è tratto da una storia vera e si svolge dunque alla fine degli anni '80, quando il Sudafrica era ancora dominato dal regime dell'Apartheid. Espandi ▽
La storia è incentrata sulle detective Ntombizonke (Hlubi Mboya) e Jodie Snyman (Erica Wessels), costrette a "lottare contro i loro oscuri segreti" mentre danno la caccia a un'organizzazione che gestisce un giro di prostituzione minorile. Un giro che coinvolgeva anche importanti figure politiche. Recensione ❯
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La serie segue le vicende del dio dell'Inganno quando esce dall'ombra di suo fratello, dopo gli eventi di Avengers: Endgame. Espandi ▽
Avengers: Endgame ha segnato la fine del più grande arco narrativo della storia del cinema, ma una cosa in particolare era rimasta in sospeso: il destino di Loki. Serie Marvel del tutto anomala – e speriamo irripetibile vista la sua realizzazione in buona parte in fase di pandemia – Loki vive delle interpretazioni di ottimi attori, ma incappa in diverse lungaggini di sceneggiatura. Se le serie Marvel viste finora peccano di un'abbondanza di materiale narrativo, quasi ossessionate da infilare quanti più personaggi e rimandi possibili in sole sei ore scarse di durata, Loki si situa invece in uno spazio più autonomo, assai più della cittadina di WandaVision, e si concentra sul protagonista e sul suo rapporto con altri due personaggi. Loki è stato chiaramente pensato fin dal principio per continuare in una seconda stagione e si chiude con multipli cliffhanger, rinviando le avventure di un villain che si è forse ravveduto a una stagione senza più – speriamo – i vincoli produttivi della pandemia. Recensione ❯
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La storia di Elphaba, la futura Malvagia Strega dell'Ovest e il suo rapporto con Glinda, la Strega Buona del Nord. Espandi ▽
Una vivida rivisitazione del classico The Wizard of Oz, dove Wicked mette in luce le storie non raccontate dei personaggi più famosi di Oz, vale a dire la Malvagia Strega dell'Ovest e la sua improbabile amica Glinda, la Strega Buona del Nord. Il regista vuole rendere omaggio alla classica storia di The Wizard of Oz mentre contemporaneamente il punto di vista dei "fan" del classico cambia per sempre. Un ammonimento sull'amore, l'amicizia e la fiducia: Wicked rivela senza fatica che in ogni storia ci sono davvero due punti di vista. Recensione ❯
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Tutto in una notte, con i vampiri, ma senza fantasia. Un film scontato di cui non si salva (quasi) niente. Thriller, Azione - USA2021. Durata 107 Minuti.
Un elegante thriller rivolto ad un pubblico di giovani e ambientato a Los Angeles. Espandi ▽
Tutto in una notte, con i vampiri ma senza fantasia. Night Teeth segue uno schema previbilissimo e la base del racconto appare tra le più improbabili. Il cast e la fotografia ci provano, ma sembrano essere gli unici a crederci… Al suo secondo film, il regista di I See You Adam Randall si imbatte in una sceneggiatura inqualificabile dell'esordiente Brent Dillon. Cercare qui qualcosa di logico è del resto del tutto fuori luogo fin dalla premessa del quartiere latinoamericano che spaventa i vampiri. Quando poi arriva dal nulla la legione della notte, armata di balestre e al centro di una sottotrama che non va da nessuna parte, è meglio stendere un velo pietoso. Non si salva insomma quasi niente, se non la fotografia notturna, le location metropolitane di lusso e l'alchimia romantica tra Jorge Lendeborg Jr. e Debby Ryan. Recensione ❯
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Mohamed Diab propone una riflessione sul senso della vita e dell'appartenenza nei territori palestinesi. Drammatico, Egitto, Giordania2021. Durata 98 Minuti.
