Anno | 2021 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Viviana Calò |
Attori | Gianfelice Imparato, Alessandra Borgia, Marco Mario De Notaris, Marcella Spina Antonella Stefanucci, Valentina Acca, Antonino Bruschetta, Jhon Narváez, Agamenon Quintero, Salma Tafur. |
Uscita | giovedì 18 novembre 2021 |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | TeleAut produzioni, Altri Sguardi |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,77 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 15 novembre 2021
Un vecchio socialista scirve lettere a Fidel Castro. Lui un giorno gli risponde. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Querido Fidel ha incassato 10,6 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Emidio Tagliavini è il figlio di un emigrato napoletano morto a Cuba lottando per la rivoluzione castrista. Ora lui, in sua memoria , ne perpetua il ricordo imponendo a moglie, figlia e nipote il culto rivoluzionario. Scrive inoltre ogni mese a Fidel Castro ricevendone regolare e partecipe risposta. Il mondo però sta cambiando ed Emidio scorge ovunque i segni di un decadimento che renderà sempre più difficile la sua lotta in favore del comunismo.
Viviana Calò esordisce alla direzione di un lungometraggio scrivendo anche una sceneggiatura così ricca di elementi filologicamente corretti e puntuali da far comprendere a chi non lo avesse ancora fatto che anche per scrivere una commedia è necessario documentarsi accuratamente.
Per costruire una piccola Cuba non si può essere che a Napoli, con i suoi umori e la sua vitalità. Ma per raccontare di un uomo che si è chiuso nella venerazione di un mito senza volerne fare un dramma psicologico è necessario descrivere, con brevi ma precisi tocchi, ciò che lo circonda. Gorbaciov, la fine della guerra fredda, il non proprio indolore passaggio dal Partito Comunista Italiano al Partito Democratico della Sinistra.
La vicenda di Emidio, contestualizzata nel 1991, assume così dei contorni definiti su cui è possibile inserire una vicenda il cui protagonista rimanda a personaggi del teatro del '900. Perché, grazie alla sempre inappuntabile interpretazione di quell'attore di qualità che è Gianfelice Imparato, Emidio non scade mai nella macchietta grottesca ma conserva una sua dignità di uomo ricco di ideali che, non solo perché decontestualizzati ma perché ormai purtroppo superati da un mondo che guarda altrove, lo fanno passare per pazzo.
Ha un figlio ragazzo padre spesso portato ad avere storie con fanciulle non adeguate per la linea del partito e una nipote che invece vi aderisce al punto di andare a scuola vestita da giovane pioniera castrista e di cantare in classe "Comandante Che Guevara" nel giorno del compleanno del combattente cubano.
Il personaggio forse meno in rilievo ma perché più determinante finisce con l'essere quello della moglie, capace di assecondarlo ma anche di tenerlo a freno. In un contesto di commedie italiane in cui a prevalere sono spesso i rapporti sentimentali un tocco di originalità come quello offerto da Calò è più che benvenuto.