Amira è convinta di essere nata attraverso un concepimento clandestino. Un giorno scoprirà la verità e niente sarà più come prima. Espandi ▽
Amira è un adolescente palestinese il cui padre si trova condannato a vita in un carcere israeliano per terrorismo. Quando l’uomo manifesta il desiderio di avere un altro figlio con la stessa pratica adottata per lei (la fuoriuscita clandestina di sperma per la fecondazione artificiale) emerge un problema che condizionerà la vita della ragazza. Amira nel tempo libero tiene aperto un piccolo laboratorio fotografico dove realizza degli autoscatti che serviranno poi per realizzare dei semplici fotomontaggi. Mohamed Diab parte da questo elemento simbolico e dalla capacità della ragazza di correggere le foto scattate per migliorare l’aspetto dei suoi clienti, per promuovere una riflessione sul senso della vita e dell’appartenenza nei territori palestinesi. Diab segue il percorso della ragazza e di sua madre accompagnano le svolte della narrazione con la costante attenzione della messa a confronto dei comportamenti degli uomini e delle donne. Senza ergersi a giudice ma, al contempo, senza nascondere i problemi. Recensione ❯
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L'avventura professionale del musicista italiano più famoso al mondo. Espandi ▽
New York, 1958. Renato Carosone è in concerto alla Carnegie Hall: la punta di diamante di una carrierache ha visto il pianista, compositore, autore e direttore d'orchestra salire ben tre volte in cima alle classifiche d'oltreoceano con canzoni rigorosamente in lingua italiana. Altro che "voler fa' l'americano": Carosone ha trionfato in tutto il mondo con il suo mix di enorme talento musicale e irresistibile ironia partenopea, avanspettacolo e visionarietà. Il telefilm racconta la sua ascesa, dall'esame per la licenza al conservatorio fino all'addio alle scene, attraversando Paesi e continenti e forgiando rapporti durati tutta la vita: con la moglie Lita e il figlio Pino, con il paroliere Nicola Salerno detto Nisa e con il batterista Gegè Di Giacomo, vulcanico contraltare comico al rigore musicale di Renato. Recensione ❯
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La vita da commedia di Carlo Verdone, in tutta la sua intimità. Espandi ▽
L'immagine pubblica di Carlo Verdone e` quella di un uomo generoso e sempre disponibile. A chi gli chiede selfie e autografi, Carlo non si nega mai. Il prezzo di questa costante ribalta e` una vita privata estremamente frugale, quasi come una prigione... o una commedia. Quando poi arriva la proposta di candidarsi a Sindaco di Roma, i risvolti sono ancora piu` comici e imprevedibili. Per la prima volta Verdone interpreta se' stesso, rivelando la sua intimita`. Recensione ❯
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Ua celebrazione in technicolor della libertà d'espressione attraverso i più grandi successi di Raffaella Carra. Espandi ▽
Una sposa in fuga dal Bel Paese sbarca nella Spagna franchista degli anni Settanta. Alle spalle uno fidanzato italiano, addosso un abito di Valentino, all'orizzonte il sogno della vita: ballare in televisione. Ma le cose non saranno così facili per Maria che dovrà adattarsi alla censura che soffoca libertà e 'costumi', letteralmente. Gli abiti di scena devono rispettare la lunghezza regolamentare, nessuna scollatura, nessuna coreografia oscena che possa offendere il pubblico e il generalissimo Franco. Ma Maria non ci sta e a colpi di "tuca-tuca" abbatterà i retaggi del regime. Recensione ❯
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Un'interessante commistione di osservazione antropologica, fiction e documentario scientifico. Documentario, Italia2021. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'area che comprende il Vesuvio e i Campi Flegrei è la più densamente abitata d'Europa. In caso di eruzione i risultati sarebbero catastrofici. Espandi ▽
Come si affronta la quotidianità quando si vive tra due vulcani? È il caso degli abitanti del territorio che si estende tra il Vesuvio e i Campi Flegrei. Area tra le più intensamente popolate d’Europa, universalmente nota per la storica eruzione di Pompei del 79 d.C. e che potrebbe rivivere “in qualsiasi momento” quel fenomeno. Presentato fuori concorso al Noir Film Festival 2021, da un soggetto di Matteo Billi e dello stesso Troilo, Vesuvio pratica un’interessante commistione di osservazione antropologica, fiction, documentario scientifico. Il tocco di Troilo è tutt’altro che allarmista, anzi applica una leggerezza: la macchina da presa (di Valerio Coccoli) in assonanza col tema effettua piccoli movimenti oscillatori, mentre riprese col drone di Cosimo D'Auria mostrano un ambiente naturale e urbano inedito, come quello di una solfatara chiamata “Purgatorio”, avvolta da spirali di vapore e luce lunare. Recensione ❯
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Un giovane ragazzo si ritrova coinvolta in un traffico di esseri umani in Brasile. Espandi ▽
Asciutta parabola sullo sfruttamento del lavoro, che assume qua e là anche delle venature thriller, 7 Prisoners adotta una struttura narrativa convenzionale che non riserva alcuna sorpresa, e mantiene una visione “di quartiere” sulla piccola criminalità di San Paolo. Alla seconda regia dopo Socrates, il brasiliano Alexandre Moratto continua a lavorare con il giovane Christian Malheiros. La sinergia tra i due è evidente, e l’interpretazione sofferta ma al tempo stesso coriacea dell’attore funziona come ancora per l’intero film, la cui posta in palio è la salvezza o la corruzione dell’anima all’inizio dichiaratamente innocente del protagonista. Pur nella sua complessiva efficacia, il film si accontenta di una trattazione generica del contesto e del problema socio-politico, lontano dalla brutale autenticità con cui il miglior cinema brasiliano dell’ultimo decennio ha saputo guardare nel profondo di un paese tanto complesso. Per Moratto, dopo un esordio che aveva lasciato tutt’altra impressione, si tratta di un’opera che non aggiunge molto alla sua crescita, consumandosi velocemente. Recensione ❯
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Lo sguardo più intimo e onesto mai documentato prima sul processo creativo di John, Paul, George e Ringo e sul loro rapporto. Espandi ▽
Nel 1969 i Beatles si riunirono per comporre e poi registrare l’album “Let It Be”, un progetto che si sarebbe concluso nella leggendaria seduta di registrazione, praticamente un concerto gratuito all’aria aperta, sul tetto dello studio di Savile Row. Il regista Peter Jackson, rimettendo mano a oltre 56 ore di filmati girati da Michael Lindsay-Hogg e 150 ore di audio inediti, ricostruisce quella vicenda umana e artistica in una miniserie documentaria di quasi otto ore.
Vedere questi quattro ragazzi al centro della fama internazionale scherzare fra di loro come cuccioli festanti e allo stesso tempo inventare capolavori assoluti con un talento e una determinazione fuori scala, seguire il loro genio creativo a partire da qualcosa che non c’era a qualcosa da cui non si sarebbe potuto più prescindere, è tanto emozionante quanto commovente. Il documentario di Jackson ci ricorda come esageratamente “larger than life” erano i Beatles, eppure allo stesso tempo ce li presenta nella loro semplicità di giovani purosangue alle prese con un successo inimmaginabile.
Rivederli per l’ultima volta realizzare insieme miracoli musicali in tempo reale e generare quel suono unico e magicamente integrato è un regalo dal passato per tutti quelli non devono chiedere chi erano i Beatles, ma forse fino ad ora non l’avevano capito così bene. Recensione ❯
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Una commedia originale e ben documentata su un uomo buono ancorato ad un passato che non tornerà. Commedia, Italia2021. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un vecchio socialista scirve lettere a Fidel Castro. Lui un giorno gli risponde. Espandi ▽
Viviana Calò esordisce alla direzione di un lungometraggio scrivendo anche una sceneggiatura così ricca di elementi filologicamente corretti e puntuali da far comprendere a chi non lo avesse ancora fatto che anche per scrivere una commedia è necessario documentarsi accuratamente. Per costruire una piccola Cuba non si può essere che a Napoli, con i suoi umori e la sua vitalità. Ma per raccontare di un uomo che si è chiuso nella venerazione di un mito senza volerne fare un dramma psicologico è necessario descrivere, con brevi ma precisi tocchi, ciò che lo circonda. Gorbaciov, la fine della guerra fredda, il non proprio indolore passaggio dal Partito Comunista Italiano al Partito Democratico della Sinistra. La vicenda di Emidio, contestualizzata nel 1991, assume così dei contorni definiti su cui è possibile inserire una vicenda il cui protagonista rimanda a personaggi del teatro del ‘900. Perché, grazie alla sempre inappuntabile interpretazione di quell’attore di qualità che è Gianfelice Imparato, Emidio non scade mai nella macchietta grottesca ma conserva una sua dignità di uomo ricco di ideali che, non solo perché decontestualizzati ma perché ormai purtroppo superati da un mondo che guarda altrove, lo fanno passare per pazzo. Recensione ❯
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In un resort tropicale, un gruppo di dipendenti e di ospiti vivono numerose avventure. Espandi ▽
In un resort di lusso alle Hawaii, appartenente alla catena White Lotus, arrivano nuovi turisti: una famiglia dove la moglie è donna in carriera e il marito è preoccupato da un possibile tumore; una coppia di sposini dove lui è di ricche origini e lei invece fatica a trovare incarichi dignitosi come giornalista; una donna sola e alcolizzata che cerca di elaborare il lutto della madre. Le loro vite, e quelle dei tre adolescenti arrivati con la famiglia, si mischiano a quelle dello staff del resort, in una miscela esplosiva, a volte comica ma più spesso tragica.
Satira davvero al vetriolo sul privilegio bianco e la colonizzazione culturale, The White Lotus ha meritatamente ottenuto ben 20 nomination agli Emmy Awards.
Approvata e prodotta in tempi da record, The White Lotus trasmette chiaramente la disillusione di White e non lascia quasi nessuna speranza: il rapporto tra i ricchi turisti e i poveri impiegati del resort è infatti degno dei vampiri. Gli impiegati, bianchi, neri o nativi hawaiani che siano, finiscono ridotti a una sorta di risorsa spirituale da spremere fino al midollo. Recensione ❯
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Uno studente si trova coinvolto nei misteri di un'isola solo apparentemente tranquilla, Espandi ▽
Gli oscuri segreti di un'isola apparentemente tranquilla minacciano di coinvolgere uno studente orfano quando si avvicina a una nuova insegnante misteriosa. Recensione ❯
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