una commedia originale diversa da ciò che gira ultimamente nelle sale, un argomento come il comunismo trattato con la giusta delicatezza e che permette allo spettatore di divertirsi. in sala si respira l'aria delle strade di napoli degli anni 90, così come me la ricordavo. colonna sonora e regia di primo livello
visto all'anteprima di milano, finalmente una commedia originale e dai contenuti trattati con delicatezza e precisione, diverso da ciò che gira nelle sale ultimamente , quello che sono riusciti a fare con budget limitatissimo è un piccolo capolavoro. In sala si respira la stessa aria di napoli degli anni 90' di come la ricordavo io, regia e colonna sonora impeccabili
Opera d'esordio per Viviana Calò e come conviene anche programmatica, con un valore forse anche futuro, occupando, pur con le sue manchevolezze, Querido Fidel, un posto finora vuoto nella nostra cinematografia. Tutto ruota attorno a Emidio Tagliavini, napoletano convinto comunista castrista, che in una Napoli quasi somigliante alla Cuba di Fidel Castro, obbliga la sua famiglia ad un regime di vita [...] Vai alla recensione »
Un copioncino bizzarro, insolito, affabile ha generato una commedia imperniata sulla giusta cornice ambientale e la felice motivazione degli interpreti: merito dell' inedita Calò che si è permessa di scherzare sia con i fanti sia con i santi mantenendo con qualche inciampo l' equilibrio tra nostalgia e ideologia. Che poi sarebbe la religione comunista a cui è devoto il pensionato napoletano Emidio [...] Vai alla recensione »
In casa Tagliavini si balla la salsa e si mangia riso con fagioli. Comprare i platani, però, è un vero incubo, visto che sono praticamente introvabili. Insomma, tutto compone una tipica atmosfera caraibica che sarebbe normale se Emidio e la sua famiglia vivessero nel cuore dell'Avana. In realtà, sono napoletani e la loro quotidianità si muove al ritmo di un quartiere popolare naturalmente inclusivo. [...] Vai alla recensione »
Emidio è un rivoluzionario, dunque Emidio è pazzo. Di una pazzia imprudente, sfacciata, libera di mostrarsi, senza il pericolo di essere riconosciuta per quello che veramente rappresenta, un ideale di libertà. Facile vestire panni di comodo, facile seguire i leader del momento, assecondare le mode, disimpegnarsi con l'emulazione. Più complicato lottare, scendere in piazza a gridare un dissenso, compiere [...] Vai alla recensione »
Querido Fidel è stato presentato nella sezione 'Anteprime italiane' al Bif&st 2021, dove ha ricevuto ben due riconoscimenti dalla giuria costituita da un gruppo di spettatori selezionata in precedenza (con a capo la giornalista Antonella Matranga): Premio Gabriele Ferzetti a Gianfelice Imparato e Premio Ettore Scola per la regia a Viviana Calò alla sua opera prima (di cui ha curato anche la sceneggiatura). [...] Vai alla recensione »
Il pensionato Emidio ha fondato la sua vita nell'attesa della rivoluzione socialista sostenendo Fidel Castro da lontano: a Napoli. Ha formato la sua famiglia sugli ideali cubani. Da anni mantiene una corrispondenza, ricambiata (!), con il leader maximo. Sostenuto da una moglie meravigliosa, appoggiato da una nipotina, Celia, che lo adora, con un figlio che ha sviluppato una ferrea passione per gli [...] Vai alla recensione »
Querido Fidel è una buffa e commovente commedia epistolare ambientata nella Napoli di Maradona, accompagnata da una decina di canzoni tropicali e innaffiata di rum (mai Bacardi). Siamo nel 1991, drammatico período especial, con il crollo dell'Urss che mise in forse il socialismo a Cuba, sotto embargo occidentale. Emidio (Imparato, dalla tempistica gestuale leninista), stravagante pensionato comunista [...] Vai alla recensione »
Retorica direbbe che con piccoli budget si possono realizzare grandi idee, ma in effetti la tesi regge di fronte a Querido Fidel, opera prima di Viviana Calò che convince forse proprio perché con mezzi ridotti riesce a costruire una commedia umana stratificata, lunare e malinconica in piena sintonia con l'umore napoletano. Merito soprattutto del suo protagonista, quel Gianfelice Imparato che da supremo [...] Vai alla recensione »
Ai fedelissimi nostalgici di Goodbye Lenin, della sognante ucronia innalzatasi e dissoltasi fra le macerie del muro, dell'impossibile compromesso storico fra Est e Ovest, degli eterni "avremmo potuto" o "avremmo dovuto" su cui il nostro presente pone le proprie radici ideologiche: Querido Fidel è il film che fa per voi. O forse no. Si, perché non c'è cosa peggiore dell'ingombrante déjà-vu cinematografico: [...] Vai alla recensione »
Opera d'esordio per Viviana Calò e come conviene anche programmatica, con un valore forse anche futuro, occupando, pur con le sue manchevolezze, Querido Fidel, un posto finora vuoto nella nostra cinematografia. Tutto ruota attorno a Emidio Tagliavini, napoletano convinto comunista castrista, che in una Napoli quasi somigliante alla Cuba di Fidel Castro, obbliga la sua famiglia ad un regime di vita [...] Vai alla recensione